Sintesi

Introduzione tesina omosessualità



Latino – Petronio (27-66 d.C.)



Gli studiosi identificano l'autore del Satyricon con Gaio Petronio, un personaggio della corte di Nerone. Petronio, pur conducendo una vita dedita all'ozio, fu preconsole in Bitinia, e poi console. Nerone aveva molta stima di lui: per questo Tigellino, invidioso, lo accusa di aver preso parte alla congiura dei Pisoni, fornendo false prove. Certo della sua condanna nel 66 d.C. scelse di suicidarsi, trascorrendo le ultime ore della sua vita a banchetto. Nel testamento denuncia le nefandezze di Nerone: prima di morire spezza l'anello con il sigillo.
Intorno alla figura di Petronio c'è una grande controversia: si sostiene la sua analogia con il personaggio presentatoci da Tacito, perché dal suo profilo, che traspare dal Satyricon, appare come spregiudicato, colto e raffinato, capace di mettere in scena con ironia e distacco persino la sua morte, esattamente come il vecchio poeta ci racconta. Anche se non sono prove certe, questi indizi possono essere considerati sufficienti a determinare l’autore dell’opera.

Satyricon



Il titolo, un genitivo plurale, sta ad indicare, in accordo con gli studiosi, sia un’opera satirica, sia un opera di contenuti satirici.
Esso è un’ampia narrazione in prosa e versi, e secondo i codici ciò che a noi resta dell’intera opera sono solo i libri XV e XVI. Stabilirne antefatti e conclusione è impossibile. Gli argomenti licenziosi, gli ambienti realistici e di degrado e le tematiche poco edificanti descrivono il periodo di oblio di cui il Satyricon fu oggetto.
Il protagonista e narratore è Encolpio, uno studente straccione, che vive delle vicissitudini insieme all’amante e servo Gitone ed insieme all’infido amico Ascilto. Dall’antefatto a noi non pervenuto si deduce che Encolpio abbia fatto un torto alla divinità fallica Priapo, da cui viene poi perseguitato. La narrazione, per ciò che ci è pervenuto, si può dividere in cinque sezioni:
- La prima vicenda si svolge su una città marittima campana non identificata, dove una sacerdotessa di Priapo, un tempo vittima di scherni da parte dei tre ragazzi, li costringe ad ogni tipo di sevizie erotiche, finché non riescono a darsi alla fuga;
- La seconda vicenda si svolge durante la cena del ricco ma rozzo liberto Trimalchione, la quale culmina con la lettura del suo bizzarro testamento;
- La terza vicenda ci presenta Encolpio che, abbandonato da Gitone che segue Ascilto, fa amicizia con il poeta Eumolpo. Poco dopo Gitone torna da lui pregandolo di tornare con sé, ed a questo punto i tre si imbarcano su una nave per sfuggire ad Ascilto;
- La quarta vicenda ci presenta i tre personaggi che scoprono di essere saliti sulla barca il cui capitano è un loro vecchio nemico, ma prima che quest’ultimo abbia la sua vendetta, un naufragio lo porta alla morte;
- La quinta vicenda tratta dell’arrivo a Crotone dei tre e del loro inganno organizzato per truffare gli abitanti, cacciatori di eredità: Eumolpo si sarebbe finto un ricco facoltoso, mentre Encolpio e Gitone saranno suoi schiavi. L’inganno funziona per un periodo di tempo. In seguito Encolpio intreccia una relazione con una donna, Circe, ma il dio Priapo decide di punirlo ancora facendolo diventare impotente, difficoltà che poi riuscirà a superare. Intanto Eumolpo si ammala e stende un bizzarro testamento in cui scrive che solo chi si sarebbe cibato del suo corpo sarebbe diventato suo erede, e gli abitanti di Crotone sono pronti anche a diventare cannibali.
A questo punto la narrazione si interrompe. Per ciò che abbiamo le azioni si svolgono attorno a due nuclei narrativi: le vicende che si svolgono nell’Italia Meridionale e poi a Crotone, nel cui mezzo troviamo il banchetto di Trimalchione, la vicenda meglio conservata dell’opera.
Nel Satyricon sono presenti numerosi inserti poetici, ed anche cinque novelle, presentate sotto forma di narrazioni fatte dagli stessi personaggi, inserite con la tecnica della cornice.

La forma del Satyricon, a metà tra la prosa e la poesia, è il risultato della fusione di più generi letterari. Petronio si rifà sicuramente allo stile satirico, ma con una differenza: se gli scritti satirici avevano l’obbiettivo di criticare dei vizi secondo una morale, Petronio nella sua opera ci presenta solo gli avvenimenti della corte Neroniana con tono lucido e distaccato. Altri generi che hanno contribuito alla stesura del poema sono il mimo, una tecnica teatrale, e la fabula Milesia.
Il Satyricon risulta essere la parodia di diversi elementi letterari: in primis è una parodia dei romanzi erotici greci, dove alla coppia di sposi seria e casta si sostituisce la coppia omosessuale Encolpio-Gitone caratterizzata da infedeltà e voracità sessuale. Dopo alcuni ritrovamenti, è diventato noto il fatto che esistesse già a quel tempo una forma di romanzo erotico parodico. Un altro elemento di confronto è sicuramente l’Odissea omerica: è ricorrente il tema del viaggio, del dio che perseguita i personaggi e del naufragio. Non mancano anche una serie di frecciatine parodiche verso l’Eneide: ma numerose sono le tecniche riprese anche da altri autori, come le declamazioni di matrice Senecana. Forse il vero bersaglio di Petronio è però proprio il suo protagonista: lo studente colto, ma incline a presentare la decadenza del suo tempo.
L’opera, dato il suo riferimento a troppi generi letterari, non può essere catalogata in uno di questi. Essa è un’opera aperta: non è un’opera di intrattenimento per un pubblico ignorante, anzi, è estremamente colta ed adatta ad un pubblico altrettanto colto, che riesca a comprendere i vari collegamenti intertestuali e di riderne. Non presenta il degrado della società del tempo con un tono risentito, ma anzi, guarda ai ricchi e rozzi liberti con un tono quasi di sufficienza, per poterne ridere senza pregiudizi.

Poetica e tecnica narrativa



E’ evidente in tutto il romanzo l’intento realistico dell’autore: lui descrive l’ambiente, i personaggi, ed anche le abitudini ed i disvalori. Si rende conto della grandezza del suo progetto ed a volta si rivolge anche ad un ipotetico lettore sbigottito di fronte alla sua schiettezza, mettendo per iscritto la sua intenzione di raccontare la vita e le vicissitudini del ceto medio-basso del tempo, senza finti moralismi.
Come tutte le opere di carattere satirico di quel tempo, esse non contengono un’analisi seria e profonda della società del tempo: Petronio infatti, pur trattando temi seri, mantiene sempre un tono ironico e comico. Egli utilizza una sorta di “realismo del distacco”, ossia non giudica, ma si limita a raccontare e sorridere.
Il ritmo dell’opera è sicuramente incalzante: si alternano, però, momenti dinamici con momenti calmi e riflessivi, quasi per rappresentare una volta il dinamismo dei personaggi, ed un’altra volta i momenti calmi in cui i personaggi sembrano essere al sicuro.
Si alternano nel romanzo spazi aperti con spazi chiusi, entrambi con funzioni diversificate: gli spazi aperti indicano quei momenti del romanzo in cui i protagonisti si trovano a dover sfuggire o a dover combattere, mentre gli spazi chiusi rappresentano sia una sorta di posto sicuro, sia una sorta di trappola.
Il protagonista stesso è un “eroe degradato”: uno studente scioperato che è “vittima” del caso. Non vi è, infatti, la figura del narratore onnisciente, a la narrazione è fatta dal protagonista, che non può conoscere gli sviluppi degli avvenimenti ma si limita solo a raccontarli da un punto di vista soggettivo.
Per quanto riguarda il linguaggio, egli adatta ogni registro linguistico alla figura del personaggio. Il tono del protagonista-narratore appartiene ad un registro medio basso, quello del poeta Eumolpo è più alto, mentre quello della cena, in cui a parlare sono i rozzi liberti, è quasi infimo, pieno di neologismi e proverbi.


Brani



Il testamento di Trimalchione



Troviamo Trimalchione, ormai ubriaco alla fine della cena, che comincia a proclamare il suo bizzarro testamento, non risparmiandosi commenti sul suo monumento funerario, che vuole ovviamente sfarzosissimo.
Inevitabile è il tema della morte, ricorrente nel corso dell’opera: alla morte, infatti, corrisponde il momento del passaggio dell’eredità, che per chi non ha figli, corrisponde al passaggio dei propri beni ai servi. Per questo lui proclama già da ora il suo testamento, poiché vuole che i suoi servi lo amino già da adesso.
Presente, sia nel brano, sia nell’intera opera, il tema del denaro e dei possedimenti, come strumento di affermazione sociale. Testimone che però la vita è fine a sé stessa, è il fatto che alla morte tutti gli averi andranno dispersi non agli eredi ma agli schiavi, e il fatto che gran parte del denaro verrà speso per uno sfarzoso quanto inutile monumento funebre.

Una fabula Milesia: la matrona di Efeso



La fabula Milesia della matrona di Efeso è raccontata dal poeta Eumolpo sulla nave, per alleggerire le tensioni che ci sono tra Encolpio e Lica, il capitano della nave. Essa è un tipo di fabula dal contenuto erotico e beffardo: la storia racconta infatti della vedova matrona che prega il suo marito defunto di salvare il suo amante. In questo modo, ancora una volta, Petronio mantiene un tono distaccato, senza giudicare, ma solo per sorridere.



