Concetti Chiave
- Il canto tra i primi cacciatori era legato all'imitazione dei suoni animali per comunicare a distanza.
- La polifonia, o canto a più voci, è una pratica naturale e non necessariamente evolutiva.
- Strumenti e danza erano connessi, con sonagli e battiti usati durante movimenti di danza già nel Paleolitico superiore.
- La costruzione di strumenti musicali iniziò con tamburi d'argilla o legno in tempi di vita di gruppo più organizzati.
- Curt Sachs ha ipotizzato una cronologia degli strumenti, dal Paleolitico superiore al tardo Neolitico, con l'evoluzione di strumenti come flauti e tamburi.
L'uso del canto era già una prerogativa dei primi cacciatori e raccoglitori di cibo ed era probabilmente legato all'imitazione dei gridi animali e alla ricerca di una comunicazione a distanza.
La pratica di un canto differenziato tra più voci, ossia una forma di polifonia, è naturale e non rappresenta di per sé una fase più evoluta. L'uso di strumenti sembra essere associato alla danza. Non si sa esattamente quando l'umanità abbia scoperto il suono-rumore prodotto dai sonagli indossati e dal battito di mani e piedi durante l'esecuzione di movimenti di danza. Si ritiene che tutto ciò sia avvenuto nel Paleolitico superiore, a partire da 25.000 anni fa.
La costruzione consapevole di uno strumento iniziò con la realizzazione di tamburi di argilla o di legno probabilmente in tempi molto successivi, quando sorsero le prime forme di vita di gruppo organizzate, in cui furono utilizzati come strumenti musicali anche oggetti nati per altre funzioni.
Secondo l'ipotesi di cronologia formulata dal grande studioso tedesco Curt Sachs (1881-1959),appartengono al Paleolitico superiore sonagli, conchiglie sfregate, buche battute, rombi, flauto senza fori; al Neolitico, iniziato circa 10.000 anni fa, tamburi, flauto con fori,tromba, tromba di conchiglia, arpa di terra, arco musicale; al tardo Neolitico xilofono, scacciapensieri, flauto traverso.