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Sintesi
Introduzione Vita tesina


Questa tesina di maturità descrive il tema della vita. Gli argomenti che la tesina permette di sviluppare sono i seguenti: in Italiano il futurismo, in Latino la critica della brevità della vita di Seneca e la visione del tempo come creazione di Dio di Sant'Agostino, in Filosofia Heidegger e la vita autentica; il tempo soggettivo di Bergson, in Inglese Modern Age e le differenze tra Joyce e Woolf, in Storia il taylorismo (razionalizzazione del processo produttivo), in Storia dell'arte il futurismo e Boccioni, in Scienze la teoria dell'universo inflazionario, in Fisica il campo magnetico e in Matematica le derivate ( gli utimi due argomenti della tesina non sono proprio dei collegamenti interdisciplinari).

Collegamenti

Vita tesina


Italiano- Futurismo.
Latino- La critica della brevità della vita di Seneca e la visione del tempo come creazione di Dio di Sant' Agostino.
Filosofia- Heidegger e la vita autentica ; il tempo soggettivo di Bergson.
Inglese - Modern Age e le differenze tra Joyce e Woolf .
Storia - Il taylorismo (razionalizzazione del processo produttivo).
Storia dell'arte- Futurismo e Boccioni .
Scienze- La teoria dell'universo inflazionario.
Argomenti fuori tesina

Fisica - Il campo magnetico .
Matematica- Le derivate .
Estratto del documento

L'interesse originario di Bergson era l'idea della durata intesa come un

flusso continuo di istanti che si compenetrano l'uno nell'altro . Comincia la

sua indagine partendo dalla scienza ,ma a causa di una mancanza di

spiegazioni scientifiche ,l'unico mezzo per individuare la durata è

l'introspezione, facendo riferimento al tempo reale che è diverso da quello

della scienza in quanto ,quest'ultimo, è fatto di istanti distinti tra loro .

La reale natura del tempo consiste nella durata e nella continuità

presenti soltanto all'interno della coscienza che per essere compresa non

servono i concetti matematici, ma l’intuizione(sintesi tra istinto e intelletto )

che ci permette di cogliere direttamente le cose .

Siccome non è sottoposta ai concetti della scienza , essa sfugge al

principio della causalità: il dinamismo della coscienza che consiste nella

durata la sottrae alla causalità meccanica per cui a una causa segue sempre

un effetto. Questa è la tesi del determinismo che vorrebbe inserire la

coscienza all'interno della serie infinita di cause ed effetti , cio' metterebbe in

pericolo la libertà dell'uomo .

Anche su questo concetto Bergson pone una sua riflessione :egli sostiene

che la relazione tra il soggetto che compie liberamente l'azione e l'azione

stessa non è un rapporto causale ; in realtà l'azione libera è quella che

esprime liberamente tutto l'essere del soggetto che compie l'azione , e la

libertà coincide proprio con il rapporto <<tra io concreto e l'atto che

compie>> .L'atto libero proviene dalla intera personalità dell'uomo e ne è sua

espressione.

Cio' avviene solo quando agisce il nostro IO PROFONDO,ossia l'insieme

organizzato di sensazioni , emozioni e sentimenti compenetrati l'uno

nell'altro. Bergson con le sue teorie aveva cercato di recuperare quei valori

spirituali che il positivismo sembrava aver dimenticato con la crisi della

ragione fra '800 e '900; una delle concezioni più originali di Bergson, che

Un’influenza della teoria di Bergoson è possibile ritrovarla nella letteratura inglese durante il

periodo della Modern Age.

Modern age was a period that has its origins in the late 19th and early 20th centuries and was

characterized by experimentation in all forms of artistic expression.

The positivistic faith in progress and science had led Victorian people to believe that all human problems

would be solved ,but the experience of the I World War caused disillusion and frustration .

Victorian ’s values and an entire system of thought was destroyed by new theories and optimism was

replaced by uncertainty

Both novel and poetry expressed this new change .

However writers still drew information from classical because they regarded at the past like a source which

they could use in a personal way . The main features of this artistic

The most important influences movement were:

were: -The desire to break away from

-Freud and the discovery of established traditions

-A search for new ways to see man’s

subconscious position or function in the universe

-The theory of relativity by Einstein -Experiments in form and style ,especially

“fragmentation” which expressed the

-The new idea of time conceived by fragmentation of the period, in contrast

with the organic view of the Victorian age.

