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Il Work Song (canto di lavoro) ha avuto diversi significati e funzioni. Principalmente rappresentava e seguiva i movimenti di lavoro, ma poteva anche servire ai “guardiani” per controllare a distanza gruppi di schiavi. Per questi motivi i canti sono “musicalmente” diversi tra loro.
Lo Spiritual è un canto religioso collettivo con testi tratti dalla Bibbia. Il popolo afro-americano, una volta convertito, prese e interpretò le vicende del popolo ebraico identificandosi in queste, poiché assimilabili alla sua condizione.
Il Blues rappresenta un vero e proprio genere musicale. Si tratta di canzoni che parlano della vita di tutti i giorni ma su una struttura musicale fissa. Questa struttura è basata su più strofe di tre versi ciascuna (12 battute) ed un giro armonico predefinito. Nelle frasi improvvisate si utilizza la scala blues, per esempio: RE FA SOL SOL LA DO RE . Questa scala deriva dalla scala maggiore, ma può essere adattata anche dalla minore ed ha come caratteristica le note blues.
Il Work Song (canto di lavoro) ha avuto diversi
significati e funzioni. Principalmente
rappresentava e seguiva i movimenti di lavoro,
ma poteva anche servire ai “guardiani” per
controllare a distanza gruppi di schiavi. Per
questi motivi i canti sono “musicalmente”
diversi tra loro.
Lo Spiritual è un canto religioso collettivo
con testi tratti dalla Bibbia. Il popolo
afro-americano, una volta convertito,
prese e interpretò le vicende del popolo
ebraico identificandosi in queste, poiché
assimilabili alla sua condizione .
Il Blues rappresenta un vero e proprio genere
musicale. Si tratta di canzoni che parlano della
vita di tutti i giorni ma su una struttura musicale
fissa. Questa struttura è basata su più strofe di
tre versi ciascuna (12 battute) ed un giro
armonico predefinito. Nelle frasi improvvisate si
utilizza la scala blues, per esempio: RE FA SOL
SOL LA DO RE . Questa scala deriva dalla
scala maggiore, ma può essere adattata anche
dalla minore ed ha come caratteristica le note
blues.
La musica jazz si distingue dagli altri generi
musicali per una serie di elementi che la
caratterizzano:
• utilizzo della scala blues e le scale “speciali”;
• improvvisazione;
• ritmo “swingato”;
• sviluppo tecnico/virtuoso strumentale;
• nascita di nuovi strumenti (come ad es.
batteria, basso elettrico).
La storia del jazz viene suddivisa in
quattro periodi principali:
1) da fine ‘800 al 1920 circa
2) dal 1920 al 1935 circa
3) dal 1935 al 1945
4) dal 1945 ad oggi
Questo periodo si contraddistingue per la nascita, a New
Orleans, delle prime band e delle prime forme musicali
jazzistiche. I primi gruppi suonavano sui battelli, ai funerali e nei
locali del quartiere Storyville. La formazione tipica era
composta da 1-2 cornette, un trombone, un clarinetto, un banjo
o chitarra, contrabbasso e batteria.
Occorre ricordare anche il ragtime, genere pianistico con
elementi musicali classici e jazz. Quando Storyville chiuse per
problemi di sicurezza pubblica, tutti i musicisti si trovarono
senza lavoro e si trasferirono al nord. Questo fu il primo motivo
di diffusione del jazz. Di questo periodo ricordiamo Buddy
Bolden, King Oliver, Jelly Roll Morton e su tutti: Louis
Armstrong.
Jelly Roll Morton
In questo periodo il jazz si afferma e, successivamente, si
diffonde in tutto il mondo. Le città più importanti, dove arrivano i
musicisti migrati dal sud sono New York, Chicago e Kansas City.
La formazione tipica è composta da tromba, trombone, clarinetto,
pianoforte e batteria. In questo periodo nascono due nuovi modi
per diffondere la musica: la radio e il disco. La musica jazz serve
principalmente per ballare e, grazie al Boogie Woogie e al
Charleston, si afferma clamorosamente. Occorre ricordare
l’autore George Gershwin che ha scritto brani memorabili e
definiti: “jazz sinfonico”. Del periodo ricordiamo: Louis Armstrong,
Duke Ellington, Bix Beiderebecke e Tommy Dorsey.
Tommy Dorsey George Gershwin
Il terzo periodo è chiamato: “Era dello Swing”. Il jazz continua
ad essere utilizzato principalmente per il ballo, ma con lo swing,
si affermano grandi orchestre, composte da 13-18 elementi. In
queste grandi orchestre riveste un ruolo importante la voce: fra
tutti ricordiamo la grande Ella Fitzgerald. Lo swing è terminato
con la morte del suo più grande rappresentante: Glenn Miller.
Miller precipitò con l’aereo nella Manica, mentre portava, come
direttore dell’orchestra dell’aereonautica, la musica alle truppe
americane in Europa. Del periodo ricordiamo:
Duke Ellington, Count Basie, Benny Goodman.
Count Basie Ella Fitzgerald Glenn Miller
Il quarto periodo vede moltissime correnti che si
sviluppano nel tempo, come ad esempio:
• BEBOP (nuovo stile di “protesta” verso lo swing).
Si riducono le formazioni, le sonorità si fanno molto
più ricercate, non si pensa per niente al ballo ma al
virtuosismo musicale. I maggiori rappresentanti sono:
Charlie Parker e Dizzy Gillespie.
• COOL JAZZ. Dopo la frattura provocata dal Bebop, Dizzy Gillespie
diversi musicisti propongono una nuova lettura del jazz,
staccandosi sempre di più per la ricerca di sonorità
melodica e rilassate. I suoi maggiori esponenti sono:
Miles Davis, Gerry Mulligan, Chet Baker.
• HARD BOP. L’evoluzione del Bebop, a cui contribuirono
diversi musicisti che lasciarono il movimento del
Cool Jazz: le sonorità ricercate sono più orecchiabili e
variegate; spesso cercano di ricostruire il suono Gerry Mulligan
dell’Africa. I maggiori esponenti sono Miles Davis,
John Coltrane, Bill Evans.
• AVANGUARDIE. Negli anni ’60, la musica jazz si lega ai
movimenti di lotta del popolo afro-americano per la
conquista dei diritti civili. Il jazz diventa un simbolo di
questa lotta e le sonorità esprimono questi sentimenti.
I più importanti rappresentanti sono: Max Roach,
Sonny Rollins, Charles Mingus.
• FUSION. Miles Davis