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KARL MARX

Karl Marx nasce a Treviri, in Renania, nel 1818. Si iscrive alla Facoltà di giurisprudenza e

successivamente studia filosofia. Marx sviluppa un’analisi approfondita della concezione hegeliana

dello Stato.

Si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con circoli socialisti e conosce Engels. La

frequentazione di Engels offre a Marx gli stimoli per continuare lo studio dell’economia politica.

Partecipa alla fondazione della Lega dei comunisti e scrive il Manifesto del partito comunista.

Continua lo studio dell’economia capitalista scrivendo l’opera più importante, il Capitale.

Marx muore a Londra nel 1883.

L’EREDITA’ DI HEGEL E DI FEUERBACH

Marx muove una critica alla filosofia di Hegel sul concetto di reale e razionale dove è l’uomo che

condiziona la storia e individua l’errore di Hegel nell’inversione di soggetto e predicato dove l’idea

viene intesa come soggetto e la realtà come manifestazione dello spirito; secondo Hegel tutto deriva

dallo stato e dalla famiglia. Un altro errore che Marx individua è la relazione tra individuo concreto

e forme( non riguarda la società, la famiglia ma il singolo uomo dove da esso deriva tutto).

Marx prende in esame la dialettica di Hegel . Hegel sostiene che da un idea o da un pensiero si può

dedurre la realtà concreta ignorando le caratteristiche materiali del reale. Marx ne fa un

rovesciamento della dialettica e sostiene che da una realtà concreta per arrivare a un’ idea ; la

dialettica consente a Marx di fare un’approfondita analisi scientifica del reale.

Marx critica Feuerbach in quanto egli sostiene che bisogna considerare l’uomo in se per se; invece

Marx afferma che bisogna contestualizzare l’uomo nel contesto storico. Inoltre critica

l’interpretazione di Feuerbach sull’interpretazione religiosa; secondo Feuerbach l’uomo crea l’idea

di Dio immaginario per annulare i propri peccati, invece Marx sostiene che l’alienazione religiosa

non è da attribuire all’uomo in se ma all’uomo all’interno della società capitalista. Marx definisce la

religione come “oppio dei popoli”cioè l’anestetico che consente alle masse oppresse di sopravvivere

nell’oppressione (nel senso che con l’oppio le masse credono a qualcosa di loro invece di pensare a

quello che succede nella società).

L’ALIENAZIONE DEL LAVORO

La società capitalista è caratterizzata dalla concentrazione dei mezzi di produzione( le industrie)

nelle mani dei borghesi che sfruttano la manodopera dei proletari dove quest’ultimi vendono la

propria forza lavoro in cambio di un salario, necessario alla sopravvivenza. In questo contesto

analizza il conflitto tra borghesia e proletariato concentrandosi sul concetto di alienazione.

Marx individua quattro forme di alienazione:

-alienazione del lavoratore rispetto al prodotto;

-alienazione del lavoratore rispetto alla sua attività;

-alienazione del lavoratore rispetto alla sua essenza;

-alienazione del lavoratore rispetto al prossimi.

L’alienazione, secondo Marx, impedisce all’uomo di esprimere la propria libertà creativa e

progettuale.

IL MATERIALISMO STORICO

Secondo Marx l’uomo è il prodotto dei rapporti sociali (il prodotto storico, culturale , filosofico,

economico ecc..) in cui vive quindi l’essenza umana è sempre storicamente determinata in relazione

alle condizioni materiali dell’esperienza. Le vere forze che determinano la storia sono gli elementi

concreti. Questa concezione è chiamata materialismo storico. Il materialismo storico effettua un

rovesciamento dialettico in quanto il pensiero non determina le strutture materiali dell’esistenza ma

ne è il prodotto cioè tutto ciò che l’uomo fa determina il pensiero.

Il modo di produzione è dato dal rapporto tra le forze produttive( coloro che lavorano) e i rapporti di

produzione( le macchine). L’uomo è posto in una struttura di classe della società in riferimento ai

ruoli che svolgono all’interno della società. L’economia è definita struttura e determina la struttura

della società, mentre tutto ciò che si sviluppa dalla struttura sono le sovrastrutture( filosofia,

religione, politica ecc..)

