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Sintesi
Introduzione Porte della percezione tesina


Questa tesina di maturità descrive il tema della percezione a partire dal romanzo di Huxley, "Le porte della percezione". La tesina permette i seguenti collegamenti interdisciplinari: in Italiano la poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli, in Storia Adolf Hitler e il nazismo, in Biologia le sostanze che interferiscono con l'attività dei neurotrasmettitori (sistema nervoso ) e in Inglese William Blake.

Collegamenti

Porte della percezione tesina


Italiano: La poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli.
Storia: Adolf Hitler e il nazismo.
Biologia: Le sostanze che interferiscono con l'attività dei neurotrasmettitori (sistema nervoso).
Inglese: William Blake.
Estratto del documento

« Una rosa è una rosa e solo una rosa. Ma queste gambe di sedia sono gambe di sedia e sono anche san Michele e tutti gli

angeli. » (Aldous Huxley, Le porte della percezione)

Le porte della percezione è un saggio breve di Aldous Huxley del 1954, di particolare interesse e originalità in quanto tratta

esperienze vissute tramite l'utilizzo della mescalina, principio attivo del peyote.

Il testo è suddiviso in due parti: il racconto delle esperienze e l'analisi di esse.

Dopo l'assunzione della droga, l'autore nota una vivificazione dei colori che risultano oltremodo sgargianti, e un'inibizione ad

agire.

Il testo dell'opera, misto a continue citazioni e paragoni, tende a dimostrare che la funzione del cervello è di valvola riduttrice

delle esperienze che l'organo ritiene inutili alla sopravvivenza dell'individuo.

La mescalina, inibendo l'assimilazione di glucosio da parte del cervello, ne ridurrebbe la facoltà di filtro. L'attenzione viene

distolta per effetto della droga dai punti focali consueti della quotidianità e rediretta verso diverse forme di interesse.

Huxley ritiene che qui si possa formare una sorta di esperienza mistica, un grado diverso e più elevato di consapevolezza e di

percezione.

Di fronte a una vita sempre più uniformata e schematizzata, gli individui reagirebbero con degli sfoghi.

Si tratta di momenti di sollievo, inefficaci dal punto di vista dell'evoluzione spirituale.

Questi sfoghi possono essere sani, come l'attività sportiva, o apparentemente illogici e controproducenti, come l'alcol e il

tabacco.

In nessun caso, nota Huxley, queste forme di evasione sono finalizzate all'esperienza mistica.

La mescalina sarebbe invece uno strumento migliore, meno dannoso.

Huxley non solo si presenta a favore della liberalizzazione delle droghe, bensì auspica uno sforzo tecnologico e culturale

significativo alla ricerca di droghe utili alla crescita spirituale della collettività.

Paradiso e Inferno è un saggio breve di Aldous Huxley del 1956 che segue e continua il saggio breve del 1954 Le porte della

percezione.

L'individuo della nostra società si trova a un livello intermedio tra il rendersi conto di buona parte dei propri pensieri e la

comprensione di tutti gli aspetti più reconditi della propria mente.

Huxley distingue, all'interno della nostra mente, tra i pensieri e le forme di rappresentazione, un Vecchio mondo, conosciuto,

abituale, paragonabile zoologicamente alle mucche e agli animali boreali, e i Nuovi mondi, paradisi tropicali e australi pieni di

forme zoologiche che noi consideriamo bizzarre: tale paragone serve a sostenere l'esigenza da parte dell'individuo moderno di

riconoscere anche gli aspetti della propria mente più bizzarri e inusuali.

WILLIAM BLAKE

« If the doors of perception were cleansed, everything would appear to man as it is, infinite. »

« Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito. »

Blake had a central role for the development of the concept of immagination in Western world.

The idea that humanity can go beyond the limits of five senses is his most important credit.