Inglese – Oscar Wilde (1854-1900)



Oscar Wilde was born in Dublin in 1854, he studied at Trinity College in his hometown and graduated then at Oxford. Become a disciple of Pater, and after graduation he moved to London, where he became an example of style, thanks to its extravagance. He later moved to New York, to take lessons in universities, and tells reporters that aestheticism is the pursuit of beauty. Back in Europe gets married and has two children, but soon gets tired of her marriage. From then a leading figure: women and men wearing lilies in her honor. In the late 80s he began his literary and theatrical: after the first and only novel decides to write tragedies, but both damaged its social role, as judged unsuitable to the stage. In 1891 he meets the young Lord Douglas and has a homosexual relationship with him. The boy's father sues him and he was sentenced to two years of forced labor, during which he wrote a letter in which he explains his life and condemns the guy for abandoning him. After being released from jail, living under an alias in poverty. He died of meningitis in 1900.

The Picture of Dorian Gray (1891) and the theme of beauty



The narrative technique



The narrator is internal and the story is told in the third person. The character appears in the second chapter, so the reader can understand better the character. The character is framed and compared what he thinks of himself, and compared the thought that others have of him.

Timeless beauty



In the story the picture is not a separate entity, but it is part of Dorian, a part of himself that tries to forget and hide in an attic. This, however, teaches that you can not escape punishment for his sins, that is the horrible death, and that while hiding the bad part of our soul, we can not destroy it, because otherwise it will destroy ourselves. The final moral is to reaffirm the thought of Pater, namely that art is eternal. The same moral of the poem "The Grecian Urn".

Brano: "I would give my soul" - Oscar Wilde



Basil introduces Dorian to Lord Wotton who sees in the boy a pure soul and decides to arouse in him the curiosity to new experiences. Dorian is immediately attracted by Lord Wotton and insists that he retains to talk to him while posing for his portrait. The painter, even though he begged his friend Lord Wotton to go to be able to paint without problems, is obliged to insist with his friend because he remains and lay Dorian. Lord Wotton, noble, cynical and ruthless, with his ideas about pleasure and beauty causes profound disturbance in Dorian. Dorian, more and more under the influence of Lord Wotton, was first frightened but then acquires courage and self-confidence, and this affects her friendship with the painter, from which it starts to walk away. Finished the portrait, Basil, despite the insistence of Lord Wotton to get the picture, he decides to give it to Dorian.
The young man is struck by her beauty, but, following his conversation with Lord Wotton, you can not help but realize that one day that beauty would be ruined by the ravages of time. This makes it sad until he said that he would give his soul to stay young forever and why in his place instead grow old the painting.

Italiano – Gabriele D’Annunzio (1863-1938)



Costruisce il suo personaggio vivendo la vita come se fosse un'opera d'arte. Crea il Dannunzianesimo, fenomeno culturale incentrato sul culto della personalità.
Nasce a Pescara da una famiglia borghese il 12 marzo 1863. Dopo i primi studi a Pescara frequenta il collegio Cicognini a Prato, dove, a 16 anni, scrive le "Prime Vere", una raccolta di versi che riscuote molto successo, anche perché egli stesso in esse fece circolare la notizia di essere morto. Nel 1881 si trasferisce a Roma e frequenta i salotti letterari più rinomati. Non terminerà mai gli studi in lettere. Conduce una vita di lusso e scandali. Nel 1883 sposa Maria di Gallese, da cui avrà tre figli, ma presto inizia la storia di tradimento con Barbara leoni, grande amore e musa ispiratrice. Del 1888 scrive "Il piacere", pubblicato nel 1889: il successo è tale da mettere in secondo piano "Mastro Don Gesualdo". Nel 1891 si trasferisce a Napoli e collabora con Il mattino. Si relaziona a Maria Gravina, madre di quattro figli, e ne tiene due con sé. Dopo le difficoltà causate dalla morte del padre, torno in Abruzzo nel '93 e scrive "Il trionfo della morte" e "La vergine delle rocce": risentono della teoria dell'oltre uomo di Nietzsche. Nel 1895 intraprende una crociera in Grecia. Il 1895 conosce Eleonora Duse: vanno a vivere insieme e conducono una vita lussuosa incuranti dei debiti. In questi anni si dedica a comporre opere teatrali di discreto successo. Gli anni a cavallo tra i due secoli vengono dedicati alla composizione delle "Laudi". Successivamente si impegna in politica, prima destra e poi a sinistra, non lasciando da parte gesti eclatanti. Nel 1910, assalito dai creditori, vai in libero esilio in Francia, ma continua scrivere per il Corriere della Sera. Nel 1915 torna in Italia e si distingue per la sua politica interventista: nel 1916 si arruola volontario ma viene ferito ad un occhio. In seguito scrive "Il notturno". Dopo la guerra per rilegare la vittoria mutilata occupa temporaneamente la città di Fiume. Nel 1921 si ritira in una villa finanziata dal regime e non esprime mai apertamente il suo dissenso al Duce. Vive gli ultimi anni in un crescente isolamento e muore il 1 marzo 1938 a causa di un'emorragia celebrale.


Pensiero e poetica



Estetismo



D'Annunzio ha scritto testi di moltissimi tipi. Tutti però hanno due elementi comuni:
Ricerca di uno stile elevato, attraverso il culto della parola;
Desiderio di possedere la vita, sensualità.
L'intera sua vita è dedita alla ricerca di emozioni forti ed esaltanti. L'unico valore, superiore alla morale è la bellezza. È un esteta: il motto è "l'arte per l'arte".



Superomismo



D'Annunzio entra in contatto con le teorie dell'oltre uomo di Nietzsche e si rispecchia, fraintendendo il filosofo, in questa figura. Egli vuole imporre la propria volontà di potenza sul mondo e porsi alla guida del popolo, talvolta superando le regole morali. Assume un atteggiamento aggressivo, spettacolare e autoritario, vivendo la politica come parte di quell'opera d'arte che è la vita.

Panismo



Riprendendo i miti della Grecia classica (Pan è il dio della natura), D'Annunzio afferma che la sensualità dell'uomo sta nel sapersi fondere con la natura. Lo strumento di connessione sarebbe la parola poetica, per questo le sue poesie sono così ricercate e musicali. E poesia è espressiva ed evocativa.

Opere



Esordi (1879-1882)



-Prime Vere: riprendendo le odi barbare di Carducci
-Canto Novo: riprende Carducci ma giunge il tema di sensualità e natura
-Terra Vergine: riprende Verga ma descrive il mondo agricolo abruzzese dominato da pulsioni primitive

Il piacere (1889)



Andrea Sperelli, alter ego di D'Annunzio, è un uomo dall'educazione raffinata, incapace di scegliere tra la sensualità di Elena e la spiritualità di Maria. Entrambe le donne lo abbandonano ed è costretto a fare i conti con sè stesso. È il culmine del periodo estetico: vi è una forte attenzione alla psicologia dei personaggi.

Recupero di purezza ed innocenza (1892-1893)



Comincia a scrivere opere tristi e malinconiche.
-L'innocente
-Poema paradisiaco

Superuomo (1894-1910)



La volontà di potenza degli uomini viene offuscata da donne sensuali e torbide, che smascherarono i protagonisti riservandogli il fallimento esistenziale. La psicologia prende il sopravvento sulle trame.
-Trionfo della morte
-Le vergini delle rocce
-Il fuoco
-Forse che si, forse che no

Teatro (1903)



Per tradurre la parola del superuomo in azione scrive delle opere teatrali. Solo "La figlia di Iorio" ottieni discreto successo: narra un dramma che si consuma tra amore e morte nei quali personaggi sono dominati dall'istinto.


Laudi (1903-1933)



Dovevano essere sette libri intitolati alle stelle delle Pleiadi, ma ne compone solo cinque. Dal punto di vista stilistico troviamo versi liberi, brevi e lunghi alternati. Le strofe, così come le rime, sono variabili. La musicalità del testo è presente attraverso assonanze, consonanze e rime nel mezzo.
1.Maia, poema rievocativo di un viaggio ideale al centro della Grecia antica
2.Elettra, esprime l'ideologia nazionalista celebrando io eroi del passato
3.Alcyone, diario di una lunga vacanza estiva
4.Canzoni delle gesta d'oltremare, viene celebrata l'impresa coloniale in Libia
5.Canti della guerra Latina, riunisce testi composti durante la prima guerra mondiale

Prosa notturna (1912-1921)



Composti in quella che egli definisce la sua terza giovinezza, i lavori di questo periodo sono di contenuto autobiografico e hanno carattere e pensoso e malinconico.
-Contemplazione della morte, scritto per la morte di Pascoli
-Le faville del Maglio, diario che registra incontri, sogni e memorie
-Libro segreto, riflessione sulla morte
-Notturno, composto durante un periodo di cecità è un vero e proprio taccuino spirituale

Brani analizzati



L'attesa dell'amante - Il piacere



Il brano è l'inizio dell'opera Il piacere. Troviamo il protagonista, Andrea Sperelli che, la notte di San Silvestro, aspetta di rivedere Elena Muti dopo molto tempo dalla fine della loro relazione. Nel frattempo lui riflette sul loro vecchio amore e sulla loro separazione. Nel suo appartamento lui prepara accuratamente tutto per l'appuntamento con la sua ex amante, ed oltre a pensare a lei, riflette anche su altri incontri d'amore.
Sin da subito il lettore è immerso in un clima malinconico e nostalgico. La minuziosa descrizione della stanza da parte del personaggio riflette il suo gusto raffinato. Il protagonista è irrequieto, e lo capiamo soprattutto dal le numerose azioni in successione che compie. Comincia a ricordare Elena: come un'opera d'arte, una musa ispiratrice. Ne segue un flashback dell'addio tra i due amanti.

