Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Tetralogia di Wagner è un'opera monumentale composta in quasi trent'anni, eseguita per la prima volta nel 1876, e si articola in quattro opere che raccontano la saga di un anello maledetto.
  • Wagner si ispira a leggende norrene e germaniche, in particolare alla leggenda di Sigfrido, per arricchire la sua opera con personaggi mitologici come Wotan e le Valchirie.
  • Il compositore modernizza elementi della tragedia greca, trasformando l'orchestra in un "coro" che riflette e commenta l'azione tramite l'uso di leitmotiv.
  • Originariamente concepita come un'unica opera, la Tetralogia si è evoluta in quattro opere per approfondire la complessità della trama e il passato dei personaggi.
  • Il Festival di Bayreuth, fondato da Wagner, fu creato per presentare la Tetralogia in un ambiente che favorisse la comunione tra pubblico e scena, nonostante le difficoltà finanziarie iniziali.

Indice

  1. Wagner impiegò quasi trent'anni per comporre la Tetralogia. Essa ha una durata complessiva di circa 15 ore di spettacolo, con 34 personaggi in azione e 125 strumentisti: è un'opera monumentale; la composizione, intrapresa nel 1848, fu eseguita per la prima volta a Bayreuth (Baviera) solo nel 1876.. Si compone di quattro opere: un prologo, L’oro del Reno, e tre "giornate", La Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dèi. A grandi linee, la storia è quella del furto dell'oro del Reno, portatore di onnipotenza e di ricchezza. Due rivali, da un lato Wotan (il dio degli dei), dall’altro il nano Alberich (il re di un popolo sotterraneo chiamato Nibelunghi), faranno tutto il possibile per recuperarlo. Alla fine è Sigfrido, il discendente di Wotan, che raggiungerà l’obiettivo. Ma l'oro, forgiato sotto forma di anello, è maledetto perché conduce alla rovina tutti coloro che cercano di impossessarsene.
  2. Introduzione Wagner impiegò quasi trent'anni per comporre la Tetralogia. Essa ha una durata complessiva di circa 15 ore di spettacolo, con 34 personaggi in azione e 125 strumentisti: è un'opera monumentale; la composizione, intrapresa nel 1848, fu eseguita per la prima volta a Bayreuth (Baviera) solo nel 1876.. Si compone di quattro opere: un prologo, L’oro del Reno, e tre "giornate", La Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dèi. A grandi linee, la storia è quella del furto dell'oro del Reno, portatore di onnipotenza e di ricchezza. Due rivali, da un lato Wotan (il dio degli dei), dall’altro il nano Alberich (il re di un popolo sotterraneo chiamato Nibelunghi), faranno tutto il possibile per recuperarlo. Alla fine è Sigfrido, il discendente di Wotan, che raggiungerà l’obiettivo. Ma l'oro, forgiato sotto forma di anello, è maledetto perché conduce alla rovina tutti coloro che cercano di impossessarsene.
  3. Le leggende norrene e germaniche
  4. Wagner e il teatro greco
  5. Tematiche
  6. Una sola opera alla partenza, quattro all'arrivo
  7. Il Festival de Bayreuth
  8. Una critica al capitalismo

Introduzione

Wagner impiegò quasi trent'anni per comporre la Tetralogia.
Essa ha una durata complessiva di circa 15 ore di spettacolo, con 34 personaggi in azione e 125 strumentisti: è un'opera monumentale; la composizione, intrapresa nel 1848, fu eseguita per la prima volta a Bayreuth (Baviera) solo nel 1876.. Si compone di quattro opere: un prologo, L’oro del Reno, e tre "giornate", La Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dèi.
A grandi linee, la storia è quella del furto dell'oro del Reno, portatore di onnipotenza e di ricchezza. Due rivali, da un lato Wotan (il dio degli dei), dall’altro il nano Alberich (il re di un popolo sotterraneo chiamato Nibelunghi), faranno tutto il possibile per recuperarlo. Alla fine è Sigfrido, il discendente di Wotan, che raggiungerà l’obiettivo. Ma l'oro, forgiato sotto forma di anello, è maledetto perché conduce alla rovina tutti coloro che cercano di impossessarsene.

