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INTRODUZIONE

I motivi per cui ho scelto di avviarmi alla stesura di una tesi che spero risulti abbastanza

accattivante, completa, esauriente, sufficientemente appagante e chiara, derivano dalla mia

passione per le persone e il mio profondo interesse per l’umanità.

Ho scelto e ideato “Al centro dell’uomo” come titolo perché la mia tesi è incentrata sulle

problematiche relative alla specie umana.

È mio desiderio catturare la vostra attenzione e suscitare in voi, che vi ritroverete immersi

nella lettura di questo mio elaborato, un profondo senso di benessere e speranza dovuto al

fatto che ritengo possibile un miglioramento di tutti noi partendo dalla sola riflessione su

determinati contenuti, perché è questa che ci consente di ideare e mettere in atto una

soluzione.

Come succede appunto quando ci si trova di fronte alla risoluzione di un problema, si

procede partendo dall’origine e dall’analisi della situazione.

Prima di tutto qual è il primo argomento di cui dobbiamo tener conto?

Il problema in questione sono le relazioni.

Se l’uomo amasse se stesso, amerebbe anche gli altri. Se l’uomo si accettasse per quello

che è, riuscirebbe ad accettare anche gli altri e così via.

Contrariamente a quanto si crede l’uomo non è il padrone del mondo, non è padrone di

molte cose e tra queste molto spesso non lo è neanche di se stesso. Talvolta le persone

sono mosse da qualcosa di cui neanche loro ne conoscono la natura. Spesso non sappiamo

il motivo per cui agiamo in un determinato modo, o il perché di qualche nostra sensazione,

decisione o desiderio.

Il perché di tutto ciò? Lo si può spiegare con la teoria delle costellazioni familiari di Bert

Hellinger.

Esistono ormai molte tipologie di psicoterapie al quale ogni modello corrisponde un

l’approccio psicoanalitico

trattamento psicoterapeutico diverso. Il più noto è fondato e

diffuso da Sigmund Freud, nato nei primi del Novecento, a cui hanno aderito famosi

studiosi come Adler, Jung, la Klein ecc…La psicoanalisi ha lo scopo di ristrutturare la

personalità dell’individuo attraverso l’analisi dell’inconscio per eliminare i sintomi che la

terapia comportamentista,

persona presenta. Segue la sorta nello stesso periodo a cura

di J.B. Watson e B.F. Skinner, essa si pone come obiettivo quello di modificare i terapia

comportamenti disturbati e sostituirli con quelli accettabili. Poi ancora esiste la

Orlando Carolina Maria 3

umanistico esistenziale messa a punto da Carl Rogers che ha l’obiettivo di far leva sul

potenziale umano della persona che soffre in modo da farle scoprire la sua positività in

terapia Gestaltistica,

modo tale che si accetti. Un’altra teoria è quella della nata tra gli

anni 10 e 30 del Novecento in Germania, mira al superamento della frammentarietà con

cui le persone possono vivere le proprie esperienze psichiche. Infine è molto conosciuta

terapia cognitiva

anche la nata alla fine degli anni ’50 in contrapposizione con il

comportamentismo. Essa si basa sulle teorie della psicologia cognitiva che pone la sua

attenzione al funzionamento della mente come strumento intermedio tra il comportamento

e l’attività cerebrale. terapia sistemica

Accanto a questi approcci è sorta in Germania, intorno agli anni ’70, la

ad opera di Bert Hellinger. BERT HELLIGER

LA VITA

Bert Hellinger è nato il 16 dicembre 1925 a Colonia (Koln)

nella Germania dell’ovest, ha studiato filosofia, teologia e

pedagogia.

Ha lavorato come sacerdote per 16 anni in un ordine

missionario cattolico dagli Zulu in Africa Meridionale.

È diventato psicoterapeuta ed in seguito ha perfezionato il

proprio metodo delle Costellazioni Familiari con cui è

diventato famoso in Germania, Austria e Svizzera. Nel

corso delle sue esperienze ha approfondito le Dinamiche

di Gruppo, la Terapia del Primal e della Getsalt, l'Analisi

Transazionale, la Terapia Familiare, l'Ipnosi Ericksoniana

e la PNL (Programmazione Neuro Linguistica).

Egli considera i suoi genitori, la sua famiglia in generale

ed i luoghi d'infanzia come i primi elementi influenti sulla sua opera.