Scrivo nell'oscurità - Notturno



Il brano riporta alcune parti dell'inizio del Notturno: in esso il poeta, costretto alla cecità a causa di un incidente aereo, descrive la sua ingegnosa invenzione per poter continuare a scrivere.
La sua condizione evoca l'idea della morte e dell'immobilità: si paragona ad uno scriba egizio. Paragona inoltre la sua parola a quella di un oracolo sibillino, il quale, nell'antichità, scriveva le sue predizioni e poi le disperdeva nel vento. Descrive sè stesso come un cadavere immobile.

O falce di luna calante - Canto Novo



La breve onde, settima dell'intera opera, descrive una calma notte, con gli ultimi attimi di luna che illumina il mare, in cui tutti gli esseri viventi, stanchi dopo la lunga giornata, riposano silenziosamente.

La pioggia nel pineto - Alcyone



Il componimento racconta del poeta e della sua donna, Ermione, che in una passeggiata in riva al mare in una pineta vengono sorpresi da un temporale: si nascondono nella fitta boscaglia e piano, in una sorta di metamorfosi, diventano essi stessi elementi della natura e parte della pineta.
All'inizio il poeta invita la donna al silenzio, per ascoltare il soave rumore della natura, prodotto sia dagli "strumenti", ossia le piante del bosco, sia dal mare. In seguito comincia a descrivere la metamorfosi con delle similitudini tra il corpo e la vegetazione.

Filosofia – Freud



Non è un filosofo ma un autore, un medico, il fondatore della psicoanalisi. Tutto ciò che ha costruito ha cambiato la concezione dell'arte e del mondo. La psicoanalisi ha messo in discussione il concetto dell'io, di Dio, dell'uomo. La vita è caratterizzata da avvenimenti che l'uomo deve metabolizzare. È stato il protagonista della terza rivoluzione dopo Copernico con la teoria copernicana e Darwin con l'evoluzionismo. Freud porta alla perfezione il pensiero di Nietzsche, scoprendo una zona buia del nostro io, all'interno della quale c'è tutto: l'ES. Bisogna ripulire l'ES dalle cose che non ci piacciono. La terapia della psicoanalisi si fa con la parola, non con medicine o negli ospedali.

Vita



Freud nasce nel 1856 in Austria. Era ebreo, a Vienna frequenta liceo e si scrive poi a medicina. Conosce tre lingue, si laurea con tre anni di ritardo, poiché approfondisce tutti i suoi esami. Si occupa subito delle patologie nervose, che allora venivano trattate in modo puramente organico. Comincia a sperimentare un nuovo farmaco, un alcaloide poco conosciuto: la cocaina. Essa aveva degli effetti stimolanti, veniva utilizzata come sostitutivo alla morfina. Un amico di Freud fu utilizzato come cavia, ma lui morì, e dopo quel giorno si smette di utilizzarla. Freud diventa poi il libero docente e comincia studiare le donne affette da isteria. L'isteria in queste donne produceva fenomeni di disagi psichici sul corpo e fenomeni di somatizzazione: alcune pensavo addirittura di essere incinte. Il corpo lancia dei segnali che devono essere interpretati. Freud collabora a Parigi con Jean-Marie Breuer, un medico che praticava l'ipnosi per curare l'isteria. Freud scrive il suo primo testo "studi sull'isteria", in cui racconta il caso di "Anna O.", una ragazza bella, intelligente, che però era affetta da isteria. I sui sintomi erano: tosse nervosa, paralisi motoria (ossia non poteva camminare), anoressia, afasia (ossia non parlava), idrofobia (ossia paura dell'acqua). Freud la sottopone a ipnosi grazie al suo amico Breuer, che era un terapeuta, e sosteneva che ci fosse bisogno di una relazione affettiva per svolgere la propria professione, stando attenti a non sfociare nell'esagerazione, per il bene del paziente. L'ipnosi è uno stato simile al sonno: diminuisce la capacità critica aumenta la condizionalità, la suggestionabilità. Sotto ipnosi Anna dice che da bambina ha visto bere dal bicchiere il cane della sua governante verso la quale provava ripugnanza: ciò apportato all'idrofobia. La sua anoressia deriva invece da un conflitto con la propria madre e il conseguente atteggiamento del non voler diventare donna: si rifiuta così il cibo e l'atto sessuale. Il trattamento ad Anna porta ad una liberazione, alla catarsi, attraverso l'uso della parola. Freud in seguito definisce il bambino un perverso (dal latino "una strada diversa") poli formo.
La grande scoperta di Freud è quella di aver individuato l'origine di questo comportamento "anomalo" nella sessualità, cioè ha scoperto non solo la sessualità infantile ma ha detto che buona parte dei sintomi isterici e nevrotici avevano un origine di tipo sessuale. Ciò ha significato una grande rivoluzione. A Freud dobbiamo la scoperta della sessualità nel bambino e la distinzione tra sessualità e procreazione. Il bambino è come se fosse un essere amorfo e asessuato, poiché la sessualità è sempre stata riconosciuta da tutti in funzione della procreazione. Ha scoperto che la sessualità è una forza, ossia una serie di cose non legate alla generazione. Poi ha scoperto la sessualità infantile, e descrive il bambino come qualcuno che già capisce come finisce la storia. Già la parola "infanzia" ci fa capire: deriva da "infante" che vuol dire "colui che non parla".
Ma a Freud non interessava che il bambino non parlasse: secondo lui fanno parte dei sintomi nevrotici che avvertono gli adulti, che avrebbero origine nel tempo e sarebbero gli eterosessuali, perché quel tipo di sessualità non è stata avvertita in un certo modo.
Per capire l'origine di tutto ciò bisogna mettere il paziente nella condizione di poter raccontare tutto ciò che gli passa per la testa, senza fare delle selezioni con il metodo delle libere associazioni. Il terapeuta deve essere puro, ed al paziente viene chiesta la massima rilassatezza. Il terapeuta deve essere spassionato e obiettivo verso il paziente. Non deve farsi condizionare dalla passione, deve essere sincero. Il terapeuta osserva anche la gestualità. Il paziente potrebbe anche innamorarsi del terapeuta, ma quest'ultimo deve riuscire a resistere. Tutto ciò è basato sulla parola: ci sono parole senza senso che cadono, e poi ci sono parole che possono essere identificate come parole chiave.

Freud: il sogno



Freud nel 1900 scrive "l'interpretazione dei sogni", considerata un'opera rivoluzionaria. È considerata l'atto di nascita della psicoanalisi, poiché i sogni sono la via per raggiungere l'inconscio. Egli disse "entrate dentro, perché qui ci sono le idee". Nei sogni ognuno è vero. Anche Freud come Platone, che diceva "la vita è un sogno", riprende il tema del sogno. Egli dice che di notte siamo i re, non noi direttamente, ma ciò che abbiamo dentro. Nell'antica Roma c'erano dei soldati che si occupavano dei presagi dei sogni. I sogni però non riguardano il futuro, ma il passato.
Il sogno è l'espressione di un desiderio camuffato: in esso non c'è logica, cronologia o concetto di bene o di male. Il sogno è anarchico, una sorta di opera d'arte, che ci seduce ma ci spaventa. Esso va interpretato.
Il sogno ha due livelli:
Sogno manifesto: ciò che ricordiamo, che può originare da avvenimenti della nostra vita;
Sogno latente: ciò che si nasconde, che rappresenta i nostri desideri inconsci, e si riferisce ad un tempo molto lontano, in genere alla nostra infanzia.

Il sogno quindi è il manifesto di un nostro desiderio camuffato, ed attraverso la sua interpretazione possiamo dargli forma. Il sogno è il compromesso tra una serie di elementi che tendono ad appagare, la superficializzazione, e che tendono a censurare, ad opera della ragione, poichè noi non vogliamo ricordare avvenimenti del passato.
Il lavoro onirico è un lavoro di deformazione del sogno. Secondo Freud ci sono due meccanismi che impediscono all'inconscio di riaffiorare:
La drammatizzazione: durante il sogno vengono messi in scena alcuni avvenimenti che non hanno nessi logici;
Lo spostamento: durante il sogno l'attenzione è diretta su elementi marginali e non principali, distogliendo l'attenzione da quello che potrebbe segnare l'origine di un disturbo.

La nostra attività va paragonata all'iceberg: ciò che sta fuori è solo una piccola parte di ciò che sta dentro.

Esistono inoltre anche i lapsus, dal verbo latino "lapi", il quale sarebbe una sorta di "scivolamento". Esso è un errore involontario che commettiamo quando parliamo, in questo caso si chiamano lapsus lingue.
Freud ha descritto i lapsus in un'opera: "Psicopatologia della vita quotidiana". Il lapsus nasce da due fattori in contrapposizione:
L'intenzione di dire qualcosa;
La tendenza inconscia che agisce sulla nostra intenzione.



Lui ci racconta che una volta un suo paziente che lavorava in una grande industria. Questa grande industria convocò tutti i suoi dipendenti per i saluti ed un dipendente di alzò e disse "vi invito a ruttare alla salute del nostro capo", in tedesco però "ruttare" ha un significato diverso, significa "bere alla salute". In realtà lui avrebbe voluto dire "brindare", ma il suo inconscio manifesta una sorta di antipatia verso il suo capo, che gli ha fatto confondere i verbi. Il lapsus è una dimenticanza, una disattenzione, un falso ricordo.
Lui per individuare la personalità di una persona lui ha proposto di analizzare tre zone psicologiche:
L'ES, pronome impersonale tedesco, con il quale definisce la parte inconscia, poichè esso risulta estraneo all'io. Esso è un calderone di impulsi "bollenti" dove c'è tutto. Essa non conosce né il bene né il male, non ha una morale, non ha una logica, non conosce il principio di non contraddizione, non rispetta i rapporti di spazio e tempo. Quando osserviamo un neonato capiamo cos'è l'ES, poichè il bambino agisce in base ad esso.
Il super-Io, che arriva verso l'età di 5 anni, e rappresenta la coscienza morale, i divieti, le prescrizioni, che noi sin dalla nascita interiorizziamo. Esso è quell'attività che ci dice "tu non lo puoi fare";
L'Io, ossia l'attività cosciente, la razionalità dell'uomo.

