
Nella tradizione cristiana il Venerdì Santo è il venerdì che precede la Pasqua. In questo giorno i cristiani celebrano la passione e la crocifissione di Gesù Cristo. Essendo collegato alla festività, la data del Venerdì Santo è mobile e non è un giorno festivo.
Nonostante questo, i praticanti sono tenuti ad osservare alcuni precetti che rispondono a regole alimentari ben precise.
Nel rito romano, il giorno del Venerdì Santo è caratterizzato da una messa pomeridiana in cui si tengono diverse letture, e dove, invece della liturgia eucaristica si distribuisce la Comunione consacrata il giovedì sera. Ma vediamo insieme in cosa consiste questa ricorrenza e come nasce.Indice
Il digiuno dalle carni
Il Venerdì Santo è una ricorrenza in cui i fedeli devono osservare alcuni precetti di carattere alimentare. Ad esempio, a chi ha compiuto 14 anni viene chiesto di non mangiare carne, mentre chi rientra nella fascia di età compresa tra i 18 e i 60 anni è richiesto il digiuno, con il consumo di unico pasto durante la giornata. Il digiuno si compie in segno di penitenza per i peccati di tutti gli uomini, che Gesù Cristo ha voluto espiare nella passione.
La liturgia del Venerdì Santo
L'azione liturgica del Venerdì santo inizia nel silenzio, come si era chiusa quella del giorno precedente e come si apre quella della veglia della Pasqua: in sintesi, è come se la Pasqua iniziasse da oggi. Solitamente nelle varie parrocchie si tiene una Via Crucis, o più in generale la processione devozionale con il crocifisso, le statue del Cristo morto e della Madonna addolorata, o le statue che rappresentano i misteri, ossia le stazioni della Via Crucis. Un altro elemento caratteristico di questa ricorrenza è l'assenza del suono delle campane. Queste suonano per l'ultima volta la sera del Giovedì Santo, per poi tornare a suonare durante la veglia pasquale.
Il Venerdì Santo nella tradizione italiana
Lungo la penisola le tradizioni per questa giornata si susseguono ormai da secoli. In Abruzzo, a Chieti, si svolge quella che è ritenuta la più antica Processione del Cristo Morto in Italia (secondo la tradizione dall'842). A Campobasso, già dal 1626, anno della sua istituzione, si svolge la calorosa e devota processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata. La manifestazione religiosa è una delle due manifestazioni in cui i campobassani si sentono più partecipi, soprattutto emotivamente.
Scendendo poi verso il sud, precisamente in Sicilia, in particolare a Palermo, Trapani e Caltanissetta, il Venerdì Santo è uno dei giorni più particolari dell'anno. Vengono infatti fusi liturgia e folclore: con delle vere e proprie "rievocazioni" del giorno della morte di Gesù. Un esempio possono essere gli "incontri" tra le statue di Gesù e della Madonna prima che avvenga la crocefissione.