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Tesina
Pluridisciplinare
La Rivoluzione Russa
INDICE
-STORIA :"La rivoluzione russa"
-LENIN:"Che cos'è il potere sovietico?
-GEOGRAFIA :"La Russia"
-LETTERATURA :"Vladimir Majakowskij"
"Boris Pasternak"
-MUSICA : "Igor Stravinski"
-ARTE :"Vasilij Kandinskij e l'arte
astratta"
STORIA
Prima di iniziare a parlare della Rivoluzione Russa bisogna dire
che questa ebbe un precedente: La comune di Parigi, un governo
rivoluzionario costituito nel 1871 dai comunardi che per primi
cercarono di realizzare un governo sperimentando i più avanzati
principi del socialismo: casa e lavoro per tutti, istruzione
gratuita e diffusa a tutte le classi sociali, partecipazione dei
proletari alla vita politica, la terra distribuita equamente al
popolo.
La Russia, all'inizio del 900, è dominata dagli zar della famiglia
dei Romanov e, all'indomani del Congresso di Vienna, il loro
potere si estende anche in Polonia, Finlandia, Estonia, Lettonia,
Lituania; i contadini sono riuniti in MIR e, quando lo zar
Alessandro II nel 1861 abolisce la servitù della gleba, questi
diventano braccianti. Molti di essi emigrano e questo è favorito
anche dalla costruzione della nuova ferrovia, la TRANSIBERIANA, la
più lunga del mondo che va dall'Europa sino al Pacifico: lo scopo
di questa costruzione è quello di poter inviare facilmente le
truppe russe in Manciuria dove la Cina (entrata da poco nella
politica dell'espansionismo) rivendica il possesso della Corea)
vince una guerra contro lo zar e quest'ultimo è costretto a
sottomettersi ad essa firmando, negli Stati uniti, alcuni trattati
di pace. Intanto sorgono le prime industrie, lo Stato diventa
imprenditore, GB e Francia investono in Russia ingenti capitali,
inviandovi uomini in grado di impiantare e gestire fabbriche: ma
le condizioni del popolo non migliorano. Nel 1898, sulla base
delle politiche marxista e socialista nasce il PARTITO
SOCIALDEMOCRATICO che si divide in due correnti principali:
MENSCEVICHI o riformisti guidati da Plechanov;
• BOLSCEVICHI o rivoluzionari guidati da Vladimir Ilijc Ulianov
• detto LENIN.
I primi chiedono più giustizia senza rinnegare lo zar; gli altri
vogliono instaurare la dittatura del proletariato. Nel gennaio del
1905 il popolo di Pietrogrado si assiepa dinanzi al palazzo
d'Inverno per chiedere pane e giustizia, ma lo zar, che d'ora in
poi verrà definito NICOLA IL SANGUINARIO, fa prendere i rivoltosi
a fucilate. Lenin e i suoi iniziano a creare nelle fabbriche e
popolo (operai e soldati). Nicola II fa così eleggere un
parlamento la DUMA.
Nel 1914 scoppia la I guerra mondiale e la Russia si allea nella
TRIPLICE INTESA con Francia e GB ma cade nel baratro. Mentre il
popolo insorge per il pane, la pace e l'aumento dei salari, Lev
Tolstoij scrive una lettera allo zar denunciando le precarie
condizioni della Russia. Lo zar abdica allora in favore del
granduca Michele che dichiara lo scoppio della rivoluzione e che è
tramontato il secolare potere dei Romanov.In un primo momento ci
sono due centri di potere nel governo provvisorio: la Duma e i
Soviet.
A questo governo si sostituisce quello del menscevico Aleksander
Kerenskij che però non riesce a porre fine alla guerra. Nel marzo
del 1917 Lenin torna clandestinamente dall'esilio in Siberia in un
vagone piombatoe, affiancato da Stalin e da Trotzkij trasforma la
rivoluzione democratico-borghese russa in una rivoluzione
proletaria. Le GUARDIE ROSSE trozkiste in ottobre occupano
Pietrogrado e Lenin sale al governo: IL SOVIET DEI COMMISSARI DEL
POPOLO. Lenin emana decreti simili a quelli della comune parigina:
abolisce il latifondo e la sede del governo si trasferisce a
Mosca, la quale diventa unica capitale.