Per la particolare fede e religiosità vissuta in famiglia, rimase immune alle dottrine del

Nazionalsocialismo. Fu schedato dalla Gestapo come “sospettato di essere un nemico del

Popolo” poiché non partecipava alle riunioni della Gioventù Hitleriana ed era iscritto ad

un’organizzazione cattolica illegale. Si salvò dalle ritorsioni della stessa Gestapo perché, a

soli 17 anni, venne reclutato e spedito in guerra, dove combatté, fu catturato e tenuto

prigioniero in un campo alleato in Belgio.

All'età di 20 anni, uscito dalla prigionia ed assolvendo un desiderio già nato nell’infanzia,

entrò in un ordine religioso cattolico dove sperimentò, oltre allo studio, il silenzio

meditativo e la contemplazione.

LA FORMAZIONE PERSONALE

Vediamo ora come Hellinger è arrivato all’elaborazione della teoria delle costellazioni

familiari.

Nei suoi anni di sacerdozio in Africa, è stata rilevante per la sua impostazione la

partecipazione ad un corso interrazziale ed ecumenico, in merito alle dinamiche di gruppo,

Orlando Carolina Maria 4

condotto da ecclesiastici anglicani. Il loro lavoro era basato sull'approccio fenomenologico

americano, aperto al dialogo e alle esperienze individuali ed innovativo nel merito di

prendersi cura delle anime. Nel corso di uno di questi incontri un formatore chiese al

Cos'è più importante per voi? I vostri ideali o l'essere umano? Chi sacrifichereste

gruppo: “

per l'altro?”

Questa domanda creò in Hellinger una sensazione di gran travaglio, cambiando le sorti

valore di una buona domanda è grande”

della sua vita. “Il affermò in seguito.

Con la crescita, lo sviluppo e la maturazione intellettiva egli realizzò di non poter più

sostenere il ruolo di sacerdote e così, dopo 25 anni, abbandonò il sacerdozio con grande

decisione e fermezza.

Nel1969 tornò in Europa, dove iniziò un corso di psicoanalisi a Vienna ed incontrò la sua

futura moglie, Herta. La psicoanalisi ha segnato un ulteriore passaggio nella sua vita.

Lesse integralmente l'opera di Sigmund Freud e molto di quanto altro pertinente. Quando il

suo analista, che ancora non lo aveva letto, gli diede da leggere una copia del libro di

Primal Scream”

Arthur Janov “ Hellinger volle immediatamente saperne di più. Si diresse

così tra Los Angeles e Denver per frequentare un corso di nove mesi sulla “Primal Therapy”

con Janov stesso ed il suo assistente. La comunità psicoanalitica di Vienna si dimostrò, in

quei tempi, poco propensa verso l'approccio di Janov, che includeva esperienze

terapeutiche di tipo corporeo. Pertanto Hellinger si trovò di nuovo di fronte alla cruciale

domanda su cosa, per lui, fosse più importante: la lealtà al gruppo oppure l'amore per la

verità e la ricerca? La sua separazione dal gruppo psicoanalitico viennese divenne così

inevitabile. Comunque, la sua abilità nella psicoterapia corporea rimase a lungo un

elemento essenziale nel suo lavoro, anche dopo essersi allontanato dalle ideologie di Janov.

Molte altre scuole terapeutiche hanno influenzato i canoni del suo lavoro. Si interessò della

terapia della Gestalt attraverso Ruth Cohen e Hilarion Petzold e tramite loro incontrò

Fanita English, che lo fece avvicinare all'Analisi Transazionale (AT). L’ AT può considerarsi

come l’evoluzione della teoria psicoanalitica di Freud. Si tratta di una terapia che si occupa

delle dinamiche della personalità, dello sviluppo e della comunicazione relazionale. È stata

messa a punto da Eric Berne. Insieme alla moglie Herta, integrò quanto aveva già appreso

sulle dinamiche di gruppo e sulla psicoanalisi con la Terapia Gestaltica, la Primal e

l'Analisi Transazionale. Il suo lavoro sulla “analisi dei copioni” ( di matrice berneana ) si

basa sulla scoperta che alcuni copioni familiari funzionano passando anche di generazione

in generazione, attraverso i sistemi parentali e familiari. Anche le dinamiche della

“identificazione” o meglio di “irretimento” divennero gradualmente chiare durante questo

periodo. Il libro di Ivan Boszormenyi-Nagy “Invisible Bond” gli fornì un importante

contributo nel tracciare le linee fondamentali delle cosiddette “fedeltà nascoste” (gli

“irretimenti”) e del bisogno di un equilibrio tra il dare e l' avere all'interno delle famiglie.

