Cristina.M
di Cristina Montini
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Cioccolato scagionato: niente brufoli articolo
Si concluderà oggi a Perugia l’Eurochocolate, l’imperdibile evento per tutti i golosi e i cioccolato-dipendenti. Speriamo vivamente che vi siate abbuffati, perché, come ora vi spieghiamo, il cioccolato possiede incredibili proprietà, fa bene e potete mangiarlo senza pensieri.. o quasi!

EUROCHOCOLATE: ROMPETE LE RIGHE! - 16-25 ottobre sono stati i giorni in cui stand, eventi, show hanno messo in mostra un protagonista di grande spessore e di “inconfondibile profumo”: il cioccolato. Al grido di “rompete le righe”, questo il motto della 16^ edizione della manifestazione, frotte di ghiotti amanti di questo divino alimento hanno trovato pace e gioia per i loro sensi, hanno allietato il palato e appagato la gola, ma tranquilli: nessun peccato è stato commesso! Mangiare cioccolato non può più far venire i sensi di colpa, perché fa davvero bene, lo dicono gli esperti.

Cioccolato scagionato: niente brufoli articolo
CIOCCOLATA=BRUFOLI: UN FALSO MITO - Proprio alla kermesse perugina è stata inviata, da parte della Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI), una delegazione di esperti che ha spiegato come, mangiare cioccolato, non influisca sulla comparsa degli odiosi brufoli sui nostri visi. Sono ben 7 ragazzi su 10, infatti, a pensare che la causa di foruncoli e bollicine che deturpano la propria pelle sia da imputare ad un’alimentazione ricca di “schifezze”, prima fra tutte la cioccolata; ma niente di più sbagliato! Lasciarsi andare ai piaceri di barrette golose e dolcetti invitanti a base di cacao non vi farà diventare “tutto ciccia e brufoli” (magari solo un po’ di ciccia…) e questo perché l’acne, che colpisce circa l’80% degli adolescenti può dipendere da una grande varietà di fattori, ma di certo non dall’assunzione di quantità “normali” di cioccolato.

PIU’ CIOCCOLATO PER ANDARE BENE IN MATEMATICA - Per farvi sentire ancora più sollevati e per non incappare più in sensi di colpa nel caso in cui vi troviate di fronte a profiterole o sacher che vi tentano come sirene ammaliatrici, pensate che il cioccolato fa bene anche per la prevenzione di disturbi cardiocircolatori, possiede proprietà anticancerogene e ha pure un certo potere afrodisiaco. Ma quello che forse non sapete è che il cioccolato vi potrebbe aiutare anche a spuntarla con la matematica. A dirlo sono dei ricercatori della Northumbria University che, affermano, il cioccolato è in grado di influire positivamente sull’abilità e la velocità di calcolo. Per scoprirlo hanno condotto un esperimento su un gruppo di volontari a cui è stata fatta bere una particolare bevanda concentrata a base di cacao e hanno notato che, nello svolgimento di vari esercizi matematici, queste persone erano sostanzialmente più rapide e si sentivano meno stanche mentalmente.

TUTTO CIO’ GRAZIE AI FLAVONOLI - La ragione di questa interessante proprietà del cacao risiede nella presenza di “flavonoli”, composti di origine vegetale presenti anche in alcuni tipi di frutta e verdura, responsabili dell’aumento del flusso di sangue al cervello e, quindi, del miglioramento della facoltà di ragionare. Di certo la bevanda con cui è stato effettuato il test conteneva una quantità di cacao decisamente elevata, ma gli esperti assicurano che sono in corso studi basati anche su quantità più modeste di questo prezioso ingrediente.

UN PICCOLO TEST - Intanto, per verificare se davvero il cioccolato sia in grado di farci affrontare meglio le prove matematiche, vi proponiamo un breve test.

1 - Quante volte alla settimana avete voglia di mangiare del cioccolato? (da 0 a 10);
2 - Ora moltiplicate per 2 il risultato;
3 - Addizionate 5;
4 - Moltiplicate per 50;
5 - E aggiungete 1759 se avete già festeggiato il vostro compleanno e 1758 se non lo avete ancora fatto;
6 - A questo punto sottraete il vostro anno di nascita;
7 - E otterrete un numero a tre cifre di cui la prima è la risposta alla prima domanda, quante volte avete voglia di mangiare del cioccolato, e le altre due rappresentano i vostri anni.

La domanda a cui vi chiediamo di rispondere, ovviamente dopo aver mangiato un bel pezzetto di cioccolato (fondente, al latte, gianduia… fate voi!), è la seguente: Come è possibile che il test esca? Quale procedimento matematico c’è dietro?

Lasciate i vostri commenti e i vostri calcoli qui sotto! E diteci anche quanto tempo avete impiegato per trovare la soluzione!

Cristina Montini

Data pubblicazione 24 Ottobre 2009, Ore 23:00 Data aggiornamento 25 Ottobre 2009, Ore 12:01
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