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La tesina che ho deciso di presentare riguarda un argomento che da sempre è stato sentito, soprattutto dalle donne, e riguarda il ruolo assunto dalla donna nel corso della storia, affrontato nelle varie materie. I motivi che mi hanno portato a questa scelta sono molteplici ma i più importanti sono:
- Io stessa sono donna e nonostante sia ancora una “piccola donna”, ho iniziato a prendere coscienza del suo significato;
La sua attualità;
- La mià volontà di esprimere il processo discriminatorio a cui la donna è stata sottoposta nel corso dei secoli, e credo di non sbagliare nel ritenere che ancora oggi, anche se in misura minore, ne sia soggetta;
Quella effettuata all'interno della mia tesina di terza media è una critica, anche se velata, nei confronti di una società che da sempre ci considera inferiori, che ha più volte ghettizzato le donne, dimenticando il ruolo chiave che le stesse hanno assunto e tutt’oggi assumono all’interno di essa, nei suoi molteplici settori.
Storia - Donne in movimento.
Italiano - La donna nella letteratura italiana.
Geografia - Iran e la condizione della donna.
Scienze - Lucy, la meravigliosa prima donna.
Inglese - Queen Elizabeth the second, Lady Diana, The Iron Lady.
Tecnologia - Gli elettrodomestici.
Ed. artistica-La donna nella storia dell’arte
Ed. fisica-Federica Pellegrini e il nuoto
Francese- Marie Curie
Musica-Esecuzione di ” Donne” di Zucchero
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
Donne:l’altra metà del cielo
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, Ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
Donne:l’altra metà del cielo
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
Donne:l’altra metà del cielo
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.
La donna nella storia
Oggi l’universo femminile s’interroga sul ruolo della
donna nella società e sulle difficoltà da affrontare.
Solo conoscendo la sua storia però, può fare un
passo avanti verso la comprensione del suo valore:
così come è da sempre, ed è la storia a confermarlo.
Donne:l’altra metà del cielo
La donna, nella storia della civiltà occidentale, è
sempre stata subordinata all'uomo: le differenze tra i
due sessi hanno portato il maschio a prevalere e ad
occupare un posto privilegiato nella società.
La donna fin dall'antichità, è sempre stata
considerata un essere inferiore e si è evoluta in una
società sostanzialmente misogina. I primi movimenti
per l'uguaglianza delle donne nascono durante la
rivoluzione francese, in quanto "uguaglianza" in quel
periodo è quasi una parola d'ordine insieme a libertà
e indipendenza, ma in realtà la donna che lotta per
questo fine , Olympe de Gouge, finisce sulla
ghigliottina.
In quasi nessun paese viene riconosciuto loro il
diritto di voto, tranne che, nel 1869, nello stato
americano del Wyoming e solo nel 1920 voteranno
in tutti gli Stati Uniti.
Un secolo più tardi, con la rivoluzione industriale,
dall'Inghilterra, le donne prendono coscienza della
loro condizione e non si riconoscono più
nell'immagine di creatura deboli, passive, per natura
inferiore e si ribellano.
Solamente all'inizio del '900 la condizione della
donna comincia a cambiare e si può parlare, di
donne " in movimento ": incominciano a nascere
organizzazioni e associazioni di donne che si univano
per combattere assieme contro tutte le
discriminazioni della società misogina che da secoli
le opprimeva. La trasformazione più appariscente
Donne:l’altra metà del cielo
riguarda la donna piccolo-borghese attraverso il suo
ingresso trionfale nel settore terziario, cioè dei
servizi: amministrazione pubblica. Pur essendo
malpagata la professione di maestra è abbracciata
con entusiasmo dalle ragazze sia di estrazione
proletaria sia da quelle del ceto medio.
Muta anche il ruolo della donna aristocratica e alto
borghese che, da severa custode delle tradizioni
familiari, assume la veste di donna fatale con ai
piedi uomini-schiavi da dominare; si agguerrisce il
drappello delle donne intellettuali che, lasciato il
ruolo di dame di carità o di scrittrici solitarie,
divengono giornaliste, entrano nelle Università e
conducono battaglie politiche. Nel 1903 Emmeline
Pankhurst fonda in Inghilterra un'organizzazione il
cui fine è quello del riconoscimento del suffragio
universale femminile le cui seguaci
sono dette SUFFRAGETTE, un nome
derisorio che esprime disprezzo nei
loro confronti. Le suffragette devono
affrontare vecchi pregiudizi contro le
donne: la stampa le
mette in ridicolo, i loro
comizi si svolgono in
mezzo all'indifferenza o
all'ostilità della gente,
la polizia è dura nei
loro riguardi.
