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claudio mandia morto suicida

Arrivano nuovi importanti sviluppi dall'indagine sulla scomparsa di Claudio Mandia, il giovane diciottenne salernitano trovato morto nella propria stanza a New York, dove si trovava per motivi di studio.

Il dipartimento di polizia di Mount Pleasant, nella contea di Westchester, ha infatti stabilito che la causa della morte del giovane è stato il suicidio. E' ciò che emerge dal comunicato diramato dalle autorità dove si legge chiaramente che “una volta entrati nella stanza gli agenti hanno trovato morto un ragazzo di 17 anni. La causa appare essere impiccagione”. Secondo quanto riportato dal sito Agi.it infatti, le autorità erano state avvertite da una chiamata del 911 che riportava un caso di suicidio.

”Misure primitive” avrebbero spinto Claudio a togliersi la vita

Stando anche alle dichiarazioni del legale della famiglia Mandia, George Bochetto, alla base del folle gesto del ragazzo, ci sarebbe una punizione infertagli dal college dove studiava. Claudio infatti sarebbe stato colto mentre tentava di copiare durante una prova scritta molto importante. Dura la reazione della scuola che prima lo ha espulso e lo ha poi costretto a rimanere in isolamento nella propria stanza per tre giorni.

Ma oltre l'isolamento, non è ancora chiaro cosa intendano i legali e la famiglia quando parlano di “misure primitive” e “disumane” adottate dalla scuola americana. Quel che è certo, per la famiglia, è che Claudio non avrebbe retto alle misure cui era stato sottoposto, e dopo tre giorni si è tolto la vita. Intanto l'autopsia è stata conclusa, e le autorità hanno dato il via libero al rientro della salma in Italia, e nei prossimi giorni ci saranno i funerali del ragazzo.