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21/09/22, 12:08 La percezione del mondo e del tempo
La percezione del mondo e del tempo
fra illusioni e false apparenze
LA CONDIZIONE UMANA LA NATURA E LE SUE ILLUSIONI IL CARATTERE IMPERSCRUTABILE DELLA REALTÀ L'UOMO SI RAPPORTA A
Una stanza monotona e marrone; una finestra; due tende (anch'esse marroni) aperte a sipario, ad
indicarci come se ce ne fosse bisogno – che lo spettacolo, il “teatrino”, è là in mezzo. Lo sguardo si
porta sull'idilliaco paesaggio estivo; ne ammira i colori sereni e luminosi, le dolci curve dell'erba
sfiorate dal vento. Poi ad un tratto la vista s'interrompe: una tela, positionata su un cavalletto,
ostacola lo sguardo, ma attraverso la così perfetta (dis)continuità fra il “dipinto nel dipinto” ed il
“paesaggio reale”, dopo un attimo lo spettatore si accorge che il quadro altro non è che la
rappresentazione di quanto esistente fuori dalla finestra.
O forse no.
Renè Magritte allo spettatore attento, non dà certezze: lo lascia col dubbio di sapere se quanto ha
visto ne l quadro corrisponda o meno alla realtà. Per quanto ne sappiamo, dietro alla tela potrebbe
celarsi di tutto.
Questa è “La Condizione Umana” secondo Magritte.
Simone Frattegiani, Liceo Scientifico "G. Alessi", anno scolastico 2008/2009 - "La percezione del mondo e del tempo fra illusioni e false apparenze".
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20/09/22, 12:07 La percezione del mondo e del tempo
La percezione del mondo e del tempo
fra illusioni e false apparenze
LA CONDIZIONE UMANA LA NATURA E LE SUE ILLUSIONI IL CARATTERE IMPERSCRUTABILE DELLA REALTÀ L'UOMO SI RAPPORTA A
Il quadro presenta tre orologi sul punto di sciogliersi al sole - mentre un quarto, ancora chiuso nel suo
coperchio dorato, è assaltato da un cumulo di formiche brulicanti (simbolo della morte o dell'organo
riproduttivo femminile). Questi rappresentano l’aspetto psicologico del tempo, il cui trascorrere, nella
soggettiva percezione umana, assume una velocità e una connotazione diversa, interna, che segue solo
la logica dello stato d’animo e del ricordo.
La mostrosa figura al centro altro non è che l'autoritratto del pittore, che era solito dipingersi con
tratti non umani Simone Frattegiani, Liceo Scientifico "G. Alessi", anno scolastico 2008/2009 - "La percezione del mondo e del tempo fra illusioni e false apparenze".
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20/09/22, 12:08 La percezione del mondo e del tempo
La percezione del mondo e del tempo
fra illusioni e false apparenze
LA CONDIZIONE UMANA LA NATURA E LE SUE ILLUSIONI IL CARATTERE IMPERSCRUTABILE DELLA REALTÀ L'UOMO SI RAPPORTA A
La fredda e solitaria stanza di un progioniero politico (Montale fa esplicito riferimento alle purghe di « Per la sua poetica distinta che,
Stalin, ma i riferimenti sono da estendersi anche ai campi nazisti) è il punto di partenza per una con grande sensibilità artistica, ha
riflessione esistenziale sulla condizione dell'uomo dell'intellettuale\poeta, quest'ultimo capace solo di interpretato i valori umani sotto il
mistificare la realtà e di crearsi delle illusioni che nulla hanno a che vedere con la reale sofferenza simbolo di una visione della vita
umana. Questa sfiducia nella funzione della poesia, insieme all'avvertimento della degradazione della priva di illusioni »
vita sociale e politica, sono le ragioni che spingeranno Montale ad abbandonare l'attività poetica per i (Motivazione del Premio Nobel)
successivi 10 anni. Albe e notti qui variano per pochi segni.
Il zigzag degli storni sui battifredi
nei giorni di battaglia, mie sole ali,
un filo d'aria polare,
l'occhio del capoguardia dello spioncino,
crac di noci schiacciate, un oleoso
sfrigolio dalle cave, girarrosti
veri o supposti - ma la paglia é oro,
la lanterna vinosa é focolare
se dormendo mi credo ai tuoi piedi.
