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Ho scelto questa frase di A. Einstein perché l’argomento su cui si baserà la mia tesina è il lancio della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki in Giappone. Con questa affermazione lo scienziato ci fa capire quanto potrebbe essere distruttivo l’uso della bomba atomica in una probabile III guerra mondiale, poiché quasi tutti i paesi del mondo potrebbero utilizzarla. Conseguentemente si raderebbe al suolo gran parte della società civilizzata che fa parte del nostro mondo. Una possibile quarta guerra mondiale implicherebbe farla con le pietre poiché l'uomo, dopo aver raso al suolo il suo creato, dovrà ridursi a una guerra primitiva.
Nella mia tesina di terza media partito dallo studio della Seconda Guerra Mondiale, ponendo particolare attenzione all'intervento giapponese nella guerra, ma soprattutto all'epilogo di questa, con il lancio delle due bombe atomiche sulle città nipponiche di Hiroshima e Nagasaki. Ho cercato di tradurre questo argomento anche in tedesco.
Ho approfondito questi argomenti per capire come si sono svolti veramente i fatti; ma soprattutto ho voluto conoscere le cause e le conseguenze delle azioni dell'uomo con la speranza che in futuro si eviti di compiere gli stessi errori e, quindi mi è sembrato giusto collegarmi alla poesia di Salvatore Quasimodo, “Uomo del mio tempo”, perché il poeta afferma che l’uomo non è cambiato con il progresso e con le nuove conquiste scientifiche anzi è diventato ancora più violento. Quindi invita i giovani a non commettere gli stessi errori dei padri per costruire un mondo nuovo fondato sull’amore, il rispetto e la pace.
Di conseguenza, nella tesina, ho approfondito l’argomento studiando la vita e le teorie di Gandhi sulla non violenza per quanto riguarda la lingua inglese.
Ho scelto di parlare del Giappone, analizzandone il territorio, la popolazione e l’economia perché mio padre visita spesso questo paese per motivi di lavoro: io ne ho sentito parlare da quando sono piccolo ed ho avuto il piacere di incontrare amici giapponesi che mi hanno raccontato delle storie specialmente sul Monte Fuji, la montagna sacra, spesso raffigurata da molti artisti, il più noto tra questi è il pittore Hokusai, di cui ho approfondito lo studio per arte e immagine.Una delle figure più affascinanti del Giappone è sicuramente la geisha, una tradizionale artista e intrattenitrice giapponese, abile nelle arti della musica, del canto e della danza. Le geishe erano molto comuni tra il XVIII e il XIX secolo, tanto che hanno ispirato molte opere: tra queste la Madama Butterfly di Puccini, che ho studiato per musica. In Giappone si svolsero le Olimpiadi nel 1964 che furono importanti per diversi motivi tra i quali la scelta del tedoforo: il ragazzo che accese la fiamma olimpica era infatti il primo nato lo stesso giorno dello sgancio della bomba su Hiroshima. Ho trattato questo argomento per Scienze motorie. Il Giappone è una delle regioni più instabili della Terra con manifestazioni vulcaniche e sismiche, per cui ho approfondito le mie conoscenze per quanto riguarda vulcani e terremoti.
In particolare mi sono interessato al grave terremoto del 2011 che provocò uno tsunami e un disastro nucleare nella centrale di Fukushima, approfondendo lo studio sulle centrali nucleari.
Italiano - "Uomo del mio tempo", Salvatore Quasimodo.
Storia - Le bombe su Hiroshima e Nagasaki.
Geografia - Il Giappone, il Paese del Sol Levante.
Scienze - I vulcani e i terremoti; il disastro di Fukushima.
Tecnologia - Le centrali nucleari.
Arte e immagine - Hokusai.
Inglese - Mahatma Gandhi.
Tedesco - Le autombombe.
Musica - Madama Butterfly di Giacomo Puccini.
Scienze motorie - Le Olimpiadi di Tokyo del 1964.
Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la
terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta
coi bastoni e con le pietre. (A. Einstein)
Ho scelto questa frase di A. Einstein perché l’argomento su cui si baserà la
mia tesina è il lancio della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki
in Giappone.
Con questa affermazione lo scienziato ci fa capire quanto potrebbe essere
distruttivo l’uso della bomba atomica in una probabile III guerra mondiale,
poiché quasi tutti i paesi del mondo potrebbero utilizzarla.
