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Sintesi

SOMMARIO
• LATINO:SENECA,UNA VISIONE DELLA VITA CHE PERDURA NEL TEMPO
• STORIA:LA PSICOLOGIA DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
• FILOSOFIA:NIETZSCHE,BERGSON,HEIDEGGER,SARTRE
• ITALIANO: L. PIRANDELLO,E. MONTALE,G. UNGARETTI
• FRANCESE:CHARLES BAUDELAIRE & JEAN-PAUL SARTRE
• INGLESE: T.S. ELIOT & THE WASTE LAND
• TEDESCO:FRANZ KAFKA
• ARTE: MUNCH:UN URLO CHE ANNUNCIA UN SECOLO
• BIOLOGIA: LA CREAZIONE DELLA VITA
• FISICA: LS RIFLESSIONE E LA RIFRAZIONE DELLA LUCE
• MATEMATICA: TEOREMA DELLA DERIVATA DEL PRODOTTO DI FUNZIONI
Estratto del documento

possiamo far niente,consideralo una cosa necessaria piuttosto che

importante .”

I valori, non i piaceri del corpo per Seneca conducono al vero bene, un bene privo di

rischi. Esso, infatti, coincide con una coerenza morale che dà una sicura e precisa

.”Mi chiedi che cos’è questo vero bene e da

direzione all’esistenza umana

dove ha origine?Te lo dirò,nasce dalla buona coscienza,dai pensieri

onesti e dal retto operare,dal disprezzo degli avvenimenti

fortuiti,dal sereno e costante sviluppo di un’esistenza che batte

sempre la stessa via”

Tuttavia, sono ancora pochi per Seneca, gli uomini che sanno gestire con equilibrio la

”Sono pochi

propria vita, in quanto i più deboli si lasciano trasportare dal caso

quelli che decidono saggiamente su se stessi e sulle proprie cose.

Tutti gli altri, a somiglianza degli oggetti che galleggiano nei fiumi

non vanno da sé, ma sono trasportati.”.

Seneca,pertanto,ribadisce a Lucilio l’importanza di conoscere se stessi,di darsi precisi

”Dunque, dobbiamo stabilire ciò

obiettivi,di non desistere ai propri propositi

che vogliamo ed essere perseveranti nella decisione presa.”

Nell’ultima parte della lettera, Seneca svolge alcune riflessioni sul tema della morte.

Per Seneca,non vivono degnamente coloro che sempre ricominciano a vivere e che,per

di più,riorganizzano la propria vita proprio nel momento stesso in cui sta per

”Vivono male coloro che sempre ricominciano a vivere(…).

finire

Perché alla completezza della loro vita manca sempre qualcosa e

non può essere preparato alla morte chi comincia a vivere proprio in

quel momento.”

Per il grande filosofo latino ha dunque un significato profondo prepararsi a morire dopo

una vita intensamente vissuta. Ma,come egli stesso evidenzia a Lucilio,pochi riescono

a dare un significato alla loro esistenza e addirittura non mancano quelli che cessano

di vivere prima ancora di iniziare.

Con questa lettera Seneca ha lanciato un messaggio forte, un messaggio che, anche

oggi, ci spinge a riflettere, un messaggio da cui non si può non trarre un’unica

conclusione. Credo che la vera gioia esiste, essa è dentro di noi, nella parte migliore

di noi stessi. Più spesso, perciò, dobbiamo ascoltare la voce del nostro

animo,soddisfare le sue richieste,arricchire la nostra vita interiore di veri beni. Il nostro

VERUM GAUDIUM

obiettivo deve essere il “ ”, ossia l’insieme di tutti quei valori

che rendono la vita degna di essere vissuta.

A darci questo suggerimento è Seneca,il grande autore latino che,pochi minuti prima

Vi lascio la sola cosa

di morire,con molta tranquillità, poté dire ai suoi amici: “

che mi resta,che è però la più bella: vi lascio l’immagine

della mia vita”. STORIA

Ciò che meglio esprime il senso d’annientamento dell’uomo del ‘900 fu la questione

degli Ebrei e la psicologia dei campi di concentramento come totale alienazione

dell’essere umano.

Gli anni che precedettero la seconda guerra mondiale furono portatori di un nuovo tipo

di cultura che faceva dell’azione istintiva,violenta e irrazionale il proprio

fondamento:un tipo di cultura che era espressione di un profondo disagio interiore e

che alimentò anche una nuova visione della politica,sempre più aggressiva in quanto

volontà di potenza su una forma irrazionale di autoaffermazione.

basata sulla cioè

Nasceva così il culto dello sciovinismo(il termine deriva da Nicolas Chauvin, un soldato

napoleonico che restò sempre fedele a Napoleone e divenne in Francia il simbolo del

patriota esaltato e fanatico), una forma di patriottismo e di nazionalismo esasperato.

