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parola chiave dell’articoloCon le mani sporche nella melma e il fango fino ai polpacci: è il ritratto dei giovani che in queste ore stanno dando una mano in Emilia-Romagna.
fonte foto: via RomaToday

Centinaia di volontari, tutti giovanissimi: qualcuno residente, qualcun altro, invece, ha visto il proprio comune salvarsi dall'alluvione, ed è corso per offrire un paio di braccia in più.

Il fango da spalare non manca e così i giovani si organizzano come possono, tramite gruppi WhatsApp e Telegram, nel tentativo di raggiungere le zone più in crisi.

La Gen Z in sostegno agli alluvionati

La catena di aiuti che si è attivata fa ben sperare, e su 'Roma Today' si leggono alcuni dettagli sulle iniziative dei giovani volontari. ”Dove si va oggi a pulire? Andiamo vicino a Cesena, lì è successo un disastro”: una dozzina di giovani si sono messi in viaggio da una zona franca della Romagna in direzione Cesena, riporta il quotidiano. Per aiutare i conterranei, e per offrire un valido supporto anche e soprattutto emotivo.

Insieme a loro, centinaia di ragazze e ragazzi - provenienti da tutta Italia - si sono messi a disposizione delle comunità colpite, imbracciando pale e zappe con lo scopo di pulire le strade e le vie dai detriti. In alcune zone gli aiuti sarebbero addirittura in esubero. Per un gruppo di giovani volontari, infatti, sarebbe stato davvero arduo trovare qualcuno lasciato solo che avesse bisogno di aiuto. Lo scorso sabato c'erano talmente tanti volontari in Romagna che i giovani hanno dovuto percorrere ben 40 chilometri prima di trovare qualcuno bisognoso di aiuto. Insomma, i giovani ”non hanno voglia di lavorare” ma il fango lo spalano gratis.