Conseguentemente si raderebbe al suolo gran parte della società civilizzata
che fa parte del nostro mondo.
Una possibile quarta guerra mondiale implicherebbe farla con le pietre poiché
l'uomo, dopo aver raso al suolo il suo creato, dovrà ridursi a una guerra
primitiva.
METODO DI LAVORO UTILIZZATO. 2
Sono partito dallo studio della Seconda Guerra Mondiale, ponendo
particolare attenzione all'intervento giapponese nella guerra , ma soprattutto,
all'epilogo di questa, con il lancio delle due bombe atomiche sulle città
nipponiche di Hiroshima e Nagasaki.
Ho cercato di tradurre questo argomento anche in tedesco.
Ho approfondito questi argomenti per capire come si sono svolti veramente i
fatti; ma, soprattutto, ho voluto conoscere le cause e le conseguenze delle
azioni dell'uomo con la speranza che in futuro si eviti di compiere gli stessi
errori e, quindi mi è sembrato giusto collegarmi alla poesia di S. Quasimodo
“Uomo del mio tempo”, perché il poeta afferma che l’uomo non è cambiato
con il progresso e con le nuove conquiste scientifiche anzi è diventato ancora
più violento. Quindi invita i giovani a non commettere gli stessi errori dei
padri per costruire un mondo nuovo fondato sull’amore, il rispetto e la pace.
Di conseguenza ho approfondito l’argomento studiando la vita e le teorie di
Gandhi sulla non violenza per quanto riguarda la lingua inglese.
Ho scelto di parlare del Giappone analizzandone il territorio, la popolazione e
l’economia perché mio padre visita spesso questo paese per motivi di lavoro:
io ne ho sentito parlare da quando sono piccolo ed ho avuto il piacere di
incontrare amici giapponesi che mi hanno raccontato delle storie
specialmente sul Monte Fuji, la montagna sacra, spesso raffigurata da molti
artisti, il più noto tra questi è il pittore Hokusai, di cui ho approfondito lo
studio per arte e immagine.
Una delle figure più affascinanti del Giappone è sicuramente la geisha, una
tradizionale artista e intrattenitrice giapponese, abile nelle arti della musica,
del canto e della danza. Le geishe erano molto comuni tra il XVIII e il XIX
secolo, tanto che hanno ispirato molte opere: tra queste la Madama Butterfly
di Puccini, che ho studiato per musica.
In Giappone si svolsero le Olimpiadi nel 1964 che furono importanti per
diversi motivi tra i quali la scelta del tedoforo: il ragazzo che accese la
fiamma olimpica era infatti il primo nato lo stesso giorno dello sgancio della
bomba su Hiroshima. Ho trattato questo argomento per scienze motorie.
Il Giappone è una delle regioni più instabili della Terra con manifestazioni
vulcaniche e sismiche, per cui ho approfondito le mie conoscenze per quanto
riguarda vulcani e terremoti.
In particolare mi sono interessato al grave terremoto del 2011 che provocò
uno tsunami e un disastro nucleare nella centrale di Fukushima
approfondendo lo studio sulle centrali nucleari. 3
Ho sviluppato il percorso attraverso le seguenti relazioni:
- ITALIANO: “Uomo del mio tempo” di S. Quasimodo;
- STORIA: intervento giapponese nella seconda guerra mondiale; bombe su
Hiroshima e Nagasaki;
- GEOGRAFIA: il Giappone, il Paese del Sol Levante.
- SCIENZE: vulcani e terremoti, il disastro di Fukushima;
- TECNOLOGIA: centrali nucleari;
- ARTE E IMMAGINE: Hokusai
- INGLESE: Mahatma Gandhi
- TEDESCO: Atombombe
- MUSICA: Madama Butterfly di Puccini;
- SCIENZE MOTORIE: Olimpiadi di Tokyo del 1964. 4
LO SGANCIO DELLA BOMBA ATOMICA
L’entrata in guerra del Giappone nella Seconda guerra Mondiale, fu un
avvenimento molto significativo per la conclusione di essa; questo perché
l’entrata in guerra dei giapponesi comportò quella degli Stati Uniti, in seguito
all’attacco nipponico alla flotta navale statunitense nel porto di Pearl Harbor.
