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Introduzione Voce dei colori tesina
Questa tesina maturità liceo scientifico descrive i colori. La possibilità e il desiderio di scoprire se al mondo niente accada per caso è stato il motivo che mi ha spinta a scegliere questo argomento, ovvero la relazione tra suono e colore.
Se ci fermiamo ad osservare e ad ascoltare la natura ci accorgiamo di come ogni cosa avvenga in un determinato modo, in un preciso istante. Forse non è il caso che governa i vari eventi, ma leggi e relazioni nascoste in tutto ciò che ci circonda. “E’ un tempio la Natura ove (…) i colori e i suoni si rispondono", scriveva Charles Baudelaire in Corrispondenze (I fiori del male); in questa relazione ho tentato di ripercorrere lo stretto rapporto tra queste due onde (suono e luce-colore), rapporto che già a partire dai Greci è stato colto dall'uomo in tutti i vari ambiti: fisico, letterario, artistico... come a testimoniare il nostro profondo connubio con la natura e la sua impeccabile precisione. La tesina permette anche di effettuare dei collegamenti interdisciplinari.
Collegamenti
Voci dei colori tesina
Fisica - onda sonora e onda luminosa.
Scienze - spettri luminosi, diagramma HR, spettroscopio, effetto doppler.
Filosofia - Schopenhauer influenzato dai testi delle Upanishad.
Arte - Kandinskij e l'astrattismo.
Italiano - sinestesia, poesia simbolista (Baudelaire, Rimbaud, Pascoli).
LA VOCE DEI COLORI
Sentivo a volte il chiacchiericcio sommesso dei colori
che si mescolavano. (Kandinskij)
TESINA
Elena Moscoloni 5E G.Galilei
2013/1014
~ 2 ~
INTRODUZIONE…………………………………………………………………………………………………
…………………………………….….pag. 4
SUONO, LUCE (COLORE) COME
ONDE………………………………………………………………………………………………..……….pag.
5
RAPPORTO SUONO-COLORE DAI GRECI FINO AI GIORNI
NOSTRI………………………………………………………………..pag. 7
METODOLOGIA DI LUIGI
VERONESI………………………………………………………………………………………………….
…………pag. 9
COLORI E SUONI NELL’UNIVERSO:
…………………………………………………………………………………………………..……….pag. 12
Spettroscopio
Spettri luminosi
Effetto doppler
Diagramma HR
FILOSOFIA DELLE UPANISHAD E LA LORO INFLUENZA SU
SCHOPENHAUER……………………………………………...pag. 14
KANDINSKIJ………………………………………………………………………………………………………
……………………………………….pag. 15
Astrattismo
Composizione VIII
SUONO-COLORE NELLA
POETICA…………………………………………………………………………………………………………..
….pag. 18
Sinestesia
POESIA
SIMBOLISTA………………………………………………………………………………………………………
……………….…………pag. 18
Vocali
Arthur Rimbaud :
Giovanni Pascoli: poetica del fanciullino
Il lampo ~ 3 ~
Il temporale
Impressionismo pascoliano
BIBLIOGRAFIA,SITOGRAFIA……………………………………………………………………………………
………………………………..pag. 22
INTRODUZIONE
La possibilità e il desiderio di scoprire se al mondo niente accada per
caso è stato il motivo che mi ha spinta a scegliere questo argomento,
ovvero la relazione tra suono e colore.
Se ci fermiamo ad osservare e ad ascoltare la natura ci accorgiamo di
come ogni cosa avvenga in un determinato modo, in un preciso
istante.
Forse non è il caso che governa i vari eventi ma leggi e relazioni
nascoste in tutto ciò che ci circonda.
“E’ un tempio la Natura ove (…) i colori e i suoni si rispondono",
Corrispondenze (I fiori del male)
scriveva Charles Baudelaire in ; in
questa relazione ho tentato di ripercorrere lo stretto rapporto tra
queste due onde (suono e luce-colore), rapporto che già a partire dai
Greci è stato colto dall'uomo in tutti i vari ambiti: fisico, letterario,
artistico... come a testimoniare il nostro profondo connubio con la
natura e la sua impeccabile precisione.
~ 4 ~
SUONO, LUCE (COLORE) COME ONDE
La luce e il suono sono dei fenomeni di tipo ondulatorio sinusoidali ed entrambi possono
essere riflessi, rifratti, ed essere soggetti a diffrazione e interferenza.
