
Una croce nello spazio. No, non è un qualcosa uscito da un film sci-fi né tantomeno un easter egg religioso: è la Croce di Einstein, un fenomeno rarissimo previsto dalla teoria della relatività generale.
Qualche giorno fa, un team internazionale di astronomi ci è "inciampato" quasi per caso mentre studiava una galassia lontanissima. E la sorpresa è stata doppia: invece delle quattro immagini "in croce" già conosciute, stavolta ne è stata avvistata una quinta, proprio al centro della formazione.
Una qualcosa chem secondo gli scienziati, non sarebbe dovuto accadere. A meno che non ci sia stato lo zampino della materia oscura, la componente invisibile che costituisce circa l’85% dell’universo.
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Cos’è la Croce di Einstein
Cerchiamo di spiegarla in maniera facile: la luce di un oggetto lontanissimo, tipo un quasar super luminoso, incontra la gravità di una galassia che si trova in mezzo. Questa gravità funziona come una lente gravitazionale, piegando la luce e creando più copie dello stesso oggetto.
Quando l’allineamento è praticamente perfetto, la luce si divide in quattro immagini disposte a croce. Da qui il nome “Croce di Einstein”.
La quinta immagine che ha spiazzato tutti
Gli astronomi stavano usando due strumenti estremamente performanti: il radiotelescopio Noema e l’interferometro cileno Alma, al fine di osservare una galassia chiamata HerS-3. Ma ecco che è successo l'inaspettato: la luce si è sdoppiata in cinque immagini, non quattro.
All’inizio pensavano fosse un bug tecnico come racconta al 'The Astrophysical Journal' l’astronomo francese Pierre Cox, autore principale dello studio. Ma le immagini parlavano chiaro.
Entra in scena la materia oscura
Anche Charles Keeton, astrofisico alla Rutgers University, si è unito alla scoperta rendendosi conto che non fosse tutto nella norma. Le simulazioni al computer hanno mostrato che le galassie visibili non bastavano a spiegare l’anomalia. Per far quadrare i conti, bisognava inserire una massa invisibile: la materia oscura.
Aggiungendo nei calcoli un alone gigantesco di materia oscura, con una massa di migliaia di miliardi di Soli, tutto tornava.