Concetti Chiave
- La cultura hip hop è emersa negli anni '70 in America, esprimendosi principalmente attraverso graffiti, street-dance e musica rap.
- I graffiti, spesso visti come vandalismo, sono opere d'arte urbana realizzate con bombolette spray, diffuse anche in Italia.
- La street-dance, originata da ragazzi afro-americani, è una danza di strada che si è diffusa globalmente grazie a film e spettacoli.
- La musica rap, caratterizzata da testi su povertà e corruzione, è stata introdotta in Italia da Jovanotti e gruppi come le Posse.
- Il rap italiano ha visto gruppi famosi come Articolo 31 e Sangue Misto, con una rinascita del genere nel nuovo millennio.
Origini e diffusione della cultura hip hop
La cultura hip hop nasce in America, intorno agli anni ’70. Trova la sua massima espressione nell’arte, che si divide in tre forme: i graffiti, la street-dance e la musica rap. I graffiti sono dei disegni con uno specifico significato, che vengono fatti con l’uso di bombolette spray, di solito sui muri delle città o sui mezzi pubblici, da persone anonime. Nella maggior parte dei casi questi vengono considerati atti di vandalismo, essendo stati fatti senza alcuna autorizzazione; ma ci sono anche volte in cui questi sono autorizzati e quindi fatti in modo legale. In Italia i graffiti sono abbastanza diffusi. La seconda forma artistica dell’hip hop è la street-dance, che come suggerisce il nome è una danza di strada, che venne inventata da dei ragazzi afro-americani. Di per sé la danza consiste in svariati passi, che si eseguono in piedi o a contatto col pavimento, accompagnati da musiche fatte da figure professioniste come i dj. In circa 10 anni la street-dance diventa famosa in America, arrivando poi anche all’estero, e quindi qui in Italia. Principalmente i primi importatori di questa danza, furono i film che mostravano gli Americani ballarci. In Italia quest’arte è molto diffusa, non solo nelle città, ma anche nelle provincie.
Evoluzione della musica rap in Italia
Infine l’ultima forma artistica dell’hip hop è la musica rap, che è un genere musicale, che si divide in tanti altri generi. Ci sono due figure fondamentali, colui che canta il testo, chiamato rapper, e colui che crea la musica, sui cui il rapper canta, chiamato dj. Nelle loro canzoni, alcuni tra i temi più frequenti sono la povertà e la corruzione, che caratterizzano i pionieri di questa musica, ovvero gli afro-americani, che vivevano in condizioni di miseria con forti squilibri sociali. Oltre a questi, altri temi vengono dalle proprie storie dei rapper. Nella maggior parte dei casi queste canzoni sono considerate esplicite, per via del linguaggio forte utilizzato in esse. In America, agli esordi, questo genere si diffuse moltissimo tra le persone che si rispecchiavano nei racconti di queste canzoni, poi con la costante crescita dei fan in circa un decennio questo genere divenne popolare tra le masse. In Italia il primissimo importatore di questa musica fu Jovanotti, che cantava canzoni rap sia in inglese che in italiano. Dopo Jovanotti ci fu il fenomeno delle Posse, ovvero dei gruppi attivi nel campo socio-politico, che si trovavano nei centri sociali delle città italiane, riscuotendo un particolare successo nelle città di Bologna e Roma. A seguito delle Posse ci furono i primi gruppi musicali rap italiani, tra i più famosi ci sono gli Articolo 31 e i Sangue Misto. Dopo questi però, intorno alla fine del millennio questo genere andò di nuovo in degrado. Per poi risollevarsi circa un decennio dopo, fino ad arrivare ai giorni nostri dove è considerato il genere più popolare.
Domande da interrogazione
- Quando e dove è nata la cultura hip hop?
- Quali sono le tre forme artistiche principali della cultura hip hop?
- Quali temi sono frequentemente trattati nelle canzoni rap?
- Chi è stato il primo importatore della musica rap in Italia?
La cultura hip hop è nata in America intorno agli anni '70.
Le tre forme artistiche principali della cultura hip hop sono i graffiti, la street-dance e la musica rap.
I temi frequentemente trattati nelle canzoni rap includono la povertà, la corruzione e le storie personali dei rapper.
Il primo importatore della musica rap in Italia è stato Jovanotti, che cantava canzoni rap sia in inglese che in italiano.