Concetti Chiave
- L'epitaffio di Sicilo è il primo esempio completo di notazione musicale antica giunto fino a noi.
- È stato ritrovato su una lapide funeraria del I secolo a.C. vicino a Tralle, in Turchia.
- Contiene un testo commemorativo in onore di Sicilo, con una notazione musicale antica.
- La trascrizione e interpretazione della melodia sono state complesse e incerte.
- Il messaggio dell'epitaffio invita a vivere senza tristezza, poiché la vita è breve.
Questa breve melodia, così lontana dalla musica a cui siamo abituati, è il primo esempio scritto giunto a noi completo della civiltà musicale.
Indice
Scoperta e interpretazione dell'epitaffio
L’epitaffio è una commemorazione funebre che si scrive sulla lapide del defunto. In questo caso la lapide - risalente al I secolo a.C.- è stata ritrovata in Turchia nei pressi della città di Tralle. Sul testo scritto in memoria di un certo Sicilo vi è una forma di notazione musicale antica che è stata interpretata e trascritta dagli studiosi con molta fatica e non con pochi dubbi, ma che potrebbe corrispondere abbastanza fedelmente alla musica così come era in realtà.
Traduzione della prima parte
La prima parte dell'epitaffio è:
"ΕΙΚΩΝ Η ΛΙΘΟΣ
ΕΙΜΙ • ΤΙ ΘΗΣΙ ΜΕ ΣΕΙΚΙΛΟΣ ΕΝΘΑ ΜΝΗΜΗΣ ΑΘΑΝΑΤΟΥ ΣΗΜΑ ΠΟΛΥΧΡΟΝΙΟΝ", ovvero "Io sono l’immagine della pietra, Sicilio mi ha posto qui per sempre; simbolo duraturo di ricordo immortale.
Traduzione della seconda parte
La seconda strofa dell’epitaffio è:
"Ὅσον ζῇς φαίνοὺ•
μηδὲν ὅλως σὺ λυποὺ• πρὸς ὀλίγον ἐστὶ τὸ ζῆν. τὸ τέλος ὁ χρόνος ἀπαιτεῖ", ovvero "Finché vivi,appari; non rattristarti mai troppo; la vita dura poco e il tempo vuole il suo tributo.