Concetti Chiave
- Achille critica Agamennone per la sua incessante ricerca di ricchezze, mettendo in dubbio la sua capacità di comando sugli Achei.
- Achille sottolinea che il suo conflitto non deriva da un odio personale verso i Troiani, poiché non gli hanno causato alcun danno diretto.
- Egli accusa Agamennone di essere ingiusto nella distribuzione del bottino, nonostante Achille sopporti il peso maggiore della guerra.
- Amareggiato, Achille minaccia di ritirarsi dalla guerra e tornare a Ftia, preferendo non accumulare ricchezze per Agamennone.
- Achille esprime il suo disprezzo per Agamennone, definendolo un uomo senza pudore e paragonandolo a un cane.
Achille sfida Agamennone
Ma guardano ferocemente Agamennone, il veloce Achille esclamò: «Ah, come puoi immaginare che gli achei possano obbedire a te, spudoratamente sempre in cerca di ricchezze, e che [seguendoti] marcino o lottino duramente contro i nemici?
Motivazioni di Achille
In realtà io non sono venuto qui a combattere a causa dei Troiani che amano scontrarsi in guerra, nulla mi hanno fatto: nessuno di loro ha mai sottratto di nascosto le mie vacche oppure i miei cavalli, nessuno ha mai distrutto il raccolto dei campi a Ftia, terra di grandi eroi, dal momento che fra Troia e Ftia ci sono numerose montagne ombrose e il mare che risuona minaccioso. Invece, seguendo te siamo venuti qui, uomo senza pudore, affinché tu potessi cantare gloria cercando di vendicati per Menelao e per te stesso, brutto cane. Ma nemmeno ci pensi a tutto ciò, non te ne curi, anzi, quello che fai è minacciarmi di venire a prendermi la mia parte di bottino, per cui tanto ho lottato e che mi è stata riconosciuta dagli Achei.
Ingiustizia nella divisione del bottino
Tuttavia non ricevo una parte di bottino paragonabile alla tua, quando gli achei radono al suolo una delle grandi città troiane; eppure sono io quello che sostiene il peso più gravoso della guerra tumultuosa, sebbene quando venga il momento di dividere il bottino sia tu quello che riceve la parte più ingente. Invece, ciò che mi porto appresso alle navi dopo aver faticato tanto in battaglia è soltanto un piccolo premio, ma che sebbene ciò è molto caro. Però ora partirò per Ftia, perché è certamente meglio che ritorni in patria sulle navi ricurve. Non intendo raccogliere beni e ricchezze per te, venendo umiliato in questo posto».