
Il Bel Paese ha da sempre un rapporto conflittuale con la tecnologia, tuttavia qualcosa sembra essere cambiato negli ultimi mesi, e, probabilmente complice anche la spinta derivante dalla pandemia, l’Italia 2021 del digitale riesce a essere estremamente competitiva a livello mondiale.
Infatti secondo il Digital Riser Report 2021, lo studio dello European Center for digital Competitiveness della ESCP Business School che misura la capacità di trasformazione digitale e i progressi di 137 Paesi del mondo negli ultimi tre anni, l’Italia ha compiuto un vero e proprio balzo in avanti: dall’ultimo posto al secondo tra i Paesi del G7. Scopriamone di più.
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L’Italia scala la classifica digital dei Paesi mondiali
Il Report in questione misura i due parametri fondamentali della competitività digitale: l'ecosistema di un Paese, che prende in considerazione indicatori come la facilità di assunzione di manodopera straniera, e il suo mindset, ovvero l’attitudine al rischio imprenditoriale, sulla base dei dati forniti dal Global Competitiveness Report del World Economic Forum, dalla Banca mondiale e dall'International Telecommunication Union. I 137 Paesi sono poi confrontati in relazione alla regione in cui sono inseriti (ad esempio, Europa e Nord America) o all’appartenenza a un gruppo (ad esempio, G20 o G7), per garantire la comparabilità dei risultati. E, grazie agli investimenti e alle buone pratiche introdotte soprattutto nell’ultimo anno, l’Italia ha scalato la classifica dei Paesi del G7, passando dall’ultimo posto al secondo gradino del podio, come riporta il sito engage.it. E infatti, nonostante all’interno del G20, è stata la Cina ad essere cresciuta maggiormente diventando il primo "Digital Riser", seguita dall'Arabia Saudita (+169 posizioni), all’interno del Gruppo dei Sette sono stati Canada, Italia e Francia i paesi più dinamici. A scendere, invece, tra il 2018 e il 2020 sono state superpotenze globali come Stati Uniti (-72 posizioni), Giappone (-190 posizioni) e Germania (-176 posizioni), arretrata in penultima posizione nel G7.
La top 5 delle professioni digitali più richieste
E quindi, visto che l’Italia sta diventando sempre più digital, quali sono le professioni più richieste da aziende pubbliche e private? Ebbene, a svelarci i segreti e le nuove tendenze occupazionali è un’indagine di Spring Professional. Ecco i 5 lavori più ricercati nel settore digitale:
Principali competenze: padronanza tecnica delle piattaforme eCommerce, conoscenza SEO, conoscenza di strumenti di analisi (Google Analytics, Search Console, Semrush…), conoscenza base HTML/CSS, forte orientamento alle vendite ed ottime capacità analitiche e commerciali;
Retribuzione: considerando un’esperienza dai 4 a 8 anni, la RAL varia dai 35.000 € ai 60.000 €.
Principali competenze: conoscenza dei principali social network (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube…), conoscenza paid media e social advertising (es. Facebook ADS, Instagram ADS, Google ADS), conoscenza strumenti di analisi (es. Google Analytics), capacità di valutare e proporre nuovi format/tendenze/innovazioni dal punto di vista tecnico e comunicativo;
Retribuzione: considerando un’esperienza dai 2 ai 6 anni, la RAL varia dai 25.000 € ai 40.000 €.
Principali competenze: conoscenza delle tecnologie di front-end (es. HTML, CSS, XML…), esperienza con i principali strumenti e tecnologie SEO, analisi web e ricerca di ricerca come: DeepCrawl, SemRush, BrightEdge, ScreamingFrog, Hotjar, Google Suite, VWO, WebTrends, SimilarWeb (…), forti capacità analitiche e di risoluzione dei problemi;
Retribuzione: considerando un’esperienza dai 2 ai 6 anni, la RAL varia dai 27.000 € ai 40.000 €.
Principali competenze: conoscenza delle campagne digital advertising (es. Google ADS, Pay-per-Click, Affiliation…), conoscenza degli strumenti analisi delle performance delle campagne (es. Google Analytics) e dei sistemi di tracking, ottime capacità comunicative, analitiche e di risoluzione dei problemi;
Retribuzione: considerando un’esperienza dai 2 ai 5 anni, la RAL varia dai 25.000 € ai 37.000 €.
Principali competenze: conoscenza di tecniche e strumenti per la creazione di interfacce di dettaglio, prototipi, wireframe, mockup e userflow (es. Sketch, Invision, Miro, Adobe CC), conoscenza e applicazione delle tecniche di ricerca e analisi qualitativa e quantitativa (es. data analytics, user testing, definizione e monitoraggio customer journey), conoscenza del contesto digitale (web, mobile e social) e di strumenti e tecniche di digital marketing, attenzione al dettaglio ed ottime capacità analitiche;
Retribuzione: considerando un’esperienza dai 3 ai 6 anni, la RAL varia dai 37.000 € ai 52.000 €.