Concetti Chiave
- I Vespri Siciliani di Verdi segnano una svolta stilistica, allontanandosi dalla trilogia precedente e adottando elementi della "grande opera" francese.
- La trama è basata sull'episodio storico dei patrioti siciliani del 1282 che pianificano la vendetta contro gli occupanti francesi durante il matrimonio di Elena e Arrigo.
- Il personaggio di Procida guida i patrioti siciliani, con Elena e Arrigo coinvolti in una storia di amore e vendetta contro il governatore francese, Monfort.
- Nell'opera, temi come la libertà, il patriottismo, la vendetta e l'amore si intrecciano, culminando in un finale drammatico con il massacro durante i Vespri.
- Momenti musicali chiave, come l'ouverture e "Et toi Palermo", sono fondamentali per suscitare entusiasmo e sottolineare la tensione emotiva e drammatica della storia.
Introduzione
I Vespri Siciliani occupano un posto particolare nell'opera di Verdi; segnano una rottura stilistica dopo la trilogia formata da Rigoletto, Le Trovatore e La Traviata. Anche se la trama può sembrare complicata e confusa, l'ouverture è tra le più belle insieme a momenti di ispirazione melodica la cui forza crea entusiasmo nel pubblico, come il famoso “Et toi Palermo” di Procida all'inizio del secondo atto. Verdi farà tradurre la sua opera dal francese in italiano per la successiva rappresentazione alla Scala di Milano.Nel 1830, sotto l'impulso di compositori come Giacomo Meyerber e Jacques Fromental Halévy, in Francia si sviluppò il genere della "grande opera": opere in quattro o cinque atti, con cast e orchestra su larga scala, balletto, scenografie ed effetti scenici spettacolari, basati su trame di origine storica. Nel 1852, fu firmato un contratto tra Verdi, che aveva appena ottenuto un enorme successo in Italia con Rigoletto e l'Opera di Parigi, anche se la moda stava un po’ tramontando.
Il libretto, affidato al più grande drammaturgo francese del suo tempo, Eugène Scribe, non piacque a Verdi, ma Scribe rifiutò di modificarne il testo.
Sinossi
La trama, ricca di colpi di scena, si basa su un tragico episodio, verificatori a seguito dell'occupazione della Sicilia da parte dei francesi nel XIII secolo: nel 1282, durante il lunedì di Pasqua, i patrioti siciliani, guidati da Procida, decisero di procedere al massacro generale degli invasori francesi. La celebrazione del matrimonio di Elena, duchessa di Sicilia, con Arrigo, il figlio che il governatore francese dell'isola, Monforte, aveva avuto con una ragazza siciliana, servì da segnale per dare il via alla strage. I cospiratori si precipitarono sugli occupanti proprio mentre suonavano le campane, dando così l’avvio al massacro. E il sipario cala al grido di "Vendetta, vendetta!"
Atto I
Nel 1282, a Palermo, la tensione è estrema tra siciliani e francesi. Nel marzo dello stesso anno, nella piazza principale di Palermo, i Siciliani guardano con occhio cattivo gli occupanti francesi, tra cui i soldati Thibault e Robert e gli ufficiali, il Sire di Béthune e il Conte di Vaudemont.Il popolo attende con impazienza il giorno della vendetta.
Arriva la duchessa Elena, vestita a lutto, accompagnata dalla sua cameriera, Ninetta, e dal giovane siciliano Danieli.
Bethune spiega a Vaudemont che il fratello della duchessa, il duca Federico d'Austria, è stato decapitato da Guy de Monfort e che, tenuta in ostaggio dai francesi, spera nella vendetta.
Robert chiede quindi che Elena canti per la gloria della Francia. La donna acconsente, ma con la sua canzone incoraggia i siciliani a sbarazzarsi della loro schiavitù e ad affrontare i pericoli. Quando i siciliani sono pronti ad affrontare i soldati francesi, appare il governatore Guy de Montfort, la cui sola presenza fa fuggire la folla. Elena si adira nel constatare che la sua famiglia fugge dall'uomo che ha fatto uccidere suo fratello.