Soprattutto in Francia, Germania, Austria e Russia si diffuse ampiamente

l’antisemitismo cioè il pregiudizio e l’avversione contro gli ebrei in quanto si pensava

che essi stessero preparando un complotto volto alla dominazione del mondo intero ad

opera delle banche,delle grandi industrie e dei partiti politici,questo progetto risaliva al

I Protocolli dei savi di Sion

929 a.C. ad opera del re Salomone e recava il titolo

ma in realtà essi altro non erano che un falso della polizia zarista impegnata ad inizio

secolo a scaricare sugli ebrei il malcontento popolare.

Ma è nell’ascesa del nazismo ad opera di Adolf Hitler che si assiste a una crescente

radicalizzazione della violenza che non interessò solo gli ebrei ma anche gli zingari,gli

omosessuali,i vagabondi,le prostitute,le persone sofferenti di handicap fisici o turbe

psichiche e proprio per quest’ultimi il regime mise in atto l’”operazione eutanasia” del

1939. Essa non ha niente a che fare con l’eutanasia di cui si discute oggi(ovvero il

diritto, o meno, per malati gravissimi di richiedere e ottenere la propria morte) ma

consisteva nell’eliminazione coatta di queste persone attraverso “gassazioni”.

E fu proprio quest’operazione una “prova generale” del genocidio degli ebrei. La loro

persecuzione seguì un crescendo impressionante:

 esclusione

prima la loro dalla pubblica amministrazione,dal giornalismo(nel

1933) e la loro deportazione nei campi di concentramento;

 poi le leggi di Norimberga(15 settembre 1935) che privavano i non ariani

della cittadinanza del Reich e proibivano i matrimoni fra ariani ed ebrei;

 pogrom

il tragico della notte dei Cristalli(9-10 novembre 1938) scatenato in

seguito di un attentato compiuto da un giovane ebreo nei confronti di un

diplomatico tedesco a Parigi;quella notte ci furono 90 ebrei morti,200

sinagoghe distrutte,migliaia di case e negozi devastati e saccheggiati e 20.000

ebrei arrestati che furono deportati nei campi di concentramento;

 infine,il tragico genocidio ovvero lo sterminio di circa 6 milioni di

Ebrei,disperati protagonisti e vittime innocenti di una terrificante tragedia;

E’ nell’aprile del 1943 che gli ebrei iniziarono ad essere deportati nei campi di

sterminio(lager) situati in località della Polonia o della Germania,dai nomi destinati a

rimanere tristemente famosi:Treblinka,Auschwitz,Birkenau,Belzec,Sobibor.I lager erano

una sorta di microcosmo che riproduceva al suo interno sia l’ideologia nazista,sia il

“nuovo ordine” che il nazismo si proponeva di imporre. Qui la gerarchia era ben

precisa:al fondo della scala stavano gli ebrei,segnalati da una stella gialla;poi,via

via,venivano omosessuali e zingari con triangolo rosa;asociali con triangolo

nero;detenuti politici(triangolo rosso);preti(triangolo viola);criminali comuni(triangolo

verde).

Ma ciò che caratterizza in modo specifico il sistema concentrazionario nazista è la

pianificazione tecnica dello sterminio;il campo di Auschwitz,per esempio,fu la più

“efficiente” macchina di morte organizzata dal terrore nazista dove vecchi,malati e

bambini venivano uccisi nelle camere a gas mentre gli uomini erano destinati al lavoro

anche se la morte li coglieva poco dopo per fame o malattia.

UNO SGUARDO AL PASSATO…

L’avversione verso gli ebrei era viva da quasi due millenni nella cultura cristiana: gli

ebrei erano il popolo che aveva rifiutato Cristo, il popolo maledetto che

antigiudaismo

impersonificava il demonio; anche se è opportuno distinguere questo su

base religiosa dall’antisemitismo moderno che ebbe invece carattere razziale.

razzismo su

Con il tardo Ottocento la secolare avversione per gli ebrei si fuse con il

base ideologica secondo cui gli ebrei andavano disprezzati,emarginati e perseguitati in

quanto razza “inferiore” da cui la superiore razza ariana doveva purificarsi.

