Concetti Chiave
- L'arpa è il più antico strumento musicale a corde, con una ricca storia che risale ai Sumeri nel III millennio a.C., ed è stata utilizzata in molte civiltà antiche come Mesopotamia, Persia, Egitto e Grecia.
- Il termine "arpa" deriva dall'antico sassone e significa "pizzicare", mentre in Scozia e Irlanda erano utilizzati i termini gaelici "Cruit" e "clarsach" per indicare le arpe celtiche.
- Le arpe medievali variavano, con l'arpa irlandese caratterizzata da una cassa di risonanza robusta e spesso utilizzata nei canti monastici della Chiesa antica.
- Le prime rappresentazioni di arpe triangolari, dotate di colonne, compaiono nel Salterio di Utrecht nel IX secolo, segnando l'evoluzione verso l'arpa moderna.
- L'arpa è un cordofono, composta da una cassa di risonanza, un manico e corde, con varianti a struttura aperta o chiusa che influenzano il supporto strutturale e la tensione delle corde.
Storia dell'arpa
L’arpa è il più antico strumento musicale a corde conosciuto. È ricco di infinite sonorità, che vive nelle idee musicali più eterogenee e che rapisce l'attenzione delle orecchie dai gusti più vari. La parola "Harpa" o "arpa" deriva dall'antico sassone e significa "pizzicare". Verso il 1200 il termine gaelico "Cruit" e fu applicato all'arpa , il nome successivo utilizzato in Scozia e in Irlanda per l'arpa celtica fu clarsach o cláirseach. Fonti scozzesi dei secoli XV e XVI mostrano che entrambi i termini "arpa" e "clarsach" erano in uso comunemente a quell'epoca, e sembrano indicare che ci fosse una distinzione tra le arpe in stile europeo, cordate in budello animale, e le clarsachs gaeliche, cordate in metallo.
Origini dell’arpa
L'arpa ha un'origine antichissima: deriva dall’ arco, primi ad averla in uso furono i Sumeri nel III millennio a.c. ; infatti la vediamo ritratta in un pittogramma sumero di quel millennio. Era conosciuta dalle antiche civiltà in Mesopotamia, in Persia, in Egitto, in Grecia, in Africa, in Asia e successivamente anche Europa. L'arpa faraonica era suonata in posizione capovolta: con i piroli sul fondo e la cassa armonica in alto. Quella egiziana e la sua contemporanea sumera erano diverse. La prima aveva un manico spesso e un risonatore relativamente piccolo, mentre la seconda aveva le proporzioni inverse. Le arpe angolari si diffusero in Egitto quasi due millenni dopo essere comparse in Mesopotamia. Presso Fenicia, sono state trovate riproduzioni di arpe in marmo risalenti al 3.000 - 2.300 a.C.
Nel Medioevo erano differenti i tipi di arpa utilizzati. L’arpa irlandese medievale era robusta ed aveva la cassa di risonanza costituita da un solo pezzo, ricavato da un tronco di salice. Questo strumento ricomparve in Europa, durante il IV secolo, presso le popolazioni nordiche, in particolare irlandesi ed anglosassoni, e da lì si diffuse nel resto del continente dove venne particolarmente usata nel culto della Chiesa, venivano utilizzati tipi di canti monastici anteriori ai canti gregoriani. L'arpa diventò lo strumento preferito per accompagnare le voci dei monaci, diventando così uno dei pochi strumenti consentiti nella Chiesa antica.
I primi disegni di arpe a forma triangolare appaiono nel Salterio di Utrecht nei primi anni del IX secolo. E' proprio l'apparizione della colonna che ha segnato l'avvento della moderna arpa. Questo strumento ha subito notevoli modifiche nell'arco dei secoli come l’aumento del numero di corde.
Struttura dell’arpa
L’ arpa appartiene alla classe dei cordofoni, di cui fa parte ogni strumento che produce suono per vibrazione di una o più corde grazie al sistema di classificazione degli strumenti musicali di Erich Moritz von Hornbostel e Curt Sachs. Tutte le arpe sono costituite da tre elementi strutturali di base: la cassa di risonanza, il manico o cavigliere e le quarantasette corde.Hornbostel e Sachs dividono le arpe in due categorie: quelle a struttura aperta e quelle a struttura chiusa. Le arpe a struttura aperta sono formate esclusivamente da un risonatore e da un manico e sono prive di un elemento frontale o colonna. Le arpe a struttura chiusa possiedono un elemento frontale o colonna che collega la parte inferiore del risonatore al manico, fornendo supporto strutturale ed aiutando a tollerare la tensione delle corde.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "arpa"?
- Quali sono le origini storiche dell'arpa?
- Come si differenziavano le arpe nel Medioevo?
- Quali sono le caratteristiche strutturali di un'arpa?
- Qual è stata un'importante evoluzione nella struttura dell'arpa?
Il termine "arpa" deriva dall'antico sassone "Harpa", che significa "pizzicare". Nel 1200, il termine gaelico "Cruit" fu applicato all'arpa, e successivamente in Scozia e Irlanda fu chiamata clarsach o cláirseach.
L'arpa ha origini antichissime, risalenti al III millennio a.C. con i Sumeri. Era conosciuta in antiche civiltà come Mesopotamia, Persia, Egitto, Grecia, Africa, Asia e successivamente in Europa.
Nel Medioevo, l'arpa irlandese era robusta con una cassa di risonanza da un tronco di salice. Era usata nel culto della Chiesa per accompagnare canti monastici, diventando uno dei pochi strumenti consentiti.
Un'arpa è composta da tre elementi strutturali di base: la cassa di risonanza, il manico o cavigliere, e le quarantasette corde. Le arpe possono avere una struttura aperta o chiusa.
Un'importante evoluzione è stata l'apparizione della colonna, che ha segnato l'avvento della moderna arpa, permettendo di tollerare meglio la tensione delle corde e aumentando il numero di corde.