
L'aula della Camera ha dato il via libera, all'unanimità, alla proposta di legge che istituisce la Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone, ovvero il body-shaming. Sarà celebrata ogni anno il 16 maggio e il colore simbolo sarà il fucsia.
Questo è un risultato che punta a rendere tutti più consapevoli e spinge a riflettere su quanto le parole e i giudizi sull'aspetto fisico possano ferire profondamente.
Un fenomeno sempre più diffuso, soprattutto sui social, le cui vittime sono principalmente i più giovani, provocando in loro problemi di accettazione e minando la propria autostima. Per questo, le scuole potranno svolgere un ruolo chiave nel sensibilizzare sui pericoli che si corrono.
Insomma, non solo un giorno per ricordare, ma un'occasione per agire e costruire una cultura del rispetto.
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Le iniziative che faranno la differenza
In occasione di questa Giornata speciale, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni della società civile, e le associazioni e gli enti del Terzo settore potranno scendere in campo con molteplici iniziative: convegni, eventi, dibattiti, incontri, cerimonie, manifestazioni culturali, campagne informative e sociali.
Tutto ciò con un obiettivo chiaro: prevenire e contrastare il body shaming, favorire l'informazione e la sensibilizzazione sulla discriminazione basata sull'aspetto fisico e, soprattutto, incentivare l'accettazione del proprio corpo e il rispetto di quello degli altri, promuovendo la salute fisica e psicologica.
Un punto cruciale sarà anche la promozione di un uso consapevole delle piattaforme sociali telematiche, sviluppando una consapevolezza critica delle immagini ideali e ritoccate, e un uso rispettoso del linguaggio e delle tecnologie digitali. Il tutto utilizzando risorse già disponibili e con zero costi per lo Stato.
La scuola in prima linea
Anche la scuola, come detto, avrà un ruolo centrale in questa battaglia. Gli istituti scolastici, nell'ambito della loro autonomia, potranno farsi promotori di: iniziative didattiche, percorsi di studio, momenti comuni di riflessione, eventi, dibattiti e incontri.
Tutto questo sarà dedicato a comprendere a fondo il fenomeno delle discriminazioni fisiche e le conseguenze che ne derivano sulla salute fisica e psicologica delle persone colpite.
E non solo: la scuola avrà il compito di promuovere attivamente l'accettazione del proprio corpo, insegnando ai ragazzi a valorizzare la propria unicità e a rispettare quella degli altri. Un vero e proprio laboratorio di inclusione e crescita personale.