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Sintesi
tesina sull'atomo

Latino - Lucrezio
Storia - Bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki
Inglese - Harry Truman
Fisica - Equazioni di Maxwell
Scienze della terra - L'atmosfera
Biologia - Le colture cellulari
Italiano - Salvatore Quasimodo
Arte - Salvador Dalì
Filosofia - La scuola di Francoforte
Estratto del documento

Nel periodo tra le due guerre mondiali la concezione di atomo cambiò

totalmente. Quest’ultimo venne visto come la fonte per costruire un’arma

enormemente distruttiva. Fu in questo periodo che l’uomo concepì l’idea di

utilizzare l’energia atomica per fini bellici, con conseguenze catastrofiche non

solo per le comunità soggette a tale disastro, ma per l’intera umanità.

In questo mio percorso d’esame voglio concentrarmi sul progresso avuto della

scienza nel periodo della seconda guerra mondiale. In particolare mi soffermerò

sui bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki e sulle conseguenze che

essi ebbero sull’ambiente, sull’uomo e sulla coscienza degli uomini.

“L'uomo ha inventato la bomba atomica, ma non esiste topo al mondo che

inventerebbe la trappola per topi.”

Albert Einstein

LATINO Concetto di atomo: Lucrezio – De Rerum Natura

Lucrezio, secondo le poche testimonianze giunte fino ai nostri giorni, visse nella

prima metà del I secolo a.C. ed era un accanito sostenitore della filosofia

epicurea. Perí Physeos

La sua opera più importante è il “De rerum natura”, dal greco

(“Sulla natura”), un poema epico-didascalico in esametri, suddiviso in sei libri.

Scopo dell’autore era quello di esporre i concetti chiave dell’ Epicureismo,

ozium letterarium

come la teoria del piacere, la mortalità dell’anima, l’ e

l’atomismo.

La dottrina degli atomi viene trattata nella prima diade del poema, nella quale

abbiamo appunto una descrizione fisica del mondo.

Nel primo libro Lucrezio espone i principi fondamentali della fisica epicurea.

Dopo aver dimostrato che “nulla nasce dal nulla” e “nulla ritorna al nulla”, egli

introduce più chiaramente il concetto di atomo. Essi, invisibili e innumerevoli,

sono le particelle elementari della materia, i quali sopravvivono alla distruzione

e alla morte dei corpi che hanno costituito. Quindi, sostiene Lucrezio, non esiste

alcuna realtà all’ infuori della materia costituita dagli atomi: materia eterna

perché gli atomi sono indistruttibili.

Nel secondo libro Lucrezio si sofferma sul concetto di movimento e di

clinàmen

aggregazione degli atomi. L’autore espone la cosiddetta dottrina del

ovvero la deviazione spontanea degli atomi che interviene a modificare le

traiettorie verticali secondo cui gli atomi si muovono nel vuoto, e permette loro

di incontrarsi e di combinarsi insieme. Infine egli passa poi a descrivere la

varietà delle forme degli atomi e le caratteristiche degli aggregati atomici.

E’ interessante notare il metodo “scientifico” adottato da Lucrezio nell’esporre

tali teorie. Esso, come viene inteso dai moderni, comprende tre momenti:

l’osservazione, l’ipotesi e la sperimentazione. Di tali momenti, Lucrezio ha

conosciuto solo i primi due. Ed è per questo motivo che possiamo spiegarci

questo curioso miscuglio di verità profonde e di errori puerili che sconcertano il

fisico che legge Lucrezio. Tuttavia, con la sua ardente e forte immaginazione, il

poeta indovina alcune delle grandi leggi della natura; ma dal momento che è

partito, senza metodo, da un’osservazione superficiale, egli raggiunge la verità

solo grazie a una buona dose di fortuna, e poiché non è in grado di verificare

scientificamente le leggi che trova, anche quando queste sono vere, egli non

può far altro che darle per verosimili. Nonostante tali lacune nel metodo, è il

caso di aggiungere che solo nel XX secolo è stata confutata la concezione

lucreziana dell’indivisibilità e dell’impenetrabilità degli atomi.

Sotto vengono riportati alcuni versi del primo libro dell’opera. In questi versi

Lucrezio si sofferma sulla grande potenza della natura, la quale riesce a

ricreare una cosa partendo dalla disgregazione di un’altra cosa precedente.

