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bomba atomica su nagasaki

Solo tre giorni dopo il bombardamento di Hiroshima, il Giappone fu colpito da una seconda bomba atomica. La mattina del 9 agosto 1945, alle ore 11:00 locali, un bombardiere statunitense B 29, chiamato Bockscar, decollò dall’isola di Tinian (nell'arcipelato delle Marianne) trasportando un ordigno al plutonio soprannominato 'Fat Man'.

L’obiettivo primario era la città di Kokura, ma condizioni meteorologiche sfavorevoli - soprattutto una coltre di nubi spesse - impedirono ai piloti di individuare il bersaglio.

Dopo tre tentativi falliti, l’equipaggio fu costretto a ripiegare sull’obiettivo secondario: Nagasaki. Alle 11:02, con un'apertura improvvisa tra le nuvole, il bombardiere riuscì a identificare visivamente la città e sganciò la bomba su Urakami, un quartiere densamente popolato e sede di importanti impianti industriali.

Pur trovandosi lontano dal centro cittadino, la zona fu colpita in pieno e le conseguenze furono catastrofiche, con gran parte del quartiere ridotto in macerie e migliaia di vittime tra la popolazione civile.

Indice:

  1. Perché Nagasaki fu scelta come obiettivo?
  2. Impatto, ricostruzione e conseguenze storiche

Perché Nagasaki fu scelta come obiettivo?

Come anticipato, Nagasaki era stata selezionata in via secondaria. Originariamente il bersaglio era Kokura, ma le nubi costrinsero il deviatore di rotta. Si trattava comunque di una città strategica, sede di industrie armamentistiche, acciaierie Mitsubishi e cantieri navali, con molte strutture in legno e carta, altamente vulnerabili allo scoppio nucleare

L’ordigno da circa 6,4 kg di plutonio 239 detonò in quota sopra Urakami. Il terreno montagnoso circostante - in particolare le colline di Insayama e Kompira - attenuarono parte dell’onda d’urto, proteggendo parzialmente la zona portuale e residenziale meridionale

Tuttavia l’esplosione causò devastazioni significative:

  • Circa 22.000–75.000 morti istantanei;

  • Complessivamente, considerando le vittime per le radiazioni nei mesi successivi, le stime toccano decine di migliaia.

Impatto, ricostruzione e conseguenze storiche

Nonostante l’intenso rilascio radioattivo, il minore quantitativo di plutonio e la conformazione geografica limitarono l’inquinamento nucleare, consentendo una ricostruzione rapida, a partire dal 1949, con una ripresa focalizzata sulle attività portuali e commerciali, accanto alla ricostruzione dei templi e chiese danneggiati.

L’attacco del 9 agosto - unito a quello su Hiroshima - portò il Giappone a una resa incondizionata l’14 agosto 1945, sancita ufficialmente il 2 settembre 1945 sulla USS Missouri, e segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale.

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