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Traccia Maturità 2013. Tema di attualità. Tipologia D. Rete della vita. Pag. 1
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Sintesi
Qui sarà inserito, il giorno della prima prova, lo svolgimento del tema di attualità assegnato all'esame di Stato del 2013.
Se vuoi ricevere info o mandarci segnalazioni puoi scrivere a redazione@skuola.net

Traccia
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Risorse utili per la risoluzione delle prove:
Darwinismo
Simbiosi

Soluzione:

La storia della vita sulla terra ci dimostra come la cooperazione tra organismi sia alla base dell’evoluzione e del successo delle specie. La stessa cellula eucariotica, tassello essenziale di tutte le specie animali, è il frutto di un processo simbiotico tra organismi differenti. Come dimostrano recenti scoperte, il mitocondrio, l’organulo presente in ciascuna cellula eucariotica e depositario della funzione energetica, altro non sarebbe se non un organismo ospite, ciò che rimane di un batterio aerobio adattatosi a vivere all'interno di una cellula eucariotica ancestrale anaerobia più di un miliardo di anni fa. All’interno del mitocondrio infatti è presente un filamento di DNA completamente diverso da quello della cellula madre, il DNA mitocondriale.

Eppure il concetto di cooperazione tra organismi e individui non ha caratterizzato la storia della specie umana, men che meno quella del nostro più recente passato. Al contrario, si dimostra ricca di esempi di sopraffazione, guerre, scontri di civiltà, di culture e di pensieri politici che ebbero il proprio culmine nelle due guerre mondiali del Novecento.
“Homo homini lupus”, l’uomo è un lupo per gli altri uomini, scriveva il filosofo Thomas Hobbes nel diciassettesimo secolo. Ciascun uomo, intendeva dire, si trova nello stato di natura a lottare con il proprio simile per sopravvivere.
Le teorie di Thomas Robert Malthus all’inizio dell’800, che teorizzavano la scarsità di risorse disponibili sulla terra e stabilivano di fatto una soglia oltre la quale le risorse alimentari e naturali non sarebbero più state sufficienti a sfamare il genere umano, rafforzavano di fatto il concetto conferendogli anche una base legittimazione economica. Le risorse sono scarse, i popoli e le nazioni devono quindi combattere fra di loro per accaparrarsele ed assicurarsi la sopravvivenza.

Nella seconda metà del diciannovesimo secolo, la teoria del darwinismo sociale fornì un ulteriore contributo dottrinale in questa direzione reinterpretando il pensiero del naturalista Charles Darwin e portandolo alle sue estreme conseguenze. Secondo Darwin, le specie si evolvono per sopravvivere, soppiantando quelle più deboli e inadatte all’ambiente esterno. Partendo da questo assunto, il darwinismo sociale giustificava la colonizzazione dell’Africa e dell’Asia da parte dei popoli europei come risultato naturale della superiorità della razza occidentale su popoli culturalmente ed etnicamente meno evoluti, inferiori.

Fu sfruttando lo stesso principio, che il regime nazista giustificò lo sterminio di massa perpetrato ai danni di ebrei, zingari, omosessuali e disabili.

Alla luce della storia più recente, l’affermazione di Capra sembrerebbe dunque trovare una conferma. Il conflitto e la sopraffazione non si rivela essere la strada al successo degli individui ma quella all’autodistruzione.
Guardando al mondo naturale più in generale, possiamo invece individuare molteplici esempi di successo di collaborazione tra microrganismi. Curiosa è ad esempio quella tra gli anemoni di mare e i pesci pagliaccio.
I lunghi tentacoli flessibili degli anemoni costituiscono un pericolo per la maggior parte dei predatori, in quanto urticanti, ma rappresentano, proprio per questa ragione, un sicuro rifugio per i pesci pagliaccio. Essi si nutrono a loro volta dei detriti e del materiale organico intrappolato fra i tentacoli dell’anemone contribuendo in questo modo a mantenerli puliti ed efficienti.

Un altro esempio è costituito dalla vita delle formiche taglia-foglie delle foreste pluviali dell’America del Sud. La loro sopravvivenza dipende da minuscoli funghi che esse coltivano nell’ambiente caldo e umido del formicaio. Le formiche trasportano pezzetti di foglie, che diventano un buon terreno di coltura per i funghi, i quali si sviluppano nel formicaio; in cambio, una parte dei funghi entra nel menu delle formiche, che ottengono così un valido nutrimento.

Se dovessi riflettere sul mio vissuto personale e soppesare il valore dell’affermazione di Capra non potrei non pensare al mio gruppo di studio con cui ho affrontato gli ultimi due anni delle scuole superiori. Al suo interno, ogni componente del gruppo offre le proprie competenze al servizio degli altri, ricevendo a sua volta nozioni o un supporto nello studio che altrimenti non sarebbe in grado di reperire in autonomia. E’ grazie al mio gruppo di studio se sono arrivato a sostenere questo esame quindi mi sento in grado di affermare con convinzione che...“l’unione fa la forza”.
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