
- Leggi anche:
- Settimana Santa: che cos'è e qual è il suo significato
- Come usare le vacanze di Pasqua in arrivo per recuperare i brutti voti
Giovedì Santo: tutte le cose da sapere sulla ricorrenza
Con la denominazione di giovedì santo nella quasi totalità delle confessioni cristiane si indica il giovedì precedente la Domenica di Pasqua. Tale giovedì, nell'anno liturgico romano della Chiesa cattolica è denominato in latino "Feria Quinta in Cena Domini", ovvero "Giovedì della Cena del Signore", mentre nella Chiesa ortodossa viene indicato con la denominazione di "Santo e Grande Giovedì".Nel giovedì santo cristiano si ricorda l'istituzione dell'Eucaristia e del ministero ordinato, come pure la consegna ai discepoli del comandamento dell'amore. Per queste ragioni nel giovedì santo viene celebrata la Giornata sacerdotale.
Questo giorno è quindi caratterizzato soprattutto dalla messa nella Cena del Signore: in questo giorno non si può celebrare la Messa secondo altri formulari. La santa Comunione può essere distribuita solo nella Messa, crismale o in Cena Domini, ma agli infermi può essere distribuita in qualunque ora del giorno.
Inoltre la giornata è sia l'ultimo giorno di Quaresima che il primo giorno del Triduo Pasquale. E per fare in modo tale che i due tempi non si sovrappongano, la Quaresima termina prima che inizi la messa in Cena Domini, con il cui inizio comincia contestualmente il Triduo Pasquale.
La messa in Cena Domini del Giovedì Santo
Quindi la sera del giovedì si celebra la messa in Cena Domini, nella quale si ricorda l'Ultima cena di Gesù, l'istituzione dell'Eucaristia e del sacerdozio ministeriale, e si ripete la lavanda dei piedi effettuata da Cristo nell'Ultima cena.Alla fine della messa le croci restano velate, le campane silenti, e gli altari senza ornamenti, eccettuato l'altare della reposizione dove vengono conservate le ostie consacrate durante la messa per l'adorazione e per la comunione del giorno seguente.