
Un risultato alquanto singolare quello a cui sono giunti gli studiosi dell’Ifs: infatti sembrerebbe che il ciclo stagionale della vita possa in qualche modo condizionare il rendimento scolastico individuale.
A prescindere dal proprio corredo genetico e dalla propria indole, infatti, è il mese di nascita ad apparire determinante all’interno del percorso scolastico. Chi avrebbe mai pensato che una data potesse giocare scherzetti di questo tipo? Eppure a rivelarci questa incredibile scoperta è il rapporto inglese “Quando sei nato conta: conferme per l’Inghilterra”.STUDIARE, MA CON PIÙ FATICA - Secondo l’indagine dell’Ifs, di cui Il Guardian si è fatto portavoce, tutti i nati nei mesi estivi incontrerebbero maggiori difficoltà a scuola rispetto ai loro coetanei che hanno visto la luce nei mesi freddi o nelle mezze stagioni. Lo studio è stato condotto su un campione di ragazzi undicenni dal 2008 al 2009. Di fatto quelli nati tra febbraio e marzo si collocano al centro della classifica, non rivelando particolari difficoltà né vantaggi. I mesi favoriti sono invece quelli autunnali. L’estate, per quanto possa essere il periodo dell’anno preferito e maggiormente atteso dalla maggior parte delle persone, non sembra essere altrettanto prolifera e benefica ai fini della vita scolastica. Infatti i nati sotto il sole estivo della calda stagione mostrerebbero dietro i banchi di scuola delle problematiche e dei disagi di gran lunga superiori a quelli degli altri studenti, almeno per quel che riguarda la prima fase della formazione.
NIENTE PAURA: CON IL TEMPO TUTTO SI AGGIUSTA - Nonostante questo iniziale dislivello a favore di quelli nati in autunno, le differenze tra coetanei sembrano svanire con il passare del tempo. Si tratta di un gap legato ad una prima fase, quella dell’ingresso e della elementare formazione all’interno della scuola. Tuttavia, è stata proprio questa rilevazione a scatenare una considerazione molto delicata, quella di agevolare, attraverso un sistema di contrappesi, i giovani studenti svantaggiati. Da qui potrebbero scaturire semplificazioni, esami più leggeri e strumenti di aiuto per gli alunni nati nei mesi caldi.
LA BELLEZZA DELLE DIFFERENZE - Non si tratta di astrologia né di una trovata pubblicitaria. Lo studio condotto da questi ricercatori può essere utile ad arricchire il nostro patrimonio di conoscenze, senza necessariamente condizionarci l’esistenza. Le differenze esistono dalla notte dei tempi, e, come afferma il comune detto, “Il mondo è bello perché vario”. Insomma, esistono prove di grande intelligenza e diligenza nello studio disseminate nel corso dei secoli e dei mesi di nascita. Infatti, Dante Alighieri nacque in una data non precisata tra il mese di maggio e quello di giugno, mentre la nascita di Giacomo Leopardi si colloca proprio a giugno. Anche la scienza dimostra che non esistono rigidi parametri temporali, o stagionali, nella distribuzione dell’intelligenza e delle capacità intellettuali: Galileo era di febbraio, Isaac Newton di dicembre, e Albert Einstein di marzo.
Margherita Paolini