La purga dura da sempre, senza un perché.
Dicono che chi abiura e sottoscrive
puo salvarsi da questo sterminio d'oche ;
che chi obiurga se stesso, ma tradisce
e vende carne d'altri, affera il mestolo
anzi che terminare nel patée
destinato agl'Iddii pestilenziali.
Tardo di mente, piagato
dal pungente giaciglio mi sono fuso
col volo della tarma che la mia suola
sfarina sull'impiantito,
coi kimoni cangianti delle luci
scironate all'aurora dai torrioni,
ho annusato nel vento il bruciaticcio
dei buccellati dai forni,
mi son guardato attorno, ho suscitato
iridi su orizzonti di ragnateli
e petali sui tralicci delle inferriate,
mi sono alzato, sono ricaduto
nel fondo dove il secolo e il minuto -
e i colpi si ripetono ed i passi,
e ancora ignoro se saro al festino
farcitore o farcito.
L'attesa é lunga,
il mio sogno di te non e finito.
Il prigioniero percepisce tutti i presagi di torturia e di morte. L'elenco di percezioni sgradevoli è
risarcito dal sogno, l'illusione raggiunta. Rima polare\focolare e battifredi\piedi. Crac delle ossa.
Onomatopea. Forni crematori. Delirio allucinatorio: relatà e sogno si fondono. Alternarsi
illusione\delusione, alzarsi\abbassarsi.
Simone Frattegiani, Liceo Scientifico "G. Alessi", anno scolastico 2008/2009 - "La percezione del mondo e del tempo fra illusioni e false apparenze".
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20/09/22, 12:08 La percezione del mondo e del tempo
La percezione del mondo e del tempo
fra illusioni e false apparenze
LA CONDIZIONE UMANA LA NATURA E LE SUE ILLUSIONI IL CARATTERE IMPERSCRUTABILE DELLA REALTÀ L'UOMO SI RAPPORTA A
Luigi Pirandello fu uno dei più famosi drammaturghi italiani. A lui si devono alcune delle più famose << Per la brillante innovazione
opere teatrali italiane nonchè numerose innovazioni nel modo stesso di fare teatro. drammaturgica da lui portata sul
palco >>
Nelle sue opere possiamo notare frequentemente il tema dell'umorismo volto ad evidenziare il
contrasto tra forma e vita e fra personaggio e persona. (motivazione del premio Nobel del
'34)
L'uomo, secondo lui, ha bisogno di autoingannarsi per dare un senso a tutta la vita, e perciò struttura
l'esistenza secondo convenzioni, riti, usi e costumi che rafforzano tale illusione. Questi autoinganni
costituiscono la forma dell'esistenza, che blocca la spinta anarchica delle pulsioni vitali e paralizza la
vita, forza profonda che riesce ad erompere solo nei momenti di sosta o di malattia, di notte o in
generale negli intervalli in cui non siamo coinvolti nel meccanismo dell'esistenza.
Il soggetto, intrappolato nella forma, non è dunque una persona integra, ma un personaggio, ovvero
una maschera, che recita una parte impostagli dalla società. Se la maschera decide di non adeguarsi
passivamente alle forme, diventa una maschera nuda, consapevole dei propri autoinganni, ma
incapace di trovere una soluzione. Luigi Pirandello (28 Giugno 1867 –
10 Dicembre 1936)
Simone Frattegiani, Liceo Scientifico "G. Alessi", anno scolastico 2008/2009 - "La percezione del mondo e del tempo fra illusioni e false apparenze".
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20/09/22, 12:07 La percezione del mondo e del tempo
La percezione del mondo e del tempo
fra illusioni e false apparenze
LA CONDIZIONE UMANA LA NATURA E LE SUE ILLUSIONI IL CARATTERE IMPERSCRUTABILE DELLA REALTÀ L'UOMO SI RAPPORTA A
Kant
During the first half of the 20th century, two authors - Bertold Brecht and Samuel Beckett - brought
Heisenberg - Il principio di indeterminazione
several important novelties in the field of theater regarding the public's role during the play and the
sense of the play itself that can ben considered as a real revolution.
