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Sintesi
Sintesi Progresso tesina


La seguente tesina di maturità da la definizione di "progresso", parola che deriva dal latino "Progredior", ovvero "andare avanti, avanzare, procedere".
Il termine "progresso" designa il mutamento nel tempo di un sistema (sociale, culturale, politico, economico, tecnico, ecc.) da un determinato stato a uno o più stati successivi, che vengono considerati "migliori" o più "avanzati" del precedente in base a determinati criteri di valutazione.
Il progresso scientifico e lo sviluppo tecnologico hanno da sempre suscitato un certo interesse nell’essere umano che ha continuamente cercato nuove risposte alle complesse domande che gli si presentavano davanti.
È proprio la curiosità insita nell'essere umano e la volontà di superare i propri limiti, che hanno alimentato il fuoco del continuo voler progredire e migliorarsi in tutti i settori.
La tesina mostra come in un primo momento l'uomo ha cercato delle soluzioni vantaggiose per alleviare il proprio carico di lavoro nel quotidiano, come per esempio rudimentali utensili che via via hanno assunto forme sempre più complesse (basti pensare all'aratro, alla ruota, ai mulini fino ad arrivare alle odierne macchine).
Progresso per soddisfare un bisogno, ma anche progresso per incrementare le proprie conoscenze. Come avrebbero fatto i navigatori se non avessero conosciuto le stelle, se qualcuno non avesse inventato i cannocchiali e le bussole?
E ancora, come sarebbero potute nascere nuove società sempre più fiorenti e produttive senza l'uso di un alfabeto unificatore, e di un sistema monetario equo?
Queste sono solo alcune delle tante domande che hanno trovato una risposta nel corso dei secoli; viene spontaneo chiedersi fino a che punto è possibile spingersi e a quale prezzo.
Anche sotto questo punto di vista possiamo portare degli esempi, pensiamo al lancio dei satelliti, all'esplorazione dello spazio, ma anche alla scoperta di nuove cure per contrastare malattie altrimenti inguaribili.
Insomma, questo fenomeno che noi indichiamo con il termine progresso è estremamente notevole e fintanto che l'uomo sarà dotato di fantasia e voglia di superare i propri limiti, non avrà fine.


Collegamenti

Progresso tesina


Storia - Seconda Rivoluzione industriale.
Fisica - Carica e corrente elettrica.
Estratto del documento

dall'elettricità e di nuovi strumenti, quali il motore a scoppio. Tale trasformazione fu

così profonda che prese il nome di “Seconda Rivoluzione Industriale” e coinvolse i

paesi più avanzati d’Europa, d’America e del Giappone protraendosi fino alla Prima

guerra mondiale.

Innovazioni

Verso il 1830 si scoprì che dal carbone minerale, usato fino al quel momento per

riscaldare abitazioni e per muovere le macchine, si poteva ottenere la benzina di cui

all'epoca si intravedevano confusamente le molteplici applicazioni industriali.

All'incirca nello stesso periodo si scoprì il potere del gas illuminante destinato sia a

cambiare l'aspetto esteriore delle città, sia a donare agli uomini una nuova potenza di

lavoro, un'energia che poteva essere trasportata per decine di chilometri dalla sua

fonte originaria (a differenza del carbone).

Anche le applicazioni dell'elettricità hanno inizio a metà del XIX

secolo.

Lo sfruttamento dell’energia elettrica portò all’abbandono delle

macchine a vapore, si costruirono le prime centrali idroelettriche

con la conseguente diffusione sella rete elettrica per uso civile.

Con l’invenzione della lampadina a incandescenza di Thomas

Edison e con la diffusione della rete elettrica si porta

l’illuminazione in ambienti domestici e lavorativi, ciò comportò

l’aumento dei ritmi di lavoro nelle fabbriche: gli operai potevano

lavorare per turni ininterrotti nelle 24 ore. L’introduzione

dell’elettricità ha introdotto la locomotiva e i tram elettrici.

Una serie di scoperte riguardò le comunicazioni terrestri

e marittime. Da secoli, nonostante i tenaci sforzi degli

uomini, gli scambi di merci e i viaggi delle persone

progredivano molto lentamente.

Grazie al progresso della metallurgia e l’invenzione

dell’elica, si costruirono le prime imbarcazioni in ferro e

successivamente in acciaio. La costruzione di canali

artificiali ebbe grande importanza per il trasporto marittimo, permise ai navigatori di

percorrere una rotta più breve per raggiungere le mete, portando così a un

abbassamento dei prezzi dei prodotti trasportati.

Il sistema ferroviario ebbe un accrescimento senza precedenti, in paesi come gli Stati

Uniti, la Francia e la Gran Bretagna questo sviluppo rivoluzionò i commerci e lo

spostamento delle popolazioni.

Si riuscì a mettere in rapporto tra loro più persone senza che queste si muovessero

dalle loro abitazioni. Infatti, non soltanto la vecchia posta raggiunse

un’organizzazione migliore, ma a metà del secolo apparve il telegrafo elettrico che in

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poco tempo si diffuse sia in America che in Europa, ma sarà soprattutto il telefono e

la sua diffusione che porterà a una rivoluzione nel campo delle comunicazioni.

