Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Introduzione Progresso, tesina
La seguente tesina di terza media tratta del tema del progresso. La tesina abbraccia anche i seguenti argomenti nella varie discipline scolastiche: Giovanni Verga e il Verismo in Italiano; Picasso e il Cubismo in Arte; Pablo Picasso in Spagnolo; La II rivoluzione industriale in Storia; Gli U.S.A. in Geografia; America: land of inventions in Inglese; La musica di massa in Musica; La respirazione in Scienze; Le fonti di energia in Tecnica.
Collegamenti
Progresso, tesina
Italiano - Giovanni Verga e il Verismo
Arte - Picasso e il Cubismo
Español - Pablo Picasso
Storia - La II rivoluzione industriale
Geografia - Gli U.S.A.
English - America: land of inventions
Musica - La musica di massa
Scienze - La respirazione
Tecnica - Le fonti di energia
La vita
Giovanni Verga nasce, infatti, in Sicilia
nel 1840. Fu il massimo esponente del
Verismo. Inizia i suoi studi a Catania, poi
trasferitosi a Firenze decide di dedicarsi
alla letteratura e scrive i suoi primi
romanzi. Successivamente a Milano,
rappresenta in modo fortemente critico il
mondo aristocratico-borghese. Poi,
scoperto il Naturalismo francese volge al
Verismo cominciando a scrivere racconti
e romanzi di ambiente siciliano.
La poetica
Il canone fondamentale a cui si ispira, è quello dell’impersonalità
(classica del Verismo), presentando i fatti in modo nudo e schietto.
L’autore per essere impersonale deve rinunciare ai suoi pensieri e
giudizi, perché non deve esprimere se stesso, ma si deve
nascondere in una funzione di narratore perfettamente inserito
nell’ambiente dei personaggi rappresentati. Tende a descrivere la
vita della gente umile, degli emarginati dalla società che si
affannano nella lotta per la sopravvivenza. Nella propria opera
esprime solo il vero raccontando avvenimenti realmente accaduti e
preferibilmente contemporanei senza dare le proprie opinioni,
ovvero rispecchiando la realtà in tutti i suoi aspetti. Pagina 6 di 40
Verga raccoglie le passioni e le sofferenze e rivela l’evidenza dei
fatti rimanendo impassibile.
Verga si mette nei panni dei suoi personaggi, vedendo le cose con i
loro occhi ed esprimerle con le loro parole. Il lettore avrà così
l’impressione, non di sentire un racconto di fatti, ma di assistere a
fatti che si svolgono davanti ai suoi occhi.
Il linguaggio
Nel far parlare i suoi personaggi, Verga usa il loro linguaggio: uno
stile sintetico, una sintassi
semplice e chiara, una lingua
paesana e viva continuamente
intercalata da espressioni
dialettali popolaresche e
proverbiali che mettono in
evidenza la semplicità e
l’umiltà delle situazioni quotidiane in cui vivono e rispecchiano
l’ambiente sociale rurale.
Conclusione
Possiamo dire che il suo romanzo principale “I Malavoglia”,
rappresenta proprio la vita delle persone umili, dei vinti e degli
emarginati… Pagina 7 di 40
Arte - Picasso e il Cubismo
Come Giovanni Verga, anche Pablo Picasso fu interessato alla
categoria degli emarginati e degli sfruttati rappresentando
un’umanità di creature vinte e sole, oppresse e senza speranza.
Queste simboleggiano la sua condizione malinconica del periodo che
sta vivendo.
L’evoluzione artistica di Picasso: i “periodi”
L’arte di Picasso subisce un’evoluzione e una trasformazione e
quindi un progresso sia tecnico, che personale proprio
rappresentato dai suoi “periodi” artistici.
Dal 1901 lo stile di Picasso iniziò a mostrare dei tratti originali.
Periodo “blu”:
Ebbe inizio il cosiddetto «periodo blu» che si protrasse fino al 1904.
Il nome a questo periodo deriva dal fatto
che Picasso usava dipingere in maniera
monocromatica, utilizzando
prevalentemente il blu in tutte le tonalità
e sfumature possibili. I soggetti erano
soprattutto poveri ed emarginati.
Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate
e con aria triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza,
accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri
erano realizzati. Pagina 8 di 40
Periodo “rosa”:
Dal 1905 alla fine del 1906, Picasso schiarì la sua tavolozza,
utilizzando le gradazioni del rosa che risultano più calde rispetto al
blu. Iniziò quello che, infatti, viene definito il
«periodo rosa». Oltre a cambiare il colore
nei quadri di questo periodo cambiarono
anche i soggetti. Ad essere raffigurati sono
personaggi presi dal circo, saltimbanchi e
maschere della commedia dell’arte, quali
Arlecchino.