L'Io è servo di tre diversi padroni:
L'ES, che agirebbe secondo il principio del piacere;
Il Super-Io, che ci ricorda cosa è giusto;
La realtà, che condiziona il principio del piacere.

Quando l'Io riesce a mediare questi tre padroni, abbiamo una personalità che cresce a livello armonico, quando invece non c'è la fa, l'Io reagisce producendo la nevrosi.
La nevrosi non è una malattia organica ma è il sintomo di una disarmonia nella nostra esistenza. Secondo Freud non c'è nessuna normalità che non possa essere vulnerabile. Il confine tra la normalità e la patologia è molto sottile. Una personalità normale è quella che trova un compromesso tra piccole soddisfazioni dell'ES e le piccole pulsioni del Super-Io, le quali non devono essere soggette alla censura morale.
Ad esempio, nel l'ottica della psicoanalisi, la famiglia, i figli e il matrimonio sono "una sorta di canalizzazione dell'impulso sessuale, nel l'ampio di un rapporto istituzionale". Secondo Freud il matrimonio è una furbata dell'ES.

Freud: la sessualità infantile



Quando Freud ci parla di sessualità abbiamo un'altra scoperta. Essa non è soltanto "procreazione", ma ha coinvolto anche il bambino, che non è più considerato innocente, ma anch'egli è considerato il depositario di una pulsione sessuale. La pulsione sessuale Freud la chiama libido, che sarebbe desiderio, passione, forza. Questa pulsione sessuale può subire variazioni nel corso del tempo e può assumere due caratteristiche fondamentali:
Plastica, ossia si può manifestare verso mete diverse;
Polimorfa, ossia può assumere diverse forme. Io posso essere gratificato sessualmente facendo soffrire le altre persone, in questo caso si parla di sindrome sadica. Io posso anche peggiorare questa situazione è a questa sindrome aggiungere il fatto di non godere solo nel far soffrire gli altri, ma quella sofferenza la riverso anche su me stesso e gioisco anche per questo, in questo caso si parla di masochismo.


Ci sono persone che hanno una sessualità diversa, e Freud ci ricorda che l'atto sessuale se non è legato a questa situazione non ha senso, cioè la sessualità è un'energia che varia. La funzione procreativa è uno degli scopi, ma non è lo scopo fondamentale. Da questo punto di vista abbiamo tre fasi che inizialmente si manifestano nel bambino:
- Fase orale: il bambino quando nasce utilizza come zona erogena la bocca. Il bambino non ha denti ma ha un sistema gengivale non adibito solo a fare determinate, ma serve a far rendere conto al bambino del suo primo rapporto. Ecco perché la soluzione diventa un fatto induttivo e ci sono persone che hanno un tipico di atteggiamento orale. Sè questa fase non viene superata dal punto di vista cronologico, si va avanti ma si resta "fissati" a questa fase;
- Fase anale: questa fase dura fino ai 3 anni. L'anno diventa la zona erogena del bambino, poichè gli sfinteri hanno una funzione di repulsione e di ritenzione, ed in ciò il bambino prova piacere. Le personalità anali sono persone precisione e pulite;
- Fase fallica: questa fase, genitale, si protende dal terzo anno di vita in poi, che si divide in fase di latenza, fino ai 5-6 anni, nella quale dal punto di vista morfologico il bambino non capisce ancora la differenza tra bambino e bambina, che noi non ricordiamo poichè viene rimossa, e fase della pubertà, ossia la fase della scelta procreativa.

Freud insiste sulla sessualità infantile poichè anche il bambino è depositario di tutto questo, e quindi bisogna stare attenti su come vengono educati i bambini. Il bambino è un essere che cresce spontaneamente e liberamente. Ci sono delle tappe che il bambino deve esplorare.
A 5 anni nei bambini c'è una fase importante: la fase del complesso di Edipo, nei bambini, e di Elettra, nelle bambine:
Edipo fu un personaggio della tragedia di Sofocle. La madre si chiamava Giocasta e al padre era stato predetto che questo figlio lo avrebbe ucciso per una serie di circostanze, per questo Edipo, il figlio, alla nascita fu allontanato. Edipo non sa di questa situazione è casualmente incontra il padre, lo uccide, poichè voleva sposare sua moglie, che non sapeva essere sua madre, e ha due figli con lei: è un incesto.
Elettra era la figlia di Agamennone, il capo acheo della spedizione contro i troiani, ed uccide la madre e l'amante del padre poichè era attratta dal padre.
Con ciò Freud ci spiega l'attaccamento erotico del bambino nei confronti del genitore del sesso opposto, che si verifica nella fase fallica. Ciò si verifica perchè il bambino sviluppa una serie di sentimenti ostili verso il padre e desidera la madre tutta per sè. La bambina il contrario. Questo complesso è importante poichè determina il processo dell'identità sessuale del bambino.
Noi non ricordiamo questo complesso e Freud ci dice che l'orrore di questo ricordo in ognuno di noi sta a dimostrare che in quella fase della nostra esistenza tutti abbiamo vissuto ciò. Esso è un impulso irrefrenabile, anche se tutto ciò avviene nella fantasia erotica, e fin quando è così non si pone nessun problema, ma quando il complesso diventa conflitto, allora diventa preoccupante, poichè quando il complesso diventa reale e fisico si manifesta l'incesto, e ciò succede quando il Super-Io è debole e l'ES è forte: allora è chiaro che non c'è controllo sull'evoluzione. Quando la censura morale agisce in modo energico, è chiaro che l'ES viene messo da parte. Quando viene superato questo complesso tutto procede regolarmente, ma se qualche episodio della nostra infanzia ha impedito il superamento allora ci sono dei problemi.

Freud: conclusioni



Se la vita dell'uomo è fatta di questo, se l'Io certe volte ha molte difficoltà a gestire la propria vita, qual è allora il fine della verità?
La teoricità dovrebbe essere l'essenza del dolore e la soddisfazione quella dei bisogni.
La nostra vita è mossa da un principio di piacere, che deve fare sempre i conti con il principio della realtà. Esso ci impone un differimento del piacere.
Lui dice ne "Il disagio della civiltà", che "quanto più la società è progredita, tanto più siamo destinati all'infelicità". Questo poichè l'uomo civile ha barattato un pò della sua possibilità di essere felice con un pò di sicurezza. La civiltà nasce per porre freno alle nostre pulsioni egoistiche, asociali e amorali.
Il suo discorso non parte da un punto di vista sociologico ma da un punto di vista psicoanalitico.
Noi non possiamo essere ciò che siamo, ma dobbiamo sempre barattare quel pizzico del principio di piacere con il principio della realtà. Ecco allora il motivo per il quale le società sono repressive da questo punto di vista. La società agisce meglio attraverso un meccanismo che può essere repressivo ma anche canalizzato.

Un esempio è San Francesco, che pensava di fare della morale, ma anche lui fu imbrogliato, perchè capirono che quello era un movimento di contestazione serio che mirava alle origini della società, e lo sfruttarono. Inizialmente lo reprimono, poi Onorio III capì che se avesse canalizzato il movimento, gli sarebbe stato d'aiuto, poichè canalizzava tutti i movimenti di contestazione radicali.

Storia – Germania nazista



Il nazismo nasce dalla situazione che si è creata in Germania dopo la conclusione del primo conflitto. Prima di questo però ci fu un tentativo con la Repubblica di Weimar. La Germania fu individuata come unica responsabile del primo conflitto e questo rafforzò il patriottismo tedesco. Secondo il trattato di Versailles poi la Germania avrebbe dovuto pagare 340.000 marchi d'oro. Per fare questo si era proposta di far pagare alla Germania un quarto del prodotto interno. Questo trattato scontentò un po' tutti i partiti: la destra accusava i socialisti di aver tradito la nazione firmando il trattato e questo malcontento si manifestava anche attraverso attentati. Nel 1923 i francesi, inoltre, occuparono una regione strategica della Germania come garanzia di pagamento. Gli operai tedeschi si rifiutarono di lavorare per i francesi in quel tempo ci fu un'altissima svalutazione del marco tedesco. La classe sociale che ne risentì fu il ceto medio. Le tensioni sociali crebbero e soprattutto crebbe l'adesione ai partiti di destra estremista che diventa più nazista perché considerava la pace ingiusta. L'8 novembre 1923 a monaco c'è un tentativo di colpo di Stato da parte del partito di Hitler, il partito nazionale socialista dei lavoratori tedeschi.

