Kazoo: l’antico strumento musicale di origini africane

In questo appunto viene analizzato il kazoo, con particolare attenzione alla sua storia, descrivendolo e riportando le maggiori caratteristiche.

Kazoo: origini dell’antico strumento musicale membranofono

, cioè particolari strumenti in cui il suono viene riprodotto a seguito della vibrazione di una membrana tesa.

Le sue origini sono antiche: venivano usati in Africa occidentale durante le cerimonie tribali, per imitare i versi animali o modificare la voce umana.

Può essere riprodotto semplicemente utilizzando un pettine e della carta velina.

Vennero poi esportati nel sud degli Stati Uniti a seguito della schiavitù africana.

Nel XIX secolo venne prodotto il primo kazoo moderno in legno, in Georgia, dall’afroamericano Alabama Vest. Nel 1852 tale strumento venne pubblicizzato in una fiera e poco dopo venne riprodotto a New York, utilizzando il metallo.

Per ulteriori approfondimenti sugli strumenti e i suoni africani vedi qui

Cosa sono e come funzionano gli strumenti membranofoni

, fatta di materiali sintetici o naturali (tra cui la pelle di animali).
Si dividono in due famiglie:

• Mirliton
• Tamburi

I mirliton, di cui fa parte il kazoo, emettono il suono per mezzo della vibrazione della membrana tesa quando viene sollecitata da una voce, entrando in vibrazione aggiungendo frequenze di disturbo alle frequenze vocali, con la conseguenza di modificare il timbro della voce dell’esecutore.

I tamburi emettono il suono per mezzo della vibrazione della membrana tesa quando viene sollecitata in diversi modi. Per ottimizzare la vibrazione della membrana, alcuni tamburi hanno una membrana risonante, in grado di influenzare il timbro in base alla sua tensione.

Per enfatizzare il suono tali strumenti sono costituiti da un cilindro risonante, il fusto, che raccoglie le vibrazioni della membrana e, a seconda del materiale di cui è costituito, caratterizza il timbro dello strumento.
Fusti di materiale naturale (es. il legno) permettono l’emissione di un suono caldo, mentre fusti di materiale metallico o plastico permettono l’emissione di un suono più squillante.

Come è fatto il kazoo

Il kazoo ha un corpo dalla forma tubolare allungata, con una estremità schiacciata che termina restringendosi e l’altra con al centro un foro chiuso da una carta velina o un altro tipo di membrana, la quale vibra grazie alla voce del suonatore. La membrana può essere sostituita al bisogno.
Può essere prodotto con diversi materiali, in legno, in metallo o in plastica.

Vista la semplicità di tale strumento, il suo costo risulta essere basso: dai due euro per i modelli in plastica ai 10 euro per quelli in metallo.
Inoltre, viste le dimensioni ridotte, il kazoo risulta essere tascabile, comodo da portare ovunque si desideri.

Suonare il kazoo: chiunque può farlo

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Difatti, lo strumento è in grado di emettere suoni grazie alla vibrazione della membrana in esso contenuto. Tale vibrazione scaturisce non dal passaggio di aria, ma a seguito delle frequenze vocali della persona che lo suona. Dunque, risulta necessario porre lo strumento tra i denti e parlare o “cantare” (e non semplicemente soffiare nel kazoo).
Se si soffia nel kazoo, non uscirà nessun suono.
Come è facile intuire, chiunque può suonare il kazoo. Perfino i bambini si dilettano nel suonarlo. Non è necessaria alcuna conoscenza musicale: basta cantare dentro il kazoo ed esso amplificherà e distorcerà il suono introdotto, emettendo una melodia caratteristica.

Artisti che hanno usato il kazoo

Viste le origini antiche e il suono particolare, il kazoo viene spesso utilizzato nelle canzoni di genere Country e Blues.

Diversi artisti hanno sfruttato questo strumento caratteristico. Tra essi troviamo: Edoardo Bennato, Fabrizio de Andrè, Paolo Conte, Roby Facchinetti, Ligabue… persino Freddy Mercury, Jimi Hendrix, Bob Dylan e i Pink Floyd.