Periodo “africano”:
La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907. In quegli anni vi fu
la grande retrospettiva sulla pittura di
Cezanne, da poco scomparso, che molta
influenza ebbe su Picasso. E, nello stesso
periodo, come molti altri artisti del tempo,
anche Picasso si interessò alla scultura
africana. Da questi incontri, e dalla volontà
di continua sperimentazione che ha sempre caratterizzato l’indole
del pittore, si avviò nel 1907 la stagione cubista di Picasso.
Periodo “cubista”: In quegli anni fu legato da un intenso
sodalizio artistico con George Braque. I due
artisti lavorarono a stretto contatto di
gomito, producendo opere molto simili tra
loro.
Questa è la sua fase cubista. Il passaggio
dal cubismo analitico al cubismo sintetico
Pagina 9 di 40
rappresentò un momento fondamentale della sua evoluzione
artistica. Il pittore appariva sempre più interessato alla
semplificazione della forma.
Conclusione
La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni. Nel 1917, anche a
seguito di un suo viaggio in Italia, vi fu un cambiamento totale nel
suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una pittura
più tradizionale. Le figure divennero solide e quasi monumentali.
La vita di Pablo Picasso fu molto lunga… Pagina 10 di 40
Español - Pablo Picasso
Pablo Picasso nació en 1881 en
Málaga, España, el primer hijo de
José Ruiz Blasco y María Picasso y
López. El padre de Picasso, José
Ruiz, fue un pintor especializado en
la representación naturalista. De su
madre adquirió el apellido que lo
hizo conocido en todo el mundo. El
joven Picasso mostró una pasión y
un talento muy por el dibujo.
Fue un pintor y escultor español,
creador, junto con Georges Braque
y Juan Gris, del movimiento cubista. Considerado uno de los
mayores artistas del siglo XX, participó en muchos movimientos
artísticos que se propagaron por el mundo y ejercieron una gran
influencia en otros grandes artistas de su tiempo. Pintó más de dos
mil obras, presentes en museos y colecciones de toda Europa y del
mundo. En lo político, Picasso se declaraba pacifista y comunista;
fue miembro del Partido Comunista Francés. Hizo varios viajes, y se
estableció en Francia, donde permaneció hasta su muerte el 8 de
abril de 1973 por un ataque al corazón, en Mougins, en la
Provenza, a la edad de 91 años.
Picasso también vivió durante la Segunda Revolución Industrial...
Pagina 11 di 40
Storia - La II rivoluzione industriale
Le differenze tra le rivoluzioni industriali
La rivoluzione industriale è un processo di trasformazione
fondamentalmente economica, che da un sistema rurale agricolo-
artigianale, porta ad un sistema industriale moderno caratterizzato
dall’uso dei macchine azionate ad energia meccanica e dall’utilizzo
di nuove fonti energetiche.
La prima rivoluzione industriale dalla fine del 1700, riguarda
prevalentemente il settore tessile-metallurgico e comporta
l’introduzione della macchina a vapore.
La seconda rivoluzione industriale dalla seconda metà
dell’Ottocento, si sviluppa con l’introduzione dell’elettricità, dei
prodotti chimici e del petrolio.
La terza rivoluzione industriale dalla seconda metà del ‘900, infine,
introduce e diffonde l’elettronica e l’informatica.
La II rivoluzione industriale
La seconda rivoluzione industriale è un periodo storico, tra la
seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. L’applicazione
delle innovazioni della produzione industriale, modifica radicalmente
il modo di produzione e la stessa società civile. Tutto questo
contribuisce a diffondere un nuovo concetto di modernità.
Pagina 12 di 40
Anche i sistemi economici vengono influenzati dalle scoperte
scientifiche e delle risorse energetiche.
L’industrializzazione si diffonde anche in paesi di regioni che sono
privi di miniere di carbone, grazie ai nuovi mezzi di trasporto che
portano più facilmente il petrolio e, soprattutto,
l’elettricità; i nuovi apparati elettrici come la
dinamo e il motore elettrico diedero un grande
contributo al progresso, insieme alla diffusione
della rete elettrica ad uso civile che permise
l’illuminazione e successivamente l’utilizzo dei
primi elettrodomestici. I macchinari si evolvono grazie
all’invenzione del motore a scoppio ed
elettrico che sostituiscono la macchina a
vapore.