Un'onda di tipo sinusoidale consiste in un’oscillazione periodica che si propaga con una
materia.
certa velocità trasportando energia ma non E’ caratterizzata dalle seguenti
grandezze:
Periodo T (s) : tempo impiegato da un punto del mezzo a compiere un'intera oscillazione
Frequenza f (Hz) : numero di oscillazioni nell'unità di tempo
Lunghezza d'onda (λ) : distanza minima dopo la quale un'onda periodica torna a
riprodursi identica a se stessa
Ampiezza : differenza tra il valore massimo della grandezza che oscilla e il valore di
equilibrio
Velocità : rapporto tra la lunghezza d’onda e il periodo, o prodotto tra la lunghezza d’onda
e la frequenza ~ 5 ~
v = λ / T
v = λ f
x
f = 1/T
T = 1/f
SUONO
Il è un'onda meccanica longitudinale, generata da successive compressioni e
rarefazioni del mezzo in cui il suono di propaga. Non si propaga nel vuoto.
La velocità in aria secca con cui esso si propaga è di circa 300 m/s
L'orecchio è sensibile a :
frequenze comprese tra 20 e 20000 Hz
o infrasuoni ultrasuoni,
A frequenze inferiori corrispondono gli e a quelle superiori gli che
l’orecchio umano non è in grado di percepire.
Un suono ha tre caratteristiche:
intensità: distingue un suono ad alto volume da uno a basso volume; cresce
o all’aumentare dell’ampiezza dell’onda
altezza: distingue un suono più acuto da uno più grave; un suono è tanto più alto
o quanto maggiore è la frequenza
timbro: dipende dalla legge periodica con cui oscilla l’onda sono; ci permette di
o comprenderne la sorgente ~ 6 ~
La musica si basa sulla successione di sette note: Do Re Mi Fa Sol La Si , seguita da un
altro Do posto un’ottava sopra a quello precedente. Due note sono separate da un’ottava
se la frequenza della seconda nota è esattamente il doppio della frequenza della prima.
LUCE
La è un'onda trasversale elettromagnetica. Si propaga anche nel vuoto e consiste in
oscillazioni dei campi elettrici e magnetici perpendicolari alla direzione di propagazione,
anche se in certe situazioni la luce si comporta come un insieme di corpuscoli.
La velocità con cui essa si propaga in aria secca è di circa 300 000 km/s
L' occhio umano risulta sensibile a :
lunghezze d'onda comprese tra 375 nm e 750 nm
o ultravioletti
A lunghezze d’onda inferiori corrispondono gli e a lunghezze d’onda superiori
infrarossi
gli ai quali il nostro occhio non è sensibile.
COLORE
Onde luminose di diversa frequenza sono percepite dall’occhio come luci di diverso
colore, perciò a ciascun colore della luce corrisponde una particolare frequenza e una
particolare lunghezza d’onda, dell’onda luminosa.
Il colore non è una proprietà tipica di un oggetto, ma dipende dalla luce che lo colpisce.
Un oggetto, colpito da luce bianca, presenta il colore che è in grado di riflettere, mentre
assorbirà tutti gli altri.
Nello spettro visibile si distinguono sette colori : rosso, arancione, giallo, verde, blu,
indaco, violetto ~ 7 ~
RAPPORTO SUONO-COLORE DAI GRECI FINO AI GIORNI NOSTRI
Nella storia della cultura ben pochi fenomeni hanno avuto la capacità di attrarre e
coinvolgere artisti, musicisti e, al tempo stesso, scienziati e filosofi come lo è stata la
correlazione tra suono e colore. L’interesse per la sinestesia compare agli inizi dell’ 800
quando venne inizialmente considerata come un mero espediente poetico o
un’invenzione della fantasia. È solo verso gli anni 70/80 dello stesso secolo che attenti
studi psicologici legittimarono il fenomeno e furono presto seguiti dall’introduzione della
parola “sinestesia”. Dobbiamo tuttavia aspettare il 1980 prima che vengano effettuati
studi neurofisiologici su soggetti sinestetici. Questi studi dimostrarono che in
concomitanza di esperienze sinestetiche, il cervello attiva contemporaneamente aree
sensoriali differenti e le moderne tecniche di neuro immagine funzionale, ne offrono la
dimostrazione. Accade perciò che, ad esempio, le zone adibite alla percezione uditiva si
attivino contemporaneamente a quelle visive o olfattive, consentendo una sorta di doppia
percezione dello stimolo normalmente percepito ed analizzato da un senso solo.
Greci
Gli antichi furono i primi a costruire una scala di colori divisa in sette parti, in
analogia con le sette note della scala musicale e i sette pianeti conosciuti.
Il primo pittore nella storia ad occuparsi del rapporto tra suono e colore è stato
Giuseppe Arcimboldi . (Milano 1527 – 1593) che attraverso la creazione di
un’apposita scala di grigi, riuscì a correlare i rapporti tra i gradi della scala musicale e la
luminosità dei colori. ~ 8 ~
Athanasius Kircher
Circa cinquant’anni dopo elaborò delle complesse tabelle che
associano tra loro le note musicali, i colori, l’intensità della luce ed il gradi di luminosità.