Nel clima creato dalla condanna religiosa non solo vennero attuati l’emarginazione e

antisemitismo popolare

le persecuzioni ma fiorì anche un in quanto essi pur essendo

dispersi in tutta Europa mantennero sempre una loro forte identità religiosa che ne

sottolineò la “diversità” e ne fece un facile capro espiatorio in momenti di crisi

sociali:esempio è la grande peste del Trecento costellata da massacri di ebrei;ma

anche il fatto che gli ebrei svolgessero attività precluse ai cristiani come il prestito di

denaro attirò verso di loro l’odio sociale. E fu così che regimi politici di ogni tipo-dalle

monarchie cattoliche di Spagna nel XV secolo,al nazismo,all’impero zarista del XIX

secolo- utilizzarono gli ebrei come bersaglio sul quale scaricare le tensioni sociali.

…E AL PRESENTE

Se ci si pone la domanda della presenza oggi dell’antisemitismo,la riposta è purtroppo

Shoah (parola

positiva. Benché dopo la terribile lezione della ebraica che significa

annientamento), l’antisemitismo non solo rimane una parola d’ordine dei vari

movimenti neofascisti e neonazisti,ma perdura anche nella forma del pregiudizio,della

differenza. Forme di razzismo “quotidiano” denotano scarsa vigilanza morale e grande

povertà culturale e civile. Inoltre forme di antisemitismo si manifestano anche a

proposito di Israele e del conflitto tra palestinesi e israeliani e non è corretto bollare

come “antisemita” qualsiasi critica a Israele.

l’esperienza non fa sorgere la

Esemplare è un giudizio di Sartre:

nozione di ebreo,al contrario è questa che chiarisce

l’esperienza:se l’ebreo non esistesse,l’antisemita lo

inventerebbe, ciò vuol dire che l’antisemita ha trovato nell’ebreo solo un

escamotage per esprimere la sua “volontà di potenza”,che come disse Nietzsche,è il

movente di tutta la storia dell’uomo in quanto si impone alla natura con valutazioni

che implicano la divisione tra dominanti e dominati e inoltre nell’ultimo Nietzsche,la

volontà di potenza sembra assumere anche una qualche forma di violenza ed

dove ho

un’apologia dello spirito di dominio;esemplare è l’affermazione che scrive:”

riscontrato vita,ho riscontrato volontà di dominio;è nella stessa

volontà dei sessi ho riscontrato il desiderio di signoreggiare”.

FILOSOFIA

Con la filosofia del ‘900 si arriva alla rottura degli schemi tradizionali in quanto questo

è un secolo caratterizzato dalla presenza di guerre,di rivoluzioni e di esperienze

storiche drammatiche ed ecco perché il ‘900,come nessun altro secolo prima,conobbe

la morte e grazie ad essa si è imparati ad apprezzare la vita.

FRIEDRICH WILHELM NIETZSCHE

Nel suo studio Nietzsche è considerato una specie di profeta, poiché è suo il merito di

aver messo in luce i caratteri di profonda crisi della società che interessa tutti i paesi

nella sua contemporaneità e che sfocerà nella Prima Guerra Mondiale. Egli fa uso di

un’affinata ragione critica per smantellare le più accreditate dottrine filosofico-

scientifiche del tempo e i fondati principi tradizionali:dal mito della ragione a quello

della coscienza, dalla fede in Dio alla fede in una scienza neutrale ed oggettiva. Al

decadenza

centro della riflessione di Nietzsche c’è la dell’epoca moderna che avverrà

attraverso un processo d’autonegazione e così egli si assume il compito della presa di

coscienza di questa decadenza e per arrivare ad un risultato ottimale bisogna

distruggere e annientare i valori per poter liberare l’uomo e ricrearli. Questo è il

Also spracht Zarathustra,

mondo rappresentato in anche se il suo non è solo un

nichilismo passivo cioè sfiducia totale nei valori fino ad ora ammessi,ma è anche

attivo grazie al quale i valori verranno ricostruiti;inoltre il motto di Zarathustra è dire

si alla vita inaugurando,così,l’epoca che porterà l’uomo oltre se stesso ovvero l’epoca

Ubermensch

del ,”Oltreuomo” . Egli è colui che va oltre, oltre l’uomo comune,

prigioniero dei valori tradizionali. Egli capovolge la morale tradizionale, trasforma gli

imperativi nell’affermazione della propria volontà: da “Io devo” a “Io voglio”, non si

lascia lusingare da promesse ultraterrene, ma ama la vita per quello che è ed è fedele

alla Terra senza avere il bisogno di crearsi illusioni.

Per il filosofo, ciò che ha portato l’uomo a rinunciare alla vita, a creare un mondo di

la metafisica e la morale

finzioni è stata in quanto:

 la metafisica ha contribuito ad alimentare negli uomini un atteggiamento di

rinuncia alla vita,di disprezzo per il mondo ed è da questa crisi che si arriverà

all’epilogo ovvero Dio è morto con cui Nietzsche vuole promuovere la

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