Nella seconda rivoluzione industriale, si
sviluppa anche il settore chimico (produzione
della plastica) e farmaceutico (farmaci
sintetici) e il settore dei coloranti tessili.
L’edilizia è in grado di costruire edifici sempre più
alti, con l’invenzione dell’acciaio (i grattacieli di
New York e la Torre Eiffel di Parigi).
I trasporti divennero più sviluppati e complessi
aumentando notevolmente la rete ferroviaria e si
ebbe la costruzione delle prime metropolitane a
Londra e a Parigi. Pagina 13 di 40
Il sistema navale dà vita alla
costruzione dei primi scafi in ferro
e successivamente in acciaio,
grazie allo sviluppo della
metallurgia e all’introduzione
dell’elica e si costruirono i robustissimi transatlantici.
Parallelamente ai trasporti, anche le
comunicazioni diventarono più veloci e
intense addirittura intercontinentali, grazie
all’invenzione del telegrafo e del telefono.
Soprattutto in questo periodo, furono fatte
numerosissime scoperte in campo medico e scientifico, che
permisero una difesa maggiore contro malattie come la peste, la
tubercolosi, la lebbra, la malaria e il miglioramento delle condizioni
igienico-sanitarie, contribuì alla diminuzione della mortalità
infantile, innalzando anche l’età media della popolazione.
Infine con l’avvento della radio, si avvia una nuova era nel campo
dell’informazione.
Industrializzazione e Imperialismo
Con la scomparsa del colonialismo (conquista dei territori stranieri),
le potenze europee iniziano una forma di sfruttamento delle risorse
dei paesi poveri e l’accaparramento delle terre africane e asiatiche
ancora immuni, che sfocerà poi nella tendenza di uno stato ad
estendere il proprio dominio politico ed economico facendo spesso
ricorso alla guerra. Iniziano, così, una serie di conflitti, di scontri e
di imprese militari, che impiantarono nuovi centri di produzione e di
Pagina 14 di 40
trasformazione anche in territori lontani: quasi tutta l’Africa fu
assoggettata alle potenze europee. Questo portò anche risvolti
positivi alle civiltà che assorbendo la democrazia, la libertà,
l’uguaglianza, ha fatto si che i popoli assoggettati si ribellassero
all’imperialismo.
Il modo stesso di produrre mutò comparve la catena di montaggio,
vale a dire un sistema meccanizzato di produzione che divideva un
lavoro complesso, in tanti lavori semplici. Al lavoratore non era
richiesta nessuna competenza. Egli doveva rimanere sempre allo
stesso posto, mentre gli scorreva avanti una catena, che gli portava
i pezzi da montare. Nell'ultimo quarto del XIX secolo crebbe, così,
il numero delle grandissime imprese che stroncarono molte aziende
minori. Gruppi di capitalisti riuscivano a porre sotto il proprio
controllo una parte notevole della produzione nei settori di
rispettiva competenza. C'è quindi la nascita del monopolio che è
l'accentramento del mercato nelle mani d'un solo operatore. I
legami tra le banche e il capitale industriale divennero sempre più
stretti; la fusione del capitale bancario con quello industriale creò
un nuovo protagonista della storia contemporanea: il "capitale
finanziario". Il nuovo capitalismo finanziario esporta capitali ed
investe nelle aree sotto sviluppate dell'intero pianeta, là dove i
capitali sono scarsi ed abbonda, invece, la mano d'opera che può
essere retribuita con bassi salari. Pagina 15 di 40
La società di massa
L’accelerazione dello sviluppo, fu causa di profonde trasformazioni
sociali. All’inizio del Novecento, il forte dinamismo della società
industriale, fece presumere alle popolazioni americana ed europea
che “un’età dell’abbondanza” stava per aprirsi.
Molte persone cominciavano ad acquistare beni che l’industria
metteva a disposizione in grande quantità e che servivano a
migliorare la qualità della vita; il modo di consumo era diventato
per molti uguale e molti si ritrovarono a comportarsi alla stessa
maniera: prende forma la “società di massa”.
Nelle città si diffusero i giornali, nelle scuole si riduceva
l’analfabetismo perché si leggeva di più. Giornali e manifesti,
diventarono così i primi mezzi di comunicazione di massa.
Si sviluppa, inoltre, il settore “terziario”, cioè quella parte