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VIENNA CENTRO D'EUROPA
Fabrizio Massicci
Le opere di pensatori come Freud, Adler, Schoenberg, Klimt sono collegate tra
loro perchè convergono in una critica dei valori della società viennese di fine '800
e in particolar modo verso la monarchia asburgica repressiva e interprete di un
rigido formalismo, verso l'arte finalizzata a qualcosa di esterno ad essa.
Aspetti della società viennese
Il successo finanziario è alla base della società patriarcale. Si delinea una forte
dedizione all'ordine e alla stabilità.
"Per chi voleva diventare un capitalista, un "buon matromonio" era essenziale. I
valori prediletti da questa società erano: ragione, ordine e progresso,
perseveranza, capacità di contare su se stessi e conformismo con i modelli di
buon gusto e di azione. L'irrazionale, l'appassionato e il caotico dovevano essere
evitati a tutti i costi."
L'arte viene limitata a simbolo di ricchezza materiale.
"Il mecenatismo verso le arti si trasformò in un simbolo di ricchezza e di status e
fu ricercato per altri motivi. Quando il castello ed il rifugio divennero un riflesso
dell'uomo nella piazza del mercato, il lustro e la grazia acquisite dalle arti
divennero desiderabili per qualcosa di diverso dal loro valore intrinseco."
Reazione e critica
L'arte diviene un modo di vita invece per la generazione successiva. I membri di
questa Jung Wien ribattono infatti che "l'arte è l'arte" e gli affari una noiosa
incombenza che distoglie le persone dalla creazione.
Gli stessi comprendono come le teorie di Freud e Adler siano frutto di una
indagine che ha come campione statistico quella società rigida e repressiva.
"Dato un tale sistema di irregimentazione, in cui le parole dell'insegnante erano
legge e non esistevano i diritti degli studenti, non sorprende che esso abbia
prodotto l'uomo che scoprì il significato del "complesso di inferiorità" nel
comportamento umano, Alfred Adler".
"Il fatto stesso che il sesso non dovesse mai essere trattato apertamente era la
miglior conferma che lo si aveva sempre in mente. La generazione più anziana lo
considerava una forza anarchica che doveva essere completamente controllata
dalla società. Non doveva esserci la benchè minima ammissione che una tale
esigenza davvero esistesse, e men che mai che fosse intrinseca alla natura
umana e che la sua frustrazione potesse avere conseguenze disastrose. Questa
congiura del silenzio attorno al sesso aveva due risultati: da un lato una aperta
inibizione e l'ignoranza in campo sessuale, dall'altro una sotterranea importanza
data al sesso." by Skuola.net