Tra il '18 e il '21 scoppia la guerra civile e la CEKA (polizia
segreta) uccide più di diecimila oppositori, ma, per dimostrare
che esiste anche un minimo di giustizia, l'8 giugno del '22
vengono processati 47 imputati socialisti. Nello stesso periodo si
riuniscono a Berlino le INTERNAZIONALI SOCIALISTE e il 1^marzo si
riunisce a Mosca la I internazionale detta KOMINTERN: il partito
socialdemocratico unito di Lenin diventa Partito Comunista e viene
adottato un inno L'INTERNAZIONALE. Lenin, che nell'ottobre del '21
aveva lanciato nuove politiche economiche, dà vita all'URSS che
verrà riconosciuto da GB e regime fascista italiano nel 1924, anno
in cui, il 1^gennaio muore Lenin. Stalin diviene nuovo segretario
del Partito Comunista dell'Unione Sovietica; Trotzkij viene
esiliato e fatto uccidere. La dittatura del proletariato diventa
ben presto un regime totalitario di cui Stalin è il despota. Egli
lancia i piani quinquennali trasformando lo Stato socialista in
stato capitalista; nel 1936 elimina l'indipendenza delle 15
repubbliche sovietiche socialiste proclamando la supremazia di
Mosca; i Soviet sono espropriati di ogni loro potere. S'instaura
un'arte di regime. Allo scoppio della II Guerra Mondiale Stalin e
Hitler si alleano per riuscire ad ottenere il dominio sul resto
del mondo, ma Hitler, il 22 giugno 1944 invade di sorpresa l'Urss,
ma l'esercito tedesco è mal schierato e mal equipaggiato per
vincere in Russia. Il 5 marzo 1953 muore Stalin e il governo passa
a Nikita Kruscev, che nel XX Congresso del PCUS aveva criticato
duramente la politica di Stalin. Egli dichiara la riduzione delle
pene dei prigionieri politici, e vara il piano economico
settennale. Si rompe così la CORTINA DI FERRO creatasi tra l'Urss
e il resto del mondo durante la guerra fredda. Kruscev allaccia
rapporti bilaterali, stringe rapporti d'amicizia, lancia una sfida
all'occidente democratico sulla diplomazia della distensione e
della convivenza pacifica: è inoltre uno dei tre protagonisti del
1961, l'anno della pace. Alla sua morte gli succede BREZNEV e,
alla scomparsa di questo MICHAIL GORBACIOV (1985) che lancia con
successo la politica della Perestroika e della Gladnost
(cambiamento e trasparenza). Ma i partiti comunisti, nel 1990, si
dissolvono e con loro anche il Muro di Berlino. Nel 1991 cade
anche in Russia il comunismo e quest'unione di repubbliche verrà
chiamata CSI: Confederazione di stati indipendenti, il cui
presidente è Boris Yeltsin, e dopo le dimissioni di questo
Vladimir Putin.
Che cos'è il potere dei Soviet?
"Come si configura questo nuovo potere che nella maggioranza dei
paesi è ancora forzatamente o deliberatamente sconosciuto.
La prima caratteristica di questo nuovo potere consiste nel fatto
che lo Stato era diretto nel passato dai ricchi o dai capitalisti,
mentre ora a dirigere lo Stato sono proprio quelle classi che il
capitalismo dominava. Anche nella più democratica nella più libera
delle repubbliche, fino a quando esiste il dominio del capitale,
fino a quando la terra resta privilegio della proprietà privata lo
Stato è diretta da una maggioranza proveniente per i suoi 9/10 dai
capitalisti o dai ricchi. Per la prima volta nel mondo il potere
dello Stato viene costruito qui, da noi, in Russia in forme tali
che solo gli operai, i lavoratori delle campagne, sfruttatori
esclusi, danno vita insieme a organizzazioni di massa, i SOVIET, e
a questi soviet è conferito tutto il potere statale. Ecco perché
nonostante tutte le calunnie lanciate contro la Russia dai
dirigente della borghesia, in tutti i Paesi e ovunque nel mondo la
parola Soviet è diventata non solo comprensibile, ma popolare,
amata dagli operai e da tutti i lavoratori. Ed ecco perché il
Potere Sovietico nonostante tutte le persecuzioni contro i
combattenti del comunismo in tutti i Paesi è un evento
ineluttabile e in un prossimo futuro trionferà in tutto il mondo.