In particular in the literature and in the music it felt the echo of “the doors of perception”, for

example Jim Morrison with his band “The doors” and Aldous Huxley with his assay “The doors of

perception”, that are an evident tribute to Blake’s thoughts.

William Blake was born in London in 1757 and he didn’t go to school but was apprenticed to an

engraver, and then, at 22, he entered the Royal Academy.

In 1789 Blake published Song of Innocence and in 1794 he published a companion volume, Song of

Experience.

In song of innocence most of the poems are about infancy.

Childhood represents not only a particular age but also a state of the soul, an innocent view of life.

Song of experience was added in 1794; according to Blake, man cannot remain always a child but

has to grow and inevitably go through the stage of experience.

Blake make extensive use of symbolism.

Among his famous symbols are children, flowers and particular seasons to symbolize innocence.

Meanwhile, urban and industrial landscapes and machines represent oppression and rationalism.

One of Blake’s most famous dual symbol is the lamb/tiger.

His “lamb” is a symbol of the innocence of childhood.

The symbolism of Blake’s “Tiger”, However, is not easy to interpret.

Some critics have seen it as an image of the creative energy of human life, which aspires to a

geometrically perfect form, symbolized by the Tiger.

PASCOLI: la poetica del fanciullino

Attraverso l’uso della mescalina, Huxley vedeva “ciò che Adamo aveva visto la mattina della sua creazione: il

miracolo momento per momento dell’esistenza nuda”.

Eppure probabilmente per oltrepassare la barriere della razionalità e riuscire a cogliere la vera essenza del reale,

basterebbe risvegliare il fanciullino che c’è in ognuno di noi.

Pascoli operò tale tentativo con la formulazione del suo più compiuto, sistematico e ampio saggio “Il fanciullino” ,

pubblicato sul “Marzocco” nel 1897.

Questo nasce da una visione del mondo che scaturisce con perfetta coerenza dalla poetica pascoliana.

Per Pascoli si instaurano legami segreti fra le cose, che solo abbandonando le convenzioni della visione corrente,

logica e positiva, possono essere colti.

La conoscenza del mondo avviene attraverso strumenti interpretativi non razionali, che trasportano di colpo, senza

seguire tutti i passaggi del ragionamento logico, nel cuore profondo della realtà.

L’idea centrale del poeta è che esiste un fanciullo che sopravvive al fondo di ogni uomo: un fanciullo che vede tutte le

cose “come per la prima volta”, con ingenuo stupore e meraviglia, come dovette vederle il primo uomo all’alba della

creazione.

Dietro questa metafora del “fanciullino” è facile scorgere una concezione della poesia come conoscenza prerazionale

e immaginosa, concezione che ha le radici ancora nel terreno romantico, ma che Pascoli piega ormai in direzione

decisamente decadente.

Grazie al suo modo alogico di vedere le cose, il poeta-fanciullo, “senza farci scendere ad uno ad uno i gradini del

pensiero”, come è proprio del ragionamento logico e del procedimento della ricerca scientifica, ci fa sprofondare

immediatamente nell’abisso della verità.

L’atteggiamento irrazionale e intuitivo consente quindi una conoscenza profonda della realtà, permette di cogliere

direttamente l’essenza segreta delle cose, senza mediazioni.

Non solo, ma il “fanciullino” scopre nelle cose “le somiglianze e le relazioni più ingegnose”, scopre cioè quella trama

di rispondenze misteriose tra le presenze del reale che le unisce come in una rete di simboli e che sfugge alla

percezione abituale, prigioniera delle sue stanche e trite convenzioni.

QUANDO L’IRRAZIONALITA’ DIVENTA FOLLIA:

ADOLF HITLER

Fu in Germania che la follia si espanse maggiormente e più atrocemente.

La grande massa della popolazione tedesca vide in Adolf Hitler il suo più grande esponente, il fuhrer, la guida che

avrebbe portato il popolo ariano alla massima glorificazione con la fondazione dei Terzo Reich, il terzo Impero tedesco

dopo l'Impero germanico medioevale e quello proclamato alla riunificazione della Germania.

