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Sintesi
La storia del Jazz è tristemente legata alle vicende del popolo afro-americano. Dall’inizio della schiavitù (i primi schiavi vennero portati nell’America del Nord nei primi del Seicento) fino alla Guerra di Secessione (1865), questo popolo sviluppò tre forme musicali arcaiche che rappresentano le radici del jazz: Work Song, Spiritual e Blues.
Il Work Song (canto di lavoro) ha avuto diversi significati e funzioni. Principalmente rappresentava e seguiva i movimenti di lavoro, ma poteva anche servire ai “guardiani” per controllare a distanza gruppi di schiavi. Per questi motivi i canti sono “musicalmente” diversi tra loro.
Lo Spiritual è un canto religioso collettivo con testi tratti dalla Bibbia. Il popolo afro-americano, una volta convertito, prese e interpretò le vicende del popolo ebraico identificandosi in queste, poiché assimilabili alla sua condizione.
Il Blues rappresenta un vero e proprio genere musicale. Si tratta di canzoni che parlano della vita di tutti i giorni ma su una struttura musicale fissa. Questa struttura è basata su più strofe di tre versi ciascuna (12 battute) ed un giro armonico predefinito. Nelle frasi improvvisate si utilizza la scala blues, per esempio: RE FA SOL SOL LA DO RE . Questa scala deriva dalla scala maggiore, ma può essere adattata anche dalla minore ed ha come caratteristica le note blues.
Estratto del documento

Il Work Song (canto di lavoro) ha avuto diversi

significati e funzioni. Principalmente

rappresentava e seguiva i movimenti di lavoro,

ma poteva anche servire ai “guardiani” per

controllare a distanza gruppi di schiavi. Per

questi motivi i canti sono “musicalmente”

diversi tra loro.

Lo Spiritual è un canto religioso collettivo

con testi tratti dalla Bibbia. Il popolo

afro-americano, una volta convertito,

prese e interpretò le vicende del popolo

ebraico identificandosi in queste, poiché

assimilabili alla sua condizione .

Il Blues rappresenta un vero e proprio genere

musicale. Si tratta di canzoni che parlano della

vita di tutti i giorni ma su una struttura musicale

fissa. Questa struttura è basata su più strofe di

tre versi ciascuna (12 battute) ed un giro

armonico predefinito. Nelle frasi improvvisate si

utilizza la scala blues, per esempio: RE FA SOL

SOL LA DO RE . Questa scala deriva dalla

scala maggiore, ma può essere adattata anche

dalla minore ed ha come caratteristica le note

blues.

La musica jazz si distingue dagli altri generi

musicali per una serie di elementi che la

caratterizzano:

• utilizzo della scala blues e le scale “speciali”;

• improvvisazione;

• ritmo “swingato”;

• sviluppo tecnico/virtuoso strumentale;

• nascita di nuovi strumenti (come ad es.

batteria, basso elettrico).

La storia del jazz viene suddivisa in

quattro periodi principali:

1) da fine ‘800 al 1920 circa

2) dal 1920 al 1935 circa

3) dal 1935 al 1945

4) dal 1945 ad oggi

Questo periodo si contraddistingue per la nascita, a New

Orleans, delle prime band e delle prime forme musicali

jazzistiche. I primi gruppi suonavano sui battelli, ai funerali e nei

locali del quartiere Storyville. La formazione tipica era

composta da 1-2 cornette, un trombone, un clarinetto, un banjo

o chitarra, contrabbasso e batteria.

Occorre ricordare anche il ragtime, genere pianistico con

elementi musicali classici e jazz. Quando Storyville chiuse per

problemi di sicurezza pubblica, tutti i musicisti si trovarono

senza lavoro e si trasferirono al nord. Questo fu il primo motivo

di diffusione del jazz. Di questo periodo ricordiamo Buddy

Bolden, King Oliver, Jelly Roll Morton e su tutti: Louis

Armstrong.

Jelly Roll Morton

In questo periodo il jazz si afferma e, successivamente, si

diffonde in tutto il mondo. Le città più importanti, dove arrivano i

musicisti migrati dal sud sono New York, Chicago e Kansas City.

La formazione tipica è composta da tromba, trombone, clarinetto,

pianoforte e batteria. In questo periodo nascono due nuovi modi

per diffondere la musica: la radio e il disco. La musica jazz serve

principalmente per ballare e, grazie al Boogie Woogie e al

Charleston, si afferma clamorosamente. Occorre ricordare

l’autore George Gershwin che ha scritto brani memorabili e

definiti: “jazz sinfonico”. Del periodo ricordiamo: Louis Armstrong,

Duke Ellington, Bix Beiderebecke e Tommy Dorsey.

Tommy Dorsey George Gershwin

Il terzo periodo è chiamato: “Era dello Swing”. Il jazz continua

ad essere utilizzato principalmente per il ballo, ma con lo swing,

si affermano grandi orchestre, composte da 13-18 elementi. In

queste grandi orchestre riveste un ruolo importante la voce: fra

tutti ricordiamo la grande Ella Fitzgerald. Lo swing è terminato

con la morte del suo più grande rappresentante: Glenn Miller.

Miller precipitò con l’aereo nella Manica, mentre portava, come

direttore dell’orchestra dell’aereonautica, la musica alle truppe

americane in Europa. Del periodo ricordiamo:

Duke Ellington, Count Basie, Benny Goodman.

Count Basie Ella Fitzgerald Glenn Miller

Il quarto periodo vede moltissime correnti che si

sviluppano nel tempo, come ad esempio:

• BEBOP (nuovo stile di “protesta” verso lo swing).

Si riducono le formazioni, le sonorità si fanno molto

più ricercate, non si pensa per niente al ballo ma al

virtuosismo musicale. I maggiori rappresentanti sono:

Charlie Parker e Dizzy Gillespie.

• COOL JAZZ. Dopo la frattura provocata dal Bebop, Dizzy Gillespie

diversi musicisti propongono una nuova lettura del jazz,

staccandosi sempre di più per la ricerca di sonorità

melodica e rilassate. I suoi maggiori esponenti sono:

Miles Davis, Gerry Mulligan, Chet Baker.

• HARD BOP. L’evoluzione del Bebop, a cui contribuirono

diversi musicisti che lasciarono il movimento del

Cool Jazz: le sonorità ricercate sono più orecchiabili e

variegate; spesso cercano di ricostruire il suono Gerry Mulligan

dell’Africa. I maggiori esponenti sono Miles Davis,

John Coltrane, Bill Evans.

• AVANGUARDIE. Negli anni ’60, la musica jazz si lega ai

movimenti di lotta del popolo afro-americano per la

conquista dei diritti civili. Il jazz diventa un simbolo di

questa lotta e le sonorità esprimono questi sentimenti.

I più importanti rappresentanti sono: Max Roach,

Sonny Rollins, Charles Mingus.

• FUSION. Miles Davis

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