Bergson

As we said before, Bergson’s theory influenced English literature and trough authors like Virginia Woolf and James Joyce we can see how

the differences between “external time “ and “interior time” were treated .

Virginia Woolf was distinguished for her capacity to “freeze time” trough the “stream of consciousness technique”, each time a simple

event or a memory stimulate the characters’ subconscious of her works .

• The stream of consciousness • The main differences between

technique describe the free Woolf and Joyce were :

association of ideas,

impressions ,sensations and Woolf -> indirect stream of

memories that can flow trough consciousness technique (the reader

someone’s mind at any given time is conscious of a narrator selecting

is considered an automatic writing information and controlling the

in which thought is expressed narrative ) more traditional style

without the control of reason. Joyce-> direct of consciousness

technique (as if the reader overheard

the character’s thoughts without any

intermediary expressed by short

,often nominal, sentences, without

logical links (bloom’s monologue in

Ulysses) or it can take the form of

long , rambling sentences without

any full stops as in molly bloom’s

final monologue in Ulysses .

Virginia Wolf

Clarissa and Septimius” Mrs. Dalloway

from

“flow of thoughts” “frozen\expanded time”:

o Presence of into a a

single event can take many pages of narration.

Influence of H. Bergson:

o He shows a new concept of time: it isn’t “time of the

clock”(external time), but it’s a fictitious “time of the mind”: an

Internal time.

fictitious time

o This it’s the same used in poems or writings, where

“plot” “story”:

we can tell apart from the former includes the events

narrated how the writer wants to order them, the latter is the

chronological order followed by the events.

James Joyce

“Eveline” Dubliners

from

“Chain”

o of images and thoughts is the protagonist of the story.

o Images include feelings and memories about Eveline’s family and

about Frank, an important figure detached from the protagonist.

o Strong indecision about Eveline’s future: she shows a weak

personality, and she’s frightened by the future represented by

Frank.

L’influenza di Bergson sul

panorama della cultura

italiana del ‘900 è data

attraverso i concetti di

vitalismo e intuizionismo . Egli

insiste su una concezione

dinamica e in continuo

divenire della realtà ; la vita è

intesa come «slancio vitale» ,

una perenne creazione che

puo’ essere conosciuta solo

attraverso l’ «intuizione»,

mentre la scienza da’ alle cose

una visione riduttiva, statica e

parziale .

Questi concetti è possibile

ritrovarli all ‘interno

dell’avanguardia italiana ,nata

agli inizi del ‘900 in Italia

,conosciuta con il nome di

Futurismo .

Sul piano delle soluzioni letterarie , la contestazione si

propone di colpire le strutture stesse della comunicazione ,

il linguaggio e i caratteri principali di quest’ambito sono :

 Analogia : respinta ogni forma consueta di causalità e

consequenzialità , sostituendo una forma più sintetica e

abbreviata , quella dell’analogia . Non si tratta piu’

dell’analogia simbolista fondata sulla ricerca di

significati metafisici e spirituali , ma un’analogia che

sappia rappresentare l’”ossessione lirica della materia “

accostando realtà diverse e lontanissime tra di loro.

 Elemento visivo : l’uso della sinestesia o

dell’onomatopea dovevano suggerire visivamente e

concretamente le immagini di

una dinamicità complessa attraverso la forma .

 Distruzione della sintassi

 L’interpunzione : abolizione dei tradizionali elementi

di interpunzione con lo scopo di suggerire il fluire

ininterrotto delle sensazioni, la rapidità folgorante dei

passaggi , il compenetrarsi “analogico” fra i diversi

piani del reale

 Parole in libertà : alla distruzione della sintassi si

sostituisce questo concetto che consiste nel disporre “i

sostantivi a caso, come nascono” Manifesto dei pittori

Al 1910 risale il «

futuristi» il

al quale farà seguito

«Manifesto tecnico della pittura

futurista », entrambi firmati da

Umberto Boccioni , Carlo Carrà , Luigi

Rùssolo , Giacomo Balla e Gino Severini.

Manifesto dei pittori futuristi

Il è

prevalentemente teorico e in esso è

ribadito il rifiuto della tradizione e della

mentalità accademica e convenzionale .

Manifesto tecnico

Il , invece, offre

indicazioni piu’ precise riguardo al

principio fondamentale della pittura

futurista che consiste nel privilegiare

l’immagine del movimento ,

restituendone la sensazione

complessiva .