Infatti è vero, dice, che l’acqua si disperde, scompare, assorbita dalla terra, ma

da questo processo nasce la vita vegetale, animale e umana.

Secondo principio della fisica epicurea: “Nulla ritorna al nulla”

Haud igitur redit ad nihilum res ulla, sed omnes

discidio redeunt in corpora materiai.

postremo pereunt imbres, ubi eos pater aether

in gremium matris terrai praecipitavit;

at nitidae surgunt fruges ramique virescunt

arboribus, crescunt ipsae fetuque gravantur.

hinc alitur porro nostrum genus atque ferarum,

hinc laetas urbes pueris florere videmus

frondiferasque novis avibus canere undique silvas,

hinc fessae pecudes pinguis per pabula laeta

corpora deponunt et candens lacteus umor

uberibus manat distentis, hinc nova proles

artubus infirmis teneras lasciva per herbas

ludit lacte mero mentes perculsa novellas.

haud igitur penitus pereunt quaecumque videntur,

quando alit ex alio reficit natura nec ullam

rem gigni patitur nisi morte adiuta aliena.

STORIA

Cambiamento della concezione: energia atomica utilizzata per fini

bellici. Seconda guerra mondiale – Hiroshima e Nagasaki

Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, gli Stati Uniti avevano ribadito la

linea di non intervento negli affari europei. Ma, una volta rieletto alla

presidenza Roosevelt, decise di impegnarsi in una politica di aperto sostegno

economico alla Gran Bretagna, rimasta sola a combattere contro la Germania.

Questa politica economica, la quale poneva gli Stati Uniti in rotta di collisione

con le potenze dell’ Asse, venne ufficializzata nell’incontro fra Roosevelt e

Churchill avvenuto nell’agosto 1941; frutto di tale incontro fu la cosiddetta

Carta Atlantica il cui scopo era quello di condannare i regimi fascisti. Il

coinvolgimento degli Usa nel conflitto era a questo punto inevitabile. A

trascinare gli Stati Uniti nel conflitto fu l’aggressione improvvisa subita nel

Pacifico da parte del Giappone, il quale nel frattempo aveva stretto un patto

d’alleanza con Germania e Italia, detto Patto Tripartito. Quando i giapponesi

invasero l’Indocina francese, stati Uniti e Gran Bretagna reagirono decretando il

blocco delle esportazioni verso il Giappone. L’Impero asiatico, paese

industrialmente sviluppato ma povero di materie prime, si trovò a questo punto

di fronte ad una scelta: piegarsi alle richieste delle potenze occidentali o

scatenare la guerra per conquistare nuovi territori e procurarsi così le materie

prime necessarie. Il governo giapponese, dominato dalle correnti belliciste,

scelse la strada della guerra. Il 7 dicembre 1941, l’aviazione giapponese

attaccò senza nessuna dichiarazione di

guerra, la flotta degli Stati Uniti ancorata a

Pearl Harbor, nelle Hawaii, e la distrusse in

buona parte. Nei mesi successivi i

giapponesi raggiunsero tutti gli obiettivi che

si erano prefissati: nel maggio del ’42

controllavano le Filippine, la Malesia, la

Birmania e l’Indonesia olandese. Pochi

giorni dopo l’attacco a Pearl Harbor anche

Germania e Italia dichiaravano guerra agli

Attacco a Pearl Harbor Stati Uniti, facendo della guerra un vero e

proprio conflitto mondiale. Così gli anglo-americani e i sovietici, impegnati

entrambi in una lotta contro i regimi, si posero subito il problema di elaborare

una strategia comune per battere le potenze fasciste. Lo fecero per la prima

volta nella conferenza che si tenne a Washington all’inizio dell’anno 1942, nella

quale tutte le 26 nazioni in guerra contro le potenze del patto tripartito,

sottoscrisse il patto detto “delle Nazioni Unite” il cui obiettivo era quello di

combattere le potenze fasciste senza concludere armistizi o paci separate.

Tra il 1942 e il 1943 l’andamento della guerra subì una svolta decisiva su tutti i

fronti. Per quanto riguarda il conflitto nel Pacifico, la spinta offensiva dei

giapponesi fu fermata dagli americani nelle due battaglie del Mar dei Coralli, di

fronte alle coste della Nuova Guinea, e delle isole Midway, a ovest delle Hawaii.