LA LOTTA DI CLASSE

La lotta di classe è definito come un motore della storia. Nella lotta di classe l’oppressore(il

borghese)è colui che sfrutta il proletariato. Poi in una fase finale il proletariato( l’oppresso) prende

coscienza di se e si rende conto che senza il suo lavoro, il borghese non può guadagnare. Da qui la

lotta di classe è stata alla base della società capitalista. Con la rivoluzione francese e industriale i

borghesi hanno preso coscienza di se sull’aristocrazia. Nel contesto storico di Marx i borghesi sono

i padroni e hanno in mano le chiavi dell’economia. Chi ha il potere economico ha il potere politico.

Per formare una società dove tutti hanno le pari opportunità Marx incita a una rivoluzione

capeggiata dai proletariati, i quali devono essere a capo dell’economia (ribaltamento dialettico).

IL CAPITALE

Nel Capitale (la sua opera più importante)l’indagine di Marx inizia dalla merce(l’intera realtà) e

distingue il valore d’uso corrisponde alla qualità della merce e serve a soddisfare i bisogni primari;

e il valore di scambio quantifica la qualità cioè la qualità che viene prodotta.

Secondo Marx il valore e il prezzo non si identificano poiché sono legati a diversi momenti

economici.

Marx identifica due tipi di capitale: il capitale variabile(corrisponde al salario) è il capitale investito

nella forza lavoro(forza lavoro =operai); il capitale costante è il denaro usato per acquistare materie

prime macchinari cioè il denaro che investe il borghese per far lavorare il dipendente.

Nella produzione capitalista non si produce soltanto merce, ma anche nuova ricchezza cioè quello il

borghese produce ricava sempre più denaro. Marx usa il termine M-D-M (M= merce, D= denaro)

cioè si produce merce per produrre denaro e quindi altra merce; usa anche il termine D-M-D’ cioè il

denaro usato per produrre merce per poi produrre più denaro, vi è più guadagno e quindi lo sviluppo

della società capitalista. Il dato D’ rappresenta il plusvalore e ha origine dalla forza lavoro operaia

dove l’operaio produce più di quello che gli viene corrisposto in denaro.

La forza lavoro dell’operaio viene pagata in base alla quantità di lavoro che serve per produrla cioè

secondo il necessario per garantire il sostentamento alla famiglia dell’operaio.

Lo sfruttamento capitalistico è dovuto dal plusvalore dove una parte della forza lavoro viene offerta

gratuitamente. Il profitto rappresenta il guadagno e deriva dal plusvalore prodotto dall’operaio e vi è

anche uno scarto cioè il saggio del plusvalore che è dato dal rapporto tra plusvalore e capitale

variabile, mentre il saggio di profitto e ciò che realmente guadagna il capitalista ed è dato dal

rapporto tra plusvalore e capitale costante più capitale variabile.

La caduta tendenziale del saggio di profitto si ha quando il plusvalore è minore del capitale costante

e del capitale variabile.

LA RIVOLUZIONE PROLETARIA

Con la rivoluzione proletaria si può abbattere lo sfruttamento di classe con la socializzazione dei

mezzi di produzione.

Dopo la rivoluzione si arriva al comunismo tramite due passaggi:

-abolizione della proprietà privata e l’acquisizione da parte dello stato delle industrie;

-la soppressione dello Stato( dove tutto è in mano agli uomini)

MICROONDE E SEGNALI TV

Si chiamano microonde le radiazioni di lunghezza d’onda compresa fra 1m e 1 mm. si ottengono

quasi esclusivamente per mezzo di speciali tubi elettronici, nei quali l’emissione elettromagnetica è

dovuta a un fascio di elettroni liberi di densità modulata(densità che diamo noi).

Le microonde sono principalmente adoperate per radio-trasmissioni direzionali, atte cioè a inviare

segnali in una ben precisa direzione. Le microonde, come la luce, non girano attorno agli ostacoli,

in genere troppo grandi rispetto alla loro lunghezza d’onda, ma vengono riflessi da essi. Perciò

l’onda emessa si propaga quasi in linea retta, per una distanza determinata dalla cosiddetta portata

ottica.