Gli USA, avrebbero poi avuto un ruolo decisivo nella risoluzione della guerra,
con lo sgancio delle due bombe atomiche sulle città di Nagasaki e Hiroshima.
La Seconda Guerra Mondiale, combattuta in Europa dal 1° settembre 1939
all’8 maggio 1945, fu la più devastante per quanto riguarda le perdite umane e
5
materiali; viene definita guerra totale perché occupò tutte le forze militari e
civili e coinvolse molti Stati.
I principali contendenti furono: Gran Bretagna, Francia e U.S.A. (gli Alleati)
da una parte e Germania, Italia e Giappone (Paesi dell’Asse, Roma, Berlino,
Tokyo) dall’altra.
La guerra iniziò nel 1939, con l’invasione della Polonia da parte della
Germania; la sua conclusione segnò l’inizio di un nuovo ordine mondiale,
basato sulle due superpotenze vincitrici: gli U.S.A. e l’Unione Sovietica.
Nell’agosto del 1941 Winston Churchill, primo ministro inglese, e il
presidente americano Roosvelt, avevano sottoscritto un trattato di solidarietà
detto Carta Atlantica, senza che questo, però, comportasse l’entrata in guerra
degli Stati uniti. Questa era però molto vicina, infatti il Giappone, alleato della
Germania, perseguiva da tempo il progetto di espandere il proprio dominio in
Asia e nel Pacifico, mettendosi inevitabilmente contro gli Stati Uniti. Nel
luglio del 1941 i giapponesi occuparono l’Indocina francese.
Il conflitto tra i due stati, scoppiò il 7 dicembre del 1941, quando una squadra
di bombardieri giapponesi, bombardò la flotta americana nel porto di Pearl
Harbor, nelle isole Hawaii. I danni furono ingenti: vennero distrutte 85 navi, 7
corazzate e 250 aeroplani; i morti furono quasi 5000. Questo attacco
sconvolse la popolazione, anche perché era la prima volta che il territorio
statunitense veniva violato da un esercito straniero.
L’11 dicembre anche la Germania e l’Italia dichiararono guerra agli Stati
Uniti.
I mesi successivi all’attacco di Pearl Harbor, videro uno straordinario successo
delle forze giapponesi nella loro opera di espansione in Asia e nel Pacifico.
Nei primi mesi del 1942, gli Stati Uniti, lanciarono una poderosa
controffensiva, che permise la riconquista di un’importante base militare in
Oceania, dopo quasi due anni di combattimenti.
Il 7 maggio, dopo lo sbarco degli alleati in Normandia, la Germania si arrese
senza condizioni; la guerra in Europa era finita, ma a continuare i
combattimenti rimaneva ancora il Giappone, che opponeva una tenacissima
resistenza alla controffensiva delle forze aeronavali americane.
Gli Americani avevano espulso i Giapponesi da tutte le zone occupate e
avevano distrutto la loro flotta togliendo all’impero del Sol Levante ogni
possibilità di vittoria.
Contro ogni logica, tuttavia, il governo giapponese animato da un esasperato
senso dell’onore, resisteva. Anzi mandava a schiantarsi contro le navi
americane con i loro aerei pieni di bombe e i suoi piloti migliori, i kamikaze
6
ovvero “vento divino”, e non si curava delle centinaia di migliaia di morti
provocati dai bombardamenti americani sulle città. Tutto faceva prevedere che
l’inutile massacro di entrambi i contendenti sarebbe durato ancora molti mesi.
Nel frattempo, il 12 aprile 1945, il presidente americano Roosvelt, era morto e
gli era succeduto il vicepresidente Harry Truman, che decise di sconfiggere
definitivamente il Giappone, utilizzando una nuova arma potentissima: la
bomba atomica.
Nel 1939, alcuni scienziati che lavoravano per il governo statunitense
persuasero Albert Einstein a scrivere una lettera al presidente Roosevelt per
informarlo del fatto che c'era la possibilità di costruire una bomba utilizzando
il principio della fissione ed era anche probabile che il governo tedesco avesse
già disposto delle ricerche in materia.
Il governo americano cominciò così a interessarsi seriamente alla questione e,
poco tempo dopo questo passaggio di informazioni, si iniziò a lavorare
seriamente al “Progetto Manhattan” il cui obiettivo principale fu proprio
quello di condurre ricerche in merito alla produzione della bomba atomica.