Dal punto di vista concettuale :

• non ignora i principi cubisti di scomposizione della forma secondo piani

visivi e rappresentazione di essi sulla tela. Cubista è senz'altro la tecnica

che prevede di suddividere la superficie pittorica in tanti piani che

registrino ognuno una diversa prospettiva spaziale. Tuttavia, mentre per

il cubismo la scomposizione rende possibile una visione del soggetto

fermo lungo una quarta dimensione esclusivamente spaziale (il pittore

ruota intorno al soggetto fermo cogliendone ogni aspetto), il futurismo

utilizza la scomposizione per rendere la dimensione temporale, il

movimento.

• Equiparare, infine, la ricerca futurista dell'attimo con quella

impressionista, come è stato fatto in passato, è considerato

profondamente errato. Se è vero infatti che gli impressionisti fecero

dell'"attimalità" il nucleo della loro ricerca - loro scopo era fermare sulla

tela un istante luminoso, unico e irripetibile - la ricerca futurista si

muoveva in senso quasi opposto: suo scopo era rappresentare sulla tela

non un istante di movimento ma il movimento stesso, nel suo svolgersi

nello spazio e nel suo impatto emozionale.

• "estetica della velocità", nelle opere futuriste a prevalere è l'elemento

dinamico: il movimento coinvolge infatti l'oggetto e lo spazio in cui esso

si muove. Il dinamismo dei treni, degli aeroplani (Aeropittura), delle

masse multicolori e polifoniche e delle azioni quotidiane (del cane che

scodinzola andando a spasso con la padrona, della bimba che corre sul

La città che sale , Umberto

Boccioni

Il termine indica un mutamento

T nell’organizzazione della produzione industriale,

introdotto alla fine del XIX secolo sulla base

delle teorie concepite dall’ingegnere americano

a Frederick Taylor. Il taylorismo prevede una

ripartizione scientifica dei carichi di lavoro: ogni

attività del ciclo produttivo viene parcellizzata e

yl ridotta alle sue componenti minime, ciascuna

delle quali viene assegnata a un lavoratore. La

successione continua di tali singole attività,

stabilita in base a un ritmo di lavoro anch’esso

o scientificamente determinato, permette una

produzione di qualità ai minimi costi per

l’azienda, in quanto consente al lavoratore di

ri distribuire in modo più equilibrato le proprie

energie nel corso della giornata lavorativa. Il

taylorismo intendeva rinnovare un modo di

gestire le grandi industrie ormai ritenuto

s obsoleto, tutto impostato sull’accentramento di

responsabilità da parte del padrone dell’azienda

e su un arbitrario potere di fabbrica verso gli

m operai delegato ai capireparto. Tale sistema,

autoritario ma non razionale, secondo Taylor

non permetteva all’impresa di esprimere le sue

o massime capacità produttive

Con la comparsa di macchinari più efficienti,

era possibile dividere le diverse funzioni del

processo produttivo, eliminare i movimenti

superflui e, fissando un tempo di esecuzione

imposto dalla stessa macchina, ottimizzare al

meglio le energie del lavoratore. Il taylorismo

però non intendeva solo fissare i criteri

standardizzati del lavoro operaio, ma

management;

interveniva sullo stesso

l’organizzazione meticolosa dei gesti e del

tempo di lavoro, infatti, presupponeva alla

base un efficiente lavoro organizzativo che

non poteva essere concepito e controllato

esclusivamente dal singolo imprenditore, ma

da una burocrazia di fabbrica, strutturata in

modo gerarchico, che anch’essa si distribuiva

equamente compiti e responsabilità,

lasciando all’imprenditore esclusivamente

decisioni di controllo e indirizzo complessivo.

Al di là dell’efficienza pratica di questo sistema, Taylor era convinto che tale

organizzazione avrebbe anche portato a una ricomposizione dei conflitti sul

lavoro; da una parte perché il salario veniva stabilito sui tempi oggettivi che

ogni operaio era costretto a tenere, evitando fenomeni di pigrizia o di

disparità nella distribuzione dei carichi; in secondo luogo gratificando,

attraverso un sistema articolato di premi di rendimento, la capacità di

mantenere il ritmo stabilito. Taylor era infatti convinto che fosse più

importante l’efficienza produttiva dell’intero gruppo piuttosto che le capacità

eccellenti dei singoli, in grado di aumentare le quote di produzione. Tale

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