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Sintesi
Introduzione Disney - Tesina


Ho deciso di svolgere la mia tesina sulla Disney. Il corso della vita ci allontana da quel mondo di certezze e spensieratezza dei primi anni, che ognuno ha costruito in base ai propri sogni, il mio era fatto di principi e principesse, nani e gattini, topini che cucivano vestiti e oggetti inanimati che prendevano vita; era fatto di magia. In realtà sono cresciuta avvinghiata ai cartoni della Disney che hanno segnato con i loro insegnamenti la mia formazione; può sembrare assurdo, ma riescono davvero ad aprire quel mondo magnifico e indescrivibile che c’è nella mente di un fanciullo. Sono i ricordi che forse rendono ancora più forte questo legame, per alcuni è anche troppo, vista la mia età, ma in realtà io sono orgogliosa di riuscire in un certo modo ancora a regalarmi un sorriso ascoltando una colonna sonora o vedendo qualche scena del cartone che da piccola mi faceva impazzire.
È incredibile pensare come un unico uomo, partendo da un semplice topolino, sia riuscito a dilettare milioni di persone, sia riuscito a creare un mondo fantastico in cui potersi rifugiare, in cui poter sognare e alimentare i propri desideri; Walt Elias Disney è riuscito a rivoluzionare il mondo dei cartoni animati, partendo con “Biancaneve e i sette nani”, il primo lungometraggio sonoro e a colori. Walt è considerato una leggenda, un eroe del ventesimo secolo. La sua popolarità in tutto il mondo è basata sulle idee che il suo nome rappresenta: immaginazione, ottimismo e successo costruito da solo. Walt Disney che agli occhi di noi bambini aveva quasi l'alone di un semidio creatore di avventure fantastiche e personaggi da sogno, ha avuto una vita avventurosa quasi quanto quella dei suoi personaggi.
Non è volato fino all'"Isola che non c’è", ma ha falsificato il proprio passaporto per poter guidare da volontario le ambulanze durante la prima guerra mondiale. Non ha creato una carrozza da una zucca ma si è inventato Disneyland e Topolino. Non ha donato la sua voce per amore di un principe, ma ha venduto la propria auto per poter realizzare il primo cartone animato di Topolino con il sonoro. A differenza di quello che si potrebbe pensare osservando il suo modo di vedere nelle sue opere il mondo dorato dell'infanzia, i primi anni di vita di Walt sono stati caratterizzati dal duro lavoro nei campi e da punizioni con la cinghia. Bambi, ad esempio, rappresenterebbe un tentativo di tornare all'infanzia e, con l'incendio della foresta, il senso di disillusione verso un'epoca ormai perduta.
Vorrei proprio per questo riuscire a dimostrare nella mia tesina di maturità come oltre l’apparenza di una semplice storiella per bambini, vi siano tematiche molto più profonde che trovano collegamenti con gli argomenti studiati in quest’ultimo anno. Iniziamo con l’analizzare la poetica del “fanciullino” di Giovanni Pascoli collegata all’eterna infantilità e giovinezza di “Peter Pan”, e il romanzo pedagogico italiano con “Pinocchio” di Collodi associato all’omonimo cartone; in latino, invece, ho pensato di affiancare il cartone animato La Bella e la Bestia a “Le Metamorfosi” di Apuleio; in storia ho voluto confrontare il personaggio di Frollo, de “Il gobbo di Notre Dame”, e il suo odio per gli zingari con Hitler e il suo disprezzo per chi non fosse, come lui, di razza ariana. Poi ho contrapposto alla filosofia di Freud, che interpreta la vita come sogno ingannevole, il sogno illusorio di “Alice nel paese delle meraviglie”, e alla filosofia di Schopenhauer, in cui il desiderio è dolore, i desideri della dolce “Cenerentola”; in inglese è stato immediato il collegamento tra l’estetismo di Oscar Wilde, che prediligeva l’eterna giovinezza, e la matrigna de “Biancaneve e i sette nani”. In geografia astronomica ho associato la teoria dei pianeti al cartone “ Il pianeta del tesoro”, e le stelle al “ Re Leone” in cui hanno una grande valenza mistica; in fisica, ripensando al cartone “Monster’s& Co” ho riflettuto sulle nostre fonti energetiche, e quindi sono giunta all’elettricità; infine in ed. fisica ho scelto di associare l’atletica con “Pippo campione olimpico”.
A tal proposito ricorderei una nota frase di Schopenhauer: “ La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”.