Durante questi anni fu brevettato il motore a scoppio. Questo tipo di motore era più

economico ed efficiente rispetto a quello a vapore e con l’invenzione dell’automobile

verranno rivoluzionate le abitudini e lo stile di vita dei paesi industrializzati.

Fu soprattutto in quest' epoca che vennero fatte numerose scoperte in campo medico.

Si trovarono difese contro gravi malattie che avevano colpito la popolazione nei

secoli passati (peste, lebbra, malaria, ecc....).

Nelle sale operatorie si cominciò ad utilizzare l'anestesia e per la prima volta vennero

impiegati i raggi X per le diagnosi interne.

Tutte queste scoperte e invenzioni portarono a un graduale miglioramento delle

condizioni igienico-sanitarie, non solo negli ospedali, ma anche nelle abitazioni

private, con una conseguente diminuzione del tasso di mortalità infantile e un

importante aumento dell'aspettativa di vita. Anche il settore agricolo,

grazie alla maggiore domanda

di generi alimentari dovuta

all’aumento demografico e

alle innovazioni tecniche,

conobbe un periodo di

espansione. Ma nonostante ciò

l’industria aveva quasi

sostituito completamente

l’agricoltura, che fino ad

allora era stata la principale

risorsa economica di molte

nazioni. Così migliaia di

persone si trovarono costrette

a migrare dalle campagne nei centri industriali per lavorare. Qui le condizioni di vita

erano assai discutibili. Il lavoro era pericoloso, gli orari gravosi e i salari molto bassi.

Peggio di tutti stavano le donne e i bambini, costretti a lavorare in condizioni

pressoché di schiavitù.

Le città industriali vennero circondate in poco tempo da periferie, tetre e malsane,

dove la pianificazione era impossibile, e criminalità e malattie erano favorite.

Aspetto economico-politico-sociale

4 Anche il sistema

finanziario, che era alla

base dello sviluppo

industriale, andò

modificandosi. Nelle

grandi società si

concentravano i grandi

capitali, dando vita ai

primi monopoli.

Nacquero le società per

azioni, con capitale

suddiviso in titoli e che

prevedevano la

partecipazione dei soci

alla gestione degli

affari.

Si formarono “trusts” o

“cartelli” tra aziende che stabilivano prezzi e quote di mercato in opposizione alla

libera concorrenza. L’economia mondiale tornò a crescere a ritmi sostenuti.

L’innovazione addotta nel sistema produttivo di fabbrica è data dalla

standardizzazione della produzione (o produzione in serie). Si introdussero macchine

che permettevano la produzione di beni secondo degli standard fissati. Vennero

installate le prime catene di montaggio che permettevano l’abbattimento dei costi e

una produzione più rapida ed efficiente.

Sotto la spinta della nuova classe capitalistico-borghese si ebbe un declino del clima

conservatore e l’apertura alle idee liberali. Aumentò il proletariato industriale, il quale

si propose come portavoce di nuovi valori, alternativi rispetto a quelli borghesi. In

questo modo la società europea iniziò ad aprirsi alla

dimensione della democrazia; anche se il proletariato,

organizzatosi in associazioni per la difesa dei lavoratori,

era lontano dall’ottenere diritti importanti come la tutela di

donne e bambini o il diritto di sciopero.

Nella Prima internazionale (1864) il proletariato si

proponeva come obbiettivo quello di conquistare il potere.

La prima internazionale aveva posto le basi per la

formazione dei partiti socialisti, influenzati dalla dottrina

marxista. Nel partito socialdemocratico tedesco si aprì una

disputa fra i rivoluzionari e riformisti. Gli “ortodossi”,

guidati da Kautsky, perseguivano la rivoluzione; i

“revisionisti”, guidati da Bernstein, credevano nella

possibilità di avanzamento della classe operaia. Questa

disputa si verificò anche in tutti gli altri movimenti europei.

5 Alla fine, il movimento

“ortodosso” prevalse.

Successivamente nel

1889 nacque la Seconda

internazionale, al quale

aderirono i partiti che si

basavano sul modello

della Spd. La Seconda

Internazionale non riuscì

a promuovere un’azione

unitaria e concreta, ma

ebbe più che altro un ruolo di coordinamento. In Gran Bretagna i sindacati diedero

vita al Labour Party nel 1906 e assunse un ruolo politico da protagonista. Nello

stesso anno in Italia nacque la CGL.

Il papa Leone XIII nella Rerum Novarum (1891) si rivolge ai credenti chiedendo di

impegnarsi nel campo sociale perché la difesa del lavoro fosse svolta secondo i valori

cristiani e la collaborazione tra le classi non venisse affidata interamente ai socialisti.

Carica elettrica

Provate a immaginare cosa accadrebbe se il nostro mondo fosse colpito da un "black

out" totale.

