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Inglese: the Jazz Age and "The Great Gatsby" di F. Scott Fitzgerald
Italiano: Cesare Pavese e il Jazz
Francese: Josephine Baker e la diffusion du Jazz en France
Tedesco: Jazz für die Freiheit (gegen der Diktatur) - Die Swingjugend
Geografia: New Orleans: la culla del Jazz
Economia: Viaggio sulle note del Jazz
2
“Il jazz non lo puoi spiegare a qualcuno
senza perderne l’esperienza.
Dev’essere vissuto, perché non sente le parole.
Le parole sono i fanciulli della ragione,
e quindi, non possono spiegarlo.
Queste non possono tradurre il feeling
perché non ne sono parte.
Ecco perché mi secca quando la gente
cerca di analizzare il jazz
come un teorema intellettuale.
Non lo è. E’ feeling”
Bill Evans 3
Le origini del Jazz
Capitolo 1
4
Gli Esordi Il jazz è un genere musicale afroamericano,
nato agli inizi del ‘900 come fusione, intreccio
di componenti culturali e musicali molto
distanti tra loro. Dai canti degli schiavi
deportati dalle coste dell’africa occidentale del
sud e quindi dai loro lamenti di ribellione e
fatica, ai canti sacri devozionali come gli
spirituals o dal ragtime, una musica popolare
afroamericana pianistica dal ritmo sincopato.
La sua derivazione principale a cui fanno riferimento molti studiosi è quella blues. Letteralmente
blues deriva dall’espressione “To have blue devils”, quindi avere diavoli blu in riferimento al
sentimento represso di ribellione e tristezza . A loro era permesso solamente intonare canti nelle ore
di lavoro ( work song o plantations song ), questi canti, servivano anche come ulteriore sfogo e
spesso avevano funzioni responsoriali: accadeva spesso che qualcuno intonando una frase faceva
scattare una serie di risposte ritmate. Gli unici che trattavano con un po' di umanità i neri erano i
pastori protestanti che cercavano di convertirli alla religione cristiana. È da qui che nascono altri tipi
di canti, i canti religiosi o meglio conosciuti con il nome di
“gospel song” e gli “spirituals”, ispirati alla Bibbia.
Dall’anno 1865, l’anno dell’abolizione della schiavitù
d’America, ottenuta la libertà, gli ex schiavi musicisti
iniziarono a portare la loro musica fuori dalle piantagioni.
Questa musica era suonata con strumenti di fortuna, costruiti
appositamente con contenitori, e corde fissate con chiodi, non
più solo per una funzione liberatoria, di sfogo, ma anche per
questioni ricreative.
Ma in seguito nel 1898, gli Stati Uniti conquistando Puerto Rico e liberando Cuba, sbarcarono a
New Orleans portando con se strumenti a fiato europei venduti a basso costo al mercato nero.
Questi strumenti a fiato imitavano molto il lamento gracchiato della fatica nei campi e in poco
tempo diventarono gli strumenti più utilizzati nel nascente genere jazz.
Capitolo 1: Le origini del Jazz 5
Dopo la liberazione degli schiavi la
musica assunse un'altra connotazione
diventando la musica delle fanfare che
all’inizio del secolo scorso percorrevano
le strade di New Orleans.
Sebbene il Jazz non ebbe origine a
Storyville, il quartiere della città dedicato
alla prostituzione, vi fiorì come nel resto
della città poiché suonato nei bordelli. A questo proposito esistono numerose origini del nome jazz
come ad esempio in gergale to jizz (jism) secondo le quali starebbe ad indicare la virilità maschile
nell’atto sessuale, proprio testimoniare la sua presenza nei bordelli della città, ma non è solo questa
l’unica derivazione che riconduce alla sessualità, ce
ne sono diverse, altre invece estranee all’atto come ad
esempio da “jaser” ( ciarlare, chiacchierare), o
all'espressione generale di New Orleans “jazz them
boy”, (coraggio ragazzi).
Molti visitatori provenienti da fuori New Orleans
udirono per la prima volta questo stile di musica
prima che si sviluppasse al nord. Alcuni stranieri continuano ad associare Storyville con le origini
del jazz. Era tradizione ascoltare questo genere di musica nei cabaret e nelle case di appuntamento.