Il tentativo fallisce e Hitler viene condannato. In galera Hitler scrive "la mia battaglia".
Hitler era austriaco, nato del 1889, il padre era molto rigido e autoritario. egli era incapace di sottomettersi alla disciplina, adorava leggere i miti della Germania e da piccolo inizia ad avere un'idea particolare sugli ebrei, li considerava, già a vent'anni, la tubercolosi del popolo. Si trasferisce a Vienna e tento di entrare nell'Accademia delle belle arti, ma non ci riuscì: aveva talento nella capacità oratoria, era apprezzato da un popolo frustrato e sconfitto.
Partecipa al primo conflitto, ottiene la croce di guerra, i suoi superiori lo definivano strano, aveva una crisi di nervi appena sentiva ebrei e marxismo. Quando torna si consacra alla politica, era capace di convincere delle sue idee e gli affidato l'ufficio propaganda dell'esercito. Nel 1920 a monaco, in un birreria, fonda l'NSDAP con 200 persone. Furono definiti i simboli di questo partito: la bandiera rossa, un fondo bianco con la svastica (il rosso è il colore socialista, il bianco dà l'idea della purezza della nazione, la svastica rappresentava la missione del popolo tedesco). Il motto del nazismo era "ridestati Germania, esci dal torpore, ritorna quella che eri". All'inizio questo partito non ha voti, né rappresentanti in parlamento. In questa situazione al governo sale Stresemann, un moderato, che cerca di far riprendere la Germania, reprimendo destra e sinistra, e cercò di far riprendere i rapporti con le altre nazioni. Si guadagnò poi la fiducia degli Stati Uniti, che aiutarono la Germania inviando prodotti e soldi. Nel 1925 e 26 la Germania si riprese ed era anche meglio rispetto a prima. Nel 1925 firma l'accordo di Losanna. La Germania riconosceva la perdita di Alsazia e Lorena.
Nel 1926 la Germania viene accolta nella società delle nazioni. Nel 1928 aderì con altri 15 paesi all'accordo Brian-Kellog, un accordo utopistico. In quel tempo aumenta il nazionalismo. Il ceto medio e isolato e delle forze democratiche non crearono un fronte unito davanti all'avanzata della destra. Nel 1925 il presidente della repubblica era un militare Paul Van Hinderburg, che era vicino alla destra e fu eletto perché i comunisti non volevano votare un deputato meno conservatore. Col passare del tempo in Germania si assiste alla radicalizzazione delle opposizioni.

Dal 28 a Hitler avremo sempre governi di coalizione, instabili. Dopo la crisi del 29 gli americani non potevano più finanziare i tedeschi. Nel 31 i disoccupati raddoppiarono rispetto il 29. Aumentò la radicalizzazione delle opposizioni:
I nazionalisti volevano un governo dittatoriale;
I comunisti accusavano la Spd di aver tradito gli operai.

Al governo c'è il cancelliere Bruning, conservatore, che governò fino al 1932 con il pugno forte e senza il consenso del parlamento. Scioglie il parlamento indice nuove elezioni, nella quali la Spd e il centro prendono voti e seggi, e ci guadagnano il KPD con 4 milioni di voti, ma 6 milioni e mezzi di voti vanno al partito di Hitler, con 107 seggi. Nonostante ciò Bruning riesce a fare il governo, poiché la Spd si unisce gli altri piccoli partiti. Nel marzo del 1932 si vota per il presidente della Repubblica, tra Hitler e Bruning, e sale quest'ultimo. Si vota per una seconda volta, e il partito di Hitler ottiene il 37% dei voti, portato al potere dagli agrari e militari. Nel 33 viene incaricato per formare il suo primo governo.
Nasce la NSDAP, il partito nazionale socialista dei lavoratori tedeschi, a Monaco nel 1920, risultato del rifiuto della pace di Versailles. Gli aderenti consideravano che la sconfitta della Germania fosse stata causata non dai militari, ma del tradimento di marxisti. Il nazismo, come il fascismo, provava ostilità verso il capitalismo, e pensava ad uno Stato corporativo. Le premesse ideologiche del partito sono:
La purezza della razza ariana, e gli altri popoli da sottomettere;
La componente antisemita che andava contro gli ebrei.

Nazistificazione della Germania



Hitler ha scritto un'opera, "la mia battaglia", che una raccolta di pensieri e parole forti:
Lotta contro il liberalismo;
Lotta al comunismo;
Lotta contro gli ebrei (Nell'ideologia nazista c'è un antisemitismo, gli ebrei venivano accusati di tutto).

Hitler viene considerato l'uomo del destino, il capo veniva chiamato Fuhrer. Hitler aveva un carisma che derivava proprio dal culto della personalità. La Germania ha sempre voluto cercare di espandersi in oriente. Volevano rendere schiavi gli slavi. Questa ideologia tedesca in un primo momento viene "nascosta", Hitler cerca di dare un'immagine di sé legalitaria per ottenere consensi. D'altra parte fece fondare le SA, che erano delle "sezioni d'assalto", un corpo di difesa. Avevano il compito di spaventare l'opinione pubblica. Avevano poi una buona struttura propagandistica. La propaganda si basava su: nazione, razza, superiorità. Il mondo che si avvicina al nazismo é il ceto medio, la borghesia, l'esercito, i giovani sbandati. Il 27 febbraio 1933 viene incendiato il parlamento tedesco, e vengono accusati i comunisti. Hitler usa questo fatto gravissimo e indice nuove elezioni: il partito di Hitler ottiene il 45%, che non è maggioranza assoluta ma riesce comunque a fare il governo con il centro, che era composto da partiti cattolici. Promette ai cattolici di avere l'autonomia di gestione delle scuole cattoliche. Col tempo il potere esecutivo diventa il centro della vita politica.
Hitler comincia a costruire uno Stato totalitario e si assiste alla nazistificazione dello Stato. Crea poi la Gestapo, la polizia segreta di Stato, al cui capo c'è il capo delle SS. Le SS elimineranno le SA il 30 giugno 1934 durante la notte dei lunghi coltelli. Hitler fa uccidere gli esponenti delle SA, eliminando le opposizioni interne. Lo fece perché le SA rappresentavano l'anima anticapitalista del nazismo e Hitler non voleva inimicarsi l'industria tedesca.
Il 2 agosto 1934 Hitler diventa Fuhrer del terzo Reich. In Germania l'opposizione è debole, quelli rimasti erano mandati nei lager. Quelli che riescono a scappare sono anche intellettuali, come Freud ed Einstein, oltre che gli ebrei. Vengono bruciati i libri di questi intellettuali perché "idee degenerate". 300.000 persone del 1939 abbandonano la Germania.

Il 20 luglio 1933 firma con Pio XI un concordato dove viene riconosciuta la libertà di culto, ma nel mondo ecclesiastico non ci fu mai un'opposizione al regime. Nel 1939 il Papa scrivere un enciclica nei confronti del nazismo e dopo questa iniziò la persecuzione contro i cattolici da parte dei nazisti.
La chiesa protestante invece giuro fedeltà al Fuhrer. Nel 1935 in Germania vengono pubblicate le leggi di Norimberga:
- Gli ebrei venivano allontanati dalla comunità nazionale;
- Non erano possibili matrimoni con tedeschi ed ebrei.

Le conseguenze e ci furono il 9 novembre 1938 con la notte dei cristalli: negozi vennero bruciati, vetrine distrutte e venivano disegnate le stelle di Davide. Il 20 gennaio 1942 vicino Berlino viene decisa la pianificazione dello sterminio degli ebrei da 12 persone. Fu deciso come uccidere gli ebrei, fucilazioni, gas, eccetera. Collateralmente la Germania portò avanti dei programmi di sterilizzazione di genetica per migliorare la razza: furono assassinate 400.000 persone, vennero provocati 30.000 aborti, e tutto questo programma ebbe consenso.
Bisogna affermare la coscienza nei bambini dai 6 a 10 anni. Da 10 anni erano giovani del popolo, che frequentavano la scuola e studiavano scienze razziali, le ore di storia erano 10, c'erano 20 ore di educazione fisica, per la preparazione alla guerra. Poi c'è la scuola d'elite: castello dell'ordine, che si frequentava per sei anni e serviva per il consenso.
Nel 1936 a Berlino ci sono le olimpiadi: la Germania vince 23 agenti e 17 bronzi, ma un atleta di colore vinse quattro medaglie d'oro, e Hitler abbandonò lo stato di Berlino per non stringergli la mano.

Politica economica del Nazismo



Essa riprende quella del fascismo. È protezionistica, ha il pieno controllo dell'economia. Bisognava sovvenzionare i latifondisti e porre attenzione al settore agricolo. Tutta la politica industriale del nazismo è volta alla produzione di armi. Furono finanziati tutti lavori pubblici, con l'aiuto dei capitalisti. L'industria siderurgica è la migliore. Nascono: la Volkswagen e la Porsche, due case automobilistiche.
È uno Stato totalitario, non erano permessi scioperi. Hitler creò anch'egli uno Stato corporativo tra capitalisti e lavoratori. Fino ai 25 anni vi era un lavoro obbligatorio. Avevano posti di lavoro ma poca libertà salariale. Le famiglie venivano aiutate a mettere al mondo figli.
Il rapporto del fascismo il nazismo ha evidenti punti di contatto. Anche la scuola ebbe una funzione di formare gli ariani: proclamava la purezza della razza tramite la cura del corpo.

Politica estera del Nazismo



La politica estera del nazismo era aggressiva. Dal 1933 Hitler prende il potere e la Germania esce dalla società delle nazioni, poiché il suo obiettivo è la ricerca dello spazio vitale, ossia espandersi verso oriente, verso le Europa centrale. Si voleva costruire la grande Germania, la quale doveva opporsi alle clausole del trattato di Versailles.
Nel 1935 occupa il bacino carbonifero della Saar: doveva essere occupato per 15 anni dalla Francia, ma dopo un plebiscito al popolo del bacino, esso decide di stare con la Germania.
Nel 1936 occupa l’Arenaria, una terra molto ricca. Mussolini capisce che può entrare in gioco e comincia a fare da mediatore. Egli aggredisce l'Etiopia, poiché gli viene consentito, e tutto ciò finisce con la firma dell'asse Roma-Berlino, è un'alleanza antibolscevica, contro i comunisti, poiché si guardava agli Balcani.
Francia e Inghilterra lasciano che Hitler faccia ciò che vuole, perché:
- Volevano adottare una politica di pacificazione per concessione;
- Erano naturalmente diffidenti nei confronti dell'unione sovietica: temevano più Stalin che Hitler.