L'intera nazione tedesca era catturata dalla potenza di Hitler e credeva ciecamente nelle sue parole e nelle sue

azioni.

La politica antisemita, l'orrore dell'olocausto, la persecuzione anticomunista, facevano parte di un programma

accuratamente organizzato il cui tentativo ere quello di disumanizzare questi uomini, spogliarli della loro libertà e

dignità, renderli schiavi della superiorità tedesca, ed infine privarli della vita stessa.

E’ proprio in questo "progetto di annientamento" che consiste la lucida follia di Hitler.

Questo programma era già stato delineato in gran parte nel "Mein Kampf" ('la mia battaglia"), scritto e pubblicato

intorno al 1925.

Le teorie esposte si articolavano in cinque punti fondamentali:

· Il concetto di razza: i Tedeschi avevano il diritto di affermare la superiorità della razza tedesca, discendente di

quella ariana e per questo la più pura.

· La difesa della razza: essendo la "razza padrone", i Tedeschi dovevano dominare il mondo e le "razze schiave".

Inoltre dovevano perseverare lo purezza della rozza, venne quindi instaurato l'obbligo ai Tedeschi di sposarsi solo tra

loro; ed in più furono sterminati i malati di mente, le persone deboli, gli infermi e chiunque fosse un portatore di

handicap.

· La comunità razziale: lo Stato nazista doveva espandersi sino a creare una comunità che abbracciasse tutti i

tedeschi puri nel mondo.

· Il culto della personalità: era un principio già presente nella dittatura fascista e in quella comunista.

Il Capo era l'incarnazione di tutte le virtù e dei principio di autorità, per cui bisognava sottostare ai suoi ordini.

· Lo spazio vitale: i Tedeschi avevano il diritto di espandersi e di conquistare ]egemonia in Europa, fino ad

estendersi verso est in Polonia, Cecoslovacchia e Russia. Questi territori dovevano essere occupati e i "sottouomini"

slavi dovevano servire il 'popolo dominatore".

Benché non esistessero fondamenti scientifici, Hitler affermava con grande sicurezza la superiorità della Germania e

la purezza della suo popolazione.

Sostanze che interferiscono con l’attivita’ dei neurotrasmettitori: sistema nervoso

Nel saggio di Huxley “Le porte della percezione”, la mescalina, inibendo l'assimilazione di glucosio da parte del

cervello, ne ridurrebbe la facoltà di filtro.

L'attenzione viene distolta per effetto della droga dai punti focali consueti della quotidianità e rediretta verso diverse

forme di interesse.

Esistono numerose sostanze che interagiscono con l’attività dei neurotrasmettitori, potenziando o inibendo la loro

azione oppure sostituendosi a essi; queste sostanze, nel loro complesso, sono dette sostanze psicoattive o droghe.

Alcune di esse vengono usate in medicina per alleviare lo stato di sofferenza dei pazienti; altre, come per esempio la

caffeina e l’alcol, risultano gradevoli e fanno porte delle nostre abitudini alimentari.

L’assunzione di sostanze psicoattive innesca diverse risposte del sistema nervoso, alcune delle quali sono da tenere

seriamente in considerazione.

Possono dare assuefazione, dipendenza e possono portare all’overdose, cioè l’assunzione della sostanza in dose tali

da portare l’individuo allo stato di coma, con esiti spesso fatali.

L’organismo è dotato di un apparato di comunicazione e trasmissione delle informazioni fra le cellule nervose

chiamato sinapsi, all’interno delle quali avviene la trasmissione di un segnale nervoso attraverso i neuroni che si

passano l'informazione uno con l'altro; una volta ricevuta la nuova informazione, le sinapsi liberano un

neurotrasmettitore che va a legarsi ad un recettore specifico posto sulla membrana del neurone successivo.

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