Concetti Chiave
- L'assedio di Costantinopoli del 1453 segnò l'inizio del dominio ottomano, con la trasformazione della città in Istanbul e la conversione della basilica di Santa Sofia in moschea.
- L'espansione ottomana continuò con la conquista di territori in Europa e nel Mediterraneo, inclusi l'Austria, l'Ungheria, e l'Egitto, consolidando il potere religioso ed economico del sultano.
- L'Egitto divenne un centro economico strategico per i traffici di oro, seta e spezie, permettendo agli Ottomani di controllare il commercio tra l'Oriente e l'Europa.
- Sotto il sultanato di Solimano I, l'impero ottomano raggiunse il suo apice, con estensioni territoriali significative e una corte rinomata per il lusso e la cultura.
- La pirateria nel Mediterraneo crebbe durante il dominio ottomano, con pirati e corsari che attaccavano mercantili e sequestravano equipaggi, spesso con l'autorizzazione dei sovrani.
Indice
La caduta di Costantinopoli
Il 29 maggio 1453 l'assedio turco di Costantinopoli, durato quasi due mesi, era finito: i Turchi ottomani erano entrati nella città e per tutta la giornata avevano ucciso e saccheggiato. Quella sera il sultano Maometto secondo giunse a cavallo fin davanti alla porta della chiesa cristiana di Santa Sofia, scese da sella, raccolse da terra una manciata di polvere e se la rovesciò sul turbante in segno d'umiltà verso Allah. Poi entrò nella chiesa devastata, diede ordine ci coprire d'intonaco tutti i mosaici cristiani delle pareti e fece innalzare in fretta un'alta e sottile torretta di legno a forma di minareto, da ciu un imam recitò ad alta voce l'invito alla preghiera. La grande chiesa cristiana, orgoglio degli imperatori bizantini, divenne così una moschea.
La trasformazione di Costantinopoli
Dopo la conquista ottomana, Costantinopoli si riprese presto. Fu lo stesso Maometto secondo a far ricostruire gli edifici danneggiati dai saccheggi e a riportare la città, chiamando genti turche dall'Anatolia. Sulle rovine dell'antica acropoli di Bisanzio ordinò di innalzare un nuovo palazzo, il Serraglio, che fu la residenza dei sultani per quattro secoli.Intanto, col nuovo nome di Istanbul, Costantinopoli si trasformava nella più grande e popolosa città del mondo Mediterraneo, crocevia di intensi traffici commerciali e centro culturale frequentato sia dai mussulmani sia dagli occidentali.
L'espansione ottomana in Europa
La conquista di Costantinopoli non arrestò la spinta espansiva dei Turchi ottomani. Con una serie di campagne militari essi si spinsero a nord fino a minacciare l'Austria e l'Ungheria, attraversarono l'Adriatico e nel 1480 conquistarono e saccheggiarono Otranto, in Puglia. Sbarcarono anche nelle coste del Friuli, dentro i confini del territorio della repubblica di Venezia. Sulle sponde meridionali del Mediterraneo la loro avanzata fu altrettanto travolgente: il sultano Selim I (1512-1520) conquistò la Siria e pose fine, in Egitto, al governo dei mamelucchi (nome che significa schiavi bianchi).
Conseguenze della conquista dell'Egitto
La conquista dell'Egitto ebbe due importanti conseguenze. La prima fu di carattere religioso. Dipendevano infatti dall'Egitto le città di Mecca e di Medina, sacre all'islam. Dopo la conquista, i sultani di Istanbul furono considerati i successori di Maometto e divennero i capi spirituali di tutte le popolazioni mussulmane del Medio Oriente e dell'Africa mediterranea. La seconda fu di tipo economico. Passavano attraverso l'Egitto, per arrivare poi sui mercati europei, l'oro del Sudan, la seta della Cina, le spezie dell'India e le merci preziose dell'Estremo Oriente. Da allora i Turchi poterono controllare tutti questi traffici direttamente, senza intermediari e con grande vantaggio economico. All'interno dell'impero, accanto alla maggioranza mussulmana, convivevano pacificamente comunità religiose minori, ebraiche e cristiane. Militari e funzionari erano professionisti, spesso schiavi o figli di schiavi, istruiti fin dall'infanzia alla professione futura, e direttamente dipendenti dal sultano, che poteva nominarli o deporli a suo piacimento.
L'impero ottomano sotto Solimano I
L'impero raggiunse il massimo della sua potenza e del suo splendore con Solimano I (1520-1566), un sultano al quale i visitatori europei, impressionati dal lusso della sua corte, diedero il titolo di "magnifico". Solimano fu un abile legislatore, un uomo di cultura e un intrepido condottiero. Con lui l'impero si estese ancora, a nord fino a Belgrado, a Budapest (in Ungheria) e fino alle porte di Vienna (1529), a sud fin a Baghdad (in Mesopotamia) e a Tripoli nell'Africa mediterranea. A Tripoli, a Tunisi e ad Algeri si insediarono corsari e pirati turchi, assoldati dal sultano e detti "pirati barbareschi" (da Barberia, regione dell'Africa settentrionale): a uno di loro, Khayr al-Din, un "rinnegato", come si diceva allora, cioè un cristiano convertito all'islam, Solimano affidò il comando supremo della flotta ottomana.
La pirateria nel Mediterraneo
Nel Quattro- Cinquecento la pirateria era in aumento nel Mediterraneo, anche a causa dell'accresciuto traffico commerciale. L'incontro con una nave pirata o corsara era un'avventura tremenda: i malcapitati sorpresi da un attacco piratesco non rischiavano solo i beni, ma anche la libertà o addirittura la vita. Fra gli assalti dei pirati e quelli dei corsari non c'era differenza. Sia gli uni sia gli altri attaccavano i mercantili, li svuotavano di tutto il carico, si impadronivano anche dei viveri, delle vele,dei pezzi di artiglieria, sequestravano gli uomini dell'equipaggio per richiedere un riscatto. Ma mentre i pirati agivano per così dire,"in proprio", i corsari ricevevano da un sovrano una "patente di corsa", cioè l'autorizzazione ad attacare e a depredare le navi dei paesi nemici.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453?
- Come si espanse l'Impero Ottomano dopo la conquista di Costantinopoli?
- Quali furono le conseguenze della conquista dell'Egitto da parte dei Turchi Ottomani?
- Chi era Solimano I e quale fu il suo contributo all'Impero Ottomano?
- Qual era la differenza tra pirati e corsari nel Mediterraneo durante il Quattro-Cinquecento?
La conquista ottomana trasformò Costantinopoli in una grande città commerciale e culturale, rinominata Istanbul, e divenne un crocevia di traffici commerciali e un centro culturale per musulmani e occidentali.
L'Impero Ottomano si espanse a nord minacciando Austria e Ungheria, attraversò l'Adriatico conquistando Otranto, e avanzò nel Mediterraneo meridionale conquistando la Siria e l'Egitto.
La conquista dell'Egitto portò i sultani di Istanbul a essere considerati capi spirituali dei musulmani e permise loro di controllare direttamente i traffici commerciali di oro, seta, spezie e merci preziose.
Solimano I, noto come "il Magnifico", fu un sultano che estese l'impero, fu un abile legislatore e un uomo di cultura, portando l'impero al massimo della sua potenza e splendore.
I pirati agivano per conto proprio, mentre i corsari ricevevano una "patente di corsa" da un sovrano, autorizzandoli ad attaccare e depredare le navi dei paesi nemici.