Arrigo arriva e racconta a Elena della sua liberazione, deridendo la mancanza di coraggio di Monfort, di cui non conosce la presenza. Quest'ultimo lo affronta da solo e gli chiede di suo padre, che il giovane non conosceva. Quando sua madre morì, Arrigo fu ospitato dal duca Federico d'Austria che lo accolse come padre. Montfort è magnanimo e gli offre un posto nel suo esercito, ma Arrigo rifiuta la sua offerta e i suoi consigli.
Atto II
Dopo un lungo esilio, il medico siciliano Procida, capo dei patrioti siciliani, arriva segretamente nelle vicinanze di Palermo, deciso a favorire la rivolta del suo popolo. Per questo, raduna i suoi compagni, al fine di organizzare la sua vendetta.A lui si uniscono Elena e Arrigo, che si dichiarano il loro amore. Arrigo promette di vendicare il fratello del suo amante, il duca Federico d'Austria. Procida decide di coinvolgerli nel suo progetto di rivolta e pensa di fare in modo che i francesi di rapiscano diverse giovani donne siciliane per portarle al ballo del governatore. Appare Sire de Béthune che consegna ad Arrigo un invito al ballo da Montfort. Ma Arrigo rifiuta: viene arrestato
Poco dopo, i siciliani convengono da ogni parte per assistere al fidanzamento di dodici coppie, tra cui Ninetta e Danieli. Ci sono anche soldati Robert e Thibault che vanno in estasi per la bellezza delle giovani donne. Procida li incoraggia a far valere i loro diritti di vincitori: i soldati francesi rapiscono le giovani donne. A Elena e Procida non resta che sostenere il desiderio di vendetta dei mariti.
Atto III
Nel suo studio, Monfort rilegge la lettera in cui la madre di Arrigo, in procinto di essere giustiziata, gli annunciava che egli era padre e gli chiedeva di salvare il figlio dal patibolo. Montfort spera ancora di essere amato da Arrigo. Quest'ultimo viene condotto al suo cospetto e Montfort gli rivela il legame che li unisce, ma Arrigo lo respinge e fugge in preda alla disperazione.La sera, al ballo a cui partecipano francesi e siciliani, lo spettacolo prevede la rappresentazione delle quattro stagioni. Procida ed Elena sono tra gli ospiti. Mentre si preparano a uccidere i francesi, Arrigo decide di proteggere suo padre e rivelare il complotto. Quando Elena si precipita su Monforte per pugnalarli, interviene Arrigo. Tutti i congiurati, tra cui Elena e Procida, che maledicono il voltafaccia di Arrigo, sono arrestati e condannati al patibolo. Arrigo è prostrato perché i suoi amici lo incolpano del tradimento.
Atto IV
Consumato dal rimorso, Arrigo va a trovare Elena e Procida nella loro prigione, per ordine di Montfort. Arrigo rivela alla donna le ragioni del tradimento e rinnega il padre. Ancora innamorata, Elena si lascia commuovere. Procida, da parte sua, è inflessibile e disperato di dover morire, proprio quando il suo progetto poteva essere realizzato e avrebbe potuto entrare in possesso delle armi e dell’oro che gli erano stati inviati dal re Pietro d'Aragona. Mentre il boia si fa avanti, Arrigo cambia idea e accetta di riconoscere Montfort come padre. Al culmine della gioia, quest'ultimo libera i prigionieri e benedice il matrimonio del figlio ed Elena, come pegno di riconciliazione tra siciliani e francesi. Sebbene riluttante, su consiglio di Procida, Elena accetta. Alla folla festante, Montfort annuncia che il matrimonio: sarà celebrato lo stesso giorno, nel momento in cui suoneranno i vespri (= la funzione religiosa serale). Procida è ora convinto che la sua vendetta potrà essere messa in atto.
Atto V
Nel Palais de Montfort, gli ospiti sono felici per l'imminente matrimonio. Elena li ringrazia e Arrigo si unisce a lei: la coppia riafferma il loro amore reciproco. Mentre Arrigo torna dal padre, Procida confida ad Elena che la cerimonia che si sta preparando è un'occasione inaspettata per poter massacrare gli inermi e ignari francesi: la strage dei francesi avverrà non appena le campane annunceranno l'unione suggellata. La giovane donna è inorridita: essa non sa cosa scegliere tra il suo amore Arrigo, di sangue francese, e la sua fedeltà a Procida e alla causa patriottica. Disperata, dice ad Arrigo che il matrimonio non può aver luogo e lo esorta a fuggire. Sia Arrigo che Procida la incolpano del suo tradimento, per, ma ovviamente, per motivi diversi.Appare Montfort, circondato dalla sua corte. Conoscendo l'amore reciproco tra i due fidanzati, li unisce nonostante le proteste di Elena. Le campane suonano: Montfort e i francesi vengono massacrati.
