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La scelta di dedicare questa tesina a un poeta mediamente semisconosciuto, può risultare curiosa. In realtà, uno dei motivi che mi ha portato a scegliere Ezra Pound è proprio questo. Pound è considerato da molti critici letterari uno dei migliori autori del Novecento. Nonostante la vastità della sua opera, i suoi studi, l'influenza che ebbe in molti scrittori sicuramente più famosi di lui e le innovazioni che apportò alla letteratura, Pound spesso non viene considerato. Le cause di questa scarsa considerazione sono probabilmente le sue idee politiche ed economiche. Lo dimostra, ad esempio, ciò che successe nel 1959 quando la candidatura di Pound al premio Nobel per la letteratura venne respinta poiché "non raggiungeva i requisiti necessari per il premio, in quanto responsabile della propagazione di idee che sono decisamente in contrasto con lo spirito del Premio Nobel". Le presunte idee in contrasto con lo spirito del Premio Nobel sono presentate nelle prossime pagine e non sfociarono mai in tesi violente o razziste. A differenza di quanto è stato scritto in quegli anni, infatti, il poeta americano si espresse solo una volta in merito a questo argomento, dicendo:
"Gli usurai non hanno razza. Non so per quanto tempo l'intera popolazione ebraica dovrà essere il capro espiatorio per gli uomini".
Il prezzo che dovette pagare al termine della Seconda guerra mondiale fu molto più alto. A causa della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana, il governo americano lo accusò di collaborazionismo e alto tradimento e, dopo averlo giudicato pazzo, lo rinchiuse per dodici anni in un manicomio criminale. Scontata la pena, Pound decise di tornare in Italia e, malgrado il regime fascista fosse caduto da tempo, scese dall'areo salutando giornalisti e fotografi con il braccio teso.
Il giudizio sulle opinioni del poeta non fa parte di questa tesina. Si desidera piuttosto sottolineare in questo episodio la caparbietà che Pound dimostrò nella sua vita, che si può riassumere in uno dei suoi aforismi più famosi e che più ho apprezzato: "Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”.
Sono convinto, inoltre, che la fiducia che aveva nel fascismo e in Mussolini abbia poco a che fare con le indubbie qualità artistiche dimostrate nelle sue opere e apprezzate anche da scrittori illustri come Eliot, Hemingway, Joyce, Montale, Moravia, Saba, Ungaretti che cercarono di farlo uscire dal manicomio criminale attirando l'attenzione sulla sua pietosa condizione.
La lettura di questa parte della sua biografia ha alimentato la curiosità su questo misterioso e controverso personaggio, conducendomi allo sviluppo della mia tesina di maturità. Dalla lettura delle poesie, che ho apprezzato soprattutto per la concretezza e l'immediatezza artistica, mi sono concentrato sulle quelle idee che gli costarono tutte quelle accuse. Il libro scelto per compiere questo lavoro è stato scritto da uno dei massimi conoscitori dell'opera poundiana in modo oggettivo ed imparziale. Nel saggio si documenta come l'adesione al fascismo di Pound non sia assolutamente stata frutto di una pazzia improvvisa, ma di una corrente intellettuale che individuava nel fascismo italiano l'unico governo in grado di trovare “una terza via” tra liberismo ed comunismo.
Nello studio della poetica e dei motivi dell'approvazione del regime fascista si è notato come molti argomenti fossero paralleli o fossero stati trattati durante l'anno scolastico in storia (Mussolini e il fascismo, la RSI), in inglese (Victorian Age, il Guild Socialism, Joyce, Eliot) e in italiano (la poetica, il correlativo oggettivo ripreso da Montale).
Un altro motivo che mi ha spinto a conoscere i ragionamenti economici di Ezra Pound è stato l'epiteto di “profeta” che oggi gli è stato conferito. Nei suoi saggi sull'economia, Pound prevedeva una perdita di sovranità dello Stato nelle nazioni indebitate, a favore di quella illimitata del potere finanziario creditore. La chiave dei disastri economici sarebbe che lo Stato ha rinunciato a emettere moneta delegandola alle banche centrali: esse sono enti privati che “creano denaro dal nulla per poi prestarlo allo Stato, che si indebita ogni volta che ha bisogno di denaro per i propri scopi. Ogni volta che una banca concede un prestito, crea denaro dal nulla”, tanto più oggi che il denaro consiste soprattutto in carte elettroniche.
