
Dopo aver invaso il territorio polacco il 1 settembre 1939, avviando di fatto il secondo conflitto mondiale, l'esercito di Adolf Hitler raggiunse in breve tempo Varsavia che capitolò ufficialmente il 29 settembre 1939 sotto gli attacchi dell'aviazione tedesca.
Anche l'Unione Sovietica partecipò all'assedio della città, forte del patto Molotov-Ribbentrop firmato in gran segreto con i tedeschi. Ripercorriamo insieme questi eventi, tra le principali cause della seconda guerra mondiale, e motivo di attrito ancora oggi.
La strategia di Hitler dietro l'accordo tedesco-polacco
Una delle prime grandi iniziative di politica estera di Adolf Hitler fu la firma di un patto di non aggressione con la Polonia, stretto nel gennaio del 1934. Una scelta frutto di strategia: Hitler voleva evitare a tutti i costi che si formasse un'alleanza militare franco-polacca prima che la Germania potesse riarmarsi in seguito alla “Grande Guerra”. Non a caso, appena cinque anni più tardi, il 28 aprile 1939, Hitler annunciò il ritiro della Germania dal patto di non aggressione firmato con la Polonia e successivamente negoziò un patto di non aggressione con l’Unione Sovietica di Stalin, nell’agosto del 1939. In questo modo il Reich si era garantito la neutralità russa in caso di un'invasione nel cuore dell'Europa. Inoltre, il patto “Molotovo-Ribbentrop”- che prende il nome dai Ministri degli Esteri dei due Paesi firmatari del documento - stabiliva segretamente la spartizione della Polonia tra le due potenze.L'invasione non tardò ad arrivare. Servendosi di un falso attacco contro una stazione radio tedesca, Hitler trovò il pretesto perfetto per giustificare la “campagna di Polonia” e come sappiamo il 1 settembre 1939 le truppe tedesche oltrepassarono il confine polacco a ovest. Appena due settimane più tardi, il 17 settembre 1939, l'Unione Sovietica invase il confine est polacco, stringendo il Paese in una morsa. Dopo pesanti bombardamenti aerei e terrestri, Varsavia si arrese ai tedeschi il 27 settembre 1939. In linea con gli accordi del Patto Molotovo-Ribbentrop, il 29 settembre 1939 Hitler e Stalin si spartiscono la Polonia.
Varsavia cade, la Germania annette la Polonia
Il 6 ottobre terminarono tutte le ostilità e anche gli ultimi strascichi di resistenza polacca si arresero. L'8 ottobre 1939, Adolf Hitler dichiara l'annessione degli ex territori polacchi posti lungo il confine orientale tedesco: la Prussia occidentale, Poznań, l’Alta Slesia e l’ex Città libera di Danzica. Le restanti città della Polonia occupata dal Reich – come Varsavia e Cracovia - rimasero sotto un Governatorato Generale, presieduto dall’avvocato del partito nazista Hans Frank. Ma il rovesciamento dei rapporti tra Germania e Unione Sovietica, avrebbe presto consegnato l'intera Polonia ai tedeschi. Quando le truppe di Hitler invasero l'Unione Sovietica, anche la Polonia dell'est finì sotto influenza tedesca, fino al 1945.
Invasione della Polonia: 83 anni dopo i polacchi chiedono risarcimento
La campagna di Polonia fu tra gli eventi più cruenti della seconda guerra mondiale, e i suoi strascichi sono riscontrabili ancora oggi. E' dei primi giorni di settembre infatti la notizia secondo cui il governo della Polonia ha chiesto alla Germania oltre 1.300 miliardi di euro a titolo di risarcimento per i danni subiti durante la Seconda guerra mondiale. Il governo conservatore di Varsavia guidato dal partito PiS, Diritto e Giustizia, alleato al Parlamento europeo con Fratelli d’Italia, sostiene che la Polonia sia stata la prima vittima della guerra e che dalla Germania non sia mai arrivato un risarcimento adeguato. Il rapporto sui danni della guerra è stato presentato con un cerimonia ufficiale nel Castello reale di Varsavia.Alla presentazione hanno preso parte il numero uno del PiS, Jaroslaw Kaczynski il Primo Ministro Mateusz Morawiecki e il Ministro degli Esteri Zbigniew Rau: entrambi tra i principali leader del governo polacco. La stima del risarcimento preteso da Varsavia è frutto di uno studio portato avanti dal 2017 da parte di una trentina di esperti tra economisti e storici. Facendo una rapida ricerca, la somma richiesta dai polacchi si aggira intorno al Prodotto interno lordo annuale della Spagna, la quarta economia dell’Eurozona. Il governo tedesco ha sapientemente aggirato la questione, mentre la Ministra dei Verdi Annalena Baerbock – in visita lo scorso lunedì a Varsavia – si è mostrata distesa e disponibile, dichiarando soltanto che ”l’Europa è più forte quando è unita”, come riporta “EuroToday.it”.