
Una filastrocca allegra con un messaggio potente. È così che una semplice canzoncina nata oltreoceano per insegnare ai bambini il rispetto del proprio corpo è diventata un piccolo caso virale anche in Italia.
“Le mie parti intime nessuno può toccarle, nessuno può guardarle”, un ritornello orecchiabile che ha già fatto il giro dei social, tra entusiasmi, applausi e qualche perplessità.
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Dall’America a Instagram
Il brano originale, “These Are My Private Parts”, è stato ideato da due educatrici americane, Mrs. YeLena e Gelda Waterboer, con l’obiettivo di introdurre ai più piccoli concetti come consenso e confini personali in modo semplice e giocoso. Negli Stati Uniti è diventato un piccolo fenomeno virale tra genitori e insegnanti della scuola dell’infanzia.
A portarlo in Italia ci ha pensato Silvia Contenti, che ha deciso di tradurre e reinterpretare la canzoncina in un video su Instagram. “Quando ho visto il video della maestra che cantava la canzoncina delle ‘private parts’ ho continuato a canticchiarla per settimane, fino a quando ho pensato di tradurla per mio figlio di due anni e mezzo. Ci divertiamo a cantarla insieme al papà e lui, ridendo e scherzando, l’ha imparata”, racconta nel post che accompagna il video.
Educare con la musica
La versione italiana ha conquistato migliaia di visualizzazioni in pochi giorni. Il tono è leggero, il ritmo incalzante, ma il messaggio rimane lo stesso: insegnare ai bambini, fin da piccoli, che il proprio corpo merita rispetto.
“È da tutta la vita che imparo cose grazie e attraverso la musica, e penso che a casa abbiamo la responsabilità assoluta di insegnare il rispetto verso gli altri e verso se stessi. E se non siamo bravi con le parole, possiamo cantare una canzoncina”, scrive l'autrice del video.
Sotto al video si leggono decine di commenti di genitori entusiasti: “Grazie! In un paese che toglie educazione sessuale nelle scuole servono contenuti come questo”, scrive una mamma. Un’altra aggiunge: “Educare i bambini al rispetto di sé in modo semplice, allegro e naturale è il passo più importante per proteggerli davvero”.
Tra elogi e critiche
Come, però, spesso accade quando si toccano temi sensibili, la canzoncina ha anche diviso l’opinione pubblica. Lo psichiatra Paolo Crepet, intervenuto a Radio Radio, ha definito la filastrocca “orrenda”. “È una cosa che ho fatto fatica a sentire. I bambini devono giocare tranquilli”, ha commentato, spiegando di temere che simili iniziative rischino di creare un clima di tensione attorno all’infanzia.
Secondo Crepet, introdurre concetti come il rispetto delle parti intime già alle elementari significa trasmettere ai bambini un’idea di pericolo costante. “Se davvero pensiamo che oggi un bambino alle elementari corre questo rischio, allora siamo messi molto male”, ha aggiunto.
Un messaggio che fa discutere
Al di là delle opinioni, la canzoncina sembra comunque aver toccato un nervo scoperto: il modo in cui gli adulti affrontano con i più piccoli temi come il consenso e la protezione del corpo.
“These Are My Private Parts”, in ogni caso, ha acceso il dibattito su come insegnare il rispetto fin dalla tenera età.