
Il 14 luglio si celebra la Giornata mondiale degli squali, un’occasione per superare stereotipi e paure cinematografiche e provare a conoscere davvero questi antichissimi abitanti degli oceani. Perché se da un lato continuano a incutere timore – spesso alimentato da miti e disinformazione – dall’altro gli squali sono una componente essenziale degli ecosistemi marini. E, come sempre più spesso ricordano biologi e ambientalisti, sono più in pericolo loro a causa dell’uomo, che non il contrario.
Eppure, l’idea dell’incontro ravvicinato continua ad affascinare e a spaventare. Anche perché, con oltre 400 milioni di anni di evoluzione alle spalle, gli squali hanno assistito all'alba e al tramonto di innumerevoli specie e si sono adattati a tutti i cambiamenti a cui è andato incontro il pianeta. Ogni pinna, ogni dente affilato, ogni centimetro del loro corpo è il risultato di un'evoluzione che li ha resi uno dei più grandi successi della natura.
Cosa fare, allora, se ci si trovasse davvero faccia a faccia con uno squalo? Perché può attaccare? E quali sono, tra le centinaia di specie conosciute, quelle davvero pericolose per l’uomo?
Indice
Cosa fare se ti trovi davanti uno squalo?
Il primo istinto è spesso quello sbagliato: nuotare via il più velocemente possibile. Ma gli squali sono predatori che reagiscono agli stimoli, e un movimento improvviso può sembrare l’inizio di una fuga da parte di una preda. La regola d’oro è una sola: restare calmi. Nessuna manovra brusca. Bisogna evitare di voltare le spalle, muoversi lentamente verso la riva o un’imbarcazione, e mantenere il contatto visivo. Il messaggio da trasmettere è che si è presenti, ma non una minaccia.
Perché gli squali attaccano l'uomo?
Gli squali non cacciano esseri umani. Gli attacchi – rarissimi – sono perlopiù frutto di errori di identificazione. In acque torbide, un surfista può sembrare una foca. Un nuotatore che agita le braccia può ricordare un pesce ferito. Di norma, quando uno squalo si rende conto dell’equivoco, si ritira dopo il primo morso. Il problema è che quel primo morso, su un corpo non protetto, può essere devastante. Ma le motivazioni restano legate alla confusione, non alla predazione intenzionale.
Cosa attira lo squalo?
Gli squali hanno sensi estremamente sviluppati. Possono percepire tracce di sangue nell’acqua anche a chilometri di distanza, ma non è solo quello ad attirare la loro attenzione. Movimenti disordinati, vibrazioni anomale, odori di pesce o sostanze organiche, ma anche colori particolarmente accesi o abiti contrastanti con l’ambiente circostante possono stimolarli a un avvicinamento. Per questo, chi pratica attività in mare aperto è spesso invitato a evitare gioielli, colori fluo e comportamenti imprevedibili.
Quanto è probabile essere attaccati da uno squalo?
Nonostante la paura diffusa, le probabilità di essere attaccati da uno squalo sono incredibilmente basse. Le statistiche, riportate da ‘Focus’, indicano che c'è una possibilità su 3,7 milioni di essere vittima di un attacco di squalo.
In altre parole, è molto più probabile che tu venga colpito da un fulmine. Questo non significa che gli squali non siano pericolosi, ma gli attacchi sono eventi rarissimi, specialmente se consideriamo quante persone entrano in acqua ogni giorno.
Qual è il punto debole di uno squalo?
In situazioni estreme, conoscere le zone più vulnerabili di uno squalo può fare la differenza. Colpire il muso, ricco di recettori sensoriali (i cosiddetti ampollae di Lorenzini), può provocare disorientamento nell'animale. Un colpo agli occhi, strutture delicate, può causare uno shock sufficiente per farlo ritirare. Infine, le branchie, vitali per la respirazione, rappresentano un altro bersaglio efficace: un colpo preciso in quella zona può risultare doloroso e scoraggiare l’aggressione.
Va comunque ribadito: situazioni così drammatiche sono rarissime e la strategia migliore resta sempre la prevenzione. Insomma, meglio mantenere le distanze.
Quanto è forte il morso di uno squalo?
Il morso di uno squalo, inutile dirlo, è incredibilmente potente. Ma quanto?
Stando alle stime teoriche tramite simulazioni (quindi non provata sperimentalmente), il morso di uno squalo può esercitare fino a 18.000 newton di pressione.
Quali sono gli squali più pericolosi?
Tra le oltre 500 specie di squali conosciute, solo alcune sono considerate davvero pericolose per l'uomo. Questi squali si distinguono per la loro aggressività, forza e il numero di attacchi registrati. Ecco un elenco dei più pericolosi:
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Grande squalo bianco: celebre per la sua potenza e forza, è responsabile di molti degli attacchi agli esseri umani. Questo predatore, che può superare i 6 metri di lunghezza, è particolarmente attivo lungo le coste e, grazie al suo olfatto estremamente sviluppato, può percepire prede anche a grande distanza.
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Squalo tigre: conosciuto come lo "spazzino del mare" per la sua abitudine di mangiare praticamente qualsiasi cosa, dalle tartarughe alle lattine di metallo. È molto aggressivo e, grazie alla sua capacità di nuotare sia in acque profonde che in prossimità delle coste, entra spesso in contatto con i bagnanti.
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Squalo toro: questo squalo è particolarmente pericoloso perché predilige le acque poco profonde, dove spesso si trovano i nuotatori. Può vivere sia in acqua salata che dolce, il che lo rende una minaccia anche in fiumi e laghi. È noto per essere uno degli squali più aggressivi e pericolosi al mondo.
- Squalo longimano: questo squalo vive principalmente in acque profonde e viene spesso associato a incidenti con naufraghi e nuotatori lontani dalla costa. Curioso e opportunista, è noto per attaccare persone in situazioni di emergenza, specialmente in mare aperto.
Queste sono le specie responsabili del maggior numero di attacchi umani. Ma anche altri specie sono considerate “a rischio”:
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Squalo martello: sebbene gli attacchi agli esseri umani siano rari, le dimensioni di questo squalo, che possono superare i 4 metri, e la sua potenza lo rendono un potenziale pericolo. La sua testa a forma di martello gli conferisce una visione ampia, rendendolo un abile cacciatore.
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Squalo mako: considerato uno degli squali più veloci al mondo, il mako può raggiungere velocità di oltre 70 km/h. È noto per la sua aggressività e per la sua capacità di saltare fuori dall'acqua. La sua combinazione di velocità e potenza lo rende uno dei predatori marini più temibili.