L’altezza di un’antenna determina la distanza sulla superficie terrestre alla quale le microonde

possono essere ricevute. La distanza massima è limitata dalla cosiddetta portata ottica, cioè dallo

spazio che la radiazione, propagandosi in linea retta, può percorrere senza incontrare ostacoli.

Quando l’onda è captata da un’antenna collegata a un televisore, il segnale è tradotto per la

ricostruzione delle immagini. Nel tubo a raggi catodici dei comuni televisori, anche detto

cinescopio, tre fasci elettronici , ciascuno corrispondente a uno dei tre colori fondamentali,

scandiscono lo schermo. Questo è costituito da numerosissime pastiglie fluorescenti , raggruppate s

tre a tre, che emettono luce di colore diverso, verde, rosso e blu, se colpite da elettroni. Una

maschera finemente perforata fa si che gli elettroni di ciascuno dei 3 fasci colpiscono solo la

pastiglia del colore corrispondente.

Mediante una specie di processo inverso, ogni immagine viene cosi “ricomposta” sullo schermo del

televisore.

IL VULCANISMO

Il vulcanismo è un fenomeno endogeno(all’interno della crosta terrestre) e dipende dalla presenza di

magma, cioè un materiale roccioso allo stato fuso che risale e che si origina all’interno della crosta

terrestre. La risalita del magma è molto veloce e sfrutta ogni fessura aperta nel vulcano per

fuoriuscire e la velocità di risalita dipende dalla viscosità e dal volume del magma.

Si parla di magma quando ci riferiamo al materiale presente all’interno della crosta terrestre e

diventa lava quando fuoriesce dal vulcano.

Il vulcano è formato da un cratere(l’estremità aperta del vulcano); il condotto vulcanico che mette

in comunicazione l’edificio esterno con l’area di alimentazione; la camera magmatica dove risiede

il magma all’interno della crosta terrestre.

Possiamo trovare due tipi di vulcano:

-vulcani a strato: forma a cono caratterizzato da eruzioni esplosive;

-vulcani a scudo: forma appiattita dove la lava scorre per molti km in larghe colate( esempio è il

vulcano delle Hawaii)

Possiamo avere diversi tipi di eruzione:

-attività effusiva dominante:eruzione di tipo hawaiano(abbondanti eruzioni di lava)

(lava molto fluida) eruzione di tipo islandese( formazione di espandimenti basaltici)

-attività effusiva prevalente: eruzione di tipo stromboliano(la lava ristagna nel cratere dove forma

(lava poco fluida) una crosta solida)

-attività mista : eruzione di tipo vulcanico( la lava si solidifica nella parte alta del condotto)

(lava viscosa) eruzione di tipo pelèeano( la lava a temperatura bassa viene spinta fuori dal

Condotto in parte solido)

eruzione di tipo pliniano(magma ricco in gas che risale con violenza nella

camera magmatica e viene fatto fuoriuscire dal

condotto)

-attività esplosiva: eruzione di tipo idromagmatico (interazione tra acqua e magma)

Un vulcano può produrre oltre che a lava anche materiali aereoformi,liquidi e solidi.

I materiali liquidi danno origine alla colata di lava che solidificando formano le rocce effusive.

I materiali aereo formi hanno contribuito alla formazione dell’atmosfera a sono in prevalenza di

vapor acqueo, anidride carbonica seguiti di zolfo, azoto ecc.

I materiali solidi formano gli edifici vulcanici e il loro accumulo viene detto piroclastite

All’attività vulcanica sono legati i lahr, colate di fango e le manifestazioni tardive come per

esempio le acque termo-minerali, ma vi sono anche i gayser(getti d’acqua bollente).

Abbiamo due tipi di attività vulcanica: effusiva ed esplosiva

La manifestazione più importante del vulcanismo effusivo è associato alle dorsali oceaniche dove il

magma risale dal mantello. L’attività vulcanica si manifesta nei punti caldi, zone ristrette della

superficie terrestre caratterizzate da vulcanismo attivo.

Mentre i vulcani esplosivi sono posti lungo catene di isole; una sua conseguenza è la nube

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