Concetti Chiave
- Eurialo e Niso incarnano un'amicizia incrollabile, suggellata dal sacrificio e dalla solidarietà fino alla morte.
- L'episodio esalta i valori del coraggio e della dedizione giovanile, con Niso e Eurialo pronti a rischiare la vita per un ideale comune.
- L'entusiasmo giovanile di Eurialo, accecato dalla bellezza delle armi nemiche, si rivela fatale, portando alla loro cattura e morte.
- La loro tragica fine amplifica la gloria e l'immortalità dei due giovani, celebrati dalla poesia di Virgilio.
- L'episodio ha ispirato opere successive, come l'Orlando Furioso di Ariosto, che riprende il tema dell'amicizia e del sacrificio.
Indice
Simbolo di amicizia incrollabile
Questo episodio è sicuramente uno dei più famosi dell'Eneide: Eurialo e Niso nel corso dei secoli sono divenuti il simbolo di un'amicizia che non si spezza fino alla morte, e che anzi la morte suggella come valore incrollabile. Virgilio ha già presentato questa caratteristica del rapporto che lega tra loro i due giovani.
Quando, nel libro V del poema, si svolgono a Drèpano i giochi funebri per onorare la memoria di Anchise, Eurialo e Niso partecipano alla gara di corsa: durante la competizione, Niso è in testa ma scivola sul sangue delle vittime sacrificate; non potendo più aspirare alla vittoria, provoca la caduta del concorrente che lo segue in seconda posizione, allo scopo di far vincere l'amico Eurialo, che si trova in terza. I due giovani, dunque, hanno già dato testimonianza del senso profondo di solidarietà e lealtà reciproca.Solidarietà e dedizione eroica
In questo brano vengono espresse le motivazioni che li spingono ad affrontare la prova più ardua della loro esistenza: il sentimento di solidarietà.
nell'amicizia, il desiderio di gloria, il valore dell'eroismo, l'ideale della dedizione di sé per il bene comune sino alla morte.
Inoltre, essi sono anche un esempio degli aspetti peculiari della gioventù. Niso, il maggiore di età tra i due, ha l'idea di raggiungere Enea per avvisarlo dell'assedio, sa che si tratta di un'impresa piena di pericoli, ma utile per il bene del suo esercito e dei suoi compagni e, con coraggio e generosità, è deciso a compierla. Egli è l'emblema del valore puro e della forza interiore che i giovani dimostrano di possedere quando perseguono i propri ideali. Accanto a lui, il più giovane Eurialo non si mostra di minor valore, tanto più che è intenzionato a condividere con l'amico sia i pericoli sia la gloria.
Gioventù e imprudenza fatale
Tuttavia, è proprio l'entusiasmo giovanile a tradire Eurialo, quando si lascia abbagliare dalla bellezza delle armi che può sottrarre ai nemici. È una fatale imprudenza destinata a causare la rovina di entrambi i giovani. Infatti, è proprio il brillante elmo rubato ad attirare l'attenzione dei cavalieri nemici, che sanno orientarsi bene nel fitto bosco, è l'ingombro delle prede sottratte a impedire la fuga di Eurialo e a farlo catturare. A questo punto l'episodio si risolve in una travolgente manifestazione di sentimenti e trasforma i due giovani in figure immortali: Niso non rimane nascosto né abbandona l'amico ma, sebbene consapevole di andare verso la morte, si scaglia contro gli assalitori di Eurialo e si immola per vendicarsi del suo uccisore.
Tragica conclusione e gloria eterna
L'ultima impresa della breve esistenza dei due giovani troiani è divenuta celebre perché è l'esaltazione dell'ardimento giovanile, della generosità, dell'amicizia appassionata, ma anche perché ha una tragica conclusione, che le ha conferito molta più gloria di quanto avrebbe potuto fare un esito felice e fortunato.
Perfino lo stesso poeta, che pure sa di esserne stato il creatore, si lascia vincere dalla compassione per i due sventurati giovani e intende ricompensarli per l'ingiustizia di una morte prematura: se a loro la gloria non è venuta per il compimento dell'impresa, abbiano in cambio una gloria sempiterna attraverso l'immortalità della poesia.
Ispirazione per Ariosto
La vicenda di Eurialo e Niso ha ispirato, molti secoli dopo, Ludovico Ariosto, che nel poema epico Orlando furioso (canto XIX) ha raccontato in un lungo episodio la storia di Cloridano e Medoro, due giovani arabi uniti da grande amicizia, i quali, per recuperare il corpo insepolto del loro signore, entrano nel campo dei cristiani, loro nemici. Come i due giovani troiani, compiono una strage tra i nemici addormentati, e poi, dopo aver raccolto il cadavere del loro signore, incontrano un drappello di cristiani da cui vengono inseguiti. Cloridano, più maturo e responsabile, abbandona il cadavere per non aver impaccio nella fuga, ritenendo che il compagno faccia altrettanto; invece Medoro, giovane e bello al pari di Eurialo, non vuole abbandonare il corpo ed è presto circondato.
Così lo vede l'amico, tornato a cercarlo, e uccide con una freccia un cavaliere cristiano; Medoro allora viene ferito ma non ucciso, tuttavia è creduto morto da Cloridano, che decide di ingaggiare uno scontro finché viene ucciso e cade accanto all'altro.
Domande da interrogazione
- Qual è il simbolo principale rappresentato da Eurialo e Niso nell'Eneide?
- Quali motivazioni spingono Eurialo e Niso ad affrontare la loro impresa eroica?
- Come l'entusiasmo giovanile ha influenzato il destino di Eurialo?
- Qual è la conclusione della storia di Eurialo e Niso e come viene percepita?
- In che modo la storia di Eurialo e Niso ha ispirato Ludovico Ariosto?
Eurialo e Niso rappresentano un simbolo di amicizia incrollabile, suggellata dalla morte come valore eterno.
Sono spinti dal sentimento di solidarietà, dal desiderio di gloria, dall'eroismo e dalla dedizione al bene comune fino alla morte.
L'entusiasmo giovanile ha portato Eurialo a commettere un'imprudenza fatale, attirando l'attenzione dei nemici con un elmo rubato, che ha causato la loro rovina.
La storia si conclude tragicamente, ma conferisce loro gloria eterna, esaltando l'ardimento giovanile e l'amicizia appassionata.
Ariosto si è ispirato alla loro storia per creare l'episodio di Cloridano e Medoro nell'Orlando furioso, riflettendo temi simili di amicizia e sacrificio.