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di SerenaSantoli
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 immagine copertinaKinvolved app che avvisa i tuoi

Kinvolved è l’applicazione inventata da un ex insegnante, Miriam Altman, che controlla le presenze dei ragazzi a scuola. Se marini la scuola in automatico parte un sms che avvisa i tuoi. Ed è probabile che insieme al messaggio di testo arrivi anche la punizione da parte dei tuoi.

A riportarlo Repubblica.it, che spiega come l’idea sia nata per sconfiggere la “dispersione a rischio negli istituti scolastici”. Ma gli studenti già da tempo sono ben attenti a non fare assenze all'insaputa dei genitori: in molte scuole il registro elettronico ha già anticipato i tempi e invia sms alle famiglie in caso di ritardi o mancata risposta all'appello.

IL PROGETTO: SCOPRIAMO DI PIU' - Contenti i genitori, infelici i figli. Kinvolved, è l'applicazione che potrebbe sostituire il registro scolastico. In totale sono state coinvolte un centinaio di scuole americane, la maggior parte di queste a New York. Il progetto ha già ottenuto il supporto di psicologi americani perché "si avvicinano alle modalità di comunicazione usate quotidianamente dai loro figli, evitando di essere tagliati fuori dalle loro vite innanzitutto per incompetenza tecnologica", così come riportato dalla professoressa di Los Angeles Patricia Greenfield.

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COME FUNZIONA – La scuola prima di tutto deve scegliere se usufruire dell’applicazione e quindi se farla scaricare sui cellulari degli insegnanti che la useranno. Per ogni studente è previsto un profilo personalizzato in cui saranno raccolte le assenze, i ritardi, l’andamento scolastico e così via. Brutte o belle notizie che siano, gli sms partono diretti nella casella messaggi dei genitori. Ogni ragazzo ovviamente, conosce la sua pecca.

IL REGISTRO ELETTRONICO - In realtà, in Italia già da tempo il registro elettronico ha reso complicato agli studenti assentarsi senza il consenso di mamma e papà. Infatti, molte scuole si avvalgono di software che, dopo l'appello, inviano sms alle famiglie in caso di ritardi e assenze. Anche in caso di brutti voti, il registro elettronico poi può essere consultato dai genitori zelanti. Di conseguenza, come riporta la cronaca recente, non sono stati pochi i tentativi di manomissione del registro elettronico, cosa che però ha già causato parecchi guai agli improvvisati pirati informatici. Eppure, a volte non serve essere esperti hacker per mettere le mani sul registro: secondo una recente ricerca di Skuola.net, sempre di più sono gli insegnanti che invitano gli studenti a compilare il registro elettronico al posto loro. E se per il 16% dei ragazzi il permesso viene concesso solo raramente, il 12% sostiene che il registro di classe è spesso compilato dagli studenti. Per il 7%, non è tabù neanche quello personale del prof.

Kinvolved: l'app che ti becca se marini scuola articolo

Serena Santoli, Carla Ardizzone