Le leggende norrene e germaniche

L'attrazione di Wagner per il mondo leggendario è evidente.
Già nel 1833, una delle sue prime opere, Le Fate, dette voce a personaggi fantasiosi. Pochi anni dopo, egli attinse alla mitologia norrena per comporre L'olandese volante.
Per quanto riguarda la Tetralogia, il compositore si ispira principalmente a due racconti tratti dalla leggenda di Sigfrido, risalenti a cavallo tra il XII e il XIII secolo.
Il primo, Il canto dei Nibelunghi, è un'epopea germanica che affonda le radici nei racconti scandinavi. Il testo parla delle gesta e della morte di Sigfrido.
L’artista ricerca anche il materiale in due libri islandesi, raggruppati sotto il nome di Canti dell’ Edda. Le avventure di Sigfrido vengono nuovamente messe in scena e il compositore inserisce altri personaggi per arricchire il lavoro. Tra questi, Odino (Wotan), sua moglie Frigg (Fricka) e le Valkyrjar (le Valchirie); queste ultime sono le vergini che raccolgono le anime dei coraggiosi soldati caduti in battaglia.
A differenza di altri compositori, Wagner è più interessato alle leggende del Medioevo che ai miti dell'antichità, anche se la tragedia greca continua ad affascinarlo.

Wagner e il teatro greco

Il termine "tetralogia" riecheggia le feste dedicate al dio Dioniso, le Dionisie, durante le quali venivano organizzate gare drammatiche. Ogni poeta doveva presentare una serie di quattro opere teatrali: una trilogia drammatica e un dramma satirico. Una struttura abbastanza vicina a quella dell'Anello, tanto più che il titolo completo dell'opera è L'anello del Nibelungo, Festival scenico in un prologo e tre giorni. Tuttavia, con Wagner sarebbe più corretto parlare di Trilogia con prologo.
Wagner non solo prende in prestito alcuni elementi dalla tragedia greca, ma la modernizza. Ad esempio, con lui, è l'orchestra che assume il ruolo di coro antico. "Ho composto un coro greco, ma un coro che sarebbe stato cantato dall'orchestra, per così dire", scrive l’artista a proposito della marcia funebre di Siegfried nel Crepuscolo degli dèi. Grazie al leitmotiv (motivo musicale ricorrente associato a un personaggio, un'idea o un sentimento), l'orchestra assume "il ruolo di riflessione e commento che spettava all'antico coro" sempre tenuto separato dall'azione vera e propria.

Tematiche

L’Anello comprende non meno di 91 temi diversi che, in totale, sono cantati per ben 2381 volte
Il leitmotiv è "l'equivalente musicale delle parole". Per evocare un personaggio, è sufficiente che l'orchestra o i cantanti presenti sul palco facciano sentire il proprio tema. Ad esempio in Sigfrido, quando Wotan chiede a Mimo (il fratello del nano Alberich) chi sarà colui che riforgierà la spada di Notung, l'orchestra risponde al suo posto, suonando il tema di Sigfrido.
Ma i leitmotiv non sono solo legati ai personaggi. Alcuni riflettono anche dei sentimenti (amore, passione, rabbia), altri degli oggetti (la spada, l'anello) o delle entità (rinuncia, redenzione). La musica diventa allora pittorica come se fosse uno specchio dell'azione. Così il preludio de L'oro del Reno prefigura l'acqua in movimento del fiume, grazie agli interventi strumentali che emergono dal Mi bemolle iniziale.
Va notato che non è stato Wagner a "inventare" questa tecnica. Prima di lui, Carl Maria von Weber usava già motivi musicali destinati a ricordare allo spettatore un evento o un personaggio accaduto in precedenza, nel corso del racconto. D'altra parte, è l'autore de L'Anello che ne generalizza l'uso e la Tetralogia è una delle sue opere che giunge ad un risultato di di maggior successo.

Una sola opera alla partenza, quattro all'arrivo

Conosciamo il “compositore” Wagner, un po' meno lo "scrittore". Eppure fu lui a scrivere i libretti per le sue opere principali.
Il punto di partenza de L'Anello è La morte di Sigfrido (in seguito ribattezzato Crepuscolo degli dèi). Il dramma racconta la fine di un mondo, quello degli dèi, maledetto dalla colpa originaria di Wotan. Wagner scrisse il libretto dal 1848 e continuò con la scrittura de Il giovane Siegfried (che poi prese il nome di Siegfried), per ritornare alla giovinezza del suo eroe. Inizialmente, pensava che due opere sarebbero state sufficienti. Ma, poiché troppi elementi della trama venivano sorvolati, il compositore immaginò altri due drammi, La Valchiria e L’oro del Reno. Queste opere gli permettono di far luce su eventi precedenti alla nascita di Sigfrido.
Dopo la stesura del libretto, Wagner si occupa della musica . Questa doppia opera letteraria e musicale fa di Wagner un artista compiuto, padre di un'"opera totale" (Gesamtkuntswerk), ovvero un'opera che unisce poesia, musica e gestualità.