Donne:l’altra metà del cielo
Per farsi ascoltare fanno scioperi della fame,
s'incatenano ai lampioni del gas per non essere
portate via durante le dimostrazioni, sommergono il
Parlamento inglese di richieste scritte.
Esasperate, nel 1911 le donne passano dalle
manifestazioni alle lotte violente: fracassano vetrine
dei negozi, intasano le cassette postali con la
marmellata e incendiano
due stazioni ferroviarie.
Centinaia di suffragette
sono ferite negli scontri con
la polizia: diverse decine
sono arrestate, ma le
condizioni del carcere sono
così dure che proclamano lo sciopero della fame.
Le autorità le nutrono a forza mentre l'opinione
pubblica comincia a indignarsi per quelle forme di
vera e propria tortura. La lotta delle donne è solo
all'inizio : il diritto al voto viene riconosciuto in
Inghilterra nel 1918.
La donna della seconda metà del ‘900 conquista la
sua libertà e la sua indipendenza economica,
giuridica, politica, sessuale: diventa un individuo a
pieno titolo, una cittadina moderna proiettata verso
la modernità. Gli esempi sono numerosi: le giovani
donne indiane con la potenza del loro lavoro sono da
alcuni decenni un antidoto alla crisi economica
perché credono nelle proprie capacità imprenditoriali
e nella solidarietà . O come in Bangladesh dove un
Donne:l’altra metà del cielo
solo uomo, Muhammad Yunusha ha dato una mano a
un gruppo di donne povere lavoratrici facendole
uscire dalla loro condizione miserevole: negli anni
Settanta dopo una forte carestia si è recato nel
villaggio di Jobra e ha offerto loro un piccolo credito
finanziario. Ha finanziato le loro attività artigianali,
dando vita a quell’esperienza straordinaria
del microcredito che gli ha fatto meritare il Premio
Nobel per la pace 2006. Ma nella società indiana
non mancano gli esempi di manager e donne in
carriera. Il progresso economico è da tempo in
quest’area del mondo strettamente connesso
al protagonismo delle donne. Ma, nonostante questi
esempi, oggi, all’alba del III millennio qualcosa
sembra ancora non tornare … Tra i 900 milioni di
analfabeti presenti nei paesi in via di sviluppo, le
donne superano gli uomini in ragione di 2 a 1. Per
quanto riguarda il diritto alla salute ancora oggi le
peculiari esigenze sanitarie delle donne vengono
spesso trascurate. Molti paesi in via di sviluppo non
forniscono personale qualificato per l’assistenza al
parto, né adeguata assistenza pre e post-natale , né
servizi di emergenza durante il travaglio. Troppo
spesso il miracolo della vita diventa un incubo di
morte.
Donne:l’altra metà del cielo Iran
Il territorio
L'Iran è in gran parte
formato da un altopiano
desertico, circondato da
catene montuose: i monti
Elbuez, a nord, e i monti
Zagros , una catena lunga 2000 km che
attraversa il paese da nord – ovest a sud-est. I
monti che impediscono all’aria marina ricca di
umidità di penetrare Le numerose depressioni che si
trovano all’interno
dell’altipiano si presentano
perciò come veri e propri
deserti di ciottoli.
Sull’altipiano si trovano
alcuni laghi, dalle acque
poco profonde e saline. Le
scarse pianure si
estendono lungo le rive del Golfo Arabico e del Mar
Caspio. Il Karun è il fiume principale . I fiumi,
alimentati dalle precipitazioni che cadono sui rilievi
montuosi hanno in genere vita breve , perché
prosciugati dall’evaporazione e assorbite dalle
Donne:l’altra metà del cielo
steppe. Il clima è continentale all’interno, più mite
sulle coste. Sono molto frequenti i terremoti, specie
lungo la dorsale dei monti Zagros.
