Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • I Masnadieri è un'opera di Giuseppe Verdi, basata su una tragedia di Schiller, presentata a Londra nel 1847 con grande successo iniziale, ma successivamente dimenticata.
  • Il libretto, scritto dal marito della contessa Maffei, è considerato debole e non ha saputo ispirare Verdi, risultando in una composizione che sembra seguire formule senza innovare.
  • Nonostante la critica al libretto, l'opera contiene passaggi musicali notevoli, come il Preludio in re minore e un quartetto che anticipa il Rigoletto.
  • La trama si svolge in Germania nel XVIII secolo e ruota attorno a Carlo Moro, diseredato dal padre, e al conflitto con il fratello Francesco.
  • Il dramma culmina con Carlo che, dopo una serie di tradimenti e vendette, sacrifica l'amata Amalia prima di consegnarsi alla giustizia.

Indice

  1. Presentazione
  2. Sinossi
  3. Atto 1
  4. Atto 2
  5. Atto 3
  6. Atto 4
  7. Commento

Presentazione

I Masnadieri è un’opera di Giuseppe Verdi, basato su una tragedia giovanile di Schiller. Ebbe un'accoglienza entusiasta quando fu presentata per la prima volta a Londra nel 1847, alla presenza della regina Vittoria nel tempio londinese dell'opera italiana, Her Majesty's Theatre. La serata era attesa come il momento “clou” della stagione. Era la prima volta che un compositore italiano moderno scriveva un'opera per Londra. Ma questo folgorante successo finì per diminuire nel corso delle rappresentazioni, poi degli anni, fino alla completa scomparsa dell'opera che conobbe solo un'effimera e tardiva resurrezione dal 1951 in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Verdi.
La ragione principale di questo fallimento risiede nella debolezza del libretto, le cui situazioni e personaggi non hanno saputo ispirare Verdi: l’artista sembra applicare "ricette" senza cercare di superare sé stesso. Il libretto fu scritto dal marito della contessa Maffei, una donna straordinaria, molto vicina ai patrioti italiani e una delle più fedeli amiche di Verdi.
L'opera appartiene al periodo che lo stesso compositore definì i suoi "anni di galera" durante i quali, pressato dalle esigenze del successo, dovette comporre instancabilmente per rispondere alle richieste dei direttori d'opera. Tuttavia, alcune magnifiche pagine spiccano da un insieme un po' abitudinario, di routine, come il Preludio in re minore dominato da un assolo di violoncello, che Verdi compose per l'amico Alfredo Piatti, solista dell'orchestra. Il primo atto si conclude con un bellissimo quartetto che annuncia quello dell'atto 3 di Rigoletto (1851). La confessione di Francesco a Moser prefigura il celebre duetto di Filippo II e l'Inquisitore in Don Carlos (1867).

Sinossi

L'azione, in quattro atti e sette quadri, è ambientata in Germania, all'inizio del XVIII secolo. Carlo Moro, cacciato e diseredato dal padre, diventa capo dei briganti. È proprio il fratello di Carlo, l'infido Francesco, a screditarlo nei confronti del padre Massimiliano per prendere il potere e portargli via la fidanzata, Amalia. Carlo riesce a trovare la ragazza e a liberare il padre, che Francesco ha imprigionato, dopo averlo fatto passare per morto. Carlo giura vendetta, ma suo padre gli chiede di perdonare. Amalia accetta di sposare Carlo nonostante il suo status ignominioso di capo dei briganti, ma lui preferisce pugnalarla e consegnarsi alla giustizia.

Atto 1

Cacciato dal castello paterno dal padre Massimiliano, Carlo Moor si unisce ad una banda di briganti di cui diventa il capo, pur pentendosi amaramente della scelta fatta. In realtà è il fratello minore Francesco ad essere all'origine di questa disgrazia. Ora vuole uccidere suo padre, raccontandogli della morte di Carlo, e poi convincere la sua fidanzata, Amalia, a sposarlo. Francesco si serve di Arminio per far credere che Carlo sia morto. Massimiliano crolla sotto il colpo del dolore.

