Concetti Chiave
- Un sintetizzatore è uno strumento musicale elettronico che genera segnali audio attraverso metodi come sintesi sottrattiva, additiva e modulazione di frequenza.
- Le origini del sintetizzatore risalgono agli anni '40, con il Novachord della Hammond Organ Company, e hanno visto una crescita significativa negli anni '80.
- I primi sintetizzatori erano grandi e complessi, ma col tempo sono diventati più piccoli e portatili, adatti alla musica dal vivo.
- Il funzionamento del sintetizzatore si basa su varie forme di sintesi, tra cui sottrattiva, additiva, FM, distorsione di fase, wavetable e granulare.
- In Italia, il sintetizzatore ha avuto successo in molte produzioni musicali, utilizzato da artisti come Franco Battiato, Pooh e Cesare Cremonini.
Indice
Definizione di sintetizzatore
Un sintetizzatore è uno strumento musicale di tipo elettronico che genera dei segnali audio. Di solito la formazione di segnali avviene attraverso dei metodi specifici come sintesi sottrattiva, sintesi additiva e sintesi con modulazione di frequenza. Questi suoni possono essere modellati e modulati da alcuni componenti come filtri, involucri e oscillatori a bassa frequenza.
Le origini del sintetizzatore
All’inizio, il sintetizzatore e gli strumenti musicali elettronici erano molto simili tra di loro, di conseguenza è stato complicato cercare di ripercorrere le tappe d’origine di tale strumento. Intorno al 1940, la Hammond Organ Company creò il primo sintetizzatore denominato Novachord dalle elevate prestazioni, ma non ebbe molto successo, poiché aveva un costo troppo elevato. Dopo circa dieci anni, la musica elettronica è entrata anche nel mondo del cinema: iniziò a diffondersi il sintetizzatore di Belar-Olson. Era uno strumento composto da oscillatori analogici che riuscivano a produrre il suono e da un modulatore ad anello. Aveva delle grandi dimensioni, difficile da utilizzare e molto sensibile riguardo al mantenimento. Era composto da un nastro di carta avente dei fori che veniva utilizzato per programmare le note ma anche il ritmo e i vari timbri.Milton Babbitt fu il primo musicista che iniziò a comporre musica elettronica, cercando di imitare i suoni orchestrali grazie all’utilizzo del sintetizzatore. Nella metà del 1900, iniziarono ad aumentare i musicisti che volevano sperimentare una nuova musica, quasi futuristica e in quel periodo la città di Darmstadt, in Germania, si trasformò nel ritrovo di vari musicisti di musica elettronica, come Luigi Nono, Bruno Maderna, Luciano Berio, Pierre Boulez, Karlheinz Stockhausen, John Cage, Edgar Varèse.
Pian piano iniziano ad essere scritte delle composizioni musicali che vanno ad utilizzare dei suoni derivanti dalle componenti microscopiche delle onde sonore, non andando più ad imitare i suoni degli strumenti musicali come si era fatto fino a quegli anni. Questo modo di fare musica inizia a diffondersi in vari Paesi come l’America, la Francia, l’Italia fino ad estendersi in tutta Europa. Tra i vari esponenti ricordiamo John Cage, Pierre Henry, Pierre Schaeffer. Nello specifico, in Italia nel 1954 viene creato il Centro di Fonologia Musicale della RAI. Nel 1960, altri musicisti come i Van der Graaf Generator ed i Pink Floyd hanno introdotto dei timbri musicali fuori dal comune, aprendo ancor di più la strada verso la musica del futuro.
Con il passare degli anni, questa nuovo modo di far musica si sviluppò sempre più, di conseguenza i sintetizzatori, da strumenti grandi e complessi, iniziarono a diventare più piccoli e portatili, utilizzati anche per la musica dal vivo. Infatti, il vero e proprio boom di produzione è avvenuto nel 1980, anno in cui i sintetizzatori ebbero una massima diffusione. Però si notò che gli strumenti prodotti avevano dei problemi legati all’intonazione, così iniziarono ad essere prodotti dei semiconduttori e circuiti integrati per ridurre i problemi di suono.
In Italia tra i primi successi musicali in cui si è deciso di suonare il sintetizzatore ricordiamo “Amore Grande Amore Libero” di Il Guardiano Del Faro. Inoltre il sintetizzatore è stato usato anche da vari musicisti come i Pooh, Cesare Cremonini, Franco Battiato, Area, Gianni Togni, Angelo Branduardi, Annalisa, Fiorella Mannoia, Jovanotti, Enrico Ruggeri, Gianluca Grignani, Tiziano Ferro, Alessandra Amoroso, Luca Carboni, Eros Ramazzotti, Al Bano e Romina Power, Francesca Michielin, Giorgia, Michele Bravi, Marcella Bella, Chiara, Levante, Giusy Ferreri, Mietta ed altri ancora.
Il funzionamento del sintetizzatore
I sintetizzatori riescono a generare audio mediante diverse forme di sintesi analogica e digitale.All’interno della sintesi sottrattiva, forme d'onda vengono generate da oscillatori e modellate con filtri in modo tale da eliminare oppure aumentare delle frequenze specifiche. Nella sintesi additiva, un elevato numero di forme d'onda vengono accostate in un suono composto. Nella sintesi della modulazione di frequenza chiamata anche FM, le forme d'onda sono regolate con la frequenza di altre forme d'onda; la forma d'onda complessa risultante può essere usata per modularne un'altra e via dicendo. La sintesi FM può riprodurre suoni acustici come pianoforte, archi e organi. Poi c’è la sintesi della distorsione di fase che è simile alla sintesi FM. Nella sintesi wavetable, i sintetizzatori modulano uniformemente tra rappresentazioni digitali di diverse forme d'onda, modificando la forma e il timbro. Invece nella sintesi basata su campioni, tali campioni, che riguardano registrazioni digitali di suoni, vengono riprodotti e modellati con componenti come filtri, inviluppi e LFO. Nella sintesi granulare, un campione audio viene suddiviso in grani che vengono ricombinati e riprodotti. Infine, nella sintesi della modellazione fisica, viene creato un modello matematico di una sorgente sonora fisica.
Domande da interrogazione
- Cos'è un sintetizzatore e come funziona?
- Quali sono le origini del sintetizzatore?
- Come si è evoluto l'uso del sintetizzatore nella musica?
- Quali problemi hanno affrontato i sintetizzatori nel tempo?
- Quali musicisti italiani hanno utilizzato il sintetizzatore?
Un sintetizzatore è uno strumento musicale elettronico che genera segnali audio attraverso metodi come sintesi sottrattiva, additiva e modulazione di frequenza, utilizzando componenti come filtri e oscillatori.
Le origini risalgono agli anni '40 con il Novachord della Hammond Organ Company, seguito da sviluppi come il sintetizzatore Belar-Olson e l'influenza di musicisti come Milton Babbitt e il movimento di Darmstadt.
Dalla metà del 1900, il sintetizzatore ha guadagnato popolarità tra i musicisti sperimentali, portando a composizioni innovative e alla diffusione in vari paesi, culminando nel boom degli anni '80.
I sintetizzatori iniziali avevano problemi di intonazione, risolti con l'introduzione di semiconduttori e circuiti integrati per migliorare la qualità del suono.
Tra i musicisti italiani che hanno utilizzato il sintetizzatore ci sono Il Guardiano Del Faro, Pooh, Cesare Cremonini, Franco Battiato, e molti altri.