
Il giorno dell’orale si avvicina, la tensione sale e iniziano a girare nella testa le solite domande che vi tormentano: “Se faccio scena muta?”, “Se mi fanno una domanda a cui non so rispondere?”, “Se combino un disastro?”.
È una prova importante, è vero, l’ultima prima della fine di 5 lunghi anni, quindi è naturale che emergano pensieri e preoccupazioni che spesso non vi fanno dormire bene e vi rendano agitati. Molti di voi penseranno che sembra più facile a dirsi che a farsi, ma con i giusti trucchetti potrete affrontare i momenti più difficili e arrivare all’esame con maggiore serenità.
1. Quando l'ansia sale
Durante i cinque anni di scuola, avete superato tante prove e interrogazioni, anche senza essere preparati e in condizioni più difficili. Provare ansia è normale, ma è importante non farsi sovrastare altrimenti si va in blocco e non si è più efficaci. Un trucchetto sta nel cambiare l’assetto mentale: pensate di sedervi, guardare la commissione e domandarvi “Perché deve andare male?” A quel punto, non resta che trasformare la paura in pensiero positivo e andare lì davanti con grinta e con una postura vincente che trasmetta sicurezza e preparazione ai professori. Se siete convinti che sarà un disastro, difficilmente vi concentrerete e riuscirete bene nella prova. Pensate solo a dare il meglio, ad essere soddisfatti e orgogliosi del lavoro fatto, a prescindere da come andrà e dalla valutazione finale.
2. Aiuto è quasi il mio turno!
È normale che man mano che si avvicina il vostro turno, sale l’adrenalina e può succedere di avere la sensazione di non ricordarsi nulla il cosiddetto ”vuoto cosmico”. Niente panico, fate dei respiri profondi, certi che queste sensazioni sono tipiche del momento. Per evitare che l’ansia prenda il sopravvento, mettete via tutti i pensieri negativi, altrimenti vi stressate inutilmente e, invece che concentrarvi sui contenuti da esporre, restate concentrati sulla paura della prova. Anche se quel momento spaventa, dovete sapere che, se si tiene a bada la paura, quando sarà il vostro turno, la mente si aprirà e sarà in grado di rispondere alle domande e di ripescare nei vari cassettini della memoria tutto quello che avete studiato in questi mesi. Focalizzatevi quindi solo sull’obiettivo e non sul timore di fare scena muta.
3. Pronti a tutto!
Sicuramente la tesina è il vostro punto di forza per l’esame orale, ma è bene prepararsi ad ogni evenienza: preparatevi un’alternativa al vostro discorso introduttivo, un piano B, in modo da essere pronti a cambiare in base a ciò che vi verrà chiesto. Appena arriva la domanda, cercate di bloccare l’ansia e di non agitarvi ancora di più, in modo tale da ascoltare con attenzione ciò che vi chiesto. Se riuscite a restare calmi, vi renderete conto che più passa il tempo, più con un bel respiro, riuscirete a ripartire alla grande. Se durante il discorso, vi rendete conto di aver perso il filo, niente paura, meglio fare una pausa e ricominciare. I professori non conoscono bene l’argomento della tesina, quindi, cercate di essere lineari e semplici nell’esposizione, senza complicarvi la vita usando paroloni o frasi contorte. Cercate di mostrarvi sicuri: rimanete composti, concentrati e con lo sguardo alto, non parlate velocemente e scandite bene le parole.
4. E se arriva la domanda inaspettata?
Prima di tutto, bisogna pensare che una domanda non può compromettere tutto il risultato dell’esame. Se si presenta una difficoltà, la affronterete nel momento in cui si presenta: è inutile vivere con ansia i giorni precedenti alla prova orale, solo al pensiero di ricevere la fatidica domanda, perché tale atteggiamento non farà altro che aumentare livelli inutili di ansia, andando a peggiorare la situazione. Se dovesse succedere, però, cercate sempre di rispondere ed evitare di fare scena muta, di mostrarvi in difficoltà, provando a mettere in ordine quello che vi ricordate e cercando di provare a traghettare il discorso verso un argomento che conoscete bene e su cui siete più sicuri.
5. Sos vuoti di memoria
Bisogna cercare di restare concentrati per tutta la prova orale, altrimenti si rischia uno scarico di tensione che porta ad una confusione e ad avere dei piccoli vuoti di memoria. In quei casi, cercate di mantenere la calma, perché se in quel momento pensate al peggio, avrete ancora più difficoltà a ricordare, rischiando di bloccarvi del tutto. Alla memoria basta solo un semplice aggancio, quindi, provate a richiamare alla mente alcune parole chiave che vi siete appuntati durante la stesura della tesina. È un buon trucchetto perché, se si va un attimo “in palla”, un’immagine o una parola permettono di richiamare dalla memoria ciò che avete immagazzinato. Se non vi ricordate proprio niente, è meglio comunque continuare a parlare, perché man mano, si riprenderà il filo del discorso: bisogna essere assolutamente reattivi, pronti a recuperare ed essere furbi quando serve.Una volta terminata la prova, è normale che il pensiero torni nuovamente sull’esame, perché emergeranno tanti pensieri e ricordi di ciò si poteva dire o non dire. Tenete alla larga i sensi di colpa e i rimorsi, ormai è andata e non si può più tornare indietro.
Cercate di godervi il traguardo raggiunto, soddisfatti di voi stessi e del percorso, ce l’avete finalmente fatta ed è solo merito vostro!