Atto 2

Francesco trionfa mentre Amalia piange Massimiliano, ucciso dal dolore. Fortunatamente Arminio, pentito, arriva a confessare ad Amalia che Carlo non è morto, né lo è Massimiliano. Da parte sua, Francesco minaccia Amalia che si rifiuta di amarlo. Per salvare uno dei suoi compagni arrestati, Carlo assedia Praga sentendosi disonorato di dover combattere al fianco dei briganti.

Atto 3

Amalia fugge nella foresta e, con grande gioia, trova Carlo, deciso a nascondere il suo stato di brigante. Carlo scopre che suo fratello tiene prigioniero il padre, in condizioni terribili. Dopo averlo liberato e giurato vendetta, affida il vecchio alla custodia dei suoi briganti.

Atto 4

Francesco ha avuto un terribile incubo che lo ha portato a voler confessare. Padre Moser rifiuta di concedergli l'assoluzione per i suoi due crimini imperdonabili: parricidio e fratricidio. Massimiliano chiede a Carlo, che non è stato riconosciuto, di risparmiare Francesco. Carlo confessa finalmente il suo stato di brigante, chiedendo ad Amalia di decidere il suo destino. Lei accetta di sposarlo, nonostante il disonore che li attende per una vita da fuorilegge. Massimiliano chiede alla terra di inghiottirlo mentre i briganti reclamano il loro capo. Obbedendo alla preghiera di Amalia che preferisce morire piuttosto che rinunciare a lui, Carlo la pugnala, sacrificandola ai briganti che chiama "i suoi demoni", poi scrive: "Ora, al patibolo!».

Commento

L'opera letteraria di Schiller, un tempo così decantata e così famosa, oggi è diventata quasi illeggibile. I suoi difetti, l'ultimo dei quali è quello di non avere buon senso, hanno eclissato le sue qualità. Ma questo dramma oscuro, pieno di declamazioni, imprecazioni e orrori, aveva sedotto Giuseppe Verdi.
Un vecchio rinchiuso in una prigione dal proprio figlio, due fratelli mortali nemici e rivali; uno di loro che si fa capo di briganti per far regnare sulla terra la virtù e punire il delitto, che uccide la fidanzata e poi si accoltella, tali sono i personaggi ai quali il compositore fa cantare cavatine, duetti e scenografie. Nonostante il disinteresse che proviamo per l'azione di questo dramma, e il disagio che proviamo di fronte a situazioni perennemente fosche e monotone, non possiamo però non notare l'originalità di certi effetti e la forte espressività di alcuni passaggi della partitura, e di vari procedimenti che sono stati riprodotti ne Il Trovatore, ne La Traviata e ne Il Rigoletto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la reazione iniziale all'opera "I Masnadieri" di Verdi quando fu presentata a Londra nel 1847?
  2. L'opera "I Masnadieri" di Giuseppe Verdi ricevette un'accoglienza entusiasta alla sua prima presentazione a Londra nel 1847, considerata il momento clou della stagione operistica.

  3. Perché l'opera "I Masnadieri" ha finito per perdere popolarità nel tempo?
  4. La popolarità dell'opera diminuì a causa della debolezza del libretto, che non riuscì a ispirare Verdi adeguatamente, portando a una composizione che sembrava applicare "ricette" senza innovazione.

  5. Chi ha scritto il libretto per "I Masnadieri" e quale era il suo legame con Verdi?
  6. Il libretto per "I Masnadieri" fu scritto dal marito della contessa Maffei, una donna molto vicina ai patrioti italiani e una delle più fedeli amiche di Verdi.

  7. Quali sono alcuni degli elementi musicali degni di nota in "I Masnadieri"?
  8. Tra gli elementi musicali notevoli in "I Masnadieri" ci sono il Preludio in re minore con un assolo di violoncello e un bellissimo quartetto nel primo atto, che preannuncia quello dell'atto 3 di Rigoletto.

  9. Qual è la trama principale di "I Masnadieri"?
  10. "I Masnadieri" narra la storia di Carlo Moro, che diventa capo dei briganti dopo essere stato diseredato dal padre. Il dramma si sviluppa attorno al conflitto con il fratello Francesco, che cerca di usurpare il potere e la fidanzata di Carlo, culminando nel sacrificio di Amalia da parte di Carlo e nella sua decisione di consegnarsi alla giustizia.

Domande e risposte