Collegamenti

Disney - Tesina


Italiano- Il complesso di Edipo in Svevo, la poetica del fanciullino in Pascoli.
Storia- L'antisemitismo.
Inglese-Oscar Wilde e l'estetismo.
Latino- Le metamorfosi di Apuleio.
Filosofia- I sogni in Freud, il dolore in Schopenhauer.
Fisica- L'elettricità.
Educazione fisica-L'atletica.
Geografia astronomica- Le stelle e i pianeti.
Estratto del documento

Svevo

Vita e Opere 7

Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz) nasce a Trieste nel 1861

da una famiglia di origine ebraica. A causa del fallimento

dell’industria del padre lavora per 18 anni nella Banca di Vienna.

Una vita

Nel 1892 pubblica seguito nel 1898 da Senilità. Ambedue i

romanzi non riscuotono successo anche perché rappresentano una

novità e una rottura con il romanzo ottocentesco. Scoraggiato

dall’insuccesso delle sue opere Svevo decide di smettere con la

letteratura ma l’incontro con Joyce lo incoraggia a proseguire nella

carriera letteraria. Tra il 1908 e il 1910 Svevo si accosta alle teorie di

Freud ma non crede nell’efficacia della terapia psicanalitica anche

perché il cognato, preso in cura dallo stesso Freud, era stato

giudicato inguaribile.

Le nuove teorie costituivano per lui lo strumento adatto per studiare

l’introspezione psicologica. La coscienza di Zeno è il terzo romanzo

di Italo Svevo e quello destinato a dargli fama internazionale

soprattutto grazie all’accoglienza favorevole di Eugenio Montale e di

scrittori e intellettuali stranieri, in primo luogo di James Joyce.

La coscienza di Zeno e Il complesso

di Edipo

Originale l’impianto narrativo del romanzo. Si tratta di un diario che il protagonista scrive a richiesta del suo medico annotando e

analizzando le sue reazioni di fronte agli avvenimenti fondamentali della vita. Il testo si presenta con una prima cornice esterna nella

prefazione dello psicanalista, il dottor S. che ha invitato il paziente a scrivere le sue memorie e una seconda cornice più interna nel

discorso con Zeno che commenta le vicende della sua vita. Svevo utilizza la tecnica della psicanalisi di Sigmund Freud per la

confessione autobiografica. Una voce in prima persona dunque, e non più un narratore estraneo ed esterno, com’era tipico del romanzo

ottocentesco. Il romanzo non segue una scansione cronologica ma tematica. Il tempo appare sdoppiato:da un lato, il presente in cui

Zeno vive e racconta; dall’altro, il passato che egli ricorda e che riporta alla luce. Ecco perché i capitoli non sono ordinati

cronologicamente, bensì per tematiche.

Zeno Cosini, è un malato immaginario, un nevrotico, un inetto incapace di portare a termine i suoi propositi. In questo contesto si colloca

il discorso edipico nel capitolo quarto del romanzo quello che è appunto

dedicato ai rapporti col padre. Il capitolo è dedicato al racconto della

morte del padre, seguito dal proposito dell’ennesima ultima sigaretta.

La morte del padre rappresenta per Zeno “una vera, grande

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catastrofe” “l’avvenimento più importante della sua vita”.

Di fronte al padre malato Zeno si accorge dell’affetto che lo lega a lui

in contrasto con i rapporti precedenti che pur non essendo

apertamente conflittuali erano caratterizzati da diffidenza reciproca

da incomprensione ed estraneità. Il padre lo considera un incapace e

un inetto Zeno risponde con l’indifferenza, l’ironia e a volte con il

disprezzo. Zeno rimprovera al padre l’assenza di apertura mentale.

“Avevamo tanto poco di comune fra di noi – scrive Zeno - ch’egli mi

confessò che una delle persone che più l’inquietavano a questo

mondo ero io”.

Al figlio il padre rimproverava due cose: la distrazione e la tendenza a

ridere delle cose più serie. . Il rapporto tra Zeno e il padre è un

rapporto ambivalente: desiderio edipico della sua morte, da un lato,

bisogno di protezione e di sicurezza dall’altro.