Storia: Il sistema economico fascista.
Italiano: Il correlativo oggettivo .
Inglese: Il modernismo, il vorticismo, l'imagismo .
“IIS A. EINSTEIN”
ANNO SCOLASTICO 2012-2013
TESINA ESAME DI MATURITA'
Candidato:
Classe:
EZRA POUND: POETICA E ORIGINI DELL'ADESIONE
AL FASCIMO
MATERIE TRATTATE:
Italiano
Inglese
Storia INDICE
Perchè una tesina su Ezra Pound?
Mappa concettuale
Biografia
La poetica:
il modernismo
l'imagismo
il vorticismo
Ezra Pound e Dante Alighieri
i “Cantos”
“Con usura”: analisi
Le origini dell'adesione al fascismo:
New Age
T.E. Hulme, la Grande Guerra e l'usura
il Guild Socialism
il medievalismo
W.B. Yeats
l'adesione alla Repubblica Sociale Italiana
Fonti:
riferimenti bibliografici
video documentari
siti internet
Perchè una tesina su Ezra Pound?
La scelta di dedicare questa tesina a un poeta mediamente semisconosciuto, può risultare curiosa.
In realtà, uno dei motivi che mi ha portato a scegliere Ezra Pound, è proprio questo.
Pound è considerato da molti critici letterari uno dei migliori autori del Novecento. Nonostante la
vastità della sua opera, i suoi studi, l'influenza che ebbe in molti scrittori sicuramente più famosi di
lui e le innovazioni che apportò alla letteratura, Pound spesso non viene considerato. Le cause di
questa scarsa considerazione sono probabilmente le sue idee politiche ed economiche. Lo dimostra,
ad esempio, ciò che successe nel 1959 quando la candidatura di Pound al premio nobel per la
letteratura venne respinta poiché "non raggiungeva i requisiti necessari per il premio, in quanto
responsabile della propagazione di idee che sono decisamente in contrasto con lo spirito del Premio
Nobel". Le presunte idee in contrasto con lo spirito del Premio Nobel sono presentate nelle
prossime pagine e non sfociarono mai in tesi violente o razziste. A differenza di quanto è stato
scritto in quegli anni, infatti, il poeta americano si espresse solo una volta in merito a questo
argomento, dicendo:
"Gli usurai non hanno razza. Non so per quanto tempo l'intera popolazione ebraica dovrà essere il
capro espiatorio per gli uomini"
Il prezzo che dovette pagare al termine della seconda guerra mondiale fu molto più alto. A causa
della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana, il governo americano lo accusò di
collaborazionismo e alto tradimento e, dopo averlo giudicato pazzo, lo rinchiuse per dodici anni in
un manicomio criminale. Scontata la pena, Pound decise di tornare in Italia e, malgrado il regime
fascista fosse caduto da tempo, scese dall'areo salutando giornalisti e fotografi con il braccio teso.
Il giudizio sulle opinioni del poeta non fa parte di questa tesina. Si desidera piuttosto sottolineare in
questo episodio la caparbietà che Pound dimostrò nella sua vita, che si può riassumere in uno dei
suoi aforismi più famosi e che più ho apprezzato:
"Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non
vale nulla lui”
Sono convinto, inoltre, che la fiducia che aveva nel fascismo e in Mussolini abbia poco a che fare
con le indubbie qualità artistiche dimostrate nelle sue opere e apprezzate anche da scrittori illustri
come Eliot, Hemingway, Joyce, Montale, Moravia, Saba, Ungaretti che cercarono di farlo uscire dal
manicomio criminale attirando l'attenzione sulla sua pietosa condizione.
La lettura di questa parte della sua biografia ha alimentato la curiosità su questo misterioso e
controverso personaggio. Dalla lettura delle poesie, che ho apprezzato soprattutto per la concretezza
e l'immediatezza artistica, mi sono concentrato sulle quelle idee che gli costarono tutte quelle
accuse. Il libro scelto per compiere questo lavoro è stato scritto da uno dei massimi conoscitori
dell'opera poundiana in modo oggettivo ed imparziale. Nel saggio si documenta come l'adesione al
fascismo di Pound non sia assolutamente stata frutto di una pazzia improvvisa, ma di una corrente
intellettuale che individuava nel fascismo italiano l'unico governo in grado di trovare “una terza
via” tra liberismo ed comunismo.