Ci vollero 6 anni – dal 1939 al 1945- e qualcosa come due miliardi di dollari -
per arrivare alla realizzazione dell'obiettivo. Uno dei principali artefici fu Mr.
Oppenheimer, lo scienziato che curò tutte le fasi di progettazione e
costruzione dell'ordigno.
I primi test vennero condotti al Trinity Site, nel New Mexico, il 16 Luglio del
1945. “The Gadget”, questo il nome in codice della prima bomba al plutonio,
fu fatta esplodere nel deserto americano ed è considerata l' inizio dell'era
delle armi nucleari.
Dieci giorni dopo, il 26 luglio 1945, il presidente Truman, il primo ministro
inglese Churchill, e il presidente cinese, firmarono la Dichiarazione di
Potsdam nella quale si esponevano le condizioni per la resa giapponese. Il
testo della dichiarazione iniziava dicendo che se il Giappone non si fosse
arreso sarebbe andato incontro ad una "rapida e totale distruzione".
Truman inviò al Giappone l’ultimatum nel quale minacciava la distruzione
totale del Paese se l’esercito non si fosse arreso. L’ultimatum, fu respinto e gli
Stati Uniti, ottenuto il consenso di Stalin, presero la gravissima decisione di
sganciare su due città giapponesi le bombe nucleari.
Il 6 agosto 1945 un bombardiere B-29 chiamato Enola Gay, si diresse verso
la città di Hiroshima, in Giappone. Hiroshima era un importante centro
militare con 43.000 soldati e 300.000 civili residenti. Alle 08:15 la bomba
all'uranio chiamata "Little Boy" venne sganciata sulla città ed esplose con una
deflagrazione pari a 15.000 tonnellate di TNT.
A sganciare la bomba atomica, fu Thomas Wilson Farebee. 7
Fu questione di un attimo, per molti abitanti appena il tempo di percepire
l'immenso lampo luminoso. Nella zona dell'ipocentro la temperatura balzò in
meno di un decimo di secondo a 3000-5000-50.000- 800.000 °C. Ogni forma
di vita nel raggio di ottocento metri svanì in seguito all'evaporazione dovuta al
tremendo calore. Coloro che si trovavano vicino al luogo dell'esplosione
morirono all'istante. L'innalzamento istantaneo della temperatura di migliaia
di gradi ebbe l'effetto di vaporizzare letteralmente i corpi, lasciando come
unica traccia ombre sui muri e sull'asfalto. Dei 245.000 abitanti di Hiroshima,
quasi 100.000 erano morti o erano stati mortalmente feriti all'istante
dell'esplosione. Altri 100.000 erano feriti gravemente e solo pochi
sopravvissero nei giorni successivi all'esplosione.
Il 9 agosto 1945 un altro bombardiere B-29 sganciò una seconda bomba
atomica sul Giappone. Soprannominata "Fat Man", questa bomba al plutonio
mancò il suo obiettivo di mezzo miglio a causa delle nubi, ma riuscì
comunque a colpire Nagasaki, centro industriale del Giappone.
La bomba esplose con una forza maggiore di oltre il 40% di quella di
Hiroshima, tuttavia le colline della città e la sua disposizione geografica
agirono in parte come scudo limitando gli effetti della detonazione e delle
radiazioni. Nel raggio di un km, comunque, morirono all'istante uomini e
animali: la stima parla di 40 mila morti immediati e 60 mila feriti. Nel gennaio
del 1946 il numero dei morti salì a 70 mila e c'è chi dice sia raddoppiato nei 5
anni successivi.
Dopo l'attacco su Nagasaki, l'imperatore del Giappone Hirohito costrinse i
capi militari ad arrendersi alle forze nemiche e, il 15 Agosto 1945, lo rese noto
alla nazione con un comunicato radio diffuso in tutto il paese.
Il 2 settembre, la cerimonia di resa si consumò sul ponte della nave della
marina statunitense Missouri.
Con questo atto si concluse ufficialmente la Seconda Guerra Mondiale. 8
Atombomben im 2.Weltkrieg
Atompilz über der Stadt Nagasaki.
Es war am 6. August im Jahr 1945, als die Amerikaner das erste Mal, eine
Atombombe im Krieg eingesetzt haben.
Die Atombombe ist über der Stadt Hiroshima explodiert und hat die Stadt in