Nel XVII secolo, analizzando lo spettro della luce, Newton correlò le note musicali ai
colori, attraverso un’analogia diretta tra i fenomeni acustici e quelli ottici, proponendo
una stretta corrispondenza tra i sette colori dell’arcobaleno e le sette note della scala
musicale. Ad un aumento delle frequenze di oscillazione della luce nello spettro
cromatico, dal rosso al violetto, fece corrispondere un aumento delle frequenze di
oscillazione del suono nella scala diatonica maggiore. Padre Louis-Bertrand
Una realizzazione pratica dell’idea di Newton fu intrapresa da
Castel , matematico e filosofo francese (1688-1757), che si occupò della realizzazione di
uno strumento in grado di trasformare il suono in colore. È così che in circa trent’anni,
attraverso vari tentativi, costruì diversi modelli di clavicordo colorato.
Un diverso aspetto del problema, ossia la relazione tra suono e forma, venne affrontato
Ernst Chladni
dal fisico e musicista tedesco (1756-1827). Egli fu il primo ad intuire che
le vibrazioni sonore interagiscono con la materia al punto da creare delle vere e proprie
forme geometriche.
Hans Jenny diede vita alla cimatica; essa indica la teoria che tenta di dimostrare
l’effetto morfogenetico delle onde sonore, ossia il processo che, grazie all’energia
prodotta dalla forma d’onda, porta allo sviluppo di una determinata struttura.
Jenny faceva uso di un oscillatore a cristalli e di un apparecchio di sua invenzione
Tonoscopio
chiamato .
In seguito vennero creati altri strumenti, perfezionati di volta in volta ma che avevano più
o meno tutti la stessa utilità.
In Europa, alle soglie del novecento, cominciarono a fiorire esperimenti e riflessioni
teoriche non solo da parte di musicisti che cercavano di trasformare il suono in colore
attraverso l’utilizzo della luce, ma anche, in direzione opposta, da parte dei pittori che
volevano conquistare, nei loro quadri, quella dimensione temporale tipica della musica.
Possiamo considerare il lavoro artistico di Skrjabin e di Shoenberg, dal punto di vista della
musica che si muove in direzione del colore e quello di Kandinsky e di Klee per quanto
riguarda il movimento pittorico che si muove in direzione della musica.
Un evento storico nell’arte dei suoni e dei colori fu la prima sinfonia colorata
A.Skriabin
“Prometheus – Poema della fiamma” , di il quale non si limitò ad
associare ogni nota o tonalità ad un preciso colore ma affiancò anche ad esse un
particolare sentimento.
Un altro artista importante per il suo apporto allo sviluppo del rapporto tra suono e colore
Thomas Wilfred
fu che creò uno strumento per la produzione della musica colorata, il
Clavilux.
Nel novecento la storia del rapporto suono-colore si sviluppò in diverse direzioni. Gli
artisti cercarono di creare ponti tra questi due poli attraverso linguaggi espressivi
differenti e ognuno con i propri mezzi. Una parte delle ricerche artistiche si sviluppò in
modo tradizionale, attraverso l’utilizzo della pittura. In questo contesto operano le
correnti dell’astrattismo, del futurismo, del cubismo e dell’orfismo.
Infine ci sono stati artisti che hanno diretto la loro attenzione verso l’utilizzo della luce
come strumento d’elezione per poter interagire con la musica. L’utilizzo della luce, la
possibilità di sovrapporre forme e colori in modo sempre nuovo e diverso, la possibilità di
~ 9 ~
imprimere a questi elementi il movimento grazie all’utilizzo degli strumenti per la
proiezione delle immagini, tutto questo ha contribuito in modo fondamentale a superare
le difficoltà intrinseche della pittura di esprimere non tanto dei concetti legati alla musica,
quanto la capacità della musica stessa di trasformarsi continuamente in un dato lasso di
tempo. D’ora in poi la storia della musica visuale viene fatta in gran parte dal cinema o
dall’utilizzo dei mezzi cinematografici in chiave musicale.
METODOLOGIA DI LUIGI VERONESI
Luigi Veronesi (Milano 1908-1998)
E’ stato un pittore, fotografo, regista e scenografo italiano, entrato in contatto con la
realtà della Bauhaus e con le opere di Kandinskij.
A Milano nella seconda metà del ‘900 Veronesi dedicò quindici anni allo studio sulla
Esaminando i fenomeni
correlazione tra suono-colore arrivando ad affermare che: “