Dopo che, nel febbraio ’43 le truppe americane ebbero conquistato l’isola di

Guadalcanal, i giapponesi rinunciarono alle azioni offensive e si limitarono a

difendere le posizioni raggiunte all’inizio della guerra.

Dopo aver concluso il conflitto sul fronte europeo, gli Stati Uniti si dedicarono

alla guerra del pacifico, nel quale i nemici giapponesi rifiutavano di arrendersi.

Intanto, a partire dal 1939 era nato a Los Alamos nel New Mexico, il cosiddetto

“Progetto Manhattan”, un progetto segreto di ricerca scientifica che portò alla

realizzazione delle prime bombe atomiche. Il 16 luglio 1945 ebbe luogo la

prima esplosione atomica, il così chiamato Trinity Test: la bomba atomica era

ormai una realtà, restava da decidere se e come utilizzarla. Fu a questo punto

che il nuovo presidente americano Henry Truman decise di impiegare contro il

Giappone la nuova arma totale. La decisione di Truman serviva innanzitutto ad

abbreviare una guerra che si annunciava ancora lunga e sanguinosa sul fronte

orientale, ma aveva anche lo scopo di offrire al mondo la dimostrazione della

potenza militare americana.

Così, il 6 agosto 1945 alle 2:45 un b-29 si alzò in volo da un’isola del pacifico

con destinazione Hiroshima, una città portuale giapponese sede del quartiere

generale imperiale. Qui venne innescata “Little Boy” la prima bomba atomica

non sperimentale della storia. Tre giorni dopo, l’azione fu ripetuta su Nagasaki,

un’altra città giapponese, nella quale venne sganciata “Fat Man” , il secondo ed

ultimo ordigno nucleare mai più adoperato durante i combattimenti bellici. In

entrambi i casi le conseguenze furono spaventose: nell’ istante dell’esplosione

si sviluppò un enorme quantità di energia sottoforma di luce, calore e

radiazioni; i morti furono circa 100.000 a Hiroshima e 60.000 a Nagasaki.

Disastrosi inoltre, furono gli effetti causati con il tempo dalle radiazioni emesse

dall’ordigno sull’uomo.

Il 15 agosto, l’imperatore giapponese Hirohito offrì agli alleati la resa senza

condizioni. Così si concludeva la guerra più catastrofica della storia

dell’umanità. Hiroshima dopo il bombardamento

INGLESE

Henry Truman – L’annuncio del bombardamento su Hiroshima e

Nagasaki Henry Truman was president of the United States

since 1945 to 1953. He became President in a

crucial moment, that is in the latest phases of the

Second World War: Germany was almost won but

it remained already open the conflict in the Pacific

Ocean. In spite of the Japan was going to lose, one

thought that Japan wouldn't have demanded the

surrender. So Truman had to face the heavy

problem about the use of the atomic bomb into

the war. On 6th August 1945, he decided to throw

"Little boy" on Hiroshima, and after three days, on

Nagasaki. Sixteen hours after the throw of the first

bomb, Truman said to his people what he had

done with a proud and triumphal tone. His speech

has the revenge's bitter taste: the President

affirmed that the American people necessarily had

Henry Truman to revenge himself for the unexpected attack from

Japan at Pearl Harbor; with the atomic weapon's throw the Americans

confirmed their superiority not only for the Japanese people but also for all the

humanity.

The satisfaction fort the success of the experiment wasn't only for the military

side, but it extended to the scientific one. Truman affirmed that the USA won

against Germany not only from the warfare point of view, but also from a

scientific point of view because the American scientists had discovered the

atomic bomb instead of the Germans. In the end Truman asserted that the use

of this discovery was necessary to save the life of many young soldiers and to

stop the pangs of war.

“Sixteen hours ago an American “Sedici ore fa un aeroplano

airplane dropped one bomb on americano ha lanciato una bomba

Hiroshima, an important Japanese su Hiroshima, un importante base

Army base. That bomb had more militare giapponese. Tale bomba

power than 20,000 tons of TNT […]. aveva una potenza superiore a

The Japanese began the war from 20,000 tonnellate di TNT […] i

the air at Pearl Harbor. They have Giapponesi iniziarono la guerra

been repaid manyfold. And the end dell’aria a Pearl Harbor. Essi sono

is not yet. With this bomb we have stati ripagati molteplicemente. E la

now added a new and revolutionary fine non è ancora venuta. Con

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