Il Festival de Bayreuth

Wagner non si accontentò di dare un testo e uno spartito al suo Anello. Gli offrì anche un’ambientazione a sua misura, costruita da Otto Brückwald. La costruzione della Sala del Festival di Bayreuth iniziò il 22 maggio 1872, cinquantanovesimo compleanno del compositore. Quattro anni dopo, furono inaugurati il festival e il teatro. La Tetralogia diventa un'opera totale in tutti i sensi della parola: per la prima volta, il ciclo viene rappresentato nella sua interezza.
Sensibile agli ideali dell'antica Grecia, Wagner voleva fondare un luogo destinato a promuovere la comunione tra il pubblico e il palcoscenico. È per questo motivo che optò per un ambiente sotto forma di anfiteatro di ispirazione greca. In cui nulla disturba la vista dello spettatore, nemmeno l'orchestra, nascosta in una fossa chiamata "l'abisso mistico", costruita continuando l’inclinazione della sala.
La prima esibizione de L’Anello fu un trionfo. Ma nonostante il successo, il Festival conobbe subito il fallimento. Senza sussidi statali e mecenati come Ludovico II di Baviera, probabilmente non sarebbe stato più rinnovato.
Quando Wagner morì, il Festival fu rilevato dalla moglie, Cosima. Essa ampliò il repertorio, inizialmente limitato all’ Anello e al Parsifal. Tristano e Isotta, I maestri cantori di Norimberga, Tannhäuser, Lohengrin e L'olandese volante; le altre grandi opere di Wagner, fecero gradualmente il loro debutto dal 1886 al 1901.

Una critica al capitalismo

Una delle letture dominanti dell'opera è di stampo politica. Durante la sua elaborazione, Wagner aderiva al socialismo rivoluzionario. Gli anarchici Proudhon e Bakunin costituivano i suoi riferimenti. Avida lotta per il potere, denaro, rivalità tra clan, è tutto presente nella Tetralogia: L'Anello riecheggerebbe i mali generati dal capitalismo, come suggerito dallo stesso Wagner. Si tratta dell’aspetto peggiore de capitalismo che sarebbe simboleggiato dalla figura di Alberico.
Anche la filosofia del diciannovesimo secolo sembra essere implicita nella Tetralogia. Quando Wagner scoprì Arthur Schopenhauer, abbandonò la figura di Sigfrido e si interessò maggiormente di quella di Wotan. "L'Anello sarebbe quindi una genesi, una storia del mondo, dall'unità originaria spezzata dalla volontà di potenza", come scrive l’autore.

Domande da interrogazione

  1. Quanto tempo impiegò Wagner per comporre la Tetralogia e quando fu eseguita per la prima volta?
  2. Wagner impiegò quasi trent'anni per comporre la Tetralogia, iniziata nel 1848 e eseguita per la prima volta a Bayreuth nel 1876.

  3. Quali sono le opere che compongono la Tetralogia di Wagner?
  4. La Tetralogia si compone di quattro opere: un prologo, L’oro del Reno, e tre "giornate", La Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dèi.

  5. Quali leggende ispirarono Wagner nella composizione della Tetralogia?
  6. Wagner si ispirò principalmente a due racconti della leggenda di Sigfrido, Il canto dei Nibelunghi e i Canti dell’Edda, che affondano le radici nei racconti scandinavi e islandesi.

  7. Come Wagner modernizza gli elementi della tragedia greca nella sua opera?
  8. Wagner modernizza la tragedia greca utilizzando l'orchestra come coro antico e impiegando il leitmotiv per riflettere e commentare l'azione, un ruolo tradizionalmente del coro.

  9. Qual è la critica politica presente nella Tetralogia di Wagner?
  10. La Tetralogia contiene una critica al capitalismo, rappresentando i mali generati da esso attraverso la lotta per il potere e il denaro, simboleggiati dalla figura di Alberico.

Domande e risposte