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Introduzione Velocità, tesina
La segunete tesina di maturità tratta il tema della velocità.
L’uomo nel corso degli anni è apparso sempre più vincolato da un fattore che ha caratterizzato e ridefinito il suo modo di vivere e l’ambiente che lo circonda: la velocità.
I treni ad alta velocità, gli aerei, la possibilità di comunicare rapidamente utilizzando cellulari e computer o l’opportunità di conoscere in tempo reale quanto accade nel mondo tramite i media ne sono l’espressione concreta.
Anche la vita domestica, si è “velocizzata” con l’uso di forni a microonde, robot da cucina o elettrodomestici di vario tipo.
Persino il mondo della ristorazione non è rimasto insensibile alla velocità quando ha visto nascere numerose catene di fast food.
A partire dalle rivoluzioni industriali, infatti, la velocità portata dall’uso dei nuovi macchinari ha reso possibile produrre molto in poco tempo.
Da allora, la velocità, è diventata un vero e proprio obiettivo, una necessità.
Fin dall’invenzione della prima automobile l’uomo ha studiato nuove tecniche per potenziare i motori riuscendo a migliorarne le prestazioni e raggiungendo velocità insperate.
In tempi relativamente recenti sono stati segnati record tuttora imbattuti come è accaduto nel 1997 quando l’inglese Andy Green è riuscito a superare la barriera del suono raggiungendo una velocità di 1223,65 km/h.
Collegamenti
Velocità, tesina
Fisica: espressione fisica della velocità e degli attriti
Storia: riferimenti storici al periodo del futurismo
Storia dell'arte: il futurismo
Italiano: letteratura futurista
Filosofia: Nietzsche e l'oltre-uomo
Unità di misura m/s 2
Nel SI l'accelerazione si esprime in . Sovente è anche espressa
g, rappresenta l'accelerazione gravitazionale
g
un
in dove
terrestre che è pari a circa 9,81 m/s .
2
Accelerazione e linguaggio: casi comuni
andare più velocemente: "accelerare" in senso stretto; accelerazione
e velocità presentano stesso verso e direzione.
andare più lentamente: "frenare" o "decelerare": accelerazione e
velocità presentano stessa direzione e verso opposto. In fisica
questa è spesso chiamata comunque "accelerazione" (ma è più
corretto chiamarla decelerazione), anche se diretta in verso opposto
alla velocità.
cambiare direzione: "girare", per cui l'accelerazione possiede una
componente perpendicolare alla velocità che prende il nome di
accelerazione centripeta.
In quest'ultimo caso si ha:
v r
dove è il modulo della velocità istantanea del corpo ed è il raggio
di curvatura della traiettoria.
Attrito forza d'attrito)
In fisica l'attrito (o è una forza dissipativa che si
esercita tra due superfici a contatto tra loro e si oppone al loro moto
relativo. La forza d'attrito che si manifesta tra superfici in quiete
attrito statico,
tra loro è detta di tra superfici in moto relativo si
attrito dinamico.
parla invece di
Tipologia
Secondo l'interpretazione classica, esistono tre diversi tipi di
attrito:
Attrito radente 10
L'attrito radente è dovuto allo strisciamento (ad esempio,
l'interazione tra due superfici piane che rimangono a contatto
mentre scorrono l'una rispetto all'altra).
Ci sono diverse interpretazioni sulle cause di questa forza: la
meccanica galileiana proponeva come causa dell'attrito radente le
asperità tra le superfici a contatto; studi più recenti hanno invece
dimostrato che l'attrito radente è dovuto soprattutto a fenomeni di
adesione (legami chimici) tra le molecole che compongono le
superfici a contatto.
Si esercita tra le superfici di corpi solidi a contatto ed è espresso
dalla formula: coefficiente di attrito
F μ
dove è la forza di attrito radente, il
r r
radente e la componente perpendicolare al piano di appoggio
della risultante delle forze agenti sul corpo. Per un corpo
F
appoggiato su un piano orizzontale è semplicemente uguale a p
, forza peso del corpo; per un corpo appoggiato su un piano inclinato
di un angolo rispetto all'orizzontale risulta invece
α
Il coefficiente d'attrito è una grandezza adimensionale e dipende
dai materiali delle due superfici a contatto e dal modo in cui sono
state lavorate. Esso corrisponde al rapporto tra la forza di attrito
tra due corpi (F ) e la forza che li tiene in contatto ( ). Il
r µ
coefficiente di attrito statico è sempre maggiore o uguale al
rs
µ
coefficiente d'attrito dinamico per le medesime superfici. Dal
rd
punto di vista microscopico, esso è dovuto alle forze di interazione
tra gli atomi dei materiali a contatto. Questo implica che la forza
necessaria al primo distacco (cioè per far sì che i corpi inizino a
strisciare) è superiore a quella necessaria a tenerli in
strisciamento. La forza di attrito, definita dalla prima delle due
forza di attrito massima
formule scritte sopra, rappresenta la che si
F
manifesta nel contatto tra due superfici. Se la forza motrice è
m
µ F F
minore di , allora l'attrito è pari a e il corpo non si muove;
rs p m
F µ F F
se supera , il corpo inizia a muoversi; per valori di
m rs p m
µ
ancora maggiori, l'attrito (dinamico) è sempre costante e pari a rd
F .