La storia
Dopo aver fatto parte dell’impero persiano, l’attuale
Iran subì delle invasioni di arabi, mongoli e turchi.
Sotto la guida autoritaria dello scia Reza Pahalavi,
negli anni Sessanta del secolo scorso , il paese
conobbe una profonda trasformazione politica ed
economica, anche grazie alla scoperta di giacimenti
petroliferi. Nel 1979 lo scia fu costretto all’esilio e il
paese divenne una repubblica islamica sciita
fondamentalista, guidata da
Khomeini. Negli anni Ottanta , l’Iran
sostenne una guerra contro l’Iraq,
che causò numerose vittime e gravi
danni economici. Dopo un periodo
di riforme durante il governo
guidato da Khatami, eletto nel1997,
dal 2005 il paese è guidato da
Ahmadinejad, espressione delle forze conservatrici.
Attualmente l’Iran è retto da un regime teocratico,
fondato sulla dottrina areligiosa islamica.
Donne:l’altra metà del cielo
Popolazione e città La popolazione è
raddoppiata nel corso
degli ultimi 30 anni: le
maggiori
concentrazioni si hanno
nella capitale e nelle
aree in cui la presenza
di acqua rende possibile l’agricoltura. All’interno,
dove vivono pastori nomadi , la densità scende a 2
ab./km. La capitale Teheran, è situata a 1132 m di
altitudine sulle falde dei monti Elbruz. E’ al centro di
vie di comunicazioni stradali e ferroviarie e anche
sede di industrie e università .
Economia e società
L’attività agricola è fiorente dove esistono sistemi di
irrigazione, ma il paese non è autosufficiente, perché
il problema dell’acqua è molto grave . Si coltivano
orzo , frumento, riso e barbabietole da zucchero.
Lungo la costa del Mar Caspio gli impianti di
desalazione permettono di utilizzare l’acqua del
Caspio per irrigare i campi: qui si coltivano verdure e
frutta che vengono esportate o destinate al mercato
interno . Il cotone è la principale coltura a livello
industriale, e importante è la produzione di tè.
L’allevamento delle pecore è diffuso: la lana è alla
Donne:l’altra metà del cielo
base dell’artigianato dei tappeti e delle pelli. La
pesca nelle acque del Golfo arabico , un tempo
molto diffusa, è notevolmente ridotta dopo la Guerra
del Golfo, a causa dell’inquinamento causato dai
pozzi petroliferi in fiamme. Il paese è un grande
produttore di petrolio. Questa ricchezza ha permesso
di creare importanti centri industriali,di tipo agricolo.
Industrie importanti, oltre a quelle petrolchimiche e
chimiche, sono quelle siderurgiche, tessili
Discriminazione e oppressione verso le donne
accade in ogni angolo del mondo, e l’Iran, uno dei
Donne:l’altra metà del cielo
paesi più potenti del Medio Oriente non è un
eccezione. Prima della rivoluzione islamica del 1979,
le donne iraniane avevano un ruolo maggiore dentro
la società. I re Pahlavi avevano fatto delle riforme
notevoli riguardo ai diritti del sesso femminile. Come
ad esempio nel 1963, Mohammad Reza Shah, ovvero
l’ultimo re dell’Iran, ha concesso il suffragio
femminile e ha riformato la legge della famiglia
iraniana, migliorando così la posizione della donna
nella società. L’impostazione generale delle riforme
era promuovere la parità tra uomini e donne nella
società. Dopo la rivoluzione islamica, l’utilizzo
Hijab
del (velo) diventa compulsivo, e vengono
messe delle penalizzazioni severe su coloro che non
lo indossano. Durante la presidenza di
Mohammad Khatami le restrizioni sono diventati un
po’ meno pesanti. Ma da quando Ahmadinejad è
stato “eletto” le oppressioni sono più severe che
mai. Il governo iraniano richiede alle donne di
indossare larghi cappotti – o di mantelli come
chador
il - in pubblico e anche un velo che copre i
capelli. Qualcosa di non aderente deve essere
indossato per coprire il corpo in modo da evitare
mahram
l’esposizione a uomini che non sono ( il
padre, gli zii, il nonno, il fratello e il marito). Ma