EVOLUZIONE E PERFEZIONAMENTO DELLE

IDEE

Nella sua preparazione confluiscono anche alcuni elementi dello psicodramma di Jacob

Levi Moreno, medico, sociologo, filosofo, psicoterapeuta di gruppo e uomo di teatro

dell’Europa centrale (cresciuto nella Vienna dell’impero austro-ungarico, poi immigrato nel

psicodramma,

1926 negli Stati Uniti e naturalizzato americano), è il creatore dello della

sociometria, psicoterapia di gruppo teoria dei ruoli

della (1932) della (1934), di una forma

azione-ricerca, metodi attivi (action-methods) sociatria

particolare di dei della (termine che

Orlando Carolina Maria 5 della sociologia partecipante,

integra l’approccio sistemico alla psichiatria sociale) e dei

formazione di gruppo in piccoli gruppi, conscio-inconscio familiare e di gruppo

metodi di del e

sociale.

dell’atomo

Hellinger inoltre approcciò la Terapia Familiare sistemica con Ruth McClendon e Leslie

Kadis, arrivando alle sue Costellazioni Familiari. Dichiarò che, dapprincipio, non comprese

fino in fondo il loro lavoro, ma assunse comunque la decisione di voler lavorare in maniera

sistemica, per far sviluppare al meglio il suo percorso. Solo dopo un anno si accorse di aver

già applicato naturalmente il metodo sistemico nelle sue terapie. Leggendo l'articolo di Jay

Haley sul “Triangolo Perverso” arrivò alla scoperta dell'importanza della “gerarchia nella

famiglia”. (Nell’approccio sistemico si parla di funzionamento triadico: le relazioni non

funzionano a diadi ma a triadi, perciò come unità di base non dobbiamo considerare solo la

coppia, ma la triade).

Lavorando con Thea Schönfelder in merito alle terapie familiari si accostò

all' Ipnositerapia di Milton Erikson ed alla Programmazione Neuro Linguistica (PNL) di

Richard Bendler e John Grinder.

L’ Ipnositerapia è stata introdotta in ambito psicoterapeutico ed è finalizzata al controllo

del dolore, la cura per i disturbi psicosomatici, delle nevrosi e per la correzione o

eliminazione di disturbi comportamentali.

L'elemento più rilevante desunto dalla PNL è l'attenzione posta nel cercare di lavorare con

le risorse del cliente, con le sue capacità, per andare alla ricerca della soluzione dei suoi

problemi, piuttosto che addentrarsi nel trovare i motivi, le cause prime dei problemi stessi.

Il suo uso di storie nella terapia è un chiaro riconoscimento a Milton Erikson; “Le Due

Misure della Felicità” è la prima storia che fu da lui raccontata in terapia.

Il particolare contributo di Hellinger è il modo unico con cui ha integrato elementi diversi di

psicoterapia. Rilevante la sua fiducia nella capacità di ognuno nel saper ascoltare

della propria anima”

“l'autorità che, anche se non infallibile, Hellinger dichiara che “è

l'unico vero baluardo che ognuno ha verso le lusinghe delle false autorità”. Come per il

filosofo Martin Heidegger, la base del lavoro di Bert Hellinger risiede nella sua insistenza

ciò che è

sul “vedere ” ( opposta alla cieca accettazione di ciò che ci viene detto ) e in

combinazione con una non vacillante lealtà e fiducia nella propria anima. Recentemente

(2007-2008), Bert Hellinger propone una evoluzione delle proprie tecniche con le cosiddette

“costellazioni dello spirito”.

ANIMA

Corpo, Spirito, Animo

anima

La parola italiana anima si origina dal latino (il parallelo

greco è "ànemos" che significa "vento"). Nella Grecia antica si

psychè

faceva a volte riferimento all'anima con il termine (come

avviene nel termine moderno psicologia), con un significato più

spirito

vicino a (inteso come ciò che è vitale). Nell'Induismo si fa

espirazione, anima.

riferimento all'Ātman,

anima

In latino indica propriamente ciò che spira, il soffio, il

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