Sappiamo benissimo che nella organizzazione del Potere Sovietico
ci sono ancora molti difetti; il Potere Sovietico non è un
talismano miracoloso, non guarisce di colpo dai mali del passato:
dall'analfabetismo, dalla mancanza di cultura, dal retaggio di una
guerra feroce, dall'avvilente eredità del capitalismo predatore,
ma tuttavia esso apre le vie per il passaggio al socialismo, esso
da la possibilità agli oppressi di elevarsi, di prendere nelle
proprie mani tutta l'amministrazione dello Stato, tutta la
direzione dell'economia, tutta la gestione della produzione; il
Potere Sovietico è la via al socialismo, trovata, creata dalle
masse dei lavoratori; per queste ragioni il Potere Sovietico è
INVINCIBILE!!!" Da un discorso di LENIN
GEOGRAFIA
La federazione russa è la più grande e la più importante delle
Repubbliche che fanno parte della CSI. E' bagnata dal Golfo di
Finlandia, dal Mar Glaciale Artico, dal Mar Nero, dal Mar Caspio e
delimitata a sud dal massiccio del Caucaso.
Il territorio è attraversato da numerosi grandi fiumi ricchi di
acque: Peciora , Mezen, Dvina settentrionale, Don, Volga, Ural,
Ob, Irtys.
I laghi principali sono il Mar Caspio, Ladoga, Onega, Baikal.
Il clima è continentale, con bassissime temperature invernali,
scarsa piovosità e forti escursioni termiche.
Le coste sono generalmente basse e frastagliate. L'agricoltura
vanta numerosi primati mondiali, ma alcuni ostacoli ne limitano la
resa e lo sviluppo: inadeguata meccanizzazione, limitata
estensione delle aree coltivate, sfavorevoli condizioni
climatiche, perdita di territori fertili con il crollo dell'Urss.
Comunque si riescono a coltivare frumento, cereali, barbabietole,
tabacco, canapa, patate, legumi e frutta.
E' diffuso l'allevamento di animali da pelliccia e quello della
renna. L'attività più sviluppata è lo sfruttamento delle fonti
energetiche: carbone, petrolio, metano, ferro, nichel, cromo,
piombo, bauxite e minerali preziosi. Le industri sono legate a
quest'attività estrattiva e sono: pesante, siderurgica, chimica,
tessile, di conservazione. E' diffusissima la pesca d'alto mare e
nei mari interni.
MOSCA
Fondata sulle rive della Moscova si è sviluppata a cerchi
concentrici intorno al Cremlino, la cittadella fortificata degli
ZAR, oggi sede del Parlamento. La Piazza Rossa è tra le più vaste
del mondo; il suo monumento principale è il Cremlino, ma anche il
Mausoleo di Lenin, i magazzini Gum, la Cattedrale di San
Basilio, il Museo Storico e la torre Spasskaja. Oltre ad essere il
cuore amministrativo del Paese ne è anche il cuore economico: 35
quotidiani, 5000 periodici, 50 case editrici, 150 musei, 30 teatri
(di cui il più famoso è il Bolscioi) e numerosi centri di ricerca
scientifica e tecnologica.
LETTERATURA
Vladimir Vladimirovic Majakowskij
E' il rappresentante più alto e completo della nuova poesia russa.
Egli espresse i valori, i contenuti, i problemi, i significati
universali della Rivoluzione in un'opera lirica di grande vastità
e varietà di forme. Svolse anche un'intensissima attività come
animatore culturale, fu direttore di riviste, critico, teorico,
giornalista e conferenziere. Tentò di fondare la creazione
artistica su nuove basi di linguaggio e di contenuto. E' famoso
per il XIV canto del POEMA DI LENIN, il suo capolavoro.
LA MORTE DI LENIN: è il XIV canto del Poema di Lenin; fu scritto
nel 1924, ancora sotto shock per la grave perdita. Egli traccia in
tutto il poema la storia di tutto il movimento russo e
internazionale e a questa storia intreccia gli episodi di "colui
che seppe dirigere le battaglie", cioè Lenin, "l'uomo più
terrestre della terra". Questa è l'idea a fondamentale dell'opera,
che si svolge con ritmi narrativi nervosi e distesi. E' uno dei
pochi poemi epici contemporanei.
BORIS PASTERNAK
Sempre vicino alle cerchie poetiche avanguardistiche, nel 1912
iniziò a pubblicare le sue poesie.Fu dichiarato inabile al
servizio militare e dopo la Rivoluzione lavorò la Commissariato
per l'Educazione. Fu aspramente attaccato per il suo "esoterismo e
atteggiamento apolitico" e per questo non scrisse per 11 anni,
pubblicando di tanto in tanto solo qualche traduzione. Nel 1954 la