While Brecht tries to involve the public in a critical interpretation of the meaning of the play,
encouraging social and political effort, Beckett puts in discussion even the existance of a meaning,
so that the sense of his works is often hidden and inaccessible. That's how the thater of absurd was
born.
In this kind of theater, the plot is almost non-existing, and it's made of several episodes linked among
them with superficial connections.
The dialogues are the central part of the work, but they are meaningless too, so that very ofter the
charachters get inside very long conversations without saying anything at all, playing with phonic and
rhythmic figures. This style is used to blame the absurdity of the contemporean world, mocking its'
conventions, unreality and anger. The scenario of desolation is seen by these authors as unchangeable,
so that no alternatives are proposed.
Waiting for Godot, originally written in French in 1948 (and then translated in english in 1955 by the
author himself), is probably the most famous work by the most famous representer of the theater of
absurd. The protagonists are two tramps, Vladimir and Estragon, who are waiting for Mr. Godot near a
tree. We don't know who is Godot or why they are waiting for him, and the two charachters surely
aren't more informed than us: they aren't even sure if he will arrive or not. Their meaningless
conversation is inerrupted by the arrival of two man, Lucky (the servant) and Pozzo (the master), who
don't really do anything special apart talking and leaving. Then a kid appears and says that Godot will
arrive the day later. That's how the first act is closed. The second act is not really different:
conversation, arrival of Pozzo and Lucky (now they are respectively blind and dumb), arrival of the kid,
saying that Godot will arrive the day later. The show ends with the two tramps still waiting.
Waiting for Godot can be considered as a parody of the bourgeois theater which was still dominating
the scenes: it was a theater based on the conversation and structured in a harmonical and balanced
way. The conversation is still the central element, but it has lost its sense: it's not the 'engine' of the
play anymore, it's just a way to wait for time to flow. The contamination of the play with very low-
grade and circus-like scenes highlights the crisis of the bourgeois theater and cooperates in depriving
the work of any kind of meaning: men can't use rationality for getting to 'reality', they are only able
to wait and look for (but not find) their 'Godot' (which is, standing to Beckett's words, not
necessarily God). Simone Frattegiani, Liceo Scientifico "G. Alessi", anno scolastico 2008/2009 - "La percezione del mondo e del tempo fra illusioni e false apparenze".
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20/09/22, 12:02 La percezione del mondo e del tempo
La percezione del mondo e del tempo
fra illusioni e false apparenze
LA CONDIZIONE UMANA LA NATURA E LE SUE ILLUSIONI IL CARATTERE IMPERSCRUTABILE DELLA REALTÀ L'UOMO SI RAPPORTA A
Schopenauer nacque a Danzica il 22 Febbraio 1788. « La vita umana è come un
pendolo che oscilla
Fra le sue teorie più famose troviamo quella del 'velo di Maya' (con esplicito riferimento alla filosofia incessantemente tra il dolore e la
orientale), che riprende la differenziazione kantiana di fenomeno e noumeno. Anche Schopenauer, noia, passando per l'intervallo
infatti, distingue fra 'cosa in se' e 'rappresentazione', vedendo in quest'ultima la realtà in quanto fugace, e per di più illusorio, del
oggetto di conoscenza da parte di un soggetto. Essa è separata dal noumeno da un'illusione, un velo (di piacere e della gioia. »
Maya, appunto, come nelle dottrine indiane), che può tuttavia essere squarciato se non ci limitiamo a
vederci dal di fuori, ma ci viviamo anche dal di dentro godendo e soffrendo. Arthur Schopenhauer (Danzica, 22
Questa esperienza ci porta infatti a comprendere che la cosa in se' altro non è che la volontà di vivere, febbraio 1788 – Francoforte sul
cioè un eterno e cieco impulso di cui tutto ciò che esiste è manifestazione. Meno, 21 settembre 1860)
Simone Frattegiani, Liceo Scientifico "G. Alessi", anno scolastico 2008/2009 - "La percezione del mondo e del tempo fra illusioni e false apparenze".