Il nel marzo del 1938 vi è l'Anschluss, ossia l'annessione dell'Austria alla Germania.
Il 29-30 settembre 1938 vi è la Conferenza di Monaco in cui ci sono Italia, Germania, Inghilterra e Francia, voluta da Mussolini. Si decide la soluzione del problema dei "suddetti" in cui c'erano 3 milioni di tedeschi. Hitler chiede di riaverli: l'Italia dice di sì, la Francia e l'Inghilterra anche, ma chiedono a Hitler di lasciare la Cecoslovacchia indipendente.
La Boemia diventa un protettorato tedesco, e la Slovenia diventa uno stato vassallo. Essa è destinata ad essere l'ultimo limite di Hitler:
- il 29 marzo del 39 chiede alla Polonia il corridoio di Danzica;
- il 22 maggio del 39 viene stretto il "patto d'acciaio" tra Italia e Germania;
- il 23 agosto del 39 si incontrano il ministro degli esteri tedesco e dell'unione sovietica e si stringe il patto Molotov-Ribbentrop, un patto cinico per avere la neutralità dell'unione sovietica. Patto di non aggressione per 10 anni, ma durò tre anni e mezzo. Esso prevede la spartizione della Polonia e la spartizione delle sfere d'influenza tra la Germania e l'Unione Sovietica. Molotov è stato il ministro che ha avuto un primato in tutta Europa: è stato l'unico a stringere la mano di Hitler.

Scienze – DNA: ereditarietà cromosomica



I cromosomi sono i portatori di informazioni genetiche, formati dal DNA e dalle proteine. Nel nucleo di una cellula è contenuto anche l’RNA, con una struttura molto simile a quella del DNA. Quest’ultimo ha una struttura formata da:
Nucleotidi, ossia le basi azotate, di cui se ne distinguono quattro tipi: Adenina, Guanina, Citosina e Timina;
Gruppi fosfati;
Zucchero, il Desossiribosio, legato ai gruppi fosfati tramite legami a idrogeno.

L’RNA ha la stessa identica struttura del DNA, ma con sole due differenze:
- La base Timina è rimpiazzata da quella dell’Uraclile;
- Lo zucchero, invece del Desossiribosio, è il Ribosio.

James Watson e Francis Crick proposero un nuovo modello della struttura del DNA: a doppia elica. Essa ha precise caratteristiche:
- E’ formata da due filamenti collegati ed avvolti a spirale. Essi sono formati da un gruppo fosfato e dal desossiribosio alternati, ai quali sono legate le basi azotate;
- L’ordine dei nucleotidi è casuale;
- I legami tra le basi sono specifici: possono legarsi tra loro solo Timina e Adenina, e Guanina e Citosina, in questo caso si parla di appaiamento. Ciò comporta che anche se un filamento può avere una sequenza arbitraria di basi, l’altro deve necessariamente avere la sequenza opposta;
- Si ha una struttura con due solchi: uno maggiore, di 2,2nm, ed uno minore, di 1,2nm, che insieme formato il passo di lunghezza di 3,4nm.

Il processo di duplicazione del DNA è parte integrante del processo della Mitosi, ed avviene tramite alcuni passaggi:
- L’enzima Elicasi separa i filamenti del DNA nel punto detto forca replicativa;
- Le proteine SSB si legano ai filamenti e li stabilizzano in posizione aperta;
- Gli enzimi DNA polimerasi leggono la successione di nucleotidi sul filamento originale e creano il nuovo filamento in modo che abbia basi opposte;
- Lo svolgimento dell’elica può avvenire in più punti contemporaneamente, in modo da velocizzarne il processo.

Il genotipo è l’insieme dei geni di un organismo. Il fenotipo è l’insieme delle caratteristiche osservabili dell’organismo. Esso dipende non solo dal genotipo, ma dall’ambiente, da eventi casuali ecc. La funzione del gene è cambiata nel corso del tempo, sotto il nome di Dogma Centrale.
Prima – Si pensava che ogni gene contenesse le informazioni necessarie e sufficienti per sintetizzare una proteina;
Ora – Le proteine sono formate da più sub unità, quindi si afferma ora che un gene contiene le informazioni necessarie e sufficienti per sintetizzare una sola catena di amminoacidi. Per sintetizzare proteine più complesse c’è bisogno di più geni.


Un filamento di DNA e una catena di una proteina hanno in comune il fatto che: sono una sequenza ordinata con un verso specifico e senza ramificazioni.
Questa somiglianza fa si che la sequenza di amminoacidi in una proteina possa essere espressa in maniera simile a quella dei nucleotidi in un filamento di DNA, in questo modo:
- Poiché un filamento è formato da 4 nucleotidi, ma invece una proteina è formata da circa 20 amminoacidi, un amminoacido corrisponderà a più nucleotidi, in particolare a 3, che formano una sequenza, detta codone;
- Esistono codoni diversi che codificano uno stesso amminoacido, ma non esistono amminoacidi diversi che codificano lo stesso codone;
- Alcuni codoni non codificano un amminoacido ma hanno altre funzioni.

Il DNA si trova all’interno dei cromosomi, nel nucleo, mentre le proteine si trovano nei ribosomi, fuori dal nucleo, immersi nel citosol. Per trasferire le informazioni dal DNA alle proteine, il processo si compone di due fasi:
- Trascrizione: le informazioni del gene vengono trascritte in un filamento di RNA;
- Traduzione: il filamento di RNA viene trasportato fuori dal nucleo ed i ribosomi interpretano le sue informazioni, per sintetizzare le proteine.
Queste due fasi insieme costituiscono l’espressione genica. In questo processo ogni fase è regolata, e ciò comporta la differenziazione cellulare. Infatti, sebbene tutte le cellule hanno lo stesso corredo cromosomico, esse si differenziano in specie diverse, che possono dare origine ad altre cellule solo della stessa specie, a differenza della cellula Zigote.

L’RNA è impiegato per il trasferimento delle informazioni, ma nelle cellule ce ne sono di tre tipi:
- RNA messaggero: responsabile del trasferimento delle informazioni fuori dal nucleo;
- RNA di trasporto, coinvolto nel processo di assemblaggio delle proteine;
- RNA ribosomiale, che si aggrega ad alcune proteine per formare i ribosomi.
Esistono altri tipi di RNA il cui ruolo, però, non è ancora chiaro.

Il processo di Trascrizione, svolto dall’RNA polimerasi, avviene in tre stadi:
- Un enzima individua il punto preciso della trascrizione, in cui avviene lo svolgimento della doppia elica del DNA, tramite il promoter, ossia la sequenza di nucleotidi che si trova all’inizio del gene, che indica quale filamento ricopiare;
- Una volta individuato l’inizio del gene, l’RNA inizierà a copiare il filamento ed ad allontanarsi dal punto della trascrizione;
- Una volta finita la trascrizione della sequenza di terminazione del DNA, l’RNA si stacca ed il DNA si richiude completamente.

Il processo di Traduzione, svolto da tutti e tre i tipi di RNA, avviene nel citosol:
- Ad un’estremità c’è un anticodone, ossia un codone presente nell’mRNA;
- All’altra estremità c’è un altro codone, che rappresenta un sito di legame, al quale si legano gli amminoacidi.

Una mutazione è una variazione del sistema di nucleotidi, ed i meccanismi secondo la quale avviene sono:
- Mutazione per sostituzione, ossia un nucleotide viene sostituito per errore con uno differente;
- Mutazione per inserzione, ossia uno o più nucleotidi vengono inseriti nella sequenza originaria;
- Mutazione per delezione, ossia uno o più nucleotidi vengono eliminati dalla sequenza originaria.

Al verificarsi di una mutazione a volte essa può anche non essere visibile al fenotipo:
- Una mutazione non ha effetti sulla sequenza degli amminoacidi di una proteina, poiché se si ha un codone sbagliato, lo si può sostituire con un altro, poiché sappiamo che codoni diversi possono codificare uno stesso amminoacido;
- Una mutazione può portare ad una sostituzione di un amminoacido anche senza che ci siano effetti collaterali;
- Una mutazione può portare ad una sostituzione di un amminoacido compromettendo del tutto la funzione della proteina, soprattutto se essa si trova nel sito attivo di un enzima;
- Una mutazione può condurre ad un’interruzione prematura della sequenza del gene, sintetizzando un polipeptide più corto del dovuto.

I tumori sono causati da un’alterazione del patrimonio genetico, causata da più mutazioni. I motivi per cui si hanno le mutazioni dipendono da molti fattori, tra questi abbiamo i mutageni:
- Fattori spontanei, ossia avvengono durante la duplicazione del DNA;
- Fattori chimici, ossia avvengono a causa di sostanze chimiche, come il benzene;
- Fattori fisici, ossia avvengono a causa dell’esposizione a radiazioni ad alta energia;
- Fattori biologici, ossia avvengono a causa di alcuni virus, come il papilloma o l’HPV.
Le mutazioni possono portare svantaggi, ma anche vantaggi, anche se questi ultimi cominciano ad avere una valenza significativa se composti di una accumulazione di mutazioni grazie al processo di ereditarietà genetica.

Per stare al passo con la rivoluzione scientifica è necessario conoscere in modo approfondito il materiale genetico. Il primo passo, quello più importante, è la codifica del genoma degli organismi, sia per sfruttarli al meglio, sia, nel caso dell’essere umano, per comprendere il ruolo della genetica sulla nostra salute.
Per questo nel 1990 è nato il Progetto Genoma Umano, che si è occupato, fino al 2003, del sequenziamento del DNA dell’uomo, concluso con una conoscenza della sequenza nucleotidica dei cromosomi del 99,99%.