La migrazione degli afroamericani dal Sud al Nord
degli Stati Uniti, che ebbe luogo tra il 1910 e il 1920,
portò con sé anche molti musicisti di New Orleans,
attratti dai maggiori guadagni che venivano offerti ai
musicisti al Nord e, secondo molte testimonianze,
anche dalla decadenza dell'intrattenimento a New
Orleans, che viene fatta coincidere simbolicamente,
con la chiusura di Storyville, che avvenne nel 1917 ad
opera del Ministero della Guerra.
Da li in poi, il jazz cominciò ad essere portato al Nord sui battelli che risalivano il Mississippi, che
assumevano orchestre come intrattenimento di bordo. La meta di molti dei musicisti fu Chicago,
città in cui nacquero molte scuole per insegnare ai bianchi il mestiere dei neri.
Capitolo 1: Le origini del Jazz
6
“Al termine jazz, si preferisce quasi sempre quello di musica: jazz era un
termine inventato dai bianchi per tenere sotto controllo la musica dei neri.”
Miles Davis La figura principale del periodo è Louis Armstrong, che fu chiamato
a Chicago dal "Re" di New Orleans Joe "King" Oliver. Ed è solo
poco dopo pochi mesi che Armstrong, nel 1925 si affermò come
il trombettista simbolo del movimento.
Nel decennio che seguì, chiamato anche "L'età del jazz", il jazz
aumentò la sua popolarità, affermandosi come musica da ballo e
dilagando negli speakeasy, i locali in cui si vendeva
clandestinamente il liquore vietato dal proibizionismo.
Tuttavia, ai musicisti di origine afroamericana era ancora vietato
essere tra il pubblico, poiché i locali erano per soli bianchi, e i neri vi potevano solo esibirsi. Tutto
questo carica quest’epoca apparentemente felice della vera essenza della sofferenza che negli anni i
neri d’America hanno vissuto. Fare musica per loro è sempre rimasto uno sfogo, è diventato anche
un guadagno, ma non aveva ancora perso la sua accezione negativa, testimoniata ancora più
fortemente da alcuni testi musicali, carichi di sentimenti di rabbia e che denunciavano apertamente
(spesso censurati) la repressione dei diritti di questi ultimi in riferimento alle loro radici.
È grazie anche al coraggioso esempio di direttori d'orchestra come Goodman e Shaw, che pur
essendo bianchi portarono in tournée gli artisti
afroamericani come Roy Eldridge e Billie Holiday,
chiamata anche Lady Day, una delle più grandi voci jazz
della storia.
La depressione economica , iniziata col crollo di Wall
Street nel 1929 e la fine del proibizionismo, posero fine
all'età del jazz come era stata fino ad allora conosciuta.
La musica Jazz si arricchiva pian piano di battute che la rendevano più veloce e consentivano nuovi
balletti chiamati jitteburg e in seguito Swing. Successivamente nuovi strumenti e cambi di battute ,
si passa in poco tempo da 12 a 30, portarono il jazz a diventare bebop, cool jazz e altre varianti in
voga dopo gli anni 30. … e la sua diffusione
Capitolo 1: Le origini del Jazz 7
In Europa si guardava con grande interesse al jazz e gli artisti che venivano sul continente a dare
concerti ricevevano ottime accoglienze, rese ancora migliori dalla relativa assenza della
segregazione razziale e dei pregiudizi che ancora imperavano in America. Questo fece sì che molti
jazzisti intraprendessero lunghe tournée in Europa provocando la nascita di molti gruppi di
imitatori. Questa relazione del jazz con l'Europa iniziò appena dopo la prima guerra mondiale ma ha
subito una battuta d'arresto nel corso del secondo conflitto mondiale per poi riprendere con ancora
maggior vigore negli anni del dopo guerra. In Italia
In Italia già nei primi anni venti era possibile ascoltare musica Jazz, ma gli spettacoli erano radi e
poco seguiti. Il primo italiano a suonare Jazz in Italia fu Vittorio Spina, che si unì alla band del
sergente dei marines Griffith, suonando il banjo allo
YMCA. Le prime incisioni risalgono agli anni 30 ed uno
dei personaggi di spicco del Jazz italiano fu Gaetano
Milietto Nervetti. Progressivamente il jazz venne
insegnato anche nelle scuole di musica, infatti il figlio di
Mussolini , Romano, fu un grande pianista jazz. Ed è
proprio il ventennio fascista che segnò il successo del jazz
in Italia. Il 14 gennaio del 1935 Louis Armstrong, per la
prima volta, suonò in Italia al teatro Chiarella di Torino.