Personaggi
Duchessa Elena: Soprano - Sorella del duca Federico d'Austria (che era stato decapitato), tenuta in ostaggio dai francesi, amante di Arrigo, amico di ProcidaArrigo: Tenore - Giovane siciliano, figlio illegittimo di Monfort e di una ragazza siciliana, amante di Elena, amico di Procida
Guy de Montfort: Baritono - Governatore francese della Sicilia, padre naturale di Enrico
Jean Procida: Basso - Medico siciliano, amico di Elena di Arrigo, in esilio dal 1275. Durante l’esilio, è diventato Cancelliere della Corona d'Aragona.
Ninette: Contralto - Cameriera della Duchessa Elena, fidanzata di Danieli
Danieli: Tenore - Giovane Siciliano, fidanzato di Ninette
Mainfroid: Tenore - Siciliano, compagno di Procida
Robert: Basso - Soldato francese
Thibault: Tenore - Soldato francese
Le Sire de Béthune: Basso - Comandante dell'esercito francese
Le Comte de Vaudemont: Basso - Ufficiale francese
Temi
Nell'opera verdiana, l'episodio storico della sanguinosa vendetta è solo un pretesto: fa da sfondo a quella che è una storia d'amore, un matrimonio, una cospirazione e una vendetta. Nell'opera si riscontrano diverse tematiche:• il desiderio di libertà dei siciliani e il patriottismo in cui si
intravede la lotta contro il dominatore austriaco
• la vendetta
• l'amore di due giovani, Elena e Arrigo
• il valore di una famiglia visto che la trama prevede che il governatore
francese sia di fatto il padre di questo giovane patriota siciliano
che, alla fine, riconosce il padre.
Dopo una serie di trame sventate, la storia si conclude con il matrimonio dei due eroi sotto lo sguardo benevolo di un padre appena ritrovato, ma nell'ultimo atto il sipario si chiude sul suono delle campane. È il tempo dei Vespri, e in lontananza odono le grida "Vendetta, vendetta!".
Domande da interrogazione
- Qual è il significato storico e culturale dei Vespri Siciliani nell'opera di Verdi?
- Chi sono i personaggi principali de I Vespri Siciliani e quali sono i loro ruoli?
- Come si sviluppa la trama de I Vespri Siciliani?
- Quali sono i temi principali trattati nell'opera?
- Qual è l'importanza dell'ouverture e dei momenti musicali chiave nell'opera?
I Vespri Siciliani rappresentano una rottura stilistica nell'opera di Verdi, segnando un distacco dalla trilogia precedente e introducendo elementi della "grande opera" francese, con una trama basata su eventi storici e temi di libertà, vendetta, amore e riconciliazione familiare.
I personaggi principali includono la Duchessa Elena, il tenore Arrigo, il baritono Guy de Montfort e il basso Jean Procida, che rappresentano rispettivamente l'amante patriota, il figlio illegittimo del governatore francese, il governatore stesso e il medico siciliano e capo dei patrioti.
La trama si snoda attraverso un mix di amore, vendetta e patriottismo, culminando nel massacro dei francesi durante il matrimonio di Elena e Arrigo, orchestrato come atto finale di vendetta dai patrioti siciliani guidati da Procida.
L'opera esplora il desiderio di libertà e patriottismo dei siciliani, il tema della vendetta, l'amore tra Elena e Arrigo e l'importanza della famiglia, con il riconoscimento finale del legame padre-figlio tra Montfort e Arrigo.
L'ouverture e momenti di ispirazione melodica come "Et toi Palermo" giocano un ruolo cruciale nell'opera, creando entusiasmo nel pubblico e sottolineando i momenti emotivi e drammatici della storia, contribuendo all'impatto complessivo dell'opera.