Senza elettricità le strade sarebbero buie, non potremmo utilizzare elettrodomestici,

televisioni, computer, telefoni e ancora, sarebbe impossibile spostarsi con aerei,

macchine e moto.

L'intero sistema industriale si fermerebbe e la nostra vita cambierebbe!

Tutto questo per dimostrare come l'elettricità abbia rivoluzionato la vita del genere

umano probabilmente come nessun'altra scoperta scientifica.

Alcuni fenomeni elettrici erano già conosciuti dai Greci addirittura nel VI secolo a.C..

Il termine stesso di elettricità deriva dal greco élektron, che designa l'ambra, una

resina fossile che, se strofinata con pelle di animale, è in grado di attrarre oggetti

molto leggeri come pagliuzze frammenti di pelo ecc.

Agli inizi si pensò che l'elettricità fosse una specie di "effluvio" che si trasferiva

tramite sfregamento da un corpo a un altro.

Successivamente, osservando che alcuni corpi si attraggono mentre altri si

respingono, si concluse che esistessero due tipi di elettricità, che furono chiamate

rispettivamente resinosa, che si produce strofinando con pelli di animali, e vetrosa,

che si produce strofinando il vetro, per esempio con la seta.

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Entrambi questi tipi di elettricità sono in grado di attrarre la materia ma si attraggono

anche tra di loro; tuttavia, corpi dotati dello stesso tipo di elettricità si respingono. Da

queste considerazioni si giunse a ipotizzare l'esistenza di due fluidi elettrici distinti,

uno resinoso e l'altro vetroso.

Secondo Benjamin Franklin invece, l'elettricità vetrosa era

dovuta a un eccesso di fluido elettrico, mentre quella

resinosa era dovuta a una carenza dello stesso.

Franklin denominò con positiva l'elettricità vetrosa, e con

negativa quella resinosa.

Quello che ipotizzò quindi, era che sfregando una

bacchetta di vetro con un panno di seta, il vetro si caricava

positivamente mentre la seta negativamente. La stessa cosa accadeva strofinando una

bacchetta di ambra con una pelle, solo che in questo caso era la bacchetta a perdere

elettricità e caricarsi quindi negativamente.

Entrambe queste teorie divisero il mondo scientifico per anni, fino alla scoperta

dell'elettrone.

Noi oggi con il termine carica elettrica designiamo una grandezza scalare che può

essere rilevata attraverso un elettroscopio; sappiamo anche che esistono due tipi di

cariche: positive e negative, non fluidi, ma particelle dotate di carica e massa.

Gli oggetti che si muovono da un conduttore all'altro prendono il nome di elettroni

(cariche negative).

Come possiamo rileggere in chiave moderna quanto detto fin ora?

Come si è detto, la spiegazione moderna è basata sul concetto di carica elettrica, la

principale protagonista del fenomeno di elettrizzazione.

Per elettrizzazione si intende un'alterazione dell'equilibrio tra cariche positive e

negative esistente normalmente in qualunque corpo. L'elettrizzazione di un corpo può

avvenire per strofino, per contatto o per induzione.

STROFINO: una bacchetta di vetro strofinata con un panno di seta perde elettroni ed

acquista quindi carica positiva.

CONTATTO: Quando la bacchetta carica positivamente è portata a contatto con

l'elettroscopio che è conduttore, questa attrae elettroni dall'asticciola dell'elettroscopio

che a sua volta si carica positivamente facendo divergere le lamine.

INDUZIONE: in questo caso, l'elettrizzazione non viene prodotta dall'azione di un

agente esterno, ma viene indotta nel conduttore dalla presenza, nello spazio

circostante, di un corpo elettrizzato.

Quello che si può osservare sperimentalmente è che cariche dello stesso segno si

respingono e cariche di segno opposto si attraggono.

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Siamo arrivati alla conclusione che sono gli

elettroni (carichi negativamente) a spostarsi

da un corpo ad un altro, mentre i protoni e i

neutroni (particelle che compongono il

nucleo dell'atomo) rimangono saldamente

ancorati gli uni agli altri.

Per concludere, fra i meriti di Franklin va

considerata anche l'importante intuizione

della conservazione della carica. Egli

ipotizzò che, quando si strofina una bacchetta qualunque, la quantità di carica ceduta

fosse uguale alla quantità di carica acquistata.

In termini matematici possiamo dire:

"La carica totale, intesa come somma algebrica delle cariche, rimane invariata".

Ovvero se la carica elettrica di un sistema subisce una variazione, deve esserci un

altro sistema la cui carica subisce una variazione opposta, in modo che la variazione

totale sia nulla e la carica totale si mantenga costante.

Corrente elettrica

Nei metalli la regolarità della struttura interna permette agli elettroni di staccarsi

facilmente dagli atomi di appartenenza e di spostarsi per tutto il materiale. L'energia

cinetica dei portatori di carica, in assenza di forze esterne è data dall'agitazione

termica causata dall'interazione del conduttore con l'ambiente. Gli elettroni perciò si

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