Nello studio della poetica e dei motivi dell'approvazione del regime fascista si è notato come molti
argomenti fossero paralleli o fossero stati trattati durante l'anno scolastico in storia (Mussolini e il
fascismo, la RSI), in inglese (Victorian Age, il Guild Socialism, Joyce, Eliot) e in italiano (la
poetica, il correlativo oggettivo ripreso da Montale).
Un altro motivo che mi ha spinto a conoscere i ragionamenti economici di Ezra Pound è stato
l'epiteto di “profeta” che oggi gli è stato conferito. Nei suoi saggi sull'economia, Pound prevedeva
una perdita di sovranità dello Stato nelle nazioni indebitate, a favore di quella illimitata del potere
finanziario creditore. La chiave dei disastri economici sarebbe che lo Stato ha rinunciato a emettere
moneta delegandola alle banche centrali: esse sono enti privati che “creano denaro dal nulla per poi
prestarlo allo Stato, che si indebita ogni volta che ha bisogno di denaro per i propri scopi. Ogni
volta che una banca concede un prestito, crea denaro dal nulla”, tanto più oggi che il denaro
consiste soprattutto in carte elettroniche. BIOGRAFIA
Ezra Loomis Pound nasce il 30 Ottobre 1885 a Hailey negli Stati Uniti.
Durante gli studi all'Università di Pennsylvania in “Arts and Letters” conosce le lingue romanze e
scopre i poeti provenzali cui in seguito dedicherà numerosi studi e traduzioni. Dopo quattro mesi di
insegnamento come docente di letteratura spagnola e francese in un'università dell'Indiana,
s'imbarca per l'Europa con 80 dollari in tasca.
Si stabilisce inizialmente a Venezia, dove pubblica a sue spese il suo primo libro di poesie, “A lume
spento”.
Trasferitosi a Londra pubblica altre raccolte, tra le quali “Personae” ,“ Canzoni” e comincia a
lavorare ai “Cantos”. Nei 12 anni di permanenza a Londra, Pound conosce ed aiuta di persona o
sollecitando finanziamenti, artisti, poeti e musicisti. Diventa segretario del poeta irlandese Yeats,
infaticabile sostenitore di Joyce e impone la pubblicazione delle prime poesie di Eliot. Negli stessi
anni maturano anche attorno al settimanale “The New Age” le sue idee sulla politica e
sull'economia. La Prima Guerra Mondiale distrugge la fiducia del poeta nella moderna civiltà
occidentale, così decide di abbandonare la conservatrice Londra per Parigi, pulsante scena per
avanguardie culturali ed avanguardisti.
A Parigi conosce Ernest Hemingway e presenta Joyce alla proprietaria della famosa libreria
“Shakespeare & Co” che pubblicò “Ulisse”. Aiuta la revisione del manoscrito “The Waste Land” di
Eliot, che gli dedica il poema “Ad Ezra Pound – il miglior fabbro”.
Con il suo ritorno in Italia, nel 1925 a Rapallo, Pound comincia ad avvicinarsi al fascismo. Durante
la dittatura rivolge i suoi interessi sempre più alla politica e all'economia, pubblicando pamphlet dal
titolo “ABC dell'economia”, “Jefferson e Mussolini”. Negli stessi anni dà diverse sistemazioni alle
sue intuizioni critiche nei volumi “ABC del leggere”, “Rinnovare” e “Guida alla cultura”. Nei suoi
discorsi alla radio prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale riprende il tema delle
conferenze svolte alla Bocconi, insistendo sulla natura economica delle guerre. La sua carriera
poetica, invece, si concentra sui Cantos.
Dopo la caduta del regime fascista, aderisce alla Repubblica Sociale Italiana.
Il 25 aprile 1945 due partigiani lo arrestano e lo consegnano agli americani, che lo rinchiudono in
una gabbia metallica sotto il sole della pianura pisana di giorno e con delle lampade puntate addosso
di notte (dall’esperienza nasceranno i Pisan Cantos, l'ultima parte del poema). Ne esce stremato,
dopo 40 giorni, per essere trasferito in America dove vogliono processarlo e probabilmente
condannarlo a morte con l’accusa di alto tradimento. Una provvidenziale perizia psichiatrica lo
riconosce incapace di intendere e di volere e lo salva dalla sedia elettrica, ma lo fa rinchiudere nel
manicomio del St. Helizabeth Hospital. Ci resta 12 anni. Liberato, nel 1957, ritorna in Italia. Si
chiude progressivamente nel “tempus tacendi”, interrotto dall'ultima intervista che gli fece Pier
Paolo Pasolini. POETICA
Ezra Pound fu una delle figure più influenti del Modernismo inglese, affermatosi tra il 1912 e il
1945. Il poeta americano fu anche l'iniziatore dell'Imagismo e del Vorticismo che influenzarono lo
sviluppo della corrente modernista.