Una sera di marzo il padre di Zeno si sente male e gli viene

diagnosticato un edema cerebrale. Zeno cerca di costringere a letto il

padre ma il padre si alza solleva in alto una mano la lascia ricadere

sul volto del figlio e poi crolla in terra morto. A Zeno resta il dubbio di

aver ricevuto una punizione da parte del padre morente che aumenta

i suoi rimorsi che durano nel tempo nonostante l’apparente

riappacificazione postuma davanti al feretro.

Il padre, emblema dell’autorità, gli manca soprattutto perché la sua scomparsa ha cancellato l’eterna contrapposizione tra voglia di

libertà e bisogno di repressione. Lo schiaffo ricevuto al suo capezzale, forse nient’altro che la semplice reazione inconscia di un uomo in

fin di vita, gli sembra una punizione, quasi che il padre avesse intuito il suo desiderio di vederlo morire, unitamente a quello, pur

presente in lui, che il genitore continuasse a vivere. Nell’ultimo capitolo il dottore diagnostica a Zeno il complesso di Edipo, ed egli molto

scettico decide, allora, di abbandonare la terapia. Così, il medico pubblica il manoscritto di Zeno

Il sogno di essere una persona migliore 9

Apuleio

Le Metamorfosi:Trama

Lucio si reca a Hypata in Tessaglia e trova ospitalità presso Milone, la cui moglie Panfila è una maga. Conquista il favore della servetta

Fotide e la convince a farlo assistere a qualche incantesimo della padrona. Lucio vede Panfila per virtù di un unguento trasformarsi in

gufo e chiede di potersi trasformare in gufo anche lui. Ma Fotide sbaglia unguento e Lucio diventa asino, pur conservando sentimenti e

coscienza umani. Apprende che riacquisterà forma umana solo mangiando un cespo di rose. Rapito durante la notte da alcuni briganti

entrati in casa di Milone, Lucio è condotto nella loro caverna, dove si trova in

ostaggio una fanciulla, alla quale per distrarla una vecchia racconta la favola di

Amore e Psiche (un re e una regina avevano tre figlie. Della bellissima Psiche

s'innamora Amore che la fa condurre da Zefiro nel suo palazzo. Ogni notte, al buio

per non essere visto, il dio va a trovarla. Psiche non resiste alla curiosità e con una

lucerna illumina il volto di Amore, che fugge. Psiche tenta in ogni modo di riaverlo,

finché Amore le viene in aiuto e ottiene per lei da Giove l'immortalità). Sconfitti i

briganti dal fidanzato della fanciulla, Lucio cambia molti padroni, affronta molte

disavventure e pericoli, è testimone dei più abietti vizi umani. Alla fine trova riparo

nell'appartata spiaggia di Cencrea, dove si addormenta. Avvertito in sogno da Iside

interviene alla processione in onore della dea e mangia le rose che un sacerdote

porta in mano. Riacquista così forma umana. Il giovane riconoscente si fa iniziare al

culto di Iside e Osiride e ne diviene sacerdote.

Intenti e significato dell’opera

Con le Metamorfosi Apuleio vuole divertire il pubblico e allo stesso tempo

trasmettere un messaggio, questa caratteristica non deve stupirci considerando il

clima spirituale dell’epoca. Nel romanzo vi è una componente letteraria che si

affianca ad una mistico-religiosa, le Metamorfosi infatti è considerato un romanzo iniziatico: vi è un percorso spirituale compiuto dal

protagonista che è impuro a causa del peccato, viene per questo trasformato in un animale e trova in fine la salvezza. Vi è un’allegoria

alla base del romanzo come si può notare anche dal numero di libri, undici come i giorni delle cerimonie dedicate alla dea Iside. Nei

primi avvenimenti vi è la rappresentazione della caduta dell’animo nel peccato, in particolare nella curiosità e nella lussuria, che sono i

peccati più gravi nella religione egiziana, a cui Apuleio si riferisce. La trasformazione in asino, che è un animale 10

rozzo, rappresenta

la perdita

dell’umanità, causata dal

peccato; per poter

riscattare le proprie

colpe è necessario pero che Lucio conservi la sua mente umana. Per Lucio, a differenza di altri, dopo varie sofferenze vi è la salvezza,

infatti, nel finale del romanzo si mostra degno della redenzione: obbligato ad esibirsi con una donna malvagia super l’istinto e fugge via.

