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Gavettoni: 5 trucchi per (sperare di) tornare a casa incolumi articolo

La scuola, finalmente, è agli sgoccioli. Il 10 giugno la maggior parte degli istituti italiani chiuderà i battenti, il che, per gli studenti, significa praticamente solo due cose: estate e gavettoni.

Acqua, nel migliore dei casi, o un mix di uova e farina, nel peggiore, voleranno ovunque al suono della fatidica campanella, e allora come ripararsi se non si vuole diventare la versione vivente di uno pseudo-impasto per torte? Ecco cinque banali accorgimenti che potrebbero aiutare a lasciare la scuola (più o meno) asciutti.

#1 – Portare l’ombrello
Sebbene a giugno sia decisamente fuori stagione, contro i gavettoni può essere di una certa utilità. Va bene soprattutto come copertura per le fughe rapide o se qualcuno vi bombarda dalle finestre, ma se siete circondati non c’è niente da fare.

#2 – Non buttare i vassoi di carta
Il rinfresco è un must dell’ultimo giorno di scuola. Solitamente si comprano patatine, popcorn, salatini e bibite varie, ma pure pizzette e schiacciatine che, di norma, vengono portate su vassoi di cartone. Ecco, se prevedete che i vostri amici vorranno sfidarsi a suon di gavettoni e che vi sarà difficile defilarvi, almeno munitevi di uno scudo improvvisato. Ogni uovo schivato corrisponde a dieci minuti in meno da trascorrere dal parrucchiere per rendere di nuovo decenti i capelli, quindi tutto fa. Magari, però, evitate di staccare le sbarre di metallo che ci sono sotto le sedie per dare un’impugnatura al vostro scudo.

#3 – Scegliere il momento giusto

O presto o tardi. Se non riuscite a correre via per primi, non buttatevi nella ressa. Aspettate un po’, rintanatevi al bar o in classe, se non vi cacciano, e lasciate passare dieci o quindici minuti. A quel punto, con un pizzico di fortuna, i più agguerriti si saranno spostati altrove e potrete sgattaiolare via più o meno indisturbati. Attenti, tuttavia, a non scivolare sulle uova spiaccicate in terra: rompersi una gamba non è esattamente un bel modo per iniziare l’estate.

#4 – Tenere d’occhio le uscite secondarie
L’effetto sorpresa è sempre vincente: mentre fuori dall’ingresso principale si scatena l’inferno, filarsela da vie alternative offre senza dubbio qualche vantaggio. All’occorrenza, anche le uscite d’emergenza vanno bene: a giugno, con il caldo, spesso sono lasciate aperte e comunque, nel caso in cui invece fossero chiuse, nessuno riuscirebbe a identificarvi e a punirvi se dovesse scattare un allarme.

#5 – Seguire i professori
Raramente gli insegnanti escono con gli alunni – di solito si ritirano in sala professori –, ma, se qualche prof. fosse particolarmente impavido, non perdete l’occasione: se vi incamminate dietro al docente, in pochi avranno il coraggio di lanciare le uova proprio verso di voi. Se anziché voi, infatti, beccassero l’acconciatura vaporosa dell’insegnante, forse per qualcuno le materie a settembre sarebbero almeno una in più.

Ora tutti pronti. Manca davvero poco. Al segnale dell’ultima campanella, scatenate l’estate!

Sara