p
Gli studi sull'attrito si devono in gran parte al fisico francese
Coulomb che nel XVIII secolo sintetizzò i suoi risultati sperimentali
enunciando alcune leggi. Oltre alle formule che portano al suo
calcolo, egli notò che l'attrito radente non dipende dalla velocità
11
relativa di strisciamento di un corpo sull'altro, almeno se essa è al
di sotto di un certo valore (20 m/s) oltre il quale esso inizia a
diminuire e che in generale l'attrito non dipende dall'estensione
della superficie di contatto tra i due corpi, fintanto che essa non si
riduce ad un valore estremamente piccolo (in tale condizione si
passa da una forza distribuita ad una concentrata).
Un esempio notevole della validità di queste due ultime leggi si
manifesta nei freni. Nel caso di un freno a disco, la forza frenante
dipende solo dal coefficiente µ e dalla forza che preme la pastiglia
rd
sul disco, mentre è indipendente dall'estensione dell'area di
quest'ultimo (da questa superficie dipende invece il suo
logoramento) e dalla velocità di strisciamento tra pastiglia e disco
(se non fosse così la frenata non avrebbe sempre la stessa efficacia).
[2]
Alcuni valori del coefficiente di attrito radente.
Superfici μ (statico) μ (dinamico)
rs rd
Legno - legno 0,50 0,30
Acciaio - acciaio 0,78 0,42
Acciaio - acciaio lubrificato 0,11 0,05
Acciaio - alluminio 0,61 0,47
Acciaio - ottone 0,51 0,44
Acciaio - teflon 0,04 0,04
Acciaio - ghiaccio 0,027 0,014
Acciaio - aria 0,001 0,001 12
Acciaio - piombo 0,90 n.d.
Acciaio - ghisa 0,40 n.d.
Acciaio - grafite 0,10 n.d.
Acciaio - plexiglas 0,80 n.d.
Acciaio - polistirene 0,50 n.d.
Rame - acciaio 1,05 0,29
Rame - vetro 0,68 0,53
Gomma - asfalto (asciutto) 1,0 0,8
Gomma - asfalto (bagnato) 0,7 0,6
Vetro - vetro 0,9 - 1,0 0,4
Legno sciolinato - neve 0,10 0,05
Attrito volvente
attrito volventi prodotti dall'attrito volvente sono in generale molto
minori rispetto a quelli dovuti all'attrito radente. Da ciò derivano le
applicazioni di ruote o rulli per il trasporto di oggetti pesanti che,
se trascinati, richiederebbero una forza molto maggiore per essere
spostati, e l'interposizione di cuscinetti a sfere tra perni e supporti.
Il rotolamento di norma è reso possibile dalla presenza di attrito
radente statico tra la ruota e il terreno; se questo attrito non ci
fosse, o fosse molto piccolo (come nel caso di un terreno ghiacciato),
la ruota striscerebbe senza riuscire a compiere un rotolamento
puro, nel qual caso entrerebbe subito in gioco l'attrito radente
dinamico che si oppone allo slittamento e, riducendo
progressivamente la velocità relativa fra i corpi striscianti, tende a
ripristinare le condizioni di puro rotolamento
[2]
Alcuni valori del coefficiente di attrito volvente.
Superfici μ v
Legno - legno 0,005
Acciaio - acciaio 0,06 13
Gomma - asfalto 0,035
Acciaio - Ghisa 0,05÷0,5
Ghisa - Ghisa 2
Acciaio - Legno 1,5
Pneumatico - Asfalto 5÷10
Ruota ferroviaria - rotaia 0,3÷0,5
Sfere rotolanti (cuscinetti) 0,0025÷0,01
Più in generale, il coefficiente di attrito volvente è all'incirca
direttamente proporzionale al coefficiente di attrito statico e
inversamente proporzionale al raggio della ruota.
Attrito viscoso
Quando un corpo si muove all'interno di un fluido (liquido o gas) è
soggetto ad una forza di attrito dovuta all'interazione del corpo con
le molecole del fluido. Tale forza di attrito è legata ad un numero
numero di Reynolds:
adimensionale detto
R
in cui è la dimensione caratteristica dell'oggetto, nel caso di un
s
sistema isotropo il raggio della sfera, la sua velocità scalare,
la densità del liquido e la viscosità del fluido.
ρ η
Se la velocità del corpo è superiore (Re > 1), le forze d'inerzia
prevalgono rispetto alla viscosità ed il moto relativo del fluido è
laminare turbolento
detto (fino a Re = 10 ) oppure (per Re > 10 ).