Tra i vari scopi vi erano:
- Il sequenziamento di circa 3 miliardi di nucleotidi;
- Identificare le porzioni di DNA nei geni;
- Costruire un database con delle informazioni accessibile a tutti;
- Sviluppare gli strumenti per l’analisi dei dati;
- Favorire lo sviluppo di queste tecnologie verso l’industria privata.

In un primo momento il Progetto Genoma Umano era finanziato da fondi pubblici, poi nacque una gara con la Celera Genomics, la quale prevedeva, privatamente, di concludere il progetto in minor tempo e con minori costi. Il Pogetto Genoma fu il primo ad annunciare una prima pubblicazione approssimativa nel 2000, ma nel 2001 la Celera Genomics fu la prima a concludere il progetto. Ora al progetto di sola “lettura” gel genoma, seguirà quello di “comprensione”.
Leggere la sequenza dei nucleotidi è un meccanismo complesso: oggi si utilizza il Metodo Sanger, in cui il filamento da analizzare viene fatto ricopiare da un apposito DNA polimerasi. Il processo si identifica in diverse fasi:
- Il DNA viene fatto replicare da un batterio e viene suddiviso in 4 provette, nelle quali vengono aggiunte le 4 basi azotate, l’enzima DNA polimerasi ed una porzione di DNA detta primer, la quale crea una zona a doppia elica;
- A ognuna delle 4 provette si aggiunge un nucleotide modificato, in modo che la catena non possa svilupparsi ulteriormente, e al nucleotide nella provetta viene indotta la proprietà di assumere un determinato colore sotto dei raggi laser;
- In ognuna delle provette si ricopia il filamento, ognuna fino al nucleotide di “stop”;
- I frammenti ottenuti vengono messi in ordine di lunghezza e di nucleotide terminante, grazie al colore da esso emanato, tramite l’elettroforesi.

Questi metodi automatici però si fermano ai filamenti più piccoli, per quelli più complessi vi sono due diversi approcci:
- Chromosome Walking: il cromosoma viene diviso in filamenti sempre più piccoli, ma sempre ricordando il loro ordine di partenza;
- Shotgun: il cromosoma viene direttamente spezzettato in tanti piccoli pezzi sequenziati, che alla fine saranno riordinati come in un puzzle.

La tecnologia del DNA ricombinante permette di modificare il genoma di un organismo ed in particolare di inserire dei nuovi geni che ne modificheranno il genotipo e poi il fenotipo. Per ora il meccanismo viene utilizzato su organismi unicellulari.
La tecnica più comune fa uso dei plasmidi, che si trovano nei batteri. La procedura attraverso i plasmidi si divide in 5 fasi:
- Si isola il plasmide;
- Si isola la porzione di DNA di un altro organismo;
- Si inserisce il gene della porzione di DNA nel plasmide, ottenendone uno diverso;
- Si inserisce il plasmide nella cellula;
- La cellula si riproduce con le nuove caratteristiche.

L’inserimento di un gene in un plasmide avviene grazie agli enzimi di restrizione, che tagliano il filamento di DNA in punti precisi. Il processo si compone di 3 fasi:
- Il plasmide viene tagliato in modo da avere due estremità aperte;
- Il tratto di DNA con il gene da inserire viene anch’esso tagliato in punti in modo che combacino con le stremità coesive del plasmide;
- Il tratto di DNA con il gene e il tratto del plasmide si uniscono e si ottiene il DNA ricombinante.

L’uso del processo di DNA ricombinante ha trovato il suo utilizzo maggiore nel campo dell’agricoltura e dell’allevamento, dando vita ad una nuova classe di organismi: gli OGM.
In agricoltura – Il settore in cui è progredito maggiormente l’OGM è quello agricolo, soprattutto poiché relativamente semplice: è servito maggiormente per aumentare la resistenza delle piante, per usare meno pesticidi, per arricchire le proprietà nutritive di un alimento o per creare alberi il cui processo di creazione della carta sia meno inquinante.

In allevamento – Nel settore dell’allevamento l’OGM è meno sviluppato, sia per la complessità cellulare degli organismi, sia per il fatto che la procreazione animale è più lenta di quella vegetale. Nell’allevamento è utilizzato per studiare le patologie, migliorare la qualità e le dimensioni di un prodotto, per cambiare le caratteristiche di un organismo, come il GloFish, o modificare il processo di sintesi degli enzimi di un organismo per un minore impatto ambientale, come l’enviropig.

I principali timori connessi all’uso di OGM riguardano la sicurezza, ossia la possibilità dell’insorgenza di nuove allergie e di uno sbagliato trasferimento di geni, e la società e l’etica, ossia per motivazioni economiche e religiose.
I principali vantaggi connessi all’uso di OGM riguardano le coltivazioni, gli allevamenti, l’ambiente, la salute e la società.

