
Come se il Regno delle due Sicilie esistesse ancora. Anzi, come se anche questo fosse a sua volta spaccato a metà. Dopo 155 anni dal 1861 e dall'impresa dei Mille, la nostra penisola torna a essere divisa: stavolta però non si tratta di un'iniziativa separatista ma della vicenda intorno al modulo di iscrizione alla scuola media inglese, riportata da Il Messaggero. Secondo la testimonianza di alcuni genitori, sarebbe stato infatti chiesto agli alunni di specificare la loro provenienza. Peccato che le famiglie di origine italiana siano state costrette a scegliere tra tre diverse voci: italiano, siciliano o napoletano. L'Ambasciata Italiana ha richiesto che la distinzione sia eliminata.
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IL FATTO - Nel modulo di iscrizione online alla classe che in Italia corrisponde alla prima media, già dallo scorso anno si chiedeva di indicare il paese d'origine dello studente. Ma la novità è che, al posto di opzioni più generiche per indicare la provenienza europea, sono state inserite diverse possibilità di risposta. Quando si arriva all'Italia, non se ne trova una sola ma ben tre. Come accennato prima, si distingue tra “Italian (any others)”, "Italian (Napoletan)" e "Italian (Sicilian)".
LE MOTIVAZIONI - Ma cosa si nasconde sotto questa gaffe della scuola inglese? Una particolare forma di negazione del Risorgimento Italiano, forse? Niente di tutto questo: "Mi hanno spiegato che è una forma di sondaggio voluto proprio per evitare che vi siano discriminazioni - dice a Il Messaggero Matteo Cededdu, giovane fisico che ora lavora all'Istituto nazionale di astrofisica di Cagliari - le istituzioni inglesi sono obbligate a farlo e i dati vengono utilizzati da un ente esterno che verifica che statisticamente non sia stato rifiutato nessuno per la sua etnia".
L'AMBASCIATORE VUOLE VEDERCI CHIARO – La reazione dell'ambasciatore Pasquale Terracciano non si è fatta attendere e il diplomatico ha rivolto una nota verbale per avere chiarimenti dalle autorità britanniche, in cui si chiede di rimuovere quel "marchio". La nostra Ambasciata, nella nota verbale, ricorda che "l’Italia è diventata un paese unificato il 17 marzo 1861". Non si tratterebbe tuttavia di "discriminazione attiva", ma di un presunto "errore" dovuto a una scarsa conoscenza della nostra storia in Gran Bretagna. La richiesta formale di rimozione delle opzioni "incriminate" dai moduli è così stata inviata al governo britannico, che di fronte al "caso", non ha tardato a scusarsi e a rendere noto che presto si provvederà all'eliminazione della distinzione tra "italiani napoletani", "italiani siciliani" e tutti gli altri.
LE SCUSE DA LONDRA - È stato proprio l’ambasciatore d’Italia a Londra a riferire delle scuse da parte del Foreign Office. Avrebbe infatti ricevuto una telefonata che preannuncia un messaggio formale di scuse scritte dopo il clamore e le proteste per il modulo "discriminatorio" che, a quanto pare, verrà eliminato: l'Italia così sarà di nuovo unita, anche sulle carte inglesi.
Carla Maria Ardizzone
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