IL MODERNISMO. Il termine “modernismo” si riferisce soprattutto alle novità apportate nelle
tecniche letterarie dagli scrittori che ne facevano parte. Tutti gli autori modernisti sono accomunati
da un rifiuto della tradizione letteraria vittoriana e dalla denuncia alla crisi della cultura Occidentale
che lasciava l'artista solo in un mondo scientifico. Questa accusa, tuttavia, non significa che i
modernisti fossero irrispettosi nei confronti del passato, ma al contrario, erano alla ricerca di ciò che
poteva essere “salvato” dal passato. L'obbiettivo era creare una propria interpretazione della realtà,
una chiave con cui leggere il mondo moderno. In tal senso questi scrittori cercavano di portare a
termine una mitologia personale che era cominciata con i Romantici. Nella nuova visione della
poesia assume un ruolo fondamentale la qualità del linguaggio. Il linguaggio vago dei tardo-
romantici viene sostituito da quello essenziale, immediato e preciso dei modernisti. Questo concetto
è espresso con poche e chiare parole dal poeta e critico inglese F.S. Flint nella rivista letteraria
“Poetry”:
“To use absolutely no word that does “Non utilizzare assolutamente
not contribute to the presentation.” alcuna parola che non contribuisca
alla presentazione.”
Il verso utilizzato nelle poesie è libero e le parole utilizzate sono scelte non solo in base al loro
significato ma anche il base alla musicalità.
Nei romanzi la narrazione modernista non segue un filo cronologico ma procede attraverso
continui spostamenti nel tempo. Sono frequenti flashback e prolessi che rendono la trama spesso
non lineare.
L'IMAGISMO. Al centro della pratica letteraria modernista c'è un particolare uso dell'immagine
che deriva dal precedente movimento letterario, durato pochi anni, dell'Imagismo. Nel movimento
imagista, fondato da Ezra Pound assieme al poeta inglese T.E. Hulme, l'immagine viene intesa non
più come simbolo nel senso medioevale, romantico o simbolista, ma come correlativo oggettivo,
cioè come corrispondenza oggettiva, perciò non personale, del sentire. Questa tecnica fu elaborata
da T.S. Eliot e sostiene che le emozioni individuali del poeta debbono oggettivarsi in immagini
concrete. L’immagine, ovvero «ciò che presenta un complesso intellettuale ed emotivo in un istante
di tempo», deve associarsi alla brevità in una poesia da cui è bandito l’uso di ogni parola superflua e
di ogni aggettivo che non sia portatore di un arricchimento di significato. Nella stessa rivista
“Poetry”, Pound spiega il concetto di immagine dicendo:
“It is “è
better to present one Image in a lifetime meglio presentare una sola Immagine nel
than to produce voluminous works” corso di una vita piuttosto che produrre
opere voluminose”
IL VORTICISMO. Il termine Vorticismo è stato coniato da Ezra Pound nella rivista "Blast: a
review of the Great English Vortex”. I vorticisti favorirono nel modernismo l'abbandono della
lingua tradizionale e la celebrazione della velocità dell'energia e del dinamismo. Questo movimento
è la reazione alla penetrazione in Gran Bretagna del Futurismo: a Marinetti, i vorticisti rendono
subito omaggio, ma altrettanto rapidamente si sottraggono alla sua vocazione egemonica di far del
Vorticismo una costola dell'Adamo futurista. Le affinità col dinamismo plastico e con la
macchinolatria futurista sono palesi: ma i vorticisti introducono polemicamente la necessità di
attingere al passato, all'arcaismo e al primitivismo.
EZRA POUND E DANTE ALIGHIERI. Ezra Pound si è occupato di Dante con interventi e
suggerimenti talvolta impetuosi, ma molto spesso acuti e stimolanti.