Arte – Andy Warhol



Andrew Warhola, nome originale dell'artista, non ha solo cambiato nome, ma ha letteralmente creato un nuovo se stesso con una nuova personalità: ha incarnato perfettamente il carattere consumistico dei suoi tempi.
L'artista nasce a Pittsburgh nel 1928 da una coppia di immigrati slovacchi. Era il più giovane di tre figli: il figlio preferito della madre. Suo padre era un operaio arrivato a Pittsburgh in cerca di fortuna, e dopo 5 anni si fece raggiungere da sua moglie. Dopo un primo periodo da bambino timido, molto probabilmente perché il suo popolo di appartenenza era un popolo silenzioso, da adolescente divenne più loquace. Suo fratello più grande molto spesso si trovava a dover dare attenzioni e controllare il fratello minore. Il suo primo giorno di scuola Andrew venne picchiato da una bambina: ebbe un trauma e ciò lo portò a sviluppare un tic nervoso, per il quale non riusciva a stare fermo con le mani. Per questo fu costretto a restare a letto per tutto il suo ottavo anno di vita, e sua madre per passare il tempo gli dava libri da colorare. Suo padre lavorava in miniere di carbone, quindi non lo vedeva spesso. Sua madre gli leggeva delle storie in inglese, come meglio riusciva.
A 13 anni sul padre muore di Peritonite, e nello stesso anno disegna un suo malinconico autoritratto. Suo padre gli lascia un fondo, per dargli una preparazione artistica.
Nel 1949 si trasferisce a New York, poiché voleva fare l'artista pubblicitario. Chiama a New York con sé sua madre, che vive con lui quasi per tutta la sua vita. Lei parlava poco l'Inglese e gli estranei trovavano strana la dipendenza reciproca dei due. I clienti erano incuriositi dalla bravura e dal carattere bizzarro di Andy. Uno dei suoi primi lavori fu scrivere due pagine del tema delle allergie.
Esteticamente era pallido e con i capelli bianchi, non poteva facilmente esporsi al sole, il che lo rendeva ancora più timido. Era ossessionato dal suo naso, tanto che se lo fece levigare.
Aprì un caffè nella sua città, i cui proprietari erano tre omosessuali, e lui si invaghì di uno di questi. La sua omosessualità era evidente sin da subito, si circondava sempre degli uomini più attraenti della società. Cercava di conquistare le persone tramite i suoi disegni.
Aveva una fissa per le scarpe: sia quelle da donna con il tacco, sia le sue da uomo, e fu proprio una commissione di una pubblicità di scarpe il suo trampolino di lancio. Ebbe anche un altro incarico da una ditta che produceva scarpe in pelle di serpente.
Lui però cominciò a sentire il bisogno di essere un artista vero, e quindi cominciò a riprodurre su tela le pubblicità che trovava sulle riviste. Ciò era un connubio tra le linee essenziali del disegno e le tecniche pittoriche del tempo. Comincia a dipingere i suoi famosissimi barattoli Campbell e dà vita alla pop art, considerata glamour, in serie e di consumo. Si cominciano ad usare i colori primari. Comincia a disegnare i personaggi dei fumetti in chiave pop.
La sua arte era alla portata di tutti, e dipingeva cose che chiunque poteva permettersi: una coca cola poteva essere bevuta dalla Regina Elisabetta e da un barbone, in entrambi i casi sarebbe stato lo stesso identico prodotto. Fece la sua prima mostra e, se alcuni apprezzarono il ritorno dell'arte della realtà, molti altri lo criticarono aspramente, senza capire quanto la sua opera fosse personale.
Dopodiché cominciò a mutare la sua personalità: da timido artista pubblicitario, a irriverente artista pop. Lui era ossessionato dal sesso, ma non voleva farlo. Molti cominciarono a pensare che fosse asessuato, ma aveva comunque molti amanti.
Comincia a rimpiazzare i soggetti dei suoi quadri: da prodotti dei supermercati passa alle star di Hollywood. Comincia a riprodurre artisti come Elvis Presley. La sua ripetitività indica la sua concezione di artista come macchina e la produzione di massa.
Il suo percorso di serigrafie culmina con quelle di Marylin Monroe, a cui inizia a lavorare una settimana dopo il suo suicidio. La rappresentava sia come un'eroina, ma anche come una drogata, una donna tormentata.
Aprì poi il suo primo studio, che lui chiamava Factory. Ingaggiò un assistente, che molto probabilmente lavorò al suo posto. Comincia a produrre una serie di opere ancora più sorprendenti delle prime: comprendono foto di suicidi, morti e disastri. Molte di queste foto erano. Censurate dai media. Dà inizio a questa sua catena di immagini disastrose con l'immagine della sedia elettrica, che rappresentava l'incubo americano. Lui esorcizzò questa immagine.
Comincia a spostare la sua attenzione sul cinema underground: il suo primo film, Sleep, con una durata di oltre 5 ore, è semplicemente un insieme di riprese del suo ragazzo di allora che dorme.
La Silver Factory è il suo studio più famoso: tutto all'interno venne dipinto di color argento. Andy cominciò a raccogliere sempre più persone attorno a sè. Il suo studio era un posto di ritrovo in cui non esisteva il pregiudizio, e chiunque, dai poveri ai ricchi, dai pazzi agli stravaganti, potevano trovare una casa.
Con i suoi palloncini dorati nel 1964, Andy annuncia l'addio alla pittura, dicendo di volersi dedicare totalmente al cinema, poiché "i film sono più facili da fare". I suoi film erano muti, statici, non montati, come Kiss, Eat ed Hair Cut.
Nello stesso anno fa la sua prima mostra di opere non pittoriche, che ebbe un successo clamoroso. I soggetti di questa mostra furono le scatole di una nota marca: Brillo.
Produce un altro lungometraggio, di circa 8 ore, dell'Empire State Building, intitolato, appunto, Empire.
Come un vero registra, Andy cominciò a fare dei provini: non dava nè un copione nè delle istruzioni a coloro che andavano a candidarsi, ma semplicemente accendeva la camera da presa puntata su di loro, e se ne andava.
A metà degli anni settanta la Silver Factory diventa un luogo di personaggi stravaganti e dell'eccesso.
Lui era una persona timida, ma amava stare nell'ambiente degli eccessi, anche se non partecipava poiché non voleva attenzioni. In un ambiente così eccentrico, Andy continua a lavorare in modo tranquillo.
Dopo averli visti ad un concerto, Andy diventa manager dei Velvet Underground. Prima non hanno molto successo, poi ingaggiano una modella per far parte del gruppo.
Si dà il via ad una serie di proiezioni in una grande sala di tutti i suoi film.
A causa dei malviventi che cominciavano a popolarla, Andy fu poi costretto a lasciare la Silver Factory e si trasferì in un altro quartiere: ormai Andy e la sua gang erano ben accetti ovunque.
Una New Entry, una ragazza ricca dell'alta borghesia, diventò la preferita di Andy, e pensava che sarebbe stata il suo biglietto da visita per Hollywood. Era stravagante è molto spesso esagerava con le droghe, e infatti muore di overdose nel '91. Ma non è la prima vittima della Factory: anche un ballerino si è suicidato nel '64.
Produce il suo primo film proiettato in tutti gli Stati Uniti: Chelsea Girls, il quale mostrava droga, persone drogate, persone che parlavano sotto l'effetto di droga, omosessuali, bisessuali, travestiti. Ciò portò molte persone a farsi avanti ed a presentarsi alla porta della Factory.
Una nota scrittrice lesbica, Valerie Solanas, era convinta che Andy volesse registrare un film basandosi sulla sua sceneggiatura, ma senza di lei, così il 3 Giugno del '68 si presenta alla Factory, ma con una pistola, e spara ad Andy. Gli spara due colpi, che attraversano sette organi interni, e viene dichiarato due volte morto, ma alla fine sopravvive, e la sua concezione della linea sottile che separa la vita dalla morte cambia radicalmente.
Ciò che faceva di Andy un artista differente è che lui descrisse le varie fasi della storia d'America, non solo il sogno americano, ma anche i disastri, come le bombe nucleari, i suicidi, la sedia elettrica.
Nel '69 fonda una modesta rivista di cinema: Interview. Andy sembra stanco di girare film, quindi Morricy prende l'intero controllo della produzione cinematografica della Factory, sfornando film come Trash, che ebbe così tanto successo da poter far comprare ad Andy proprietà di lusso.
Andy aveva bisogno di un nuovo manager, ed ingaggiò Fred Yoks, un anglofilo con un gusto impeccabile e contatti con le persone più ricche di Hollywood.
Da ora in poi la Factory è popolata da istruiti ragazzi in borghese in giacca e cravatta.
Cominciò a lavorare di nuovo e senza sosta a dei nuovi dipinti, la cui importanza viene capita solo oggi. Il primo di questi ebbe come soggetto un capo di stato cinese, che abbassò quindi la politica della Cina al rango di una Marylin Monroe, con un quadro ripetuto infinite volte.
Era ossessionato dalle parrucche e ne fece alcune davvero stravaganti, in modo che le persone puntassero l'attenzione su di loro e non su di lui.
Continuò la sua arte dei ritratti, portandoli ad un costo di oltre 20 000 dollari l'uno.
Lui comincia a produrli su commissione alla gente ricca, e la Factory cominciava ad essere solo un luogo di produzione. Lui sosteneva che fare soldi con l'arte era l'arte migliore.
Interview era la sua creatura, e cominciava a fare interviste insolite, come se andasse a pranzo con gli attori intervistati. Andava alle feste, ed ogni volta conosceva qualche nuova personalità da mettere in copertina, poichè diceva che sarebbe diventata una grande star. Cominciarono a vederlo come un visionario.
Nel '74 diventa anche scrittore, ma siccome non riusciva a scrivere in modo comprensibile ciò che lui voleva esprimere, si circondò di persone che tradussero letteralmente i suoi pensieri e scrissero per lui.
Nonostante l'immagine di Andy era ancora di un artista circondato da stravaganza, lui ogni domenica mattina si recava in chiesa, poi dava da mangiare ai piccioni ed infine andava al mercatino delle pulci, cercando nuovi oggetti da inserire nei propri quadri.
Dal '78 lui cominciò a produrre una serie di quadri urinando su delle tele opportunamente preparate con del metallo che si sarebbe ossidato a contatto con l'urina. Il risultato era incredibilmente bello, sembrava un paesaggio giapponese. Non li creava da solo, ma a volte prendeva anche gente a caso.
Cominciò poi a fotografare prima degli uomini e delle donne travestiti, poi dei modelli maschi o travestiti nudi, e le loro parti anatomiche. La nuova Factory era irriverente quanto la prima, ma era più rispettata.
Nell'80 un produttore vuole adattare gli scritti di Andy al teatro. Cercano di creare un robot di Andy, ma senza riuscirci, a causa delle poche tecnologie a disposizione.
In quel momento Andy attraversò una piccola crisi artistica, aveva bisogno di nuovi stimoli.
La salvezza era però vicina: un gruppo di artisti cominciarono a dare vita alla prima generazione di discepoli di Warhol. Loro amavano la moda, la musica, e la cultura pop.
Uno di questi riuscì ad esporre le sue opere accanto a quelle del suo maestro. Lui riusciva a personalizzare qualsiasi cosa in grado di restare ferma per qualche istante, compresa la macchina fotografica di Andy.
Durante gli anni 80 Andy continua a trasformarsi: le sue parrucche ed il suo stile sbarcano anche su una passerella di una sfilata di moda.
Riprende però in lui l'aggravarsi di un infezione alle vie urinarie e, sebbene avesse ancora paura degli ospedali dopo il suo attentato, l'operazione chirurgica diventa inevitabile. Questa riesce bene, ma durante la convalescenza subentrano alcuni problemi: nessuno se ne accorge ed Andy, silenziosamente, muore a 58 anni.

Fisica e Matematica – Il magnetismo e il limite



Limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito
Sia y=f(x) una funzione definita in un intorno completo I del punto c, con esclusione al più del punto c. Si dice che, per x tendente a c, la funzione y=f(x) ha per limite infinito e si scrive

〖lim〗┬(x→c)⁡〖f(x)=∞〗

Se, comunque sia fissato un numero positivo M, arbitrariamente grande, si può determinare, in corrispondenza a esso, un intorno completo di c, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno, escluso al più x=c, si abbia

|f(x)|>M.

Asintoti verticali



Il punto si dice asintoto quando la funzione arriva al punto tendendo ad infinito sia da destra che da sinistra. Ciò vuol dire che disegnando un grafico si avrà una retta verticale nel punto x→c e la funzione si affiancherà a questo punto, toccandolo ad infinito. x→c è il punto c dove tende la funzione, ma essendo un limite la funzione non può esistere in c, ma può tendere a c infinitesimamente. L’asintoto può esistere anche solo a destra o solo a sinistra. Ad esempio prendendo f(x)= e^(1/x), calcolando il limite destro uscirà 0 e calcolando il limite sinistro uscirà ∞.

Confronto tra campo magnetico e campo elettrico



Tra campo magnetico e campo elettrico è possibile rilevare alcune analogie:
- campo magnetico e campo elettrico sono campi di forza, cioè campi che descrivono gli effetti di una forza (magnetica nel primo caso, elettrica nel secondo);
- entrambi possono essere descritti da linee di campo;
- esistono due tipi di poli magnetici, come esistono due tipi di carica elettrica;
- in modo analogo a quanto accade per le cariche elettriche, poli dello stesso tipo si respingono e di tipo diverso si attraggono;
- un conduttore scarico può essere elettrizzato da un corpo carico, come una sbarretta di acciaio può essere magnetizzata da una calamita.


Tuttavia tra i due sussistono sostanziali differenze, ovvero:
- quando si ha l’elettrizzazione per contatto, parte della carica elettrica del primo corpo passa al secondo; nella magnetizzazione di un oggetto ferromagnetico non si ha alcun passaggio di poli magnetici;
- mentre esistono oggetti carichi positivamente o negativamente, una calamita ha sempre entrambi i poli sud e nord.

Infatti, se una calamita viene divisa in due parti, ciascuno dei frammenti ha un polo nord e un polo sud. Suddividendo ulteriormente le due parti in quattro parti, ognuna delle piccole parti avrà un polo nord e un polo sud.
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