6 6
Effetti
Gli effetti dell'attrito sono la dispersione dell'energia meccanica
(energia cinetica) in calore, il che riduce il rendimento del
movimento, ma in alcuni casi questo attrito, può essere utile,
qualora non si cerchi un movimento, ma un'adesione/controllo,
soprattutto in ambito stradale, o nelle attività fisiche, permettendo
gli spostamenti e azioni che altrimenti non sarebbero possibili,
difatti la tenuta stradale e la camminata/passeggiata, sono possibili
anche grazie all'attrito con il suolo. 14
RIFERIMENTI STORICI AL PERIODO
DEL FUTURISMO 15
1
IL Futurismo affondò le sue radici e si sviluppò in un periodo
storico estremamente complesso e articolato: il periodo del
fascismo.
Il movimento fascista nacque nel 1919 e giunse al potere nel 1922
quando Mussolini divenne Presidente del Consiglio del Ministri
governando fino al luglio del ’43 e proseguendo poi con la
2
Repubblica di Salò .
Con l’assassinio del deputato riformista socialista G.Matteotti nel
’25 si ebbe la nascita della Rivoluzione fascista chiudendo così il
periodo del pluralismo e della rappresentanza della volontà
popolare e segnando di fatto la nascita del nuovo regime.
Questo lasso di tempo si articola in due periodi storici separati
dalla marcia su Roma. 3
Il primo periodo va dal 1918 alla marcia su Roma ed è
contraddistinto dalla crisi della classe dirigente liberale, dalla
sconfitta delle organizzazioni del movimento operaio, dagli effetti
della Grande Guerra e dai caratteri del movimento fascista.
Il secondo periodo vide il fascismo Mussoliniano prevalere su tutti
gli altri elementi politico-sociali.
La trasformazione del fascismo da movimento in partito permise a
Mussolini di conservare comunque il ruolo di guida.
La violenza e la coercizione portati dal nuovo regime trovano forti
sostenitori nei letterati e negli artisti appartenenti alla cultura
futurista.
Lo stesso Marinetti insieme ad altri futuristi partecipò alla
fondazione dei fasci di combattimento di Mussolini nel 1919 e poi
prese parte alla guerra d’Etiopia nel ’35.
Nel ’25 le repressioni segnarono l’inizio della dittatura fascista.
Vennero cancellati i partiti e i sindacati d’opposizione, vennero
inibite le istituzioni che avevano caratterizzato il regime liberale e
1 Futurismo: avanguardia teorizzata sul “manifesto del futurismo” da Filippo Tommaso Marinetti , interessò diversi
campi artistici tra i quali l’arte e la poesia
2 Repubblica di Salò, fu uno Stato dell'Europa meridionale creato da Benito Mussolini per espressa volontà di Adolf
Hitler dopo che il Regno d'Italia aveva, il 3 settembre di quell'anno, concluso l'armistizio di Cassibile con le forze anglo-
.
americane
3 La Marcia su Roma fu un colpo di Stato guidato da Benito Mussolini, il cui successo ebbe come conseguenza l'ascesa
al potere del Partito Nazionale Fascista in Italia ed il dissolvimento definitivo dello Stato liberale, già precedentemente in
crisi. 16
vennero istituiti nuovi organismi repressivi come la polizia segreta
4
e il Tribunale Speciale .
Negli anni dal ’25 al ’29 Mussolini ridefinì i rapporti di potere con
la Monarchia, l’Esercito e con il mondo imprenditoriale (Carta del
5
lavoro) e con la Chiesa Cattolica (Patti Lateranensi ).
Il Partito Nazionale Fascista venne messo al vertice di una serie di
organizzazioni di assistenza, educazione, tempo libero per
invogliare le masse a manifestare il consenso al regime.
Lo “stato nuovo” fascista totalitario voleva soddisfare le esigenze
del cittadino-produttore ma, allo stesso tempo lo voleva indurre a
comportamenti desiderosi.
Il Parlamento divenne un semplice organo di convalida del
Governo.
Farinacci diventò segretario del P.N.F. e incoraggiò l’azione
violenta delle squadre fasciste.
Giovanni Gentile con il “Manifesto degli intellettuali italiani
fascisti” pubblicato su diversi organi di stampa cercò di delineare in
modo organico il fascismo.
In questo periodo vennero allontanate personalità ostili al regime e
furono chiusi i giornali indipendenti d’opposizione.
La stampa antifascista era semiclandestina.
Per affermare i fondamenti del regime vennero promulgate le
6
“Leggi fascistissime ”.
26 novembre 1925 Provvedimento legislativo contro le
associazioni segrete e l’anno successivo venne
negato ogni diritto d’associazione.
24 dicembre 1925 Legge per la fedeltà all’esecutivo dei
funzionari pubblici.
Tale legge sancì anche la centralità del Capo
del Governo.
31 gennaio 1926 Legge con la quale si assicurava al Capo del
Governo ampio potere legislativo e si toglieva
4 Il Tribunale speciale per la sicurezza dello Stato fu un organo speciale del regime fascista italiano, competente a
giudicare i reati contro la sicurezza dello Stato e del regime.
5 Patti Lateranensi è il nome con cui sono noti gli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d'Italia e la Santa Sede