Tra il 1937 e il 1941 nacquero le prime etichette discografiche dedicate al jazz come ad esempio
“Grammofono”, “La voce del padrone”,”Odeon” e la “FONIT”. Purtroppo la fine degli anni trenta
portò con se anche le leggi raziali e così anche la musica di ispirazione afroamericana venne messa
al bando. Non solo, anche i nomi vennero italianizzati, per un principio di conservazione
dell’identità nazionale, dunque persino il mitico Louis Armstrong divenne Luigi Braccioforte.
In Francia
Anche in Francia il Jazz divenne significante solo dopo gli anni 20, infatti i musicisti francesi lo
hanno preventivamente studiato per poi farlo proprio. Il jazz è arrivato nei cabaret francesi dopo il
declino dei balletti russi, in spettacoli chiamati “revue nègre” dove delle ballerine afroamericane
Capitolo 1: Le origini del Jazz
8
danzavano in abiti succinti a ritmo di jazz, tra queste ricordiamo la favolosa Josephine Baker.
Stranamente, le tournè di ballerine come quelle che si esibivano intorno agli anni 20 al Théâtre des
Champs-Élysées non avevano riscosso lo stesso successo in
America, dove invece c’era molta concorrenza. Un evento
importante fu la creazione del Quintette Hot Club in Francia nel
1934, che divenne uno dei gruppi più importanti della storia.
Grande influenza fu esercitata anche da artisti americani come
Sidney Bechet e Archie Shepp che contribuirono all’arricchimento della musica jazz francese. Una
variante introdotta però in Francia fu l’uso del violino e l’influenza della musica gitana, ricordiamo
a questo proposito Stéphane Grappelli e Django Reinhardt .
In Germania
Gli ascoltatori tedeschi cominciarono a conoscere il jazz
così come nel resto dell’Europa, intorno agli anni 30, e
diversamente dagli altri paesi formarono un movimento
artistico chiamato Swing-Jugend. La Swing-Jugend presente
nella Germania degli anni 1930 in particolar modo
ad Amburgo, e Berlino. Si trattava di giovani studenti di
scuole superiori di entrambi i sessi tra i 14 ed i 21 anni, ma
vi partecipavano anche degli operai apprendisti e persone provenienti da famiglie importanti.
Si ispiravano allo stile di vita britannico e americano, identificandolo nella musica swing, e
opponendosi all'ideologia nazista, specialmente alla Hitlerjugend.
La musica jazz era considerata offensiva per l'ideologia nazista perché era spesso eseguita da
musicisti neri e da diversi ebrei. La chiamavano musica "Negro music" o "musica degenerata",
termine coniato parallelamente a "entartete Kunst" (arte degenerata). Inoltre i testi delle canzoni
sfidavano l'ideologia nazista,non solo perché sfottevano la gioventù Hitleriana e la dittatura, ma
anche poiché promuovevano permissività sessuale e il libero amore.
Capitolo 1: Le origini del Jazz 9
The American “Jazz Age”
literature Capitolo 2
10
“The Great Gatsby”
Francis Scott Fitzgerald
Fitzgerald is the first of the successful American
authors writing in the jazz age with the novel “The
great Gatsby” published in 1925. When this novel was
published, Fitzgerald was already a successful author,
loved especially by American youth, because he
personifies their wish of revolt and the attitude of the
“roaring twenties” or “Jazz age”.
That decade of impetuous and apparently relentless
atmosphere going from the end of the First world war
at the big crush of 1929 is the period of the “American dream”: Life was always in progress, in the
engage for the search of his own welfare. An effect of this will of change became in that years the
jazz, a music genre that from simple folkloristic expression became soon a form of art, able to
deeply influence unusual XX century music.
An exact representation of the Roaring twenties’ society is Fitzgerald’s most famous novel: Great Gatsby. This novel
revolves around the enigmatic figure of millionaire Jay Gatsby and the luxurious, dream-like world he creates around
himself, as seen through the eyes of Nick Carraway, a young man of good family but modest means who has recently
moved to Long Island. At the start of the novel Carraway is fascinated by the enigmatic Gatsby, who gives extravagant
parties at his mansion, though nobody of the party guests seem to know who their host is.