La fuga rappresenta il superamento degli istinti e l'aspirazione alla spiritualità. Quando Lucio ritorna umano mangiando la corona di rose

ha inizio per lui una nuova vita, nella quale manterrà le occupazione mondane, infatti si dedica alle cause forensi, e per questo la sua

sarà una vita devota alla cultura (elemento autobiografico).

Il culto di Iside si collega alla filosofia platonica per la concezione di un mondo diviso in diversi livelli, il mondo divino si differenzia da

quello umano a causa dell’irrazionalità presente nel secondo. L’uomo nonostante ciò attraverso la volontà e la sofferenza può trovare la

redenzione; si ha la stessa concezione anche nella storia di Amore e Psiche, psiche rappresenta il peccatore mentre amore rappresenta il

tramite tra l’uomo e il divino, infatti è metà dio e metà normale. Fondamentale è l’idea che la salvezza dell’anima non può esserci senza

la grazia divina. Nel romanzo non prevale solo la componente mistico-religiosa, ma anche la semplice voglia di raccontare; l’autore

riesce con le sue novelle e vicende comiche a catturare l’attenzione del lettore. Utile a questo scopo è anche il realismo, particolare

nelle novelle a sfondo sessuale. Apuleio ha saputo amalgamare il mistico con il licenzioso riuscendo così a soddisfare tutto il suo

pubblico, sia quello che aspirava ad una nuova spiritualità che quello che si dedicava alla letteratura per intrattenimento. 11

Il desiderio di possedere l’eterna giovinezza

Oscar Wilde

Life and work

Oscar Wilde was born in Dublin in 1854. He studied in the best universities and became a discipline of Walter Pater, accepting the theory

of “Art for Art’s sake”. After graduating he left Oxford and settled in London where he became a celebrity for his wit and his dress as a

“Dandy”.

In 1881 he published his “Poems” and was engaged for a tour in USA. When he returned in Europe, he married Constance Lloyd and

published same short tales as “The Canterville Ghost” and also the novel “The Picture of Dorian Gray”. In the late 1890s he produced a

series of plays which were successful on London stage.

In 1891 he met Lord Douglas whose nickname was Bosie, with whom he had a homosexual relationship. The boy’s father forced a public

trial and Wilde was sentenced to two years of hard labour. While he was in prison he wrote “De

Profundis”. When he was released, his wife refused to see him and While went to exile in France.

“The Ballad of Reading Gaol” was his last work. He died in Paris 1900.

The English Aesthetic Movement

The Aesthetic Movement developed in the late Victorian Period. It was born in France, and reflected

both artist reaction against the moral code of the bourgeoisie, and the sense of frustration of the

artist. The movement was imported in England were it was influenced by the poet John Keats , and

by Rossetti, the founder of the Pre-Raphaelites.

The theorist of the Aesthetic Movement in England was Walter Pater. His masterpiece “Marius the

Epicurean” was very successful. Peter’s work had a great influence on the poets and writers of

1890, especially Oscar Wilde, in fact his Preface to the Picture of Dorian Grey, is considered the

manifesto of Aesthetic movement. The typical figure of this period was the Dandy , a man who

considered the life a work of art. The dandy mast be distinguished from the bohemian : while the

bohemian rebels against bourgeois code of values, the dandy is a bourgeois artist who remains a

member of his class.

The picture of Dorian Gray

The novel written by Oscar Wilde is set in London, at the end of nineteen century. The painter Basil

Hallward , paints a portrait of Dorian Gray, a handsome young man. Dorian establishes a sort of 12

pact with the devil and obtains the eternal beauty, while the signs of the time appear on the

portrait. When Basil sees the corrupted image, Dorian kills him and to liberate himself of the portrait he stabs it, but he mysteriously kills

himself. So the picture returns to its original purity, and Dorian’s face becomes wrinkled.

The preface appeared in 1891 and it is considered the manifesto of English Aesthetic movement . In this preface Wilde expresses his

concept of art and artist. The artist is creator of beautiful things and the aim of art is to reveal itself. The artist doesn’t prove anything ,

he hasn’t ethical sympathies , but he can express everything. Finally